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Autore: mischief managed    01/03/2013    5 recensioni
SOSPESA FINO A DATA DA DESTINARSI (ovvero fin quando l'ispirazione non tornerà a bussare alla mia porta)
Sono oramai cinque anni che James, Sirius, Remus e Peter condividono la stessa camera, dormono sotto lo stesso tetto, e mangiano alla stessa tavola. Ma ciò che condividono, di ancora più grande, è una bellissima amicizia. Quello che i Marauders ancora però non sanno (hehe...), è che molte cose, quest'anno, cambieranno. Ci sarà chi, come al solito, sarà sempre impegnato a correre dietro alle ragazze, magari questa volta con qualche risultato, chi sa? Chi si troverà ad affrontare una profonda crisi, che lo aiuterà a trovare il proprio posto nel mondo. Chi, invece, scoprirà qualcosa di più su se stesso, e chi si troverà a provare un sentimento nuovo per qualcuno di impensabile.
Come finirà? Ce la faranno i nostri Marauders a restare uniti, nonostante tutto questo?
Come disse il saggio, leggete e vedrete.
Genere: Angst, Avventura, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: James Potter, Lily Evans, Peter Minus, Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: James/Lily, Remus/Sirius
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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Allora, inizierò con il domandarvi perdono in ginocchio. So che sono passati quasi due mesi dal mio ultimo aggiornamento, ma purtroppo non ho proprio potuto fare prima :'( Oltre i vari problemi che ho avuto con il computer ci si è messa anche la scuola, con un carico di compiti mostruoso, e siccome sono all'ultimo anno è bene che io mi ci dedichi (per quanto questo mi faccia soffrire Dx). Comunque, spero che questo capitolo sia di vostro gradimento, e... beh si, direi che ci vediamo finito il capitolo nelle “note Autore” ^-^

Ringrazio vivamente LILY1D99 e CarlottaM_1D per le recensioni (^*^), tutti coloro che hanno inserito la mia storia tra le preferite, le seguite o le ricordate (grassie grassie <3) e anche tutti i lettori silenziosi, che però devo ammettere non mi dispiacerebbe se mi lasciassero un commentino :3

Vabbè ora vi lascio leggere tranquilli, a dopo!! ^-^



CAPITOLO III


Hogwarts


James scese dal treno, e subito si sentì pervadere da un grande senso di gioia. L'aria era fresca e frizzantina, e un venticello leggero gli solleticava il viso. Chiuse gli occhi, beandosi di quel momento di pace, e inspirò profondamente: poteva sentire l'odore dei pini e della resina, mischiato a quello inconfondibile della magia.

  • - James, cosa stai facendo di grazia?

La voce di Sirius lo riportò bruscamente alla realtà. Lo fissava accigliato, un tantino preoccupato forse, con lo zaino in spalla, ovviamente usufruendo di una sola bretella.

  • - Niente, stavo... oh andiamo fratello non lo senti? - , rispose James subito, per poi inspirare nuovamente, molto profondamente, godendosi ogni singola fragranza che quel respiro gli donava. - È l'odore della libertà, Padfoot. Siamo a casa – disse poi, cingendo con un braccio le spalle dell'amico.

Sirius gli sorrise, e cominciarono ad avviarsi insieme verso una carrozza, tenendo il posto a Peter e Remus che non erano ancora scesi dal treno.

  • - Senti... -, disse ad un tratto James. Sirius lo guardò con aria interrogativa.

    - Senti, mi stavo chiedendo se... ecco, se ti andava di dirmi cos'è successo prima, con Remus.

Padfoot parve soppesare la richiesta del compagno, e dopo aver, evidentemente, stabilito che poteva parlargliene, disse:- Stavo pensando a come sarebbe stato se... - Sirius abbassò lo sguardo un po' imbarazzato. - Se Moony non fosse stato morso.

James rimase spiazzato.

  • - E... e quali conclusioni hai tratto? -, gli chiese.

  • - Boh, non lo so, nessuna in particolare – rispose Black scrollando le spalle, evasivo.

