Fanfic su artisti musicali > One Direction
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Autore: Demi_Lovato_Oned    06/03/2013    0 recensioni
Ma lui era lì,poco importava che io stessi crollando o meno,lui era lì. E nonostante tutto,riusciva a farmi ridere, e ne avevo proprio bisogno. Sapete,la risata era dentro di me da una vita e aspettava solo di venir fuori,come un grido;e credetemi,quando venne fuori fu fantastica.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Con una voce leggera e calma si rivolse alla signora,dal volto gentile dietro il bancone: 'Buongiorno,vorrei chiederle se avete i biglietti per il concerto dei..' prima ancora che finisse,la donna l'interruppe e gli diede due biglietti gialli,rettangolari,di dimensioni piccole,ma che riempivano un grande spazio nel cuore della ragazza. Guardò la commessa e disse 'Me ne basta solo uno,potete riprendere l'altro,quanto vi devo,signorina?'. La donna rimase sorpresa sentendo quelle parole;non le veniva facile credere che una ragazza come lei potesse andare in un'arena da sola a molti chilometri di distanza da casa. In un certo senso,le faceva pena e questo le scavava nell'anima. Guardando la ragazza,accennò solamente ad un 'Vai tranquilla,questo te lo regalo,non preoccuparti,spero tu possa divertirti' e tornò alla sua postazione accennando un mezzo sorriso,quasi stesse ricordando i tempi della sua adolescenza quando,la musica e gli idoli erano l'unica via d'uscita. La ragazza uscì di corso dal negozio,piangeva,piangeva davvero tanto,non sapeva cosa fare. Decise di correre a casa,ma non disse niente alla madre,conoscendola,sapeva che se le avesse raccontato qualcosa,per sua logica ed educazione,avrebbe sicuramente riportato il biglietto al negozio e lei non poteva rischiare. Non poteva sopportare di veder scivolare via il suo sogno,ma sopratutto,non poteva sopportare di aspettare ancora. Sapeva che mancava poco,i suoi pensieri la condizionavano in un modo terribile. Bisogna aprire una parentesi su Serena,era una ragazza molto timida,da sempre insicura di qualsiasi cosa. Vi chiederete come si può definire 'insicura da sempre',beh',i primi segni si mostrava già a due anni,quando entrando in un negozio,invece di scegliere giochi costosi o trucchi finti,si dirigeva verso le maschere di Halloween,tutto l'anno,anche se non era Halloween, e prendeva una maschera a caso;una di quelle scure con solo tre fori,uno per respirare e due per vedere. Aveva due anni, eppure cercava di nascondersi,di crearsi un piccolo mondo perfetto,almeno sotto quella maschera. Devo anche accennare al fatto che Serena,non era perfetta,lei lo sapeva e questo la uccideva ogni giorno,anche prima che ''partisse'',lei era già morta,da un pezzo ormai. Aveva un fisico normale,ma non abbastanza per la società di oggi,non abbastanza per le ideologie degli altri,non abbastanza per il ragazzo che le piaceva da cinque anni,non abbastanza per le sue 'amiche' che le ridevano dietro quando camminava,non abbastanza per tutti i ragazzi della sua scuola che la prendevano in giro,ogni minuto,di ogni giorno,sempre. Non è strano,quindi,dedurre che lei,non era abbastanza neanche per se stessa. Anzi,lei si odiava. Era l'unica persona sulla faccia della terra che odiasse senza limiti,sempre,specialmente quando passava davanti uno specchio,un vetro,una pozzanghera. Il bullismo ha brutti effetti sulle ragazze,ha conseguenze..letali. Serena,cominciò presto,già verso i 9 anni a soffrire di disturbi alimentari,una volta smise di mangiare per due settimane e nessuno la notò,nessuno notò il fatto che stava morendo di fame e i suoi occhi gridassero aiuto a chiunque li guardasse. Con i disturbi alimentari entrarono presto,nella sua vita,anche le droghe,quelle pesanti che la facevano spesso sbattere a terra;per non parlare di quello che si faceva,per quello che faceva a se stessa quando sentiva l'odio e la rabbia arrivare fino alle alla punta più lunga dell'ultimo capello che aveva in testa. Insomma,Serena aveva una vita che forse non può chiamarsi tale. Lei,era quel tipo di ragazza che aveva sempre chiesto scusa. Scusa per essere così imbranata, scusa per un passaggio offerto in macchina, scusa per aver fatto arrabbiare qualcuno pur se quella in torto non era lei. Scusa di qua, scusa di là. La sua vita è una collezione di dispiaceri, perché l'ha sempre detto a tutti. Tutti, tranne che a lei stessa,ovviamente.
  
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