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Autore: Lady Deeks    22/02/2013    4 recensioni
E se qualcuno tornasse dal passato di uno dei membri del team?
E se questo qualcuno fosse...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kensi Blye, Marty Deeks, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Prima o poi ritornano
Capitolo 3

 

Quegli occhi la fulminarono all'istante: azzurri come il cielo e profondi come il mare la osservavano da quella foto al computer.
Erano sette anni che non li vedeva e Kensi aveva quasi creduto di averli dimenticati.
Quasi...
I capelli biondo platino erano, seppur corti, più lunghi di quanto ricordasse, con un ciuffo tirato in su soffice e sportivo, e una leggera barbetta gli circondava le labbra sottili e rosee. Il viso bello e gentile come allora.
Il fascicolo di Sanders le cadde di mano; quella foto l'aveva colta di sorpresa.
Gli altri, che stavano osservando la foto, si girarono verso di lei.
Tutti tranne Deeks che, incrociando le braccia al petto, osservava serio lo schermo. Aveva capito.

-Kensi, tutto ok?- le chiese Sam.

-S-sì.- rispose l'agente tornando in sé e recuperando i fogli sparsi in terra; li sistemò sul tavolo al centro della sala e, senza dire altro, uscì seguita dagli sguardi confusi dei colleghi.

Deeks la osservò uscire riflettendo se fosse o meno il caso di seguirla.
Ma cosa poteva dirle?
Era rimasto sorpreso quanto lei dalla notizia ma, mentre lui lo era certamente in senso negativo, non era scuro di poter dire lo stesso di Kensi.

-Deeks, ne sai qualcosa?- chiese Callen.

-Non ne sono certo.- rispose esitante.

Decise di non seguirla: in quel momento si sarebbe certamente fatto prendere la mano e avrebbe finito col litigare e peggiorare le cose.
Nell volse nuovamente gli occhi all'uomo in foto.

''E così questo è Jack.'' pensò preoccupata.

Lei sapeva di Jack, Kensi gliene aveva parlato, e il ritrovarselo di fronte la riempì d'angoscia: ricordava bene quel che l'amica le aveva raccontato e, ancor meglio, il suo sguardo, triste e spento, mentre ne parlava. Si era sempre immaginata un uomo dal viso duro, uno di quelli che si capisce subito quanto siano stronzi, e si sorprese nel vedere invece un uomo dallo sguardo gentile e buono.

-E tu, Nell?- la domanda di Callen la riportò al presente.

I ragazzi si erano già persi in domande, ma lei preferì non rispondere, uscendo in cerca dell'amica che, sapeva, aveva bisogno di lei.

-Ma che prende a tutti?- chiese di nuovo l'agente senza rivolgersi a qualcuno in particolare.

-Vi ricordate di Talbott?- la voce di Deeks uscì seria e dura, gli occhi fissi al Sottufficiale. Aveva deciso di renderli partecipi dei suoi sospetti.

-Certo!- esclamò Sam. -Aveva finto di essere affetto da sindrome da stress post-traumatico per nascondere di aver ucciso due uomini, ma cosa c'entra con questo Mills?-

-E vi ricordate anche cosa gli aveva detto Kensi?-

Fece spallucce, -Aveva parlato del suo ex fidanzato, di...- si bloccò ricordandosi improvvisamente il nome dell'uomo.

-Jack.- completò Deeks al posto suo.

-E tu credi che quel Jack sia Mills.- annuì Callen, cominciando a capire.

-Spiegherebbe la reazione di Kensi.-

-Aspettate!- si intromise Eric che non capiva di cosa i suoi colleghi stessero parlando. -Potreste spiegarmi? Cos'è questa storia?-

-Ora non abbiamo tempo Eric. Ti spiegherà tutto Nell, sicuramente sa più di quel che sappiamo noi.- rispose Callen sbrigativo. -Cosa puoi dirci di questo Jack?-

Eric rimase qualche secondo interdetto: era sempre l'ultimo a sapere le cose e questo lo disturbava parecchio. Pensò per un attimo di ribellarsi e farlo presente ai suoi colleghi, ma i loro sguardi seri e preoccupati lo convinsero a non insistere.

-N-niente, il suo file è protetto. Posso riuscire ad accedervi, ma ci vorrà un po'.-

-Facci sapere quando scopri qualcosa. Deeks, credi che Kensi...-

-Sì, credo sia in grado di indagare. La conosci.-

-Sì ma...-

-Callen, non preoccuparti.-

-Ok, allora voi andate ad interrogare Heale; noi andremo al ristorante. Ci ritroviamo qui quando Eric saprà qualcosa.-

-Bene.- rispose Deeks e, lanciando un ultimo sguardo al marine, uscì.

Da quando Kensi l'aveva nominato, due anni fa, Deeks aveva sempre sperato che Jack non tornasse e, ora che le cose stavano prendendo una piega diversa, ora che lei si fidava di lui e che lui aveva deciso finalmente di azzardare, lui era tornato a complicare le cose. E, come se non bastasse, era pure sospettato di omicidio.
Come avrebbe reagito Kensi se Jack si fosse rivelato colpevole?

*

Seduta alla sua scrivania Hetty era impegnata a leggere vecchi rapporti e a compilare e firmare permessi, quando, ad un tratto, Kensi le passò davanti sfrecciando fuori dall'OSP.
Hetty si alzò fermandosi all'ingresso del suo studio e seguendola con gli occhi.

''Cosa sarà successo?'', pensò, e, ancora prima di poter trovare una risposta o avanzare ipotesi, Nell scese le scale, anche lei di fretta, seguendo la collega.

-Signorina Jones?-

-Non ora Hetty.- la liquidò sbrigativa.

La donna rimase sconcertata dalla risposta dell'analista: non era mai successo che un qualche membro della squadra le rispondesse in quel modo.
Il telefono squillò, qualche minuto dopo, e lei corse a rispondere; dall'altro capo del filo sembrava esserci un uomo, ma non se ne preoccupò particolarmente perchè proprio in quel momento Deeks si dirigeva all'uscita prendendo le chiavi dell'auto dalla scrivania della sua partner.
Lei abbassò la cornetta senza preoccuparsi del suo interlocutore, chiamando l'agente.

-Signor Deeks?-

Lui la guardò come indeciso se fermarsi a spiegare o uscire dalla base; si rivolse all'ingresso insicuro sul da farsi e, accennando gesti di scuse, disse: -Non ora, Hetty.- e se ne andò.
Henrichetta Lang aveva tanti difetti, ma non era certo stupida, e aveva capito che qualcosa era successo in sala così, senza perdere altro tempo, si diresse indispettita alle scale dove incontrò gli agenti Callen e Hanna.

-Signori, potreste gent...- iniziò con tono di rimprovero.

-Scusa Hetty, non è il momento.- rispose cordiale Sam, accennando un sorriso di scuse e allontanandosi con il suo collega.

Lei li osservò andarsene combattuta tra il desiderio di richiamarli e scoprire cosa stesse succedendo e l'impulso di lasciarli andare. La questione doveva essere seria se anche Sam l'aveva ignorata e qualsiasi cosa fosse aveva a che fare con Kensi.
Ora basta!
Voleva delle risposte, e le voleva subito! Aveva esplicitamente ordinato di tenerla aggiornata e invece tutti sviavano le sue domande. Avrebbe avuto una risposta, in un modo o nell'altro.
In sala operativa Eric era impegnato con alcune ricerche al computer e, quando sentì la voce indispettita di Hetty, si spaventò.

-Signor Beale, mi spieghi esattamente cosa sta succedendo!-

-S-se ti dicessi che non è il momento?- azzardò l'analista con voce tremante e insicura.

Lo sguardo di Hetty gli fece comprendere l'errore commesso.

E in quel momento desiderò ardentemente di non essere lì.

 

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NOTA DELL'AUTRICE: salve! Mi scuso innanzi tutto per l'attesa dovuta a problemi tecnici e spero in questo capitolo un po' più lungo degli altri :) Ditemi che ne pensate, soprattutto di Hetty, per piacere, che ho paura di aver reso un po' OOC ma mi piaceva l'idea di inserire questa parte semi-simpatica XD Per quanto riguarda Jack spero di essere stata chiara sulla descrizione ma, se così non fosse, mi sono basata sul bravissimo e bellissimo Chris Evans (dopo averlo visto in “Push” lui è diventato il mio Jack LOL)    http://pad.mymovies.it/cinemanews/2009/5310/push_2.jpg 
Ringrazio tutti coloro che continuano a seguire la storia e coloro che hanno recensito. Grazie e a presto! :)

  
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