Prongs aggrottò le sopracciglia, evidentemente non soddisfatto della risposta.

  • - Beh, probabilmente non saremmo mai diventati così amici... o comunque lo saremmo in modo diverso. - si spiegò meglio Sirius.

  • - Già... Oh, eccoli che arrivano.

James si voltò a guardare i due amici che, affannati, si apprestavano a raggiungere la carrozza.

  • - Peter... - ansimò Remus, sfinito, lasciandosi cadere con malagrazia di fianco a Potter. - Giuro che... la prossima... volta... ti ci chiudo te... in quella... maledetta... gabbia!

Peter, dal canto suo, appariva non meno stremato del compare. Stringeva tra le braccia una gabbia dorata contenente un poco felice allocco barrato, che faceva schioccare continuamente il becco in segno di disapprovazione.

  • - Ma si può sapere che avete combinato voi due? Sembra che abbiate appena concluso una gara di corsa campestre! - chiese James.

  • - Il fatto è che Peter, - ringhiò Remus, - non sa chiudere bene una dannatissima gabbia per uccelli!

  • - Ma non è colpa mia! -, protestò questi indignato.

  • - No, certo! Hai ragione, perdonami! La gabbia se l'è aperta da solo e ha deciso che era ora di fare un voletto!- ribattè sarcastico il biondo.

  • - Beh, almeno lo abbiamo riacchiappato no? - disse Peter, tentando di sviare il discorso dalla sua colpevolezza.

  • - Si, certo, ma la prossima volta vedi di blindarcelo dentro, quel dannato uccello! – rispose Remus, la rabbia un po' sbollita.

Durante tutto questo scambio di battute James e Sirius erano rimasti a fissare i due amici, attoniti. Ci fu qualche attimo di silenzio, e poi proruppero le risa. Remus li guardò con rimprovero, mentre Peter diventava rosso come un peperone.

Quando i due ragazzi si calmarono, le luci di Hogwarts erano ormai vicine. James vide avvicinarsi quella che per i nove mesi successivi sarebbe stata la sua casa, e non potè far altro che sentirsi immensamente felice.

Voleva bene alla sua famiglia, certo, ma niente come la Sala Comune di Grifondoro, o il suo dormitorio, o la Sala Grande gremita di studenti lo facevano sentire al sicuro, e protetto. Così, quando la carrozza si fermò per lasciarli scendere, James non stava più nella pelle per l'impazienza di scoprire quali novità avrebbe portato ai Marauders quel nuovo anno scolastico.


* * *


Appena le pesanti porte della Sala Grande si aprirono, Remus si ritrovò circondato da luce e schiamazzi. I tavoli delle quattro Case erano gremiti di studenti chiassosi, mentre al tavolo degli insegnanti regnava un'atmosfera di paziente compostezza.

  • - Hei! Ecco la Evans! - eclamò ad un tratto James, per poi passarsi una mano tra i capelli ed avviarsi con espressione spavalda verso un gruppetto di ragazze Grifondoro sedute al tavolo, tra le quali spiccava l'inconfondibile chioma rossa di Lily Evans.

  • - James, è inutile che ci provi, tanto non te la da!-, urlò Sirius dietro all'amico, ridacchiando.

  • - Sirius!- esclamò Remus scandalizzato, dando una botta sul braccio di Padfoot.

Non aveva mai dubitato della capacità dell'amico di produrre pensieri di quel genere, ma sperava che avesse almeno la buona grazia di non urlare in pubblico tutto ciò che gli passava per la testa. L'esclamazione del giovane Black aveva infatti fatto girare le teste di parecchi studenti.

  • - Cosa c'è Moony?- ghignò questi. - Ho urtato forse la tua sensibilità?

  • - Sai benissimo che il problema non è questo – rispose Remus con una smorfia.

  • - No, sul serio Moony – disse Sirius diventando ad un tratto serio, un'espressione un po' apprensiva sul viso. - Da quanto è che non esci con una ragazza?

Il biondo fece un sospiro esasperato.

