Candele.
Numerose candele poste sopra i mobili, furono la prima cosa che vidi entrando
nella stanza poco illuminata. Mentre un grande camino scoppiettante riscaldava
l’ambiente.
Nonostante
la temperatura mite, avevo freddo con quel minuscolo e striminzito abito che
indossavo, ma non ebbi né il tempo né il modo di lamentarmi perché alla
mia destra sentì dei gemiti.
Mi avvicinai
con passo felpato per veder meglio e la vidi.
Una ragazza
molto giovane era distesa su un divanetto, completamente nuda.
Sul viso
si leggeva un’espressione di piacere mentre la testa di Stefan sbucava
dalle sue gambe.
Percependo
la mia presenza, Stefan sollevò il capo, mi rivolse un sorriso maligno e
affondò le zanne nelle cosce della giovane.
La ragazza
urlò ed iniziò lanciare pugni sulla schiena del vampiro .
<<
Fermati Stefan >> gli urlai. << La stai uccidendo , fermati!
>> lui non si diede la briga di ascoltarmi. Continuò a bere
emettendo suoni bestiali. << Padrone … mi..mi… state ..faa..cendo
ma..le >>
La povera
sventurata continuò a lottare fino a quando il colorito roseo abbandonò il
volto e cadde esamine sulla poltrona.
Con un gesto
della mano, scaraventai il vampiro contro la parete; lui si alzò
immediatamente, assumendo una posizione d’attacco e ringhiandomi contro.
Non appena
cercò di attaccarmi lo tramortì con una forte scossa elettrica
mentale.
Il corpo di
Stefan si contorse e rotolò a lungo prima di diventare inoffensivo.
Corsi a
soccorrere la povera ragazza, il cui colore dei capelli era biondo grano; più
la guardavo più notavo delle somiglianze con Elena.
Santo cielo!
Se non conoscessi Elena direi che questa ragazza è la sua copia sputata.
<< Ehi
sveglia, cerca di aprire gli occhi >> dissi schiaffeggiandola
dolcemente << Coraggio, svegliati dai >>
La biondina
non rispose così, prendendola per un fianco ci allontanammo dalla stanza delle
“torture” e nella discesa verso gli alloggi riservate alle ragazze incontrammo
Kate.
<<
Perché siete scese? Che cosa era quel rumore che ho sentito? >> <<
Ho steso Stefan…su dammi una mano, dobbiamo portare questa poveretta
all’ospedale ha bisogno urgentemente di una trasfusione >>
<< No!
Rebekah non va da nessuna parte senza il permesso del padrone. E neanche tu
>> disse Kate inorridita << Stai scherzando? Perché saresti
una pazza a rimanere qui. Non hai la più pallida idea di che guaio ti sei
cacciata >>
<<
Sappiamo perfettamente che il padrone è un vampiro, ma noi esistiamo per
soddisfare tutti i suoi bisogni >>
Questa è
pazza! Disse
Streghetta
<<
Esistono le banche del sangue per questo! >> dissi << Al padrone
non piace, lui ama il brivido della caccia e sangue caldo >>
Okay… è
ufficiale ..questa qui è da manicomio; non può vivere sotto lo stesso tetto con
un vampiro…a meno che…
<<
Kate>> la richiamai dolcemente << hai ragione sono stata una
sciocca, ti prego aiutami a metterla a letto >>
Diffidente,
ci osservò per qualche secondo e infine mi aiutò.
Trovato un
letto, depositammo Rebekah, la sosia di Elena.
<<
Grazie >> le dissi porgendole una mano in segno di riconoscenza.
Kate,
abbassando la guardia rispose al mio gesto ed io rafforzai la stretta alle
mani;
<<
Lasciami piccola strega…lasciami…>>.
Incurante
dei suoi piagnistei, recitai un incantesimo liberandola dal soggiogamento.
Una volta liberata
dall'ipnosi, iniziò a guardarsi attorno spaesata.
<<
Dove sono? E perché sono mezza nuda? >> chiese << Kate sono Bonnie.
Qui non sei al sicuro, per cui ascoltami attentamente: raduna tutte le ragazze,
raggiungete il garage, troverete dell’automobili, usatele e raggiungete
prima l’ospedale dove vi farete visitare e poi alla stazione di polizia. Sono
stata chiara? >>
Kate annuì
poco convinta.
