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Autore: KiaraRowling    18/09/2007    7 recensioni
Dimenticate Hogwarts come l'avete sempre conosciuta. Immaginate una nuova Hogwarts, distrutta e ricostruita dai suoi due presidi, Lord Voldemort e Albus Silente. Immaginate due case, Serpeverde e Grifondoro, in continua lotta tra di loro per la supremazia nella scuola. E immaginate che a capo di queste due fazioni, vi siano il nipote di Lord Voldemort, e la nipote di Albus Silente. E se l'immaginazione non vi basta.. dovete solo leggere.
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Albus Silente, Il trio protagonista, Tom Riddle/Voldermort | Coppie: Draco/Hermione, Harry/Pansy
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Eccomi qui con un nuovo capitolo!! Purtroppo il tempo è sempre quello che è, perciò spero mi perdonerete se non riesco mai a rigraziarvi come si deve!! Prometto di cercare di farlo nel prossimo capitolo!!

Per ora vi auguro solo buona lettura, sperando di trovare molte recensioni!!

Bacioni!!

Chiara

Non ci fu bisogno di aspettare molto: già all’inizio del pranzo, insegnanti, presidi e ragazzi delle due case, grazie alle fedeli ricostruzioni dei grifoni, sapevano cos’era avvenuto durante la prima ora di lezione degli alunni del settimo anno.

Quando Hermione fece il suo ingresso nella Sala Grande, un boato scoppiò al tavolo rosso e oro, seguito da un lungo applauso.

Hermione sorrise ai compagni, e si sedette accanto a loro, subito sommersa dai complimenti.

- Grande Hermione! -

- Bravissima!! -

- Sei stata eccezionale! -

Hermione sorrideva: l’aveva fatto per la sua squadra certo, per i Grifondoro.. ma ancora di più per se stessa.

Perchè la sua missione era dimostrare a Malfoy di valere quanto lui, se non di più. E perchè, lo doveva ammettere, vedere la sua faccia incazzata e rossa per la vergogna era una scena impagabile!

Al tavolo dei Serpeverde, Draco Malfoy consumava il suo pasto in silenzio, fumante di rabbia.

Poteva accettare il fatto che la Granger lo battesse sulla teoria: quella i libri non li leggeva, se li mangiava.

Poteva accettare il fatto che la Granger lo battesse sulla pratica: imparando prima la teoria, aveva più tempo per esercitarsi.

Quello che non poteva accettare era il fatto che la Granger lo battesse in quella che, fino a qualche ora prima, era materia di SUO campo.

Non era forse lui che era stato educato alla scherma fin da bambino?

Non era stato lui ad aver duellato nelle competizioni juniores e ad aver vinto il titolo?

E allora come si spiegava che la Granger l’avesse battuto?!? Infatti, non si spiegava.

Alzò lo sguardo verso di lei, notando il suo comportamento da vera grifona: sorrideva e ringraziava per i complimenti, ma non se ne vantava.

- Una bella amicizia, vero Albus? - commentò Voldemort con una punta di ironia.

I presidi infatti erano stati prontamente informati dal professor Dribt, che aveva spiegato loro l’incresciosa situazione in cui si era trovato.

- Oh, le garantisco che le è andata bene - aveva commentato Voldemort con un sorriso - Solitamente quei due riescono a coinvolgere tutta la classe - aveva spiegato ad un atterrito professore.

- Perchè no Tom? In fondo hanno solo fatto due tiri di spada, non ci vedo nulla di male! - esclamò Silente divertito.

Lord Voldemort resistette al desiderio di affogare la faccia di Silente nella zuppa.

Come poteva essere sempre così ottimistico? Proprio non lo capiva.

Malfoy si alzò dal tavolo, i pugni stretti, le nocche bianche, gli occhi ridotti a due fessure sottili.

Odiava doverlo fare, ma era una delle regole che aveva sottoscritto con Hermione fin dal primo anno.

Si avvicinò al tavolo dei Grifondoro, che si fece improvvisamente silenzioso.

Hermione si alzò in piedi, Draco si fermò davanti a lei.

Il biondo respirò a fondo, lo castana rimase impassibile.

Draco le consegnò la bacchetta, accompagnando il gesto con un appena udibile e pronunciato a fatica: - Mi hai battuto Granger. -

L’intera Sala Grande fissò Hermione prendere la bacchetta di Draco: avendo vinto la sfida contro di lui, secondo le regole Hermione avrebbe potuto sequestrare la bacchetta di Malfoy per un giorno; in più il ragazzo avrebbe dovuto subire una penitenza, a scelta della ragazza.

Nell’aria non si sentiva volare una mosca: Hermione guardò Draco per qualche istante, poi sorrise.

