Prov. Erika

"Giooooo! Muoviti, devi essere pronta entro 15 minuti che alle 8:42 abbiamo il volo, sono le 6:11 e papà ci sta già aspettando giù con il motore acceso". Agitata e con la paura di perdere il volo e un'occasione come questa cammino avanti e indietro fino a ritrovarmi davanti alla porta del bagno e fermarmi con le braccia incrociate e battendo un piede per scaricare la tensione... in attesa che quella pigrona uscisse dal bagno.

Prov. Giorgia

Appena ho sentito l'orario mi sono resa conto di quello che sarebbe successo quella mattina. Faccio un salto, apro l'acqua gelata e mi lavo la faccia schizzando ovunque, mentre con una mano cerco l'asciugamano l'altra è già intenta a pettinarmi (avrei lasciato i capelli sciolti come sempre). Prendo il tubetto del dentifricio che spruzza sullo specchio "Mamma dopo devi pulire lo specchio!". Mi levo il pigiama e mi vesto con i vestiti che avevo preparato la sera prima: una maglietta larga a righe di tutti i colori a maniche corte che non lasciava passare inosservata la fila di 18 braccialetti (si, quanto i miei anni) lungo tutto il braccio sinistro, leggins jeans e le converse azzurre, orecchini pendenti e un pò di mascara. Esco dal bagno e trovo Kika (così soprannominavo Erika) che batteva un piede impaziente

"sei sopravvissuta al mostro del bagno? XD" Feci una risativa per poi notare come era vestita: una maglietta Abercrombie bianca, dei jeans blu scuri, le sue adorate converse blu e i suoi immancabili 6 braccialetti sulle tonalità del rosso (il suo colore preferito). Ci vestivamo sempre molto sportive soprattutto lei che avrebbe preferito farsi uccidere che mettere un vestito e tantomeno i tacchi!

Prov. Erika

Dopo un'attesa snervante la porta del bagno si apre e esce... Il MoStRo DeL BaGnO... ah no scusate, era mia sorella XD La resi per un braccio e la portai fuori la porta, carichiamo la macchina e partiamo. In macchina mi giro verso il finestrino e saluto casa, poi mi giro verso Giogiò e mi accorgo che stava già dormando. Mi chiedo come faccia a dormire in un momento come questo, io intanto prendo l'ipod e ascolto il mio cantante preferito: Conor Maynard.

Prov. Giorgia

Lo so benissimo di essere pigra, ma non so neanche io come ho fatto ad addormentarmi dopo tutta l'ansia che avevo sta notte! Arrivati  all'aereoporto babbo mi sveglia e ci accompagna a fare il check-in. Eccole di nuovo le farfalle nello stomaco che non mi hanno fatto dormire "sto partendo, STIAMO PARTENDOOO!!" urlo tra me e me ed esternamente mostravo solo un sorriso a 32 denti che c'era anche sulla faccia di Kika. Poggiamo i bagagli sui nastri e li vediamo scomparire dietro quel muro e vediamo babbo che mostrava i biglietti. Io e Kika ci lanciavamo frecciatine con gli occhi ma nessuna delle due parlava perchè l'una sapeva cosa pensava l'altra, dolce e amata telepatia... sarà che ce l'abbiamo nel DNA. Era arrivato il momento di passare i controlli, saluto per l'ultima volta babbo con un grande abbraccio, d'altronde non lo avremmo visto per tanto, e poi ci avviamo al nostro gate. Kika mi porge una sua cuffia finchè non entriamo in aereo "vi preghiamo inoltre di allacciare le cinture di sicurezza e di assicurarvi che i cellulari siano spenti. Buon viaggio" Le stringo la mano e sorrido, iniziavo a non stare più nella pelle!

"Secondo te quando passerà il carrello col cibo?"

"Kika ma ti pare che già pensi a mangiare!?"

"ma uffa io non ho fatto colazione!" La guardo e mi metto a ridere.

allora vi sta piacendo? Recensite e fatemi sapere.

p.s. cercheremo di aggiungere un capitolo ogni giono, se non lo faremo sarà perchè non avremo tempo.... compiti -.- e non preoccupatevi, i capitoli non sono così corti, man mano che si entrerà nel vivo della storia diventeranno sempre più lunghi

grazie ancora per averla seguita