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Autore: immy    27/02/2013    3 recensioni
E se Bonnie, facesse, involontariamente, un incantesimo senza sapere poi come uscirne?
La Streghetta, esprimerà un desiderio, che quasi certamente le si ritorcerà contro. Una mattina si risveglierà in una bella stanza rinascimentale. Come farà ad uscirne, da sola questa volta. Non c'è nessun Damon, Meredith o Elena che le potranno dare una mano. C'è solo lei e uno Stefan e un Damon, ancora umani, che vivono ancora con il padre.
Come se la caverà la nosta Bonnie con la vita di Corte rinascimentale e... come tratterà i nuovi Stefan e Damon che si ritroverà davanti?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Katherine, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La svolta


















Dopo averla accompagnata a casa le augurò la buonanotte facendole promettere che il giorno dopo sarebbe andata a trovarlo al pensionato. Aveva paura che dopo quello che era successo poco prima con Elena e Damon, Bonnie si sarebbe chiusa in se stessa pensando che non avrebbe dovuto aprire bocca.
Bonnie dal canto suo stava pensando esattamente le stesse cose, ma gli promise lo stesso che il giorno dopo sarebbe andata a vederlo.
Dopo aver salutato l'amico con un lungo abbraccio ed aver fatto ancora una volta le sue scuse, Bonnie rientrò a casa.
Salutò distrattamente la madre dicendole che non aveva fame, quindi di non chiamarla per cena e dopo aver salutato suo padre con un bacio sulla guancia, la strega salì al piano superiore, in camera sua. Si fece la doccia e si mise addosso un comodo pigiama, che non era altro che delle culottes e una maglietta larga, che aveva sottratto tempo prima al padre e che quindi le stava a vestito.
Dopo aver raccolto i suoi lunghi ricci in una coda di cavallo alta, spense la luce e si mise a letto.
Passò circa un'ora o forse anche di più a girarsi e rigirarsi nel letto, incapace di prendere sonno. Odiava quando le succedeva. Ogni volta che le capitava di avere discussioni... importanti, come quella avuta con Elena ore prima ormai, passava il suo tempo a cercare di non pensarci, tenendosi impegnata finiva col non dormire la notte per colpa dei suoi pensieri. Poteva fare di tutto durante il giorno cercando di non ripensarci, ma la notte no, perché la notte rimaneva da sola, con se stessa. Solo lei e i suoi pensieri e quindi non riusciva a fare a meno di ripensare a quello che aveva detto e non, a quello che avrebbe potuto e/o potuto dire e a quello che invece si sarebbe potuta benissimo risparmiare ed era proprio a quello che Bonnie stava pensando in quel momento.
Non avrebbe dovuto essere così dura con Elena, certo se lo era meritato, ma il punto era che il fatto in questione non la riguardava affatto, come aveva detto Damon, avrebbe solo dovuto farsi gli affari suoi.
Ah, Damon.
Quello che aveva detto ad Elena li aveva detto anche per il suo bene, ma ci aveva guadagnato solo del sano odio da parte sua. Non era di certo ciò che voleva ottenere. Non pretendeva che dopo ciò che aveva detto all'amica lui le dovesse chissà che dichiarazione d'amore, ma non si aspettava assolutamente che l'avrebbe rimproverata per l'ennesima volta, non era la prima volta che la trattava in quel modo, ma avrebbe preferito solo un pizzico più di comprensione. Aveva litigato con una delle sue migliori amiche!
Per lui.
Perché non voleva più vederlo soffrire perché nonostante lui avesse fatto le peggio cose da quando era al mondo non si meritava di certo un tale trattamento dalla Bionda, non si meritava di certo una sofferenza, un'agonia che continuava a protrarsi da anni.
Un cuore già martoriato che continuava ad essere prima illuso e poi spezzato.
Speranze che continuavano a rinascere, ma che poi venivano barbaramente distrutte. No. Nessuno di meritava un trattamento simile, nemmeno l'uomo più crudele del mondo.
<< Io vorrei soltanto vederti felice. >> disse Bonnie ad alta voce, non facendo minimamente caso al corvo nero appollaiato sul davanzale della sua finestra, un corvo che aveva seguito l'intero corso dei pensieri che Bonnie non aveva badato a schermare, credendo di che non ce ne fosse bisogno.
Un corvo che era rimasto sconvolto dai pensieri e dalle parole di Bonnie.
Non avrebbe mai pensato che la Streghetta avesse detto tutte quelle cose ad Elena per lui. Per lui!
E non gli sarebbe mai passato per l'anticamera del cervello che il suo piccolo Pettirosso avesse una così alta considerazione di lui. Di Damon.
Un vile assassino che aveva promesso al fratello un'eternità piena di sofferenza, che si era innamorato e cercava di rubare la ragazza a suo fratello. Lui che uccideva senza avere il minimo ripensamento o senso di colpa.
Come poteva una creatura tanto pura ed innocente come il Pettirosso... volergli bene.
Bonnie rinunciò a prendere sonno così si alzò dal letto e andò a prendere uno dei vecchi grimori di sua nonna. Se non riusciva a dormire tanto valeva fare qualcosa di costruttivo, si ritrovò a pensare. Così aprì il libro e si mise alla ricerca di qualche incantesimo nuovo da imparare.
Mentre sfogliava il grimorio, però la Rossa non riusciva a non pensare so due Salvatore e a quelli che gli stava facendo passare la sua amica bionda. Pensò che infondo Elena era simile a Katherine. Lei diceva tanto di no, ma la verità era che la storia si stava ripetendo, proprio come nel '500. Elena, come Katherine non riusciva a decidere con chi volesse stare e amandoli entrambi aveva anche paura di perderli così aveva pensato bene di tenerseli entrambi.
Elena era tale e quale alla vampira psicopatica che tempo prima avevano sconfitto.
Sfogliava il vecchio volume guardando le pagine, senza vederle veramente.
Pensava al fatto che se qualcuno avesse fatto sapere ai fratelli, nel '500 quello che sarebbe successo, le conseguenze che sarebbero derivate da alcune loro azioni, magari la storia dei due fratelli e quella dell'allegra combriccola, come usava chiamarli Damon, sarebbe stata completamente diversa.
Magari avrebbero vissuto tutti in pace... Sì, sicuramente. Se non ci fosse stata Katherine, Stefan e Damon sarebbero stati dei veri fratelli, che si volevano bene, com'era giusto che fosse. Non l'avrebbero dovuta affrontare e questo non avrebbe attirato Klaus e i Kitsune, chissà come sarebbe stato vivere una normale vita.
<< Vorrei tanto che qualcuno avesse detto a Damon e Stefan chi era veramente Katherine, a suo tempo... >> mormorò sovrappensiero la Strega.
Neanche cinque secondi dopo la pagina che aveva da poco girato, del grimorio si illuminò di una luce gialla, accecante, Bonnie fu costretta a pararsi gli occhi con la mano destra per la troppa luce.
Una luce che poco dopo sparì all'improvviso, così com'era apparsa, grazie al grimorio che si era chiuso di colpo.
<< Ma... Che...? >> si chiese Bonnie riprendendo in mano il grimorio, con molta cautela, questa volta.
La aprì alla pagina 577, l'aveva vista di sfuggita mentre sfogliava il vecchio libro, poco prima.
Ricominciò a sfogliare il grimorio, come poco prima.
Era arrivata alla pagina 575, 576, 579...
579!
Mancava un'intera pagina. Quella che prima si era illuminata. Ricontrollò meglio il volume e non trovò nessun segno di strappo. La pagina sembrava essersi volatilizzata, come se in quel libro non ci fosse mai stata.
<< Cos'era quella luce, Streghetta? >> domandò Damon entrando dalla finestra.
Bonnie fece un salto spaventata, sia dall'improvvisa entrata in scena del vampiro, che per la scomparsa di quella pagina del grimorio.
<< Io... Io non... Lo so! >> disse Bonnie più confusa e terrorizzata di poco prima.
Bonnie, all'improvviso iniziò a sentirsi esausta e non sapeva il perché.
<< Come non lo sai? >>
<< No. Io... Damon sono stanca. È meglio che vada a dormire. >> disse la Rossa e poi, senza aspettare una risposta, si infilò sotto le proprie coperte e pochi secondi dopo Bonnie era già tra le braccia di Morfeo.
Damon la trovò molto strana, ma dopo aver visto che la Streghetta dormiva serena, uscì dalla sua stanza e andò a caccia, cercando sempre di capire cosa fosse successo in quella camera solo pochi minuti prima e perché quel libro si era illuminato? E perché il Pettirosso era esausto, così all'improvviso?