  • - Ho rotto con Ellison prima delle vacanze Sirius – rispose stancamente, cominciando ad avviarsi verso il tavolo di Grifondoro, dove li aspettavano un Peter alquanto indaffarato a riempirsi il piatto con quante più costolette d'agnello poteva, ed un James parecchio pensieroso, probabilmente dopo l'ennesimo rifiuto da parte della rossa.

  • - Appunto! Prima delle vacanze! - gli disse Padfoot aumentando il passo per stargli dietro, fissandolo come se non stesse afferrando un concetto ovvio.

  • - Vedi Padfoot, non tutti sentono il bisogno che hai tu di cambiare ragazza ogni due giorni – rispose Remus con voce annoiata.

  • - Ehi! Guarda che io è un po' che non esco con una ragazza! - ribattè il moro indignato.

Moony si fermò a guardarlo.

  • - Cioè, vorresti dirmi che tu, Don Giovanni quale sei, non stai con una ragazza dalla fine della scuola? - chiese il ragazzo con espressione divertita.

  • - No, esatto!

Sirius fissò l'amico con aria di sfida. L'altro si limitò a guardarlo per qualche istante con un mezzo sorriso, inarcando il sopracciglio destro.

  • - Tanto non ti credo lo stesso –, e con un sorriso malandrino, Remus Lupin si girò e andò a sedersi al suo posto.

La cena trascorreva tra risa e divertimento, come del resto tutti gli anni, quando James e Sirius annunciarono agli altri due Marauders quelli che erano i loro piani una volta finita la cena.

  • - Allora Rem, pronto a restare sveglio questa notte? - gli chiese Prongs strizzandogli l'occhio.

La faccia preoccupata del ragazzo suscitò l'ilarità di Sirius, che si sentì in dovere di spiegare meglio.

  • - Hahaha tranquillo Moony bello. Quello che Prongs intendeva dire è che semplicemente abbiamo fatto un po' di provviste, e questa sera intendiamo inaugurare il nuovo anno con tutti gli onori che merita.

  • - Per “provviste” ovviamente non si intende qualcosa di legale all'interno della scuola immagino... -, disse Remus con una smorfia.

Quando Silente gli aveva affidato l'incarico di Prefetto, l'anno prima, sperava che riuscisse a mettere un freno a James e Sirius, ma il ragazzo sentiva di averlo deluso. Non era stato capace di imporsi, di far valere quelle che erano le sue decisioni, e si era sempre lasciato trascinare nelle follie dei suoi due amici.

  • - Beh... diciamo che la McGranitt dubito approverebbe – rispose Padfoot con un sorriso furbesco.

  • - Sirius, io non credo sia il caso di...

  • - Oh, no, James, eccolo che comincia! - esclamò il moro con tono lamentoso.

  • - Ragazzi domani è il primo giorno di lezioni, saremo stanchi, non penso che...

  • - Moony – disse Sirius seriamente, guardandolo dritto negli occhi. - Devi imparare a divertirti. Davvero vuoi che i tuoi ricordi dei tempi della scuola siano solo libri, libri, libri e ancora libri?

Il ragazzo fece una risatina sarcastica. No, certo che non voleva. Ma Sirius proprio non capiva che per lui non si trattava solo di una questione di orgoglio. Non voleva sembrare il primo della classe, anzi. Ma studiare era l'unica cosa in cui riusciva bene.

Non era mai stato granchè bravo né con le ragazze né col Quidditch, almeno non rispetto a James o Sirius... Aveva avuto delle fidanzate, certo, ma non era mai riuscito a tirare avanti la relazione per più di due o tre mesi: richiedevano molte attenzioni e finivano sempre per distrarlo dallo studio. Non aveva ancora trovato una ragazza che gli piacesse veramente, e quindi alla fine decideva che nessuna di loro valeva lo stress e l'ansia che ogni relazione gli provocava.

Però Sirius aveva ragione. Doveva distrarsi.

  • - … D'accordo. -, disse allora. - Ma purchè non si sfori l'una del mattino! - si affrettò a aggiungere, quando Padfoot proruppe in un grido di esultanza.

