Ed eccoci già al terzo appuntamento. Alla prima turnata mi capitarono le peggio coppie, devo dirlo. *asd* Però sono contenta di aver avuto la possibilità di smontarle. Questa è molto AU. Green non è un vampiro alla Edward Cullen, dunque non si nutre di sangue di animali né sbrilluccica alla luce del sole