Fanfic su artisti musicali > HIM
Ricorda la storia  |      
Autore: Heaven_Tonight    03/03/2013    17 recensioni
"Tiri un sospiro di sollievo, improvvisamente sereno, lasciando che i tuoi occhi accarezzino i lineamenti di lei, vagando su quel viso sconosciuto eppure familiare, già caro...
Ti sei sentito come dopo un lungo viaggio faticoso, quando tornavi a casa e ritrovavi gli odori, le persone, gli oggetti...
Volevi trattenerla il più a lungo possibile, continuare a respirare come stai facendo ora...
Da quanto non ti sentivi così, Ville?
Ti sei mai sentito così, del resto?"
Missing Moment di "Ikkunaprinsessa", dove a parlare questa volta sono i pensieri e i sentimenti di Ville.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Image and video hosting by TinyPic



"Like a moth to that flame"







Un rombo di tuono.
No.
Qualcosa di più potente... più devastante.
Come uno scossone tellurico, che ti ha smosso la terra sotto i piedi facendoti vacillare.
Solo che sei rimasto perfettamente in equilibrio, accucciato nella neve, all'apparenza impassibile.

Il cuore, che dopo tanto tempo, troppo, pensavi non potesse più battere per qualcuno, all'improvviso ti fa male, rombando dentro il petto scarno e coperto di tatuaggi... e lo stomaco, le viscere si contraggono dolorosamente.
Ma non ti sei mai sentito meglio.

L'avevi vista così tante volte, spiandola da lontano.

Pensavi che fosse solo il frutto della tua immaginazione, dei tuoi deliri notturni in preda alla tua perenne insonnia, alla ricerca della Musa che ti sfugge sgusciando beffarda fra le dita...

E sì, avevi sempre immaginato che viso avesse, il colore dei suoi occhi, la forma della bocca...
Ma era pur sempre qualcosa e qualcuno lontano da te miliardi di anni luce, anche se a separarvi erano poche centinaia di metri.

Qualcuno che rimaneva fuori dal tuo mondo.
Sei tu quello che tiene tutti a distanza.
Tu con il tuo pessimo carattere e le tue fisse da maniaco perfezionista egocentrico.

Ti senti protetto nella tua torre, dove nessuno entra o è ospite gradito.

Non eri preparato, no...
Non pensavi che gli occhi che avevi sognato sempre, fin da quando eri bambino appartenessero ad una donna così diversa da quelle che di solito attirano la tua attenzione.
Non pensavi che potessero essere i suoi.

È tutto tranne che appariscente: piccola, quasi minuta e così pallida.
Con il suo modo di fare, mentre si stringe intorno al corpo il giaccone pesante, intimorita e diffidente, mentre ti fissa ad occhi sgranati, la piccola bocca rosa e piena contratta per impedire alle labbra di tremare.

Hai temuto che potesse scappare via da un momento all'altro tornando a nascondersi dentro casa, svanendo di nuovo, ridiventando di nuovo un fantasma...
Un viso minuto e pallido, striato di lacrime rappresse.

Perchè piangi?
Cosa o chi ti fa soffrire?

Hai desiderato immediatamente prenderla fra le braccia e sussurrarle che non doveva più avere freddo e paura. Mai più.

Con tutta probabilità ti avrebbe tirato una sberla, hai pensato divertito.
Quei capelli rossi e selvaggi non promettavano certo un carattere docile.

Hai desiderato accarezzarle quei lunghissimi capelli ribelli, di un colore così particolare tra il rosso e il biondo scuro; ricci che si stavano coprendo di leggeri fiocchi di neve, brillando come tanti cristalli alla luce aranciata e calda del lampione.

Tiri un sospiro di sollievo, improvvisamente sereno, lasciando che i tuoi occhi accarezzino i lineamenti di lei, vagando su quel viso sconosciuto eppure familiare, già caro...

Ti sei sentito come dopo un lungo viaggio faticoso, quando tornavi a casa e ritrovavi gli odori, le persone, gli oggetti.

Volevi trattenerla il più a lungo possibile, continuare a respirare come stai facendo ora.

Da quanto non ti sentivi così, Ville?
Ti sei mai sentito così, del resto?

Erano passati... quanto? Due minuti? O uno?
E continuate a fissarvi in silenzio, senza che nessuno dei due parli o faccia il minimo gesto.

Il tempo si è dilatato e ognuno osserva l'altro, ben consapevole che non è stato casuale l'incontro.
Era qualcosa che doveva accadere, che entrambi attendevate... solo che non lo avevi capito fino a quando non hai alzato gli occhi dalla piccola palla di pelo nera, i cui lamenti ti avevano distratto pochi minuti prima, mentre cercavi come sempre di scrivere la tua musica.
Una forza sconosciuta ti aveva fatto smuovere, alzare finalmente le chiappe dal divanetto, andare alla finestra e sbirciare fuori.