  • - Come desidera messer Moony. L'una e non un minuto di più! - Il sorriso compiaciuto di Sirius andava da un orecchio all'altro.

Sembrava davvero un bambino al quale fosse appena stato concesso di mangiare un lecca-lecca enorme, pensò Remus.

  • - Beh, visto che ormai ho acconsentito mi potreste dire di che si tratta? -, chiese.

James e Sirius si guardarono.

  • - Mmh... no, meglio che sia una sorpresa -, disse il primo sorridendo enigmatico.

  • - Ehi, è quello che avevamo concordato o avete cambiato i piani? - domandò Peter, entrando solo in quel momento a far parte della conversazione.

  • - Vedrai tra poco Wormtail –, gli rispose Black.

Remus non poteva fare a meno di sentirsi un po' inquieto all'idea di cosa lo aspettava dopo cena, ma decise di rischiare. Sperava solo che i suoi amici non avessero organizzato qualcosa di troppo azzardato...


* * *


  • - Tequila?!

  • - Esatto Moony bello: Tequila! - disse Padfoot con un sorriso sornione stampato in volto.

  • - In realtà avevamo pensato anche a del Mezcal, ma Sirius ha optato per la tequila – intervenne Peter ridacchiando.

  • - Già. Il Mezcal lo terremo per la prossima volta – confermò James.

Remus sembrava un po' incerto. Doveva essere davvero difficile per lui lasciarsi andare, per una volta, pensò Peter.

  • - Allora ragazzi miei, si comincia? - chiese Sirius sfregandosi le mani.

Il biondino alzò le sopracciglia, in un espressione come dire “fai pure”.

  • - Dunque, - continuò allora Black accomodandosi sul pavimento, con la schiena appoggiata al bordo del suo letto . - Ho in programma alcune attività per stasera. Attività numero uno: propositi per il nuovo anno!

I Marauders lo imitarono, sistemandosi in cerchio davanti a lui. James prese la bottiglia di Tequila e la aprì, bevendone un grosso sorso.

  • - Beh -, cominciò allora, - il mio proposito è... riuscire ad uscire con la Evans.-

  • - Si, come se fosse una novità! - ridacchiò Sirius, prendendo a sua volta un sorso di Tequila.

In effetti, pensò Peter, erano due anni che Prongs andava dietro a Lily, e più lei lo rifiutava più sembrava che lui si intestardisse.

  • - Tranquillo Padfoot, sento che questo è l'anno buono! - rispose James all'amico, strizzandogli l'occhio.

Peter sorrise. Aveva detto la stessa cosa anche l'anno prima, ma invece che far breccia nel cuore della bella Grifondoro aveva collezionato una serie infinita degli insulti più fantasiosi che il ragazzo avesse mai udito.

  • - Dai Pete, tocca a te! - gli disse Padfoot, passandogli la bottiglia. Peter ci pensò su un momento, bevendo distrattamente.

  • - Penso che mi cercherò una ragazza. Insomma, non ho una storia seria dal quarto anno...

  • - E bravo Peter! - James gli battè una pacca sulla spalla, sorridente.

Peter passò la bottiglia, che ormai aveva assunto il significato di una specie di calumet della pace, a Remus. Subito si posarono su di lui tre sguardi curiosi.

Il ragazzo sembrò un po' incerto, come se stesse ponderando se poteva effettivamente dire quello che pensava.

  • - Io... io voglio divertirmi- esclamò infine.

Sirius inarcò un sopracciglio con fare interrogativo, e l'altro si affrettò a spiegare meglio.

  • - È il penultimo anno, e voglio passarlo al meglio. Insomma, l'anno prossimo avremo i M.A.G.O, e perciò dovremo studiare parecchio. Mi sono reso conto che per cinque anni ho vissuto un po' a metà... la scuola è sempre venuta prima di tutto per me. Così quest'anno voglio fare nuove esperienze, provare nuove sensazioni. Voglio essere un Malandrino fino in fondo. - concluse poi con una mezza risata.

Nella stanza calò il silenzio. Tutti fissavano Remus come se all'improvviso gli fosse spuntato un terzo braccio in mezzo alla fronte.

