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Autore: avslimoncellow    27/02/2013    3 recensioni
Penny è una normalissima quattordicenne, che, trasfetitasi a Napanee, Canada, frequenta la Napanee School. Un giorno, nei corridoi, riesce a sventare un atto di bullismo nei confronti di una compagna. Successivamente si rende conto che quella ragazza aveva un dono, era diversa rispetto alle altre. E, questo incontro, la segna per sempre, perche la piccola biondina diventerà la sua migliore amica.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I’m putting my defenses out
‘cause i don’t wanna fall in love
and if i ever did that
i think i’d a heart attack

                                                  ***
Era in trance.
 
Si sentiva paralizzata, inchiodata al terreno da una forza di gravità cattiva, che la faceva sentire pesante, ma leggera contemporaneamente.
 
Era persa nel vuoto, sembrava che tutto stesse cominciando a girare troppo velocemente. Doveva svegliarsi.
 
Okay, basta. Basta. Basta.
Doveva svegliarsi.
 
ADESSO
Stupida, stupida, stupida!
 
‘Ehm..cia..CIAO!’ Disse con un tono di voce di un’ottava superiore al normale.
 
STUPIDA STUPIDA STUPIDA STUPIDA STUPIDA.
 
Non riusciva a guardarlo negli occhi, era spaventata. Alzò un secondo lo sguardo, Evan la guardava.. sembrava..Divertito.
Era ovvio che avesse captato il suo imbarazzo, più, che ovvio.
Dire che Penn diventò del colore dei suoi capelli in viso era poco.
 Il silenzio cominciava a farsi fastidioso, e l’imbarazzo di Penn cresceva, secondo dopo secondo, come il panico della ragazza
 
‘ALLOOOORA RAGAZZIIIII DOVE ANDIAMO DI BELLO?’ chiese Hayley.
 
-DIO BENEDICA HAYLEY WILLIAMS -Pensò Penn.
 L’aveva vista in imbarazzo e l’aveva salvata, di nuovo.

Dopo questa, le sarebbe stata riconoscente a vita, sicuramente.
 Mentre Hayley cominciò a parlare con i ragazzi, elencando i numerosi posti che avrebbero potuto visitare togliendo così l’occasione di mettere la ragazza in imbarazzo, Penn le indirizzò uno sguardo di riconoscenza pura, e mimò un ‘grazie’ silenzioso sulle sue labbra.
‘Quindi, Penn, dove andiamo?’ chiese Av, con la sua vocina tenera.
‘non lo so, fate voi..’ rispose lei
 
‘Perché non andiamo al centro, potremmo prendere un gelato da Mile’s, e passeggiare. Ti va , Penn?’ ..lui. Perché quando lo sentiva parlare le vorticava la testa? Non capiva niente, niente di niente.  E doveva rispondere in fretta, preferibilmente senza fare brutte figure.
 
-Cosa provo?- -..non lo so, non lo so- -Riconosci l’emozione. Devi- -CONFUSA, CONFUSA, CONFUSA- -beh.. è un inizio.- Cercare di azzerare il panico con questo monologo non funzionò del tutto, ma la calmò un pochino.
 
‘A.. me va bene!’ Disse alla fine, sorridendogli, e cercando di guardarlo negli occhi per cancellare un po’ di paura.
 
‘Perfetto allora’ Lui le sorrise, un sorriso non sornione, ma sincero.
E la rese euforica, in un batter d’occhio. Penn si guardò in giro, i quattro ragazzi erano a semicerchio, e la fissavano sorridendo.
-Un buon inizio. Ora alza le difese, e non imbambolarti- disse tra se e sé.
 
‘Il centro non è molto lontano da qui, andiamo a piedi?’ Suggerì Hayley
‘Okay, andiamo?.. peccato che non so da che lato è.. ‘ disse Penn, sorridendo un po’ imbarazzata.
‘E’ di là..Andiamo’ dissero all’unisono Av e Evan indicando verso il lato destro della strada, da casa di Penn.
Cominciarono a camminare, parlando del più e del meno. Il solito : materia preferita, gruppo preferito, cosa ti piace fare nel tempo libero, la solita tiritera di argomenti stupidi. Penny fu sorpresa dal fatto che lei e evan avevano moltissimo in comune, entrambi amavano leggere, stesso genere musicale, anche lui amava molto l’inglese e la letteratura.
‘Sei proprio simpatica, sai?’ le disse Evan sorridendo.
 
3..2..1 morte cerebrale.
Penny avvampò violentemente, e sapeva che ciò era più che visibile.
-ALZA LE DIFESE, NON FAR LA DEFICIENTE – si disse, cominciando poi ad imprecare mentalmente.
 
‘Ehm.. Grazie! Anche tu sei molto simpatico’ gli disse rivolgendogli un sorriso timido.
Si girò verso di Hayley, per nascondere l’imbarazzo, che le fece l’occhiolino.
Non si era accorta che ormai avevano raggiunto una grandissima piazza circolare, strapiena di botteghe, negozi e Bar.
Dopo un breve giro panoramico, in cui Avril fece da cicerone spiegando quali erano i negozi principali e più conosciuti insieme a Hayley, si diressero verso un bar.
Non era molto grande, ma dalle grandi vetrate azzurre si poteva scorgere benissimo un espositore  di gelato con milioni di gusti,  tutti molto invitanti.  Sulla parte superiore del locale vi era una grande scritta in neon, blu , ‘ MILE’S’ , mentre all’esterno vi erano dei tavolini per quattro in ferro battuto, davvero carini. Intuì che si sarebbero seduti lì. Entrando, Il campanellino legato alla porta emise un leggero tintinnio.
‘buon giorno’ dissero tutti e quattro all’unisono.

Scelsero ognuno il proprio gelato, ed andarono a sedersi proprio in uno di quei tavolini fuori da Mile’s. I minuti che seguirono passarono discutendo di quanto fosse buono il gelato, di come i professori solitamente si approcciavano con gli alunni, quelli più simpatici\antipatici eccetera.
 
Quando Evan cambiò argomento.
 
‘E.. volevo dirti una cosa’ sussurrò lui.
Tum,tutum,tum,tutum,tum,tutum,tum,tuujsbvdjvhghdfsgh
 
‘..Dimmi..’
‘Oggi.. ti ho vista. Hai salvato la mia Av, non ti sarò mai riconoscente abbastanza, mai. Sei davvero grande, non ho mai visto qualcuno ribellarsi così a lui. Grazie,
grazie davvero’
 
TUMTUMTUMTUMTUMTUMTUM
 
‘Oh..Di..Niente. Non potevo permettere che le facessero del male. La conosco da così poco ma le voglio così bene’
 
‘Si vede che sei una ragazza davvero forte’
 
 
TUUUUUUUUUUUUUUUUUM..
 
Okay,okay okay Okay,okay okay Okay,okay okay
 
Okay,okay okay Okay,okay okay Okay,okay okay
 
‘Grazie mille, davvero’
 
Paralizzata. Battito cardiaco a mille, ma contemporaneamente lentissimo.  Farfalle ( o forse tarme, si, sembravano più quelle) nello stomaco. Confusione paurosa in testa, stordimento.
 L’autoanalisi dei suoi sentimenti continuò per un’altra manciata di minuti, per poi giungere ad una conclusione.
 
No, no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no
No, no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no
No, no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no no
 
Non poteva essere vero, NO.
 
Invece..era..innamorata..
 

5..4..3..2..1……Attacco cardiaco.
 
 
 
 
  
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