Quella sera ero completamente nel panico.
In camera mia c’erano vestiti ovunque, sembrava che fosse scoppiata una bomba.
In più dovevo concentrare tutto il necessario per un anno in una valigia che al massimo poteva contenere 25 Kg e altri 10 nel bagaglio a mano, insomma una mission impossible per me.
Continuavo a fissare i vestiti che erano sul letto e non riuscivo proprio a decidermi su quali lasciare a casa; sembravano tutti utili e nessuno da scartare, ma se non avessi lasciato niente a casa avrei sicuramente superato i 50 kg di roba!
Mentre fissavo allibita tutti quei vestiti sperando che qualcuno sparisse come per magia risolvendomi il problema il telefono squillò: Sara

-Hey Ele! Come va la tua preparazione della valigia?

- Hey Sara! A dir la verità sta andando malissimo! Non riesco a scegliere quali vestiti mettere in valigia. E tu?-

- Io ho finito 5 minuti fa, solo che sforo di 5 kg.. Secondo te mi fanno pagare?-
E che cavolo ne sapevo io? Questa aveva il problema di sforare di 5 kg io invece sforavo di 25 e non riuscivo a trovare una soluzione!

-Sinceramente non lo so, io sono nel panico completo, sforo di 25 kg perché non riesco a decidere cosa lasciare a casa.-

- Ma scusa cosa ti sei portata?-

- 20 maglie con le maniche corte, 20 con le maniche lunghe, 10 jeans lunghi e 5 pantaloncini corti. Poi aggiungici 5 o 6 felpe e le scarpe!-

- Ma sei matta?-

- A si poi anche qualche vestito e indumenti da sabato sera!-

- e questo è solo il vestiario?-

- Si beh ovvio, poi c’è tutta la parte dei cosmetici e..-

- Okay basta ho capito! Devi eliminare un po’ di roba dimezza tutto e se poi ti mancherà roba la compri la! Insomma non vorrai mica pagare 1000 euro per aver portato 25 kg in più!-

- No hai ragione. Adesso risolvo tutto, ci vediamo domani mattina all’aeroporto! Ciao Sa!-

Riattaccai senza neanche aspettare che mi salutasse, non avevo tempo da perdere. Mi rimanevano solo poche ore e poi sarei dovuta andare a letto oppure l’indomani mattina non sarei mai riuscita a svegliarmi alle 4.
Chiamai Marika per sentire a che punto era con le valigie e mi rispose che aveva gia finito ormai da un’ora e che ci aveva messo neanche mezz’ora. MA come diavolo aveva fatto mi chiesi?
Io era tutto il pomeriggio che cercavo di fare quella maledetta valigia e ogni volta che pensavo di averla finita la bilancia mi invitava a togliere ancora indumenti. Era snervante!

Dopo un’altra oretta che rimasi imbambolata senza prendere una decisione presi le cose più vicine a me e le ficcai in valigia, le più lontane le lasciai la dove erano e ordinai a mia mamma di nascondere la valigia in modo tale da non poter più cambiare niente.
Credo che fosse l’unico modo per evitare che andassi avanti tutta la notte a fare e disfare la valigia.
Mi misi il pigiama, spensi la luce e andai a dormire. Nonostante sapessi che avevo bisogno di qualche ora di riposo, quella notte non riuscii a chiudere occhio, il mio corpo e la mia mente sapevano che da domani mattina la mia vita sarebbe cambiata completamente e per questo passai tutta la notte ad immaginare ancora una volta quella città che di li a poco non sarebbe più stata solamente un sogno, ma sarebbe diventata realtà.

Ecco qua il secondo capitolo della storia.
Mi sono particolarmente divertita a scriverlo e spero che anche voi vi siate divertite a leggerlo. Per il personaggio di Sara mi sono ispirata alla mia migliore amica che ogni volta che dobbiamo partire per un viaggio mi fa morire dal ridere perchè esagera sempre con le cose da portare.!
Quindi se il capitolo vi è piaciuto o anche se avete qualche critica negativa recensite :)