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Autore: fightforlouis    27/02/2013    8 recensioni
-"Un giorno li incontrerai, te lo prometto."-
-"Ci sarò sempre per te, te lo prometto."-
-"Pubblicherò quel libro, te lo prometto."-
-"Non lo dirò a nessuno, te lo prometto."-
Troppe promesse, troppe.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: Nonsense | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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So che era presto. So che lei doveva riposarsi. Ma, non stavo più nella pelle. Dovevo - assolutamente - chiamarla. Mi alzai di scatto dal letto, e andai verso la mia scrivania. Era ancora buio, così buio che non riuscivo a vedere un bel niente. Strusciai la mano sulla scrivania, facendo cadere qualcosa. Finalmente, mi ritrovai il telefono in mano. Quando accesi lo schermo, mi si accecarono gli occhi. Cazzo, che luce. Vidi che erano le 4:26. Mh, forse era davvero un po’ troppo presto. Ma, sono sempre stata una ragazza d’impatto. Misi il PIN, e scrissi il suo numero, che oramai sapevo a memoria. Il telefono squillava, ovviamente si era dimenticata di spegnerlo. -“Si può sapere chi cazzo è a quest’ora?! Io dormire, io stare nel letto, tu rompere me palle!”-   Uau, neanche sapeva che fossi io. E se era tipo, non so.. Harry St.. -“Ehm, Hi! I’m Harry. Harry Styles. Are you Jennifer Brown?”-   Ero proprio cattiva. Jenny stette zitta per un po’, quando iniziò ad urlare, urlare ed urlare. -“Ehm, Yes, I am. HARRYYY! I LOVE YOU, YOU’RE MY IDOL! OH MY GOD, I DON’T BELIEVE IT!”- Ma proprio cattiva, eh. -“Ah, comunque sono Carly.”-   Urlo, parte seconda. -“Carly! Ma che cazzo?! Mi hai fatto prendere un colpo, troia!”-   Immaginavo come i suoi genitori l’avrebbero cazziata in seguito. -“Auguri migliore amica ormai maggiorenne!”- Jenny si calmò, e fece una risatina. Le piaceva essere considerata tale. -“Ehm, grazie mille Carly.. Eh scusa per la parte da isterica, solo che.. Oh, Harry Styles, ma come ti è venuto in mente?- In effetti, ho una mente molto aperta. -"Ahahaha, eh, boh, non lo so.”-. Ridemmo insieme. -“Allora, che si fa? Vogliamo scendere? Dai, una bella passeggiata all’alba, è un bell’inizio per una fantastica giornata."- Volevo renderlo un giorno indimenticabile quello, fin dal mattino. -"Ok babe, ti aspetto fuori casa tua, e non farmi aspettare!”-, mi disse un po' assonnata. Mi avvicinai al letto, e mi ristesi sul mio cuscino blu mare. -“Ehm, si, scendo subito"-, le dissi. Attaccai il telefono, e lo posai sul comodino. Ma chi me lo aveva fatto fare. Ora dovevo vestirmi, prepararmi, scendere, e.. e camminare! Help me, please. Mi alzai nuovamente dall’amore mio, quell’amore che non si scorda mai, il mio lettuccio caldo caldo. Andai verso l’armadio. Presi una t-shirt bianca a strisce blu, il jeans rosso, le converse rosse, ed, ovviamente, non potevano mancare le bretelle. So a cosa state pensando. No, non copio Louis. Casomai è lui che copia me! Mi sono sempre vestita così, le bretelle sono sempre stata la mia passione. Ecco, secondo motivo per il quale odio Louis Tomlinson. Andai alla ‘fase bagno’. Feci la pipì, mi pettinai, mi misi matita e mascara, dopodiché uscii dal bagno. Mi avviai in cucina, dove presi il regalo per Jenny. Lo avevo incartato con cura. Andai all’ingresso, dove presi il giubbino di jeans dall’attaccapanni, ed uscii. Fuori al cancello, ovviamente sempre in orario, Jenny non c’era. Andai verso casa sua, quando la vidi che stava venendo verso la mia. Le corsi incontro, e la abbracciai, forte forte. -“Auguri bellissima!”