Poi Sirius emise un grido di gioia e gli si gettò letteralmente al collo, urlando:

  • - Amici, Remus Lupin è rinsavito! Sapevo sarebbe giunto questo giorno!

James lo imitò nell'abbracciare l'amico, e dopo poco arrivò anche Peter, con un sorriso da un orecchio all'altro.

  • - Bene! - disse Padfoot una volta che si fu ristabilito un certo ordine. - Adesso so esattamente quale sarà il mio proposito!

  • - Cioè? -, chiese Peter.

  • - Assicurarsi che il nostro Moony faccia tutte le “nuove esperienze” necessarie! - rispose il moro sorridendo. - Cominciamo subito: Moony?

  • - Si? - rispose questi.

  • - Bevi – gli rispose Sirius con fare solenne, indicando con un gesto teatrale la bottiglia di Tequila.

Remus ridacchiò, e posò le labbra sulla bottiglia. Strizzò impercettibilmente gli occhi quando il liquore ambrato gli invase la gola, ma poi mandò giù, sorridendo. Bevve un altro sorso e la restituì a Padfoot.

  • - Hei Wormtail – disse ad un tratto James con aria pensierosa, fissando il soffitto.

  • - Mmmh?

  • - Sai, mi è appena tornata in mente una cosa. L'anno scorso, poco prima della fine della scuola, ho sentito delle ragazze del terzo anno che parlavano te...

  • - Di me? - chiese Peter esterrefatto. Remus e Sirius osservavano lo scambio di battute, interessati.

  • - Si... mi sembra di aver capito che una loro amica è interessata a te. Una certa Orielle. No... Olette... la conosci?

Peter ci pensò un attimo su. Olette del terzo anno... No, quarto anno, si corresse mentalmente. No, non gli veniva in mente nessuno.

  • - Di che Casa è?

  • - Penso Corvonero. Almeno, le sue amiche lo erano. - rispose Prongs.

  • - Forse la conosco io – intervenne Remus ad un tratto. - Ma si chiama Odette.

  • - Davvero? E che tipa è? - chiese subito Sirius con aria interessata.

  • - Simpatica. Molto intelligente. L'ho conosciuta l'anno scorso, aveva bisogno di un aiuto in Trasfigurazione.

  • - Non di carattere – sbuffò il moro alzando gli occhi al cielo. - Di fisico Moony.

  • - Beh – disse Remus alzando le sopracciglia, - È carina. Capelli neri, mossi, e occhi azzurri.

Se era veramente interessata a lui, magari Peter le avrebbe proposto di uscire con lui alla prima visita a Hogsmeade.

  • - Prongs – disse ad un tratto. - Perchè non me lo hai detto l'anno scorso?

  • - Sinceramente non credevo che ti saresti potuto interessare ad una del terzo anno. - rispose questi accigliato.

  • - Remus, me la potresti presentare? - chiese Peter.

Aveva deciso, voleva conoscerla. Dopodichè avrebbe incaricato Sirius di sfruttare il suo fascino per ottenere informazioni dalle Corvonero sue amiche.

  • - Certamente Peter – rispose il biondo sorridendo.

Se James diceva la verità, aveva qualche speranza. Quell'anno si stava preannunciando molto interessante.


* * *


Sirius non avrebbe mai pensato che Peter potesse riscuotere successo tra le ragazze del quarto anno, per di più se Corvonero. Se lo sarebbe aspettato di più da una Tassorosso, Casa alla quale del resto apparteneva la ex di Wormtail.

Comunque, era felice per il suo amico.

  • - Quali sono le caratteristiche fondamentali che deve avere una ragazza perchè vi piaccia? - chiese ad un tratto, bevendo un sorso di Tequila.

La quantità di liquore contenuto nella bottiglia era considerevolmente diminuita da quando essa era stata aperta, e Sirius (che senz'ombra di dubbio si era impegnato più degli altri perchè ciò accadesse) cominciava a sentire la testa leggera. Reggeva bene l'alcool, e raramente gli capitava di essere davvero ubriaco.

