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Autore: Alien T    25/02/2013    2 recensioni
E’ come se vivessi di prime volte.
La prima volta che bevo whisky incendiario, la prima volta che partecipo ad una festa, la prima volta che uccido un uomo, la prima volta che stringo la mano di una ragazza, la prima volta che posso scegliere.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Eileen.
Si può chiamare solo così, ha gli occhi da Eileen. Ha i capelli da Eileen.
E il sorriso, si ha il sorriso di una che dice “Ehi mi chiamo Eileen” .
Io mi chiamo Draco, e lei si chiama Eileen.
Io ho la forza di un drago e lei, lei è un raggio di sole.
 
Mi sfregavo con forza le mani cercando inutilmente di riscaldarle, stavo percorrendo velocemente il sentiero per tornare a scuola e guardandomi intorno mi resi conto di quanto quel posto non potesse essere altro che una scuola di magia. Il castello di Hogwarts imperava su una collinetta poco scoscesa, la torre di astronomia, ottima per lanciarsi nel vuoto, si innalzava sopra tutte come la professoressa McGranitt faceva sugli altri professori. Intorno, la foresta proibita creava quell’atmosfera cupa ma magica.
 
Entrai di fretta nel castello sorpassando Gazza che piegato sulle ginocchia cercava instancabilmente la sua gatta. Dopo il primo corridoio mi trovai davanti all’entrata della sala grande, guardando dentro mi pervase una sensazione di solitudine, i quattro tavoli erano semivuoti, solo a quello di Corvonero vi erano seduti 3 ragazzi e una ragazza, studiavano.
Svoltai a destra e salii la lunga rampa di scale fino al primo piano.
Salendo mi concentrai sul rumore che le mie scarpe facevano a contatto con la pietra degli scalini. Ho sempre avuto la mania di contare tutto. Contare le piastrelle sopra al letto quando non riuscivo a prendere sonno, contare le persone in una stanza, contare ogni scalino.
Erano 27. Arrivato circa al sedicesimo sentii delle risate alle mie spalle.
Il ticchettio delle mie scarpe era disturbato, ma quelle risate erano armoniose.
“Luna, ma tu credi davvero fermamente a ciò che dici?” Disse una voce tiepida continuando a ridere.
“Mi dispiace ragazze, ridere non ci salverà dall’invasione di Bundinum a cui stiamo andando incontro” Rispose del tutto seria un’altra ragazza con la voce pacata, tranquilla ma convinta.
“Rabbrividisco al pensiero” tornò a dire la prima voce con evidente ironia.
“Dai basta Ginny, non è il caso di torturare Luna in questo modo.” Questa voce era molto diversa dalle prime due, era talmente profonda da sentirtela rimbombare nello stomaco come la musica di un concerto rock. Sentii il mio istinto chiedermi di girarmi, ma non lo feci.
Le risate continuavano alle mie spalle e ormai ero arrivato al ventiquattresimo scalino.
Dovevo decidere dove andare, da una parte avrei continuato a sentire quelle risate, dal’altra ci sarebbe stato il silenzio.
 
Destra.
Sentii le risate allontanarsi, avevo sbagliato.
Scegliere non era così facile, ma mi piaceva.
 
Mi girai guardando le tre figure sparire.
“Hermione sei  subdola” Urlò la prima voce, quella tiepida, ridendo a crepapelle.
Una rossa, dalla voce tiepida, una bionda, dalla voce pacata, e una castana, dalla voce profonda.
Inconfondibile.
Era la mia Eileen, il mio raggio di sole.
Era Hermione.
  
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