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Autore: Louissbottom    24/02/2013    4 recensioni
Otto ragazzi, di cui due ragazze. Tutti amici dall’infanzia, vicini di casa. Inglesi, londinesi, più precisamente. Le loro età vanno dai diciotto ai ventun anni. Per aver disobbedito ai loro genitori si ritrovano ad affrontare i cinque anni del liceo in Italia come punizione. I loro genitori sapevano che non si sarebbero voluti distaccare dalla loro amata Londra per nessun motivo, così i genitori delle due ragazze decisero di mandarle a studiare in un liceo di Milano. I genitori dei ragazzi ebbero la stessa idea, cosa che nessuno sapeva. Così gli otto amici si ritrovano di nuovo insieme, per la loro felicità. I loro nomi sono Josh, Niall, Zayn, Christine, Liam, Harry, Cher e Louis.
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Capitolo 2.
Gli presi la mano e cominciai a massaggiarla. Sentii l’altra mano di Zayn che s’infilava tra i miei capelli, dietro la nuca, e la sua bocca che si avvicinò al mio collo, dandomi un bacio.
Zayn: Fai un buonissimo odore. Mmh. –
Commentò. Mi allontanai respingendolo.
Io: Ma sei cretino? Mi hai fatto prendere un infarto con la tua mano del cazzo. Cazzo, lo sapevo che te l’eri inventato, cazzo. –
Zayn: Hai finito di dire cazzo? Se vuoi… -
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Buona lettura!♥ :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 2




Suonò la campana e scendemmo in palestra..
Il rappresentante d’istituto ci comunicò quello che avrebbe voluto organizzare per il giorno prima delle vacanze di Natale. Voleva che la mattina avremmo dovuto portare qualche dolce, e che lo avremmo consumato in palestra. Come una fiera del dolce, che palle. E poi la sera saremmo dovuti andare in un locale.
 
Io: Dai, Lou. Sparatene una! –
 
Louis: Perché? –
 
Io: Perché sei quello delle feste tu. Dai, dai. –
 
Lo pregai. Si sistemò i pantaloni ed andò verso il rappresentante d’istituto. Prese il microfono in mano e cominciò a parlare.
 
Louis: Ragazzi, la mia amica mi ha fatto venire un’idea. – disse indicandomi, che coglione. – Per andare a quel locale, dovremmo pagare l’affitto, giusto? Dato che abbiamo una stupenda palestra, perché non ci organizziamo qui? Il dj ce l’abbiamo. – non dirmi che si riferisce a Zayn, per favore. – dj Malik è sempre disponibile! –
 
Oh cazzo. È proprio coglione.
L’idea piacque molto a tutto l’istituto così ad assemblea conclusa, decidemmo che la mattina avremmo fatto lo stesso la fiera del dolce, e poi alle 11:30, i ragazzi delle quinte classi, avremmo iniziato a pulire e sistemare la palestra. Dopo l’assemblea, tornammo ognuno a casa propria.
I ragazzi abitavano in due case in affitto. In una ci stavano Styles, Malik e Tomlinson, e nell’altra Horan, Devine e Payne. Io e Cher prendemmo una casa piccolina, adatta a noi, che volevamo stare da sole. Le case di quei sei deficienti erano distanti l’una dall’altra qualche casa, mentre quella mia e di Cher distava da loro qualche strada (per non dire che eravamo dall’altro lato della città, dettagli). Quando fummo spediti tutti in Italia, eravamo tutti di pessimo umore perché sapevamo che non ci saremmo più rivisti fino alla maturità. Quelli più sfigati furono Josh, Zayn, Liam, Louis e Niall perché loro avevano già iniziato la scuola in Inghilterra (anche se si fecero bocciare come dei coglioni), e quindi una volta in Italia, dovettero cominciare il percorso di studi tutto da capo.  Il destino non gioca sempre brutti scherzi, così quando quel dieci settembre ci ritrovammo tutti allo stesso aeroporto, ci sembrò un sogno. I nostri genitori ebbero tutti la stessa idea perché sapevano che non avremmo mai voluto lasciare l’Inghilterra, e il bello è che noi non gliel’abbiamo mai detto che siamo tutti nella stessa città. Mica siamo scemi? Se lo scoprissero, non credo che avrebbero una reazione così positiva. Quando con i ragazzi ci incontrammo, offrirono a me e Cher di abitare con loro, ma sia io che la mia migliore amica sapevamo come sarebbe andata a finire: loro scansafatiche a non fare un cazzo tutto il giorno, o a giocare alla play-station, e noi a gestire la casa. Oltre lo studio. No! Non poteva finire così. Infatti, avemmo entrambe la stessa idea di dire che avevamo già dove abitare, cosa non vera. Assolutamente. La prima sera dormimmo in un hotel, e l’indomani andammo ad abitare nella nostra attuale casa. Abbiamo fatto una cosa molto intelligente. Quei cretini ci stavano appiccicati come cozze, erano insopportabili, però gli volevamo bene. Eravamo un ottimo gruppo di amici. Sempre insieme, mai un litigio (a parte quando si ubriacavano, ma va beh) e quello perché ci conoscevamo dall’infanzia e sapevamo l’uno il comportamento dell’atro a memoria. Tutti ci invidiavano.
 