Comunque decise di passare la bottiglia, che venne con sua sorpresa presa da Remus.

James fu il primo a rispondere alla sua domanda.

  • - Le caratteristiche fondamentali? Io ne ho solo una: dovrebbe essere la Evans. E visto che ciò è impossibile, direi che il cerchio è piuttosto ristretto.

Sirius scoppiò a ridere.

  • - Hai ragione, tu non fai testo. Ormai ti abbiamo perso da parecchio tempo. Non parli d'altro che della Evans!

  • - Solo perchè in pubblico più che parlarne non può fare – disse Remus con un sorrisetto.

Questa volta l'unico che non rise fu James, che una volta strappato dal letto il cuscino di Remus lo lanciò addosso al proprietario.

  • - Sai Moony, ti preferivo prima, quando eri più casto e silenzioso – ribattè Prongs risentito.

  • - Tu invece non lo sei per niente Prongs, lasciatelo dire. Insomma... se devi proprio farlo in quel momento almeno insonorizza le tende!

Un'altra ondata di risate travolse i Malandrini, riuscendo a strappare un sorriso anche a James. Sirius ricordava bene come l'anno prima, soprattutto nell'ultimo periodo, lui, Remus e Peter avevano qualche problema ad addormentarsi a causa delle attività notturne del suo migliore amico.

  • - Tornando alla mia domanda: tu Moony? - chiese Padfoot quando smise di ridere.

  • - Beh, per me una ragazza deve essere innanzi tutto spontanea. Per il resto non ho richieste particolari. Certo, mi deve piacere caratterialmente e un minimo anche fisicamente... Poi se deve succedere qualcosa succederà – rispose Remus.

  • - Qual'è la ragazza più carina con cui sei stato? - Sirius immaginava già la risposta, ma voleva avere la conferma dal suo amico.

  • - Ellison. E anche la più intelligente, a dirla tutta. - sbuffò Moony.

Sirius ridacchiò.

  • - Ecco perchè l'ho mollata, io. Era troppo intelligente per i miei gusti. Però hai ragione, non era niente male.

Ellison era stata anche con lui, ma al quarto anno. Erano durati sei mesi, la relazione più lunga che Sirius avesse mai avuto, e quando lui la aveva lasciata, accampando le solite scuse, lei non la aveva presa molto bene.

Remus fece una smorfia.

  • - Quella con Ellison è stata la relazione più disastrosa che abbia mai avuto – disse il biondo, bevendo un sorso (l'ennesimo) di Tequila.

Sirius guardò la bottiglia. Ormai era vuota per i tre quarti.

  • - Perchè vi siete lasciati? - domandò James, curioso.

  • - Era troppo esigente, mi sentivo soffocare quando stavo con lei – rispose Moony.

Prongs lo guardò, comprensivo.

  • - Peter, i tuoi requisiti per la ragazza ideale? - chiese Sirius, riportando il discorso sulla sua domanda.

  • - Beh... - disse Peter, un po' imbarazzato – Mi deve piacere fisicamente... Ehm, diciamo che preferisco le more... e poi... beh si, anche di carattere... ecco.

  • - Ecco, Peter si che ha le idee chiare! - esclamò Sirius ridendo.

  • - E i tuoi di requisiti, Padfoot? - domandò Remus, prendendo il cuscino che gli aveva precedentemente lanciato James e sistemandoselo dietro la schiena.

Stava così, mezzo sdraiato sul pavimento, la schiena poggiata sul cuscino e le maniche della camicia tirate su, a scoprire gli avambracci. Una gamba era piegata, e in una mano teneva ancora stretta la bottiglia di Tequila. Sembrava un Moony diverso. Rilassato, felice. Era come se Sirius lo vedesse per la prima volta. E senza volerlo, si ritrovò a pensare che Remus era incredibilmente sexy. Durante l'estate il suo fisico si era sviluppato completamente, e pur restando magro e longilineo aveva i muscoli ben delineati e abbastanza tonici. Tutto questo gli conferiva un aspetto estremamente aggraziato. Non aveva mai visto Remus sotto quella luce, così, una volta realizzati, si stupì dei suoi pensieri. Ah, beh, certo. Tequila. Con tutto l'alcool che aveva in corpo si stupiva che cominciasse a fare effetto solo allora.