Puntò la sua bacchetta contro Draco, e la agitò con un movimento fluido: i capelli di Draco si drizzarono sulla testa, assumendo una deliziosa tonalità rosa.

La Sala Grande scoppiò a ridere: Draco strinse ancora di più i pugni, ma non disse nulla, anche perchè non si era ancora potuto rendere conto di cosa lei gli avesse fatto. Ma tanto non avrebbe potuto fiatare comunque, quelle erano le regole.

- Grazie Malfoy - disse la ragazza allargando il sorriso.

Malfoy, imbufalito, uscì dalla Sala Grande: quella bastarda della Granger, chissà cosa gli aveva fatto?!?

Corse nel suo dormitorio, e andò in bagno a specchiarsi: represse a stento un urlo, mordendosi la lingua.

I suoi capelli!!! Quella sottospecie di strega gli aveva rovinato i capelli!!

Malfoy uscì come una furia dal bagno ed iniziò a dare calci a destra e a manca.

I suoi compagni di casa, rientrati in sala comune, poterono sentire le imprecazioni lanciate dal loro capitano.

La Granger ci era andata giù pesante: tutti sapevano quanto il biondo tenesse al suo aspetto!

Nella sala comune dei Grifondoro invece, l’ilarità generale regnava sovrana.

Hermione sedeva in camera sua, un libro in mano, ma poteva sentire distintamente le risate e gli schiamazzi dei compagni grifoni che prendevano in giro Malfoy.

Forse era stata un pò crudele: poverino, proprio il suo punto debole era andata a toccare.. ma era una guerra, e come diceva il famoso proverbio babbano: in guerra e in amore tutto è permesso.

Il libro che aveva davanti divenne improvvisamente bianco. Poi, una scritta.

Alle 11, sulla Torre di Astronomia.

Da sola.

Hermione sorrise: a quanto pare le voleva parlare.

Il resto della giornata trascorse in fretta, e dopo la cena, durante la quale il capitano dei Serpeverde non si fece vedere, i ragazzi si ritirarono nei loro dormitori.

Alle 10.45 Hermione uscì dalla sala comune dei Grifondoro, e si mosse velocemente verso la Torre di Astronomia. Lui era già lì.

Lo guardò per qualche istante seria, poi non resistette, e scoppiò a ridere.

Malfoy socchiuse gli occhi: - Ti diverti vero Granger? -

- Im..immen..s-same..nte.. - biascicò la ragazza tra le risate.

Aveva cercato di trattenersi.. ma come si faceva a non ridere di fronte a Draco Malfoy con i capelli rosa?!

Decisamente impossibile!!

La grifona cercò di darsi un contegno, poi riprese a parlare: - Perchè mi hai cercata? Vuoi propormi una sfida collettiva? -

Secondo le regole che Hermione e Draco avevano stilato dal primo anno, e che entrambi avevano sempre mantenuto, le sfide erano di due tipi: quelle singole, che riguardavano due studenti di casa opposte, e quelle collettive, che riguardavano l’intera casa. Per le prime non c’era bisogno di preavviso, esse potevano avvenire in qualunque momento; per quelle collettive invece, gli sfidanti dovevano parlare col capitano della casa avversaria, il quale aveva due giorni di tempo per preparare i propri compagni alla battaglia.

- No. Voglio sapere come hai fatto a battermi oggi. - disse il ragazzo.

- Pensi che ti abbia imbrogliato in qualche modo? - chiese lei.

- Se lo pensassi Granger, non sarei certo qui a discutere con te - replicò lui.

Hermione gli sorrise: - Basta un pò d’esercizio Malfoy -

Draco alzò un sopracciglio: - Non sapevo ti intendessi di scherma.. -

Il sorriso di Hermione si allargò: - Infatti non me ne intendo.. ma ho avuto tutta l’estate per allenarmi.. -

Draco sgranò gli occhi: - E’ stato Silente vero?! Lui ti ha avvisata prima che quest anno ci sarebbe stata scherma, e tu sei corsa ad allenarti! -

- E poichè tu ti credevi imbattibile, non ti sei esercitato per tutta l’estate, col risultato di essere rimasto arrugginito ed esserti fatto battere da una principiante - concluse Hermione.

Il bel Serpeverde fumava dalla rabbia: tutta colpa di Silente.

- Non sei stato molto furbo, sai Draco? Con Voldemort come nonno, potevi sapere le materie in anticipo e prepararti, e invece.. -

Draco aprì la bocca per ribattere, ma Hermione lo fermò.

- Sono stanca, e domani si prospetta una giornata impegnativa.. perciò me ne vado a dormire. -

E prima che lui potesse dire qualcosa, si girò e con un: - Goditi quei capelli, Malfoy! - scese dalla Torre.

  
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