Io: Ragazzi, il progetto dobbiamo iniziarlo oggi? –
 
Niall: Sì, la prof ha detto che ci vorrà un bel po’ di tempo. –
 
Josh: Horan noi lo facciamo a casa nostra, vero? –
 
Io: Ah, ecco. Organizziamoci per dove dobbiamo farlo. –
 
Zayn: Cosa vuoi fare tu? –
 
Io: Zayn smettila. Sei insopportabile. Alle tre a casa mia, va bene? –
 
Dissi rivolgendomi anche a Styles. Harry e Zayn annuirono.
 
Cher: Quindi, Lou, io e Liam veniamo a casa tua? –
 
Louis: Okay, perfetto. –
 
Io: Apposto. Adesso che ci siamo sistemati, andiamo a casa, sto morendo di fame. –
 
Io e Cher salutammo i ragazzi e dopo essere salite in auto, tornammo a casa.
 
Cher: Chris, il pranzo è pronto. –
 
Io: Arrivo! –
 
Dissi spegnendo il pc ed andando a tavola.
 
Io: Oddio, Cher, mi devi aiutare. Ora come faccio io con quei due deficienti? Perderemo solo tempo, lo so. Solo a pensare al pomeriggio che mi si presenta davanti, mi viene da vomitare. –
 
Cher: Oddio, ma perché? Sì, è vero. Sono dei cretini, ma in fondo sono dei buoni amici. –
 
Io: Ma proprio in fondo, in fondo, però. Come faremo il progetto sapendo che loro troveranno in qualsiasi cosa un doppio senso? Oggi in classe si sono dati un sorriso troppo euforico e poi mi hanno guardata. Oddio, non voglio immaginare il casino che succederà. Appena dicono qualcosa di sbagliato, mi metto a gridare, così si spaventano e se ne vanno. Che dici, funziona? –
 
Cher: Oi, basta! Adesso mangia. E non pensarci. Ti stai facendo troppi complessi. –
 
Io: Hai ragione. –
 
Finimmo di pranzare e guardai l’orologio.
 
Io: Cazzo, sono già le due e io devo ancora farmi la doccia! –
 
Dissi urlando.
 
Cher: Vai a farti sta doccia, i piatti li lavo io. –
 
Io: Grazie, non sai quanto ti adoro! –
 
Dissi schioccandole un bacio sulla guancia e andando sotto la doccia. Finii di lavarmi e vestirmi e cominciai ad asciugarmi i capelli. Erano le 14:45.
 
Cher: Chris, io vado da Tomlinson. –
 
Disse urlando.
 
Io: Okay, a stasera. E non fate niente di losco! –
 
Risposi a tono.
 
Cher: Finiscila, cogliona. –
 
Quanto l’amavo. Sentii il portone chiudersi e mi asciugai i capelli. Erano le 15:00 e andai in cucina ad aspettare che arrivassero quei cretini. I miei pensieri furono interrotti dal suono del citofono. Cazzo che palle, erano già arrivati.
 
Io: Arrivo. –
 
Dissi roteando gli occhi e andando ad aprire.
 
Io: E Harry? Che fine ha fatto? –
 
Zayn: Ora viene, tranquilla. –
 
Io: Ma scusa, non abitate insieme? –
 
Non mi rispose e andò a sedersi sul divano, seguito da me. Di scatto si alzò e andò verso il muro.
 
Zayn: Oddio, cazzo. Mi sono fatto male. –
 
Mi preoccupai e gli andai incontro.
 
Io: Zayn, che è successo? –
 
Zayn: Ho preso una scossa alla mano! –
 
Io: Vediamo. –
 
Gli presi la mano e cominciai a massaggiarla. Sentii l’altra mano di Zayn che s’infilava tra i miei capelli, dietro la nuca, e la sua bocca che si avvicinò al mio collo, dandomi un bacio.
 