- Notai che Jenny si era truccata benissimo quella mattina. Aveva mascara, matita, rossetto, fard, fondotinta. Uau, sembrava un clown, un bellissimo clown. -“Grazie! Ehm, cosa nascondi dietro la schiena Carly?”- Dovevo ancora decidere se glielo avrei dato in quel momento, o a seguire. Ma, ormai lo aveva visto, e non potevo deluderla. -“Ehm, auguri!”- Jenny allungò le mani, e prese la scatola incartata da una tela verde e rossa. Scartò il primo strato. C’era una scatola delle converse. La aprì, e c’era una scatola più piccola. La aprì, e ce ne era un’altra, poi un’altra, ed infine, ecco il regalo. Jenny scartò quella carta, quel pezzo di tela che la separava da quel regalo. Finalmente, li vide. Vidi i suoi occhi riempirsi di lacrime, che le scesero lentamente su tutto il viso. -“C-c-carly, io non so che dire.”- Era felicissima, e quello mi bastava. -“Niente, magari solo un grazie.”- D’un tratto, Jenny iniziò a correre e a saltellare per tutta la strada. Tanto c’eravamo solo noi. -“MIO DIO, HO I BIGLIETTI PER IL LORO CONCERTO A LONDRA, HO I BIGLIETTI PER VEDERE I ONE DIRECTION, HO I BIGLIETTI PER VEDERE I MIEI IDOLI, HO I BIGLIETTI PER VEDERE LA MIA VITA!”- Si, era più che felice. Ad un certo punto, mi saltò addosso. E lì, iniziò a piangere, a piangere forte. -“Grazie Carly, sei la migliore amica più dolce del mondo.”- Ricambiai lo stritolamento. -“Lo so. Guarda è un sacrificio che faccio per te, perché se fosse per me, non andrei mai a vederli. Ma non ti posso lasciare sola, perciò ti accompagno."- A Jenny scesero ancora più lacrime. -“Carly, ma sul biglietto c’è scritto che partiremo.. Questo week-end?!”-  Le sorrisi. -“No, non ci credo. Quindi il concerto è il.. Il 24 Febbraio?  Ma, è tra una settimana! Cazzo. Ok, da ora mi devo psicologicamente preparare al fatto che li vedrò tra breve. Carly, mi devi promettere che se svengo..”- Le misi la mano sulla spalla. -“Si Jenny, ti prenderò.”- Jenny me la tolse. -“Ma che hai capito, se svengo devi chiamare Harry!”- Si mise a ridere, con le lacrime che le continuavano a scendere per il viso. -“Ahaha, simpatica la maggiorenne.”-
 
***

La professoressa Jones entrò in classe, seria come se le fosse appena morto il cane. Ma che dico cane, sembrava che le fosse appena morto il figlio! -“Buongiorno ragazzi.”-    Jenny aveva ancora quei biglietti in mano, non riusciva a staccarsi. Se le avessi fatto vedere il resto del regalo, sarebbe impazzita. Avrei aspettato alla festa a sorpresa che avevo organizzato a casa mia. -“Brown, si può sapere che stai facendo!?”- Jenny alzò gli occhi, guardando la professoressa.  -“Niente, prof, stavo..”- La Jones si avvicinò al nostro banco. Vide quei biglietti, e li prese. A quel punto Jenny si alzò di scatto. -“Professoressa, che vuole fare? Sono miei, me li ridia.”-   Intanto, la Jones leggeva, e quando capì.. -“Ah, quindi tu invece di ascoltarmi, guardavi quello stupido biglietto per quello stupido concerto!”- Non doveva dirlo, non doveva. -“Professoressa, casomai quella stupida è lei! Ed ora mi ridia quel biglietto!”- Quando la gente li criticava, Jenny perdeva completamente il controllo di se stessa. Decisi di intervenire. -“Dai Jenny, non attaccare così la professoressa.”- La Jones mi guardò, abbassando la testa. -“Brava Carly, tu si che sai come si ci comporta con una professoressa. Ora, le restituirò i biglietti, e che non si ripeta mai più!”- Jenny prese i biglietti da mano della professoressa, e si risedette. E così, iniziò la lunga giornata di scuola.. Dopo le prime tre ore di assoluto stress, incominciò l’intervallo. E dato che era Giovedì, potevamo uscire dalle classi. Andammo in corridoio, con le nostre compagne. -“Allora Jenny, Carly ci ha detto del regalo. Uau, sono felicissima per te, te lo meriti.”