<<
Kate non sto scherzando, abbiamo poco meno di dieci minuti e questa ragazza
>> dissi indicando Rebekah << sta morendo >> .
<<
Okay…ora vado >>
Kate fu
veramente rapida. In pochissimo tempo aveva radunato tutte le ragazze e
abbandonato la casa.
Solo quando
la villa fu completamente vuota, andai da Stefan.
E lo trovai
mentre cercava di rimettersi in piedi.
<<
Spero di non averti fatto male ma, vedi non ho avuto altra scelta. >> si
passo la mano su viso e mi guardò attentamente << Non ti venga in
mente di attarmi di nuovo, perché non sarò clemente >> << Hai… una
voce familiare …>> << Fai uno sforzo…chissà, forse indovini
>>.
Mi guardò
attentatemene sussurrando << Bonnie >> << In carne ed
ossa >> << Sei…irriconoscibile >> << Sono passati tre
anni dall’ultima volta che ci siamo visti. Vuoi bere qualcosa? >>
Senza molti complimenti,
rovistai nella dispensa e servì ad entrambi un bicchiere di scotch prendendo
posto su una poltrona davanti al camino; mentre Stefan mi osservava con
sospetto.
<< Tu
non sei Bonnie >> disse sedendosi di fronte a me. << La
piccola rossa che conoscevo, non avrebbe mai fatto visita ad amici con un
completino trasparente >> sghignazzò << No infatti… e per
quel poco che ho visto, Santo Stefano non avrebbe mai e poi mai emulato le
gesta del fratello maggiore, almeno non in maniera squallida. >> <<
Ah...colpito e affondato >> disse con un gesto teatrale <<
Qual buon vento ti riporta a Mystic Fall? >> disse tornando serio
<< Sentivo la vostra mancanza... Ahimè, non posso dire il
contrario. Sono in città da due settimane e l’unica persona che ho visto è
stata la signora Florwers. >> << Beh ..piccola rossa…Che cosa ti
aspettavi? Le tue amiche sotto casa a sbandierare uno striscione su cui
scritto: BENTORNATA BONNIE? Damon appollaiato alla finestra della tua stanza?
Cosa pensavi di trovare una volta qui ? >>
<< Non
lo so…>> dissi sorseggiando il drink. << Te ne sei andata via
come una ladra, senza salutare nessuno. Meredith è persino ricorsa alla magia,
pur di trovarti. >> << Mi dispiace molto, ma avevo le mie ragioni.
Io…non potevo restare, non dopo quello che Damon ha passato per colpa
mia…>>
<<
Smettila di mentire. Non sei mai stata in grado di farlo. >>
<< E tu invece? Non sei migliore di me al momento…Hai lasciato che tuo
fratello si prendesse Elena, non hai lottato per la donna che dici di amare…>>
<< No,
Bonnie, tu non sai niente. La ragazza che amo con tutto me stesso, ha SCELTO di
passare il resto dei suoi giorni con MIO FRATELLO! >>
Stefan gettò
con violenza il suo drink; poi fu la volta dei mobili.
Correva da
una parte all’altra della stanza ringhiando e urlando come un animale ferito.
In pochi
istanti, numerosi oggetti volarono nel camino infervorando le fiamme.
<< Hai
fatto bene ad andartene >> disse calmandosi un poco.
<< Se
avessi visto quello che ho visto…beh... Se fossi stata qui li avresti visti.
Elena
era…estasiata. Non l’avevo mai vista sorridere in quel modo, non a me, almeno.
>> disse a pochi centimetri dal volto.
<<
Damon ha perso un pò quell’aria sinistra e misteriosa. Lui è …felice. Se
lo guardi attentamente puoi vedergli brillare gli occhi >>
Stefan
interruppe la sua narrazione mentre il respiro diventava sempre più affannoso.
Strinse i braccioli della mia poltrona e posò delicatamente la testa
sulle mie ginocchia mentre le lacrime mi bagnavano la pelle.
Mi introdussi
nella sua mente e vidi un Damon molto diverso da quello che negli anni avevo
imparato a conoscere.
Il nuovo
Damon aveva un sorriso sincero che illuminava lo sguardo . Già di prima mattina
stava mano nella mano con Elena; l’accompagnava fino all’ingresso della
facoltà e la salutava con un bacio passionale.