Angolino dell'autrice:
Ciao a tutti... so di aver già detto che non avrei più pubblicato capitoli di questa storia e chiedo scusa per essere così ripetitiva, ma oggi ho controllato il mio profilo su efp e mi sono accorta che sono quasi due mesi che non pubblico nulla e questo è perché sono quasi due mesi che la scuola mi ha completamente assorbito, ormai gli unici momenti che ho per scrivere sono le ore di italiano e non ho neanche il tempo di riscrivere tutto a computer, ho deciso quindi di pubblicare questo capitolo, che credevo più lungo sinceramente, tanto per farvi sapere che sono ancora viva... con questo direi che ho finito i capitoli già pronti che avevo quindi vi chiedo scusa ancora per il ritardo con tutte le storie, mi dispiace tantissimo e vi chiedo anche di avere ancora un pò di pazienza... tra poco passeranno le verifiche e le interrogazioni che ho e quindi avrò un pochino più di tempo per dedicarmi come si deve alle storie, che poverette se lo stra meritano... spero di non farvi aspettare ancora moltissimo... ho anche una novità... ho deciso di continuare a scrivere Forbidden Love, perché innanzitutto sono molto affezionata a quella storia e anche perché ci ho speso moltissimo tempo, dalla stesura della strama ai capitoli stra lunghi, so che probabilmente mi ruberà ancora più tempo per le storie e mi dispiace (so di avrlo detto tantissime volte, ma è la verità), ma probabilmente riuscirò a scrivere con calma e tranquillità solo nelle vacanze estive, che avrò più tempo... in ogni caso, cercherò di fare quel che posso per stare dietro a tutte le storie, non so quale capitolo di quale storia pubblicherò per primo o altro, in questo vado a sentimento... un giorno mi sento di scrivere una storia e un'altro giorno l'altra, quindi vi prego di avre moooolta pazienza con me... vi chiedo ancora scusa e spero che questo nuovo capitolo vi sia piaciuto.
Un bacio a tutti
Immy

   
 
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