Everything happens for a reason

Avevo sbagliato a raccontare il mio sogno a Justin mi aveva ripetuto più volte che stavo impazzendo e che ero ancora impaurita dall'incidente e dovevo riposare,all'inizio avevo creduto alle sue parole anche perchè infine il sogno non aveva molto senso,ma poi ricordai che davvero ero andata accanto al bancone.

cercai di trattenere le lacrime che minacciavano di uscire a momenti,dovevo scoprire chi era stato,dovevo cercare di ricordare quella sera e tutto questo non creava altro che un dolore psicologico e spesso diventava anche fisico facendomi scoppiare la testa.Erano passati pochi giorni e non oso immaginare come sarebbero stati gli altri se continuavo a vivere con questo unico pensiero.Questa conversazione e quei pensieri non facevano altro che tormentarmi da ore,la mia mente era fissa su loro e non riuscivo a concentrarmi su niente partendo dal lavoro e concludendo con il leggere un libro.

"Bieber,torna subito alla cassa che ci sono persone che stanno iniziando a spazientirsi" mi girai di scatto verso Ben e lo fissai per circa dieci secondi senza rispondere
"cosa aspetti? che ti licenzi?" l'ultima frase riuscì a farmi uscire dalla tunnel dei miei pensieri e far ritornare la calma al mio capo.
"scusa Ben" mi seguì con gli occhi verso l'uscita dello stanzino per poi appoggiarsi accanto alla porta per essere sicuro che ritornassi al mio lavoro.Quando la cassa dove ero seduta  si svuotò completamente del tutto decisi di aiutare Ben ad aprire degli scatoloni contenenti dei cd,ma ritornai ai miei pensieri e scasualmente ne feci cadere alcuni spaccando la copertina.
"scusa Ben non volevo e che"
"non preoccuparti per oggi hai finito il turno di lavoro"  gli chiesi più volte scusa e pulì i pezzi di plastica caduti a terra,infine presi la borsa ed uscì fuori dal negozio.

"come è andata oggi?" era seduto al lato guida,appena entrai gli diedi un bacio sulla guancia.
"Grazie per essere venuto a prendermi Justin,comunque bene e te?"
"strano vedi che non ti interessi mai,comunque bene" riusciva sempre a farmi sorridere,anche nei momenti peggiori e ogni volta capivo che era la persona più importante della mia famiglia,l'unica che mi trattava bene,l'unica che mi riempiva di abbracci e che si dimostrava sempre disponibile per me
"senti Bekah mi spiace per oggi,ti ho dato della scema quando forse davvero stai iniziando a ricordare qualcosa" ed era anche l'unica persona che mi faceva ritornare ai soliti pensieri.
"Justin non preoccuparti non me la sono presa e comunque hai ragione tu,sono solo impaurita,quando ricorderò davvero delle cose, verrò a parlarti" appena finì di parlare mi sorrise  e avvolse intorno al mio collo il suo braccio destro.

Arrivati a casa mi distesi sul divano e accessi la televisione facendo zapping con il telecomando,non facendo nessun programma che mi interessava mi alzai ed andai in cucina per prendere un bicchiere d'arancia.
"Bekaaaah" sentì la voce di mio fratello provenire dalle scale "Bekah dove sei?"
"sto qui in cucina" posai il bicchiere nel lavabo della cucina ed uscì per ritornare sul divano ma mi bloccai appena notai Justin vestito con una camicia stretta accompagnata da un jeans.
"scendi?"
"bhè si,è venerdi sera" mi sorrise e mi bacio la guancia "ora va a dormire è tardi ci vediamo domani"
"Justin non sono più una bambina ho diciannove anni" rimasi ferma finchè non arrivò alla porta per poi aprirla e girarsi verso di me
"lo so,ma per me lo sarai sempre" mi sorrise di nuovo ed io ricambiai,infine aprì la porta e quando la chiuse,spensi le luci del soggiorno e andai nella mia stanza,presi il libro che avevo iniziato a leggere prima dell'incidente e ripatì dal punto in cui mi ero fermata,dopo aver letto circa trenta pagine vidi l'ora e notai che era tardi e distesi la testa sul cusino per poi poggiare le coperte sul mio corpo,prima di chiudere gli occhi e cadere in un sonno profondo ricordai le parole che mi aveva ripetuto justin  prima di uscire e cercai di trattenere un sorriso.
 

mi svegliai improvvisamente proprio come la prima volta che avevo sognato l'incidente e cercai di chiarire le idee collegando i due sogni ma non ci riuscivo ero troppo presa dagli occhi verdi che mi fissavano,Mi sistemai il cuscino dietro la testa e aspirando un po' d'aria cercai di riaddormentarmi ma non ci riuscì allora aspettai che il sonno sarebbe venuto da sè mentre la mia mente viaggiava elaborando i miei sogni.

SPAZIO AUTRICE
Buonasera belle come promesso ecco il secondo capitolo,grazie mille per le recensioni anche se ne sono poche per me è molto :3 inoltre la storia ha ricevuto molte visite spero che questo capitolo sia di vostro gradimento
-Faby ♥