Trascorreva
pomeriggi con Alaric e Meredith al Mystic Grill per un aperitivo e alla
sera tutti si riunivano presso dalla signora Flowers.
Le immagini
cambiarono e mi mostrarono:
Damon ed Elena
in atteggiamenti intimi…Damon ed Elena a cena presso casa Gilbert…Damon ed
Elena che si sussurrano parole dolci…
Basta,
questo è anche troppo disse
Streghetta.
Sebbene
quello fosse un minuscolo ricordo, Stefan soffriva molto per questo nuovo
cambiamento. Se da una parte era felice per la ritrovata gioia del fratello,
dall’altra parte era afflitto per la perdita della sua amata.
<< La
tua situazione è compressibile e conosco il tuo dolore. Ma rapire delle ragazze
e soggiogarle è da … pazzi egoisti... e tu non lo sei >>
<< No!
>> Urlò << Tu non capisci, dannazione. Non serve che tu
mi dica “tutto andrà per il meglio o che dimenticherò questa storia”,
perché non sarà così. Quello che sto provando non potrebbe essere sopportato da
nessun un essere umano.
Le mie
emozioni sono amplificate rispetto alle vostre; in questo momento è come se il
mio corpo venisse colpito da milioni di pallottole di legno che penetrano
lentamente nella carne. E fa male. >> disse allontanandosi.
<<
Cinquecento anni fa ho ucciso mio fratello per Katherine. E ironia della
sorte, dopo cinque secoli, mi innamoro della doppelgange della mia creatrice. E
anche lei sceglie mio fratello. >>
Di nuovo
Stefan fa volare gli oggetti attorno.
<<
Perché sei ancora a Mystic Falls, se non ti fa bene vedere Elena e Damon?
>>
<<
Perché Alaric mi ha chiesto di raggiungerlo.
Un suo
collega, un certo prof. Shane , ha ritrovato un vecchio manoscritto sui
vampiri.
Da quello
che ho capito Klaus non era l’unico Antico, ma esisterebbe una famiglia di vampiri
Originali o Purosangue, se così vogliamo chiamarli.
Ho tenuto
d’occhio questo professore e frugando tra le sue cose , ho capito che conosce
molto bene il mondo soprannaturale. Oltre la verbena e allo strozzalupo, ha una
collezione di erbe da far invidia alla scorta della signora Flowers. >>
<<
Fantastico…Non ci si può proprio annoiare a Mystic Falls; appena si risolve un
problema ne sbuca fuori un altro…Comunque questa storia non mi riguarda, grazie
al cielo. Tornando a noi…
Le ragazze
ormai saranno al sicuro e al risveglio non ricorderanno nulla di questa
bruttissima disavventura; però ti avverto, fai del male a qualcuno e
ti conficcherò un paletto nel cuore. >> gli sussurrai in un
orecchio, prima di uscire dalla casa.
Qualche
giorno più tardi andai alla pensione con l’intenzione di ricambiare la visita
della signora Flowers: avevo preparato dei vassoio pieni di pasticcini e torte
da offrire agli abitanti della casa.
Giunta nel
parcheggio della pensione, il coraggio venne a mancare.
Siamo giunte
fino a qui e vuoi tornare indietro? Fifona. disse Streghetta.
Non è vero,
ho voglia di vedere la signora Flowers, gli altri...un po’ di meno.
Bugiarda,
non hai voglia di Damon ed Elena ribatté la vocina.
Stavo per
ribattere quando il cellulare prese a squillare:
<<
Pronto? >> << Ehi piccola, come stai ? >> << bene
grazie, e tu? Mi mancato tanto >> << Anche tu mi manchi molto, Bon.
Andare a caccia senza di te non è più la stessa cosa. >> << Lo
credo bene, senza di me siete persi.
Sono qui da
settimane e non è successo nulla. Si può morire di noia da queste parti.
>> << Sei andata a trovare i tuoi amici? >>
Arrossì
violentemente. << Ehm…non ancora. >> << Cosa stai aspettando?
>> << Beh, al momento sono ferma nel parcheggio della pensione
>> <
<< Non
potrai mai sapere cosa pensano se non provi a parlare con loro.
