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Autore: Jonas_Addicted    19/02/2013    6 recensioni
Il suo peggiore incubo? Suo fratello e la sua comitiva di amici, appunto. Ogni giorno, se la incontravano fuori scuola, nei corridoi, nei bagni, o non importa dove, la rempivano di calci, pugni, insulti, non curandosi nemmeno della gente che li stava a guardare. Anche perchè contro quattro ragazzi, che giocavano a football, nessuno si voleva mettere a litigare, solo per proteggere una ragazzina sfigata.
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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If we could only have this life for one more day.

You know I'll be
your life
your voice
your reason to be.
My love
my heart
is breathing for this
Moments in time, I'll find
The word to say
BEFORE YOU LEAVE ME TODAY

 

Hayley Malik veniva chiamata “la ragazza con le lentiggini”.

Ogni giorno era costretta a vivere un inferno, che noi chiamiamo vita quotidiana. I suoi genitori erano morti in un incidente stradale, e lei viveva da sola, a casa con il fratello maggiore.

Lui era uno di quei ragazzi che pensavano che quel periodo della vita andava vissuto fino all’ultimo secondo tanto da cominciare a tornare a casa, dalle feste, fatto, ubriaco. A causa di queste condizioni di scarsa lucidità mentale del fratello, Hayley cominciò a subire violenze di ogni tipo.
E lei era sola, non aveva amici che le stavano accanto sempre, e i pochi che aveva, non si importavano nulla di lei. A dirla tutta la ignoravano completamente, ma lei cercando qualche compagnia, gli andava vicino, per attaccare qualche chiacchiera, ma come al solito, veniva respinta o cacciata via.

A scuola, cercava di coprire le sue cicatrici, in parte procurate dal fratello, in parte da sola, con lunghe felpe per paura di essere scoperta e di essere allontanata ancora di più non fosse già.

Il suo peggiore incubo? Suo fratello e la sua comitiva di amici, appunto.  Ogni giorno, se la incontravano fuori scuola, nei corridoi, nei bagni, o non importa dove, la rempivano di calci, pugni, insulti, non curandosi nemmeno della gente che li stava a guardare. Anche perchè contro quattro ragazzi, che giocavano a football, nessuno si voleva mettere a litigare, solo per proteggere una ragazzina sfigata.

***


La campanella della ricreazione suonò, e lentamente la ragazza dai lunghi capelli castani e dagli occhi verdi, si alzò dalla sedia, per avviarsi verso gli armadietti. Una volta arrivata in corridoio, sotto gli sguardi di scherno dei suoi compagni, si mise ad armeggiare con i suoi libri, fino a che una voce familiare, le arrivò in un baleno all’orecchio. Non facendo nemmeno in tempo a girarsi e realizzare quello che stava succedendo, un colpo molto violento, sferrato da un pugno, fece richiudere l’anta del suo armadietto.
Di quel braccio quasi tutto tatuato, riconobbe la pelle ambrata e quel fastidioso odore di tabacco, che le inondò le narici, sentendo il respiro di quel ragazzo sul suo collo.

-Ciao Sorellina!- Disse il ragazzo con finta spensieratezza, dando l’idea di star recitando una scena degna di oscar.

-Zayn..- fece in risposta la ragazza, cercando di non mostrare la sua paura –Cosa vuoi da me?- disse cercando di allontanarsi, ma prontamente fermata dal biondino alla sua destra.
-Mah, le solite cose.. sai com’è. Oggi mi devo sfogare. Quale persona meglio di te, potrebbe soddisfare questo mio bisogno?- disse con un tono teatrale, tanto da far sogghignare i suoi amici e con un sorriso pieno di odio, il moro, prendendo la sorella per le spalle, e sbattendola agli armadietti alle sue spalle.
Hayley cominciò a piangere, sapendo ormai qual’era la sua fine: Picchiata dal fratello nel bel mezzo della ricreazione, derisa da tutta la scuola, e per giunta con nessuna speranza di scampare alla violenze di Zayn e dei suoi amici.

I quattro ragazzi la accerchiarono, e con una spinta abbastanza violenta, Zayn mandò la sorella a sbattere la schiena contro il petto del ragazzo con i ricci, che prontamente la bloccò, tenendola per la vita, permettendo al biondo di sferrarle un pugno, dritto nello stomaco, che la fece piegare in avanti per il dolore. Da dietro il riccio, le diede un calcio nella parte posteriore del ginocchio, facendola così cadere in avanti.
La ragazza, una volta atterrata sulle proprie ginocchia ricevette un altro calcio, questa volta da un altro amico di Zayn. Liam si chiamava. Lo conosceva bene, perchè era con lui nel corso di biologia. Lei si sdraiò per terra, ancora molto dolorante per i pugni ricevuti, piangendo a dirotto.
-Lasciatela stare!- urlò una voce maschile da dietro le spalle dei quattro ragazzi. –Da dove vengo io, le ragazze non si trattano in questo modo! Prendetevela con me, se ne avete il coraggio.. non con le persone più deboli- continuò tenendo i suoi occhi azzurro cielo fissi in quelli color nocciola di Zayn.

Una benedizione. Hayley non lo sa, ma quel ragazzo dagli occhi azzurri, che insieme alla sua squadra di rugby, riuscì a spaventare Zayn e i suoi amici, mettendoli in fuga, era davvero un angelo.

Lui le si avvicinò, accarezzandole un fianco, cercando di farla rialzare con la massima delicatezza, prendendola per la mano. –Ehi, va tutto bene. Ci sono io adesso.. sta tranquilla, vieni con me.- disse l’angelo dai capelli castani guardandola negli occhi, ancora pieni di lacrime.
Le fece mettere un braccio intorno alle sue spalle, per aiutarla a camminare, dato che il dolore allo stomaco non si decideva ad abbandonarla.
 
Una volta arrivati nei bagni, il ragazzo la fece sedere sui lavandini di marmo, e bagnando qualche quadrato di megascottex di acqua fredda, cominciò a tamponare i lividi che aveva sparsi per il corpo. Gli occhi di Hayley, ancora lucidi, si incontrarono con quelli del suo angelo salvatore, e in men che non si dica, i due ragazzi si incontrarono in uno strettissimo abbraccio.
Quando le mani di lui cominciarono a disegnare cerchi immaginari sulla schiena di Hayley, lei sentì come un brivido percorregli la spina dorsale, fino a che lei, ebbe il coraggio di sciogliere quell’abbraccio –Chi sei? E perchè mi hai salvata?- disse la ragazza abbassando lo sguardo.
 
-Mi chiamo Louis, e ti ho salvata perchè quello che ti fanno ogni giorno è ingiusto, e una bellissima ragazza come te, non merita assolutamente di essere trattata in questo modo. Tuo fratello, prima di toccarti di nuovo, dovrà prima passare sul mio cadavere.- disse il castano, alzando con due dita il mento di Hayley, che aveva autorizzato la fuoriuscita di una lacrima dai suoi occhi verdi smeraldo, che si erano arrossati dal pianto.
-Ehi, piccola, non piangere.. andrà tutto bene. Te lo prometto.- concluse Louis lasciando un piccolo bacio sulla fronte della ragazza.
   
 
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