Prima di lasciarvi al tanto agognato finale, voglio dire un GRAZIE
ENORME a tutti quelli ke fino adesso hanno avuto la voglia e la
pazienza di star diestro a questa storia. Ringrazio tutti i ragazzi che hanno
commentato e tutti coloro che hanno letto in silenzio senza mai dire niente!
Ora non so come farò senza questa storia, voglio dire…mi ci stavo affezionando,
forse scriverò altre ff in giro x il sito, ovviamente più corte…ma prima di
tutto viene il mio libro!
Ah, giusto, RLSVICTORY..il titolo è: Il ciondolo dei desideri!!!
Vi ringrazio ancora tantissimo!!! Vi voglio bene!!!
Un bacio.Kirara.
-Aly-
Epilogo.
Dopo il ritorno a Pallet Town, i
ragazzi ripresero nuovamente gli allenamenti.
Aly s’impegnò più di quanto già
non facesse prima; voleva raggiungere un obbiettivo, battere Ash a tutti i
costi.
Gli abitanti della città
trattavano lei e suoi amici, come dei veri e propri campioni e tutti i complimenti
che Aly ricevette dopo il suo ritorno, le fecero dimenticare il dispiacere di
aver perso proprio alla fine.
Fioccarono decine di proposte per
farla trasferire in nuovi laboratori o palestre. Tutti volevano allenare la
ragazza del mondo parallelo, ma lei era legata solo ad un laboratorio, quello
del suo adorato Professor. Samuel Oak.
Molti allenatori di passaggio,
pretendevano di potersi misurare in un duello contro di lei e puntualmente, Aly
li batteva senza troppe difficoltà.
Le sue compagne, Cecca e Lucry,
erano riuscite ad accettare definitivamente la scelta dell’amica e in più di
un’occasione, aveva mostrato loro i suoi pokemon.
Il Team Rocket pareva essersi
dissolto nel nulla, ma tutti sapevano che questo “silenzio” era il preludio di
un feroce attacco e quindi le forze dell’ordine erano sempre sull’attenti,
pronte in qualsiasi momento.
Finalmente il Professore
acconsentì per far visitare Pallet anche alla famiglia di Aly e così, per le
vacanze di Natale, Giuly, Steve e Stefy si “trasferirono” al laboratorio.
Anche se inizialmente ci fu, come
dire…un piccolo problemino.
-inizio flashback-
Fuori nevicava, Aly e Ash si
trovavano in veranda stesi con una coperta accanto al caminetto.
“Potrei rimanere qua con te per tutta la notte…” bisbigliò lei.
“…Io per tutta la vita…” concluse il ragazzo.
Aly si avvicinò al volto di Ash e
lo baciò teneramente.
In quell’istante, nella stanza
entrò il padre di Aly che rimase impietrito sulla porta.
E così, dopo aver spiegato ai
genitori come realmente stavano le cose, la vacanza riprese tranquillamente, anche
se i due ragazzi si guardarono bene dal fare certe effusioni in pubblico.
-fine flashback-
Nessun sembrava poterla fermare.
Era come un treno in folle corsa.
Si allenava, combatteva, vinceva
e riprendeva ad allenarsi.
Trascorse anche tre settimane presso
la palestra di Jason, a Maui, perfezionando alcune tecniche.
Ovviamente sempre accompagnata
dai suo amici.
Aly divenne davvero brava e chi
prima l’aveva tanto criticata, ora era costretto a ricredersi, perché non c’era
allenatore che passasse per la palestra di Pallet che potesse vantarsi di averla
sconfitta.
Mai avrebbe pensato che un giorno
o l’altro sarebbe stata catapultata in un mondo che per la maggior parte della
popolazione mondiale…non esiste.
Aveva conosciuto nuovi amici,
incontrato un ragazzo fantastico che l’accettava per quella che era. Aveva
vissuto momenti indimenticabili e anche se spesso, se l’era vista brutta, era
riuscita a cavarsela senza troppi problemi, tirando fuori la sua solita grinta.
E’ vero, per poter avere tutto
questo era stata costretta a prendere una drastica decisione; era stata
costretta a lasciare la scuola ed abbandonare di punto in bianco i suoi amici,
ma nuove avventure l’aspettavano.
Per molti era la ragazza del
mondo parallelo, arrivata tre anni prima da una città lontana, scelta fra tanti
per allenare Pokemon.
Per alcuni, era colei che era
riuscita a tener testa al Team Rocket.
Per altri era la “ragazza
graziata”, che nel suo ginocchio destro teneva ancora gli aculei velenosi di
Arbok.
Ma per Misty, Ash, Brok, Gary e
per il Professor. Oak, lei era semplicemente Aly.
-Fine-
-Fine-