Non vedevi un accidente ma quei lamenti in qualche modo ti avevano fatto stringere il cuore, allarmato al punto da farti infilare la prima giacca trovata sotto mano e uscire sotto la bufera che stava imperversando fuori.

E ti sei ritrovato a guardare gli occhi e il viso più dolci che tu abbia mai visto prima d'ora, affogando in quel miele caldo e avvolgente.

Stupido, eh? Patetico? Sicuramente.

Non era da te credere ai colpi di fulmine, all'amore a prima vista... neanche ci credevi più all'amore...

Non più.

Non era amore quello, non ancora per lo meno... era un cataclisma, un evento che non potevi controllare, qualcosa che ti attendeva dietro l'angolo e ti ha investito in pieno.
Destino? Fato? Tragedia?
L'amore è sempre crudele, fa sempre male...

Sì Ville, ci credevi così tanto, vero?

Oh sì, ne avevi riempito di spartiti e quaderni di parole e frasi simili, con quella consapevolezza... e ora, guardando nei suoi occhi, ti chiedi come può essere crudele qualcuno che ha quel viso così dolce e tenero, quello sguardo spaurito e palpitante.
E puro.

Riesci a vedere al di là della sua paura e diffidenza, intravedi l'anima vibrante, viva e forte che lei si sforza di celare con tanto impegno...
E vuoi stringerla tra le mani, respirarla, assaporarla e nutrirti della sua luce calda... farti riscaldare dalla sua anima.

La senti.
Riesci a sentirla anche se non vi toccate.
Come un filo sottile di seta invisibile.

Chiudi gli occhi e respiri ancora, illudendoti quasi di aver sentito il suo profumo...

È quasi morto di freddo, dobbiamo portarlo in casa!” - sbotti con la voce irritata.

Più verso te stesso che con lei, che si scuote come se qualcuno l'avesse schiaffeggiata, raddrizzandosi rigida, facendoti cenno di seguirla.

Ti alzi malfermo, temendo di non reggerti.
No, le gambe vanno bene, funzionano come sempre... è qualcos'altro che ormai ha preso una strada diversa.

Sei intimorito, hai paura, diffidente esattamente quanto sembra lei...
Ma hai troppa voglia di lei, di conoscerla meglio, di scoprire se quegli occhi che sono dentro di te, nei tuoi sogni e nei tuoi incubi da sempre, sono quelli che cercavi.

Oh. Certo. Sì! Portalo dentro!”.

La sua voce è ancora più dolce di quanto immaginassi, più dolce ancora dei suoi occhi... la voce di una bambina, chiara e limpida, pensi con il cuore che ti batte sempre più veloce mentre le passi accanto per entrare in casa sua.

Non ti sei trattenuto e hai inspirato forte passandole accanto, anelando al suo odore... vaniglia... e qualcos'altro di indefinibile che non sei riuscito a decifrare.
Ancora quella sensazione strana di familiarità, di qualcosa che conosci bene, come se lei fosse qualcuno che è da sempre presente nella tua vita...

Confuso e scosso hai varcato la soglia di quella porta per la seconda volta in pochi giorni, certo che niente sarebbe stato più come prima.

Entri in casa sua con una piccola anima di pelo nero fra le mani.
E il tuo cuore pronto per essere messo in quelle di lei.





*****







Angolo dell'autrice:

Eccomi... non chiedetemi come sia venuta fuori questa OS.
All'inizio avrei voluto inserirla nella Fan Fiction in corso, ma non ne ero certa... mi sembrava fuori tema e mi sento sempre a disagio a dar voce ai pensieri di Ville, a quello che sente... di solito era ben chiaro solo nella mia mente ovviamente.. :)

Ho ripercorso il primo incontro di Ville e Lou, questa volta vissuto da lui... e beh, spero vi sia piaciuta! :)

Doveroso un grazie enorme alle mie due Beta, Deilantha e Pulci Sara e che come sempre mi danno ottimi consigli e suggerimenti aiutandomi a fare chiarezza dove a volte non c'è, dandomi come sempre supporto e forza, non dimenticando ovviamente la mia tesò Apina di Fratta Ombrosa, che perfino ora mi mette fretta perchè vuole leggere!
Vi lovvo donne! <3

Grazie a chiunque legga e lascerà un segno... e anche a chi non lo farà, dai... oggi sono buona!
A presto!

*H_T*

PS: ovviamente il titolo è da "
The funeral of hearts"... :)




   
 
Leggi le 17 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > HIM / Vai alla pagina dell'autore: Heaven_Tonight