- Jenny si girò verso Stacy, facendo si con la testa. -“Ma quando partite?”- Jenny portò la bocca all’orecchio di Ally.  -"E’ un segreto.”- A quel punto scoppiammo a ridere, tutte e quattro. Loro sono Stacy Evans e Ally Thomas. Sono sorellastre, hanno la stessa madre. Ma non sono come le scontrose sorellastre che si vedono nei film americani. Loro si adorano, si definiscono migliori amiche, e a mio parere è una cosa fantastica. Mentre parlavamo della cazziata da parte della Jones a Jenny, quest’ultima mi fece l’occhiolino, un occhiolino un po’ strano. A quel punto, sentii qualcuno toccarmi la spalla. Mi girai, e mi ritrovai Andrew. -“Ciao pupa.”-  Odio quando mi chiamava così. -“Ciao.”- Cercai in tutti i modi di arronzarlo, ma non si dava mai per vinta. -“Stasera che fai? Sei libera? Ti va di venire a casa mia pupa?”- Quanto lo odiavo, quanto. -“No, stasera ho un impegno, sarà per la prossima volta.”-   E così, lo chiusi definitivamente, e senza dire una parola, si allontanò da me, e subito una decina di ragazzine gli si avvicinarono. -“Andrew sei il più bello!”; “Andrew, ti meriti di più!”- Ma lui non voleva loro. Lui voleva me. -“Allora, stasera quindi a che ora a casa tua?”- Mi girai tutta incazzata verso Ally. Jenny se ne accorse. -“Perché, che fate stasera?”-  Mi guardai intorno, e notai un manifesto sul muro di fronte. 'Stasera, un nuovo programma andrà in onda. ‘Ballando sulle stelle’. Diedi una spintarella ad Ally, per farle capire che mi doveva appoggiare. -“Stasera inizia quel nuovo programma! Infatti, vi invito ufficialmente a casa mia, alle 20:00, e non tardate!”- La campanella suonò, salvandomi. Le ragazze fecero si con la testa. Jenny entrò in classe, mentre io, Ally e Stacy ci stavamo organizzando per la festa di quella sera. -“Allora, alle 18:00, perfetto.”- A quel punto entrammo in classe. Due ore, ed uscimmo da quel carcere minorile. Come era solito fare, Andrew stava vendendo verso di me. -“Ciao pupa!”- Mi girai verso di Jenny, che però era girata verso altre ragazze. -“Ciao Jenny! Allora, auguri!"- Quelle ragazze portarono Jenny via da me, e rimasi sola. Andrew ormai mi era vicino. -“Ti accompagno a casa pupa? Non vorrei che ti succedesse qualcosa.”- Ero sola, ed il viale dove vivevo era un po’ isolato, ed io ho paura di andarci senza aver compagnia. -“E va bene, stavolta hai vinto tu.”- Andrew sorrise, compiaciuto.  In effetti, è proprio bello quel ragazzo. -“Senti Carly, lo so che io non ti vado a genio. Ma tu non mi conosci, e mi impedisci di starti accanto. Perché lo fai?”- Non potevo dirgli la verità. No, non lo conoscevo. Magari lo avrebbe raccontato a tutti. O mi avrebbe ricattato. -“Ehm, non mi sembri un tipo da conoscere, ecco.”- Arrivammo finalmente a casa mia. -“Sai vero che non mi arrenderò mai?”- Stranamente, quella frase mi piacque. -“Si, lo so.”- Andrew si avvicinò a me, dandomi un bacio sulla guancia. -“A presto pupa.”- A quel punto si allontanò. Entrai in casa. Mamma me l’aveva lasciata libera, andandosene a dormire a casa dei miei nonni. Era l’ora di organizzare tutto. Innanzitutto, chiamai tutti gli invitati, per avere la conferma di quanti eravamo. Mi accorsi di non aver invitato Andrew, ma infondo era meglio così. Eravamo circa una trentina. Poi cucinai un paio di cosette. Ed infine, incartai il regalo per Jenny, il regalo che le avrebbe cambiato tutto. Bussarono alla porta. Andai ad aprire, erano Ally e Stacy, puntuali come un orologio Svizzero. Finimmo di preparare. Ed alle 19:00 iniziarono a venire gli invitati. Contai tutti, ed eravamo finiti, mancava solo la festeggiata. Qualcuno bussò alla porta. -“Ragazzi, silenzio, è lei. Nascondetevi tutti.”