  • - I miei requisiti? - ripetè Padfoot pensoso.

Remus fece un cenno d'assenso.

  • - Deve essere simpatica, cordiale, non stupida ma nemmeno troppo intelligente, le ragazze intelligenti tendono a tenere il comando in una relazione. E poi – aggiunse con un ghigno divertito – deve essere fisicamente interessante.

Moony ridacchiò, imitato da James che diede a Sirius una spintarella giocosa.

Il resto della serata passò similmente, chiaccherando del più e del meno, e quando James chiese fin dove si erano spinti con una ragazza risultò che Peter era ancora alla fase “bacio”, Remus forse appena un po' più in là e solo lui e Sirius avevano osato un po' di più, anche se restavano (differentemente da come molti credessero) ancora vergini.

Di lì a due ore, la situazione nella stanza era decisamente mutata. James giaceva riverso nel suo letto, la testa che cadeva molle oltre il bordo. Peter a pancia in giù sul letto di Remus, la bocca leggermente aperta dalla quale proveniva un lieve russare.

Sirius e Remus erano gli unici ancora svegli. Erano seduti davanti alla grande finestra; la luna calante brillava alta nel cielo, rischiarando appena la stanza buia, ed illuminando i volti dei due ragazzi.

  • - Sirius?

  • - Dimmi Remus.

  • -  … A cosa stavi pensando oggi, sul treno? - la voce del ragazzo era poco più che un sussurro.

  • - A come sarebbero state le nostre vite... se tu non fossi stato morso – era sicuramente colpa dell'alcool. Sirius si era ripromesso che non avrebbe detto niente a Moony, eppure ora eccolo lì, a parlarne con lui.

  • - Ah... E come sarebbero state? - Il tono di voce di Remus era privo di espressione, neutro.

  • - … Non lo so Moony. - rispose sinceramente l'Animagus. - So solo che la mia vita mi piace così com'è. Mi piace poter stare con James, Peter e te... mi piacciono le nostre uscite notturne, con la luna piena. Non cambierei la mia vita per niente al mondo.

Ci fu un attimo di silenzio, nel quale si udirono solo i respiri dei quattro ragazzi.

  • - Nemmeno io - rispose poi il biondo.

Sirius si sentì sollevato. Aveva temuto la risposta del compagno, aveva temuto di essersi spinto troppo in là. Ma ora gli occhi cominciavano a chiudersi, e il respiro diventava più regolare. Stava per cedere al sonno, quando si ricordò una cosa...

  • - Remus? - chiamò piano.

  • - Mmmh? - rispose l'altro.

  • - Mentivo prima, in Sala Grande. - fece una piccola pausa. - Quando ho detto che non sono stato con nessuna per tutta l'estate.

La voce era impastata dal sonno e dall'alcool, e Sirius sapeva che sarebbe crollato addormentato a breve. Ma quello che doveva dire lo aveva detto, ora poteva dormire tranquillo. Si girò verso Remus, per vedere la sua reazione.

Non poteva esserne sicuro, ma gli sembrò che l'amico, al buio, sorridesse.




Eccomi di nuovo! Allora, come vi sembra? Questo capitolo mi è costato davvero tanta fatica: ho dovuto scriverlo in vari giorni, e io detesto farlo. Tutti i miei capitoli sono scritti in un giorno solo, generalmente :-/

Comunque: Sirius ha fatto i primi pensieri su Remus che sforino un po' dalla semplice amicizia. Penso proprio che da adesso le cose potrebbero farsi interessanti ;3 Vi prometto che da ora gli aggiornamenti saranno più costanti, almeno uno al mese (giuro!! u.u *me che si mette la mano sul cuore*).

Vi ringrazio ancora e spero di poter aggiornare il prima possibile, e mi raccomando: RECENSITEEEEEEE!!!!!! ^-^

Bisous,

Audrey <3

  
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