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M'incamminai verso la stanza che mi era stata assegnata. Era tutto molto strano per me. Innanzitutto, era molto diverso, perchè potevo passare davanti a ragazzi e ragazze senza che venissi assalito. Ogni tanto qualcuno mi indicava ridendo. Mi sentivo preso in giro.
Quando arrivai alla stanza, aprii piano la porta. Era una stanza piccola e un po' buia, ma dopotutto accogliente. Appoggiata sul letto c'era un'uniforme da mago.
Dentro la stanza c'era uno strano odore, un odore di... casa. Passai qualche minuto a contemplare la stanza poi mi misi sul letto. Trovavo tutto così strano.
Hogwarts, quel posto che aveva conosciuto quando era ancora un ragazzino. Non avrebbe mai pensato che esistesse davvero.
"No, impossibile. Starò solo sognando." pensai. Non mi immaginavo neanche lontanamente cosa sarebbe accaduto.
parte femmina:
"ci credo che non ha amici". Quelle parole rimbombavano nella mia testa. Ero sempre stata brava, interessata a tutto. Non ci avevo mai pensato.
"amici, amici..." le lacrime uscirono dagli occhi senza nemmeno che me ne accorgessi. Volevo solo rinchiudermi in bagno e piangere. Sfogarsi fa bene, l'ho letto da qualche parte.
Avevo la vista offuscata dalle lacrime, non sapevo più cosa stavo facendo. Dopo aver camminato per chissà quanto, trovai una porta. Aprii d'impulso e scoppiai a piangere. Ma non mi accorsi che c'era qualcuno dentro. Era vestito in modo babbano, doveva essere quel poveraccio vitima dello scherzo di Fred e George.
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<> La sua voce calda e roca era rassicurante.
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Abbozzai un sorriso finto.