- Andai ad aprire io, mentre Ally e Stacy se ne stavano sedute sul divano del salotto. Aprii la porta, ed era lei. -“Sera Jenny!”-  Jenny entrò, normalissima, senza alcun sospetto. Ma, appena oltrepassò il tappeto.. -“SORPRESA!”- Tutti uscirono dai loro nascondigli. Jenny si commosse, cacciando qualche lacrima. A quel punto, uno alla volta le andò vicino, dandole il regalo e facendole gli auguri. Ricevette di tutto e di più. Jenny era adorata da tutti. -“Carly, tocca a te.”-  Jenny si girò verso di me, essendo all’oscuro di tutto. -"Carly, ma tu il regalo già me lo hai fatto, o era solo un sogno? Dimmi che era vero!”- La maggior parte degli invitati scoppiò a ridere. -“Jenny, questo è per te, per la migliore amica migliore di sempre. Per quella ragazza che mi fa sempre salire su il molare, per quella ragazza che si merita tutto questo ed altro.”- Non lo avevo preparato, le parole mi uscirono da sole. Jenny allungò le mani, aprendo questa volta solo una tela blu. Rimase pietrificata, non riusciva a crederci. In men che non si dica, il suo viso fu riempito di infinite lacrime. -“C-c-carly, questo è il biglietto per il meet&greet.”- Mi avvicinai a lei, abbracciandola. -“Si Jenny, lo è.”- A quel punto Jenny iniziò ad urlare, era più che felice. -“AVETE SENTITO! IO LI VEDRO’! IO LI ABBRACCERO'! MIO DIO, NON CI CREDO.”- Ad un certo punto, si fermò. -“Carly, ma è solo un biglietto.”- Ci avevo provato a prenderne due, ma costava troppo. -“Si Jenny, mi dispiace. Ma non importa, basta che ci vai tu, io ti aspetterò fuori.”- A quel punto, si buttò addosso a me. -“Carly, sei perfetta, PERFETTA. Grazie d’esistere.”- Le sue lacrime influenzarono anche me, ed altrettante lacrime scesero sul mio viso. -“Grazie a te.”-   Dopo tutta quell’emozione, la festa iniziò. Chi ballava, chi mangiava, chi parlava. Si, ero stata abbastanza brava. Quando finì, e tutti se ne andarono, la porta bussò. Pensai che era qualcuno che aveva dimenticato qualcosa. -“Si?.. Andrew? Che ci fai qui?”- Andrew mi prese la mano, e me la baciò. -“Grazie per non avermi invitato pupa, sei proprio brava a farti desiderare.”- Cazzo. Mi sentivo una merda, poverino. -“Ehm, pensavo che non ti saresti divertito.. Non ho invitato nessuna delle tue care amiche ‘paperelle"- Andrew scoppiò in una risata. -“Ma non capisci che per me l’importante sei solo tu?”- Quelle parole. Le avevo già sentite. Non ci riuscii a trattenermi, e scoppiai in lacrime. -“Carly, ho fatto qualcosa di male?”- Cercai di asciugarmele, non volevo mi vedesse così. -“No Andrew, va tutto bene. Vai a casa, è tardi.”- Andrew si avvicinò a me, lasciandomi un bacio a stampo sulle labbra. -“Ciao pupa, ti amo, e ti amerò per sempre!”- Sinceramente, quelle attenzioni mi piacevano. Ma, avevo troppa paura. Paura di una relazione che potesse finire come quell’ultima. Dovevo dimenticarlo. Per colpa sua, non riuscivo più a fidarmi di nessuno. Ti odio Josh, ti odio.
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Angolo autrice.

Hey bellezze! 
Ed ecco a voi il secondo capitolo *batte le mani*.
Si beh, quella culosa di Jenny ha avuto come regalo i biglietti per il concerto, e per il meet&greet.
Avessi io un'amica come Carly..
Beh, tornando alla storia, Josh..
Josh, chi sarà mai Josh?
Muahaha, sono perfida, *risata malvagia*.
Lo scoprirete, ma tra un po' di tempo.
Beh, spero vi piaccia, e grazie ancora per le recensioni. 
Ah, su twitter sono @xshedreamslouis
Un kiss,
Gaia.
   
 
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