Devo andare
ora, sono nel bel mezzo di una caccia, ci sentiamo stasera okay? Ti amo
Bon >> << Ti amo Jer >>
Terminata la
chiamata mi sentì più leggera. Jeremy aveva ragione dopo tutto. Loro erano i
miei amici, non potevano mangiarmi.
Ad
accogliermi, ci fu solo l’anziana signora e ciò mi diede tempo per rilassare i
nervi tesi.
Non passò
molto prima che la casa iniziò a ripopolarsi.
<< Non
è stata una lezione così noiosa >> disse Caroline entrando in casa
<< Credimi, dopo l’ultimo demone che abbiamo affrontato, le lezioni
del prof. Sloan …>> << Bentornati ragazzi >> lì salutò
la signora Flowers.
<< Che
profumino ...Ci ha preparato la merenda? >> chiese Tyler << Sei sempre
il solito >> disse Caroline.
<<
In realtà l’ho preparato io >> dissi entrando in cucina.
Restarono
tutti ammutoliti per qualche secondo.
<<
E…tu saresti? >> disse Tyler
<<
Bonnie… >> disse Caroline << Si sono proprio io >> In men che
si dica mi ritrovai schiacciata dagli abbracci di Caroline e Tyler.
<<
Ragazzi… piano…mi…manca l’aria >> << E’ incredibile… tu sei qui
>> disse Care sciogliendo l’abbraccio << Si…e anche voi state
bene >> << Ho fatto fatica a riconoscerti…Una volta eri rossa,
riccioluta ed ora…sei...completamente diversa >> disse << Tu invece
sei sempre un fiume in piena >> le risposi.
<<
Allora le voci sulla tua famiglia erano vere, noi pensavamo che fosse un’altra
famiglia McCullough e non la tua >> disse Tyler << Già,
perché abbiamo incontrato la signora McCullough e non aveva nulla a che vedere
con tua madre. >>.
<< Sai
che ti dico? Dobbiamo organizzare una grande festa per il tuo ritorno. Chiamo
Meredith, Matt e…>> << Alt, fermati subito, Care. E’ davvero
un bel gesto e lo apprezzo molto. Ma non voglio una festa. Io sono scappata
via, senza dire una parola e devo chiedere scusa a molte persone. >>
<< A
me no che tu non debba andartene, subito hai tutto il tempo per chiedere scusa,
ora però vorrei organizzarti una festa! >>
<< Non
provare a fermarla Bonnie, è tempo e fatica sprecata >> disse Tyler
<< Allora come è stata la vita lontana da Mystic Falls? >>
Il
pomeriggio passo in un lampo. Passammo il tempo a raccontarci di tutto e di
più.
Qualche ora
più tardi arrivarono Meredith e Matt e ci furono numerose lacrime, abbracci.
Quando scese
la notte non me ne accorsi, troppo impegnata a recuperare il tempo perduto con
gli amici.
Per un
attimo credetti di non essermi mai allontanata da Mystic Falls.
<<
Ehilà, famiglia di umani, dove siete? >>
Il sangue mi
si gelò. Ero pronta a rivedere i miei amici ma… non lui. Non potevo sopportarlo
dopo tutto quello che avevo visto nella mente di Stefan.
<<
Siamo tutti in cucina Damon, vieni >> disse la signora Flowers.
<< Vi avverto la mia Piccolina è parcheggiata fuori, lavata e lucidata
con tanto amore. Il primo che si azzarda a sporcarla, dovrà pagare con la vita.
>> << Gentile come sempre tu…>> rispose Caroline <<
Bambina tu non capisci, una cretina, alta un metro e un tappo mi ha quasi
tamponato, deve ringraziare il cielo se non le ho spezzato il collo! >>
disse Damon sbucando alle mie spalle.
Ci ha appena
dato delle cretine alte un metro e un tappo? Chiese Streghetta
<<
Eh…no carino, tu non puoi andare a cento all’ora su una strada da trenta, dove
io ho la precedenza, cretino! >> dissi alzandomi dalla sedia.
Nella stanza
cadde un silenzio di tomba. Potevo sentire tutti gli sguardi puntanti su me
e Damon.
<< e
tu chi diamine saresti? >> con espressione seccata. << Ma
come chi è? >> intervenne Caroline
<<
Quante rosse ricciolute conosci a Mystic Falls? >>