Zayn: Fai un buonissimo odore. Mmh. –
 
Commentò. Mi allontanai respingendolo.
 
Io: Ma sei cretino? Mi hai fatto prendere un infarto con la tua mano del cazzo. Cazzo, lo sapevo che te l’eri inventato, cazzo. –
 
Zayn: Hai finito di dire cazzo? Se vuoi… -
 
Io: Smettila, Zayn. Da quanto tempo non ti sbatti qualcuno? –
 
Zayn: Vuoi essere tu? –
 
Io: Ancora? Finiscila, cretino. E poi sta arrivando Harry. –
 
Zayn: Vorresti dire che se lui non dovesse arrivare, ci avresti pensato? E poi lui non arriverà fino alle quattro. Gli ho detto che tu ci aspettavi a quell’ora. –
 
Io: Coglione, hai finito? Adesso chiama Harry e digli che viene subito. –
 
Mi guardò con un sorrisetto malizioso e chiamò Harry. Io e Zayn ci sedemmo di nuovo sul divano aspettando che arrivasse il riccio.
 
Zayn: Dammelo un bacio. –
 
Io: No. –
 
Zayn: Te lo do io? –
 
Io: Ma neanche per sogno! –
 
Zayn: Dai, un bacio tra amici. –
 
Io: No. –
 
Zayn: Vuoi diventare la mia scopa-amica? –
 
Io: Zayn, basta. Mi hai scassato la minchia. –
 
Finalmente era arrivato Harry, così andai ad aprirgli.
 
Harry: Che c’è? Sembri incazzata. –
 
Io: Chiedilo a Zayn. Mi scassa sempre le palle. –
 
Harry si avvicina a Zayn e tutti e due si salutano dandosi il cinque.
 
Io: Allora, cominciamo? –
 
Dovevamo portare alla professoressa un cartellone dove noi avremmo dovuto mettere delle foto che ci aveva consegnato lei. Non era un lavoro abbastanza difficile, ma se sbagliavamo di una virgola, era la nostra fine perché non si poteva riparare. Misi tutto l’occorrente sul tavolo della cucina: matite colorate, pennarelli e colla. Poi presi le foto datemi dalla prof, e cominciammo a lavorare.
 
Harry: Ho fame, Chris. –
 
Io: E che vuoi? –
 
Harry: Offrimi qualcosa! –
 
Io: Senti, finiamo questo lavoro, o almeno ne facciamo una buona parte, e poi andiamo in qualche bar, okay? Sono già le quattro e mezza e non abbiamo fatto molto. –
 
Harry: A meno che non vuoi offrirti tu. –
 
Io: Oh, ma che è oggi? Ce l’avete con me? Bastardi che non siete altro, vi siete alleati? –
 
Zayn: Ma io ero serio. –
 
Io: Sì, certo. Finiscila. –
 
Harry: Cosa intendi? –
 
Guardai Zayn e poi sospirai.
 
Io: Niente. Dai finiamo. –
 
Harry rivolse lo sguardo a Zayn e poi calò il silenzio più abissale. Qualcosa non andava, ma cosa? Zayn dopo un bel po’ di tempo, interruppe quel silenzio che si era creato.
 
Zayn: Chris, devo andare a pisciare. Vado qui o sopra? –
 
Io: Vai sopra. –
 
Zayn: Okay. –
 
Si alzò e andò in bagno.
 
Harry: Chris? –
 
Io: Dimmi Harry. –
 
Harry: Ma cosa intendevi poco fa? –
 
Io: Cosa? No, niente, tranquillo. –
 
Harry: Io non ci sto tranquillo. Che ti ha detto? –
 
Io: Niente, lo sai com’è fatto Zayn. Mi sa che è da un bel po’ di tempo che non si sbatte qualcuno. –
 
Harry: Oh Dio, ci ha provato? –
 
Disse alzando un po’ il tono di voce.






Saaalve!


Buonasera carissimi lettori (?)
Come state? Spero bene.
Io sono stanchissima, oggi sono stata ad una
scampagnata con amici e non capisco niente, tipo.
Ma che minchia vi frega a voi? Boh.
Coooomunque. Come vi sembra questo secondo capitolo?
DDDDIO, povero Zayn. Più avanti capirete perché
Chris lo tratta così.
Non è che lo odia, anzi. Gli vuole molto bene.
Che sia chiaro :)
Adesso vi lascio con questa gif di Lou che ho visto oggi mlmlml


Per favore, lasciate una recensione di almeno dieci parole
(se proprio volete)
Vi amo, ma questo lo sapete già. ♥

Twitter: Louissbottom

   
 
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