22/02/2013
2 recensioni
ehi ciao, volevo solo dirti che se sei arrivato/a a leggere fino a questo capitolo, io ti amo.♥
C97 e Ciulia arrivarono all’aeroporto di Londra nel primo pomeriggio, arrabbiate e di fretta. Nonostante indossassero foulard in testa ed enormi occhiali da sole, alcuni passanti le riconoscevano per strada e le fermavano.
Loro, però, avevano un altro obiettivo, dovevano raggiungere le due ragazze prima che fosse troppo tardi per recuperare il loro piano geniale.
Una volta arrivate all’albergo corsero nella camera di Elena e Ylenia senza bussare, entrarono con la chiave data loro da un signore alla reception. Ylenia stava ancora dormendo beatamente, i posteri della sbornia dovevano ancora farsi sentire; Elena era in bagno a sistemarsi.
“COSA DIAVOLO VI E’ SALTATO IN MENTE?” disse Ciulia scandendo ogni singola parola, non urlando, ma con una voce abbastanza forte da svegliare Ylenia.
“ehi ehi ehi vacci piano! AAAAH LA TESTAA” fece per controbattere Ylenia, cercando di alzarsi dal letto.
“avevate UN programma da rispettare, non chissà che cosa, UN programma. Avete fatto fare una figura di palta a noi e a voi stesse.”
Ylenia ricadde nel letto.
“ubriache! Fradice! “ proseguì Ciulia “vi rendete conto? Oddio che vergogna. Ora farete quello che vi dico io. Ylenia: vestiti e che ti dobbiamo parlare, tu Elena resta a casa, anzi, tornatene in Italia, Harry ha scelto di stare con l’ubriacona”
“COOOSA? NON HA MAI DETTO NULLA DI SIMILE!” urlò Elena, piena di rabbia fino all’ultimo capello.
“infatti, nessuno ha affermato che lui l’abbia detto.”
“e allora cosa diavolo…”
“semplice, abbiamo modificato il video. Abbiamo fatto un insieme di pezzi di video di te e Harry ieri sera e li abbiamo trasmessi”
“VOOI COOOSA? MI AVETE UMILIATA DAVANTI ALL’INTERO MONDO! BAST*%*E. Il mio sogno era quello di diventare la sua ragazza, potevo farlo, invece voi mi avete sputt*%*to davanti all’intero globo! Ma perché? DITEMELO!” urlò brandendo il phon come fosse un'arma mortale.
“ehi ehi ehi vai calma, sei circondata da telecamere, una vera signora non si scalda così, soprattutto non in pubblico” si intromise C97 che fino a quel momento era stata intenta a studiare una tovaglietta di pizzo rosso sul comò. “non sempre bisogna dare spiegazioni, cara”
“IO VI FACCIO CAUSA, GIURO”
“ah si, beene, vai convinta ragazza mia. Fai causa a due delle donne più potenti del mondo, sapendo che molti avvocati seguono il nostro show e non ci tengono a interromperlo..”
“IL VOSTRO SHOW E’ UNA BARBARIE”
“sì, tesoro, nessuno l’ha mai negato, ma alla gente piace. A loro piace riconoscersi nei personaggi, sapere che quello che provano loro è comune ad altre persone. A loro piace sbirciare nelle vite private, vedere gente che soffre, ride, si innamora. Loro amano tutto questo, e non sarai certo tu con i tuoi avvocati a far cambiare loro idea.”
Elena prese una borsa e la sua giacca e si diresse alla porta.
“NON FINISCE QUI”
Ciulia a quell’affermazione così minacciosa e, per lei, anche comica, scoppiò in una fragorosa risata, forte, decisa, quasi terrorizzante.
“qual è il tuo problema?” chiese Elena uscendo dalla stanza, con tono di superiorità forzata.
“sei tu il mio problema” e scoppiò di nuovo a ridere.
Elena sbattè la porta , Ylenia intanto aveva cercato di rialzarsi senza grandi successi.
“ricordati che sei circondata da telecamere, vedi di osservare le regole. Ti vogliamo per le 11.45 di domani mattina a casa di Harry, ora ci mettiamo d’accordo e ti inviamo un’e-mail su cosa devi fare”
“ma non siete nella stanza di fianco alla mia?”
“oddio santo, sappiamo quello che facciamo, non farti tutte queste domande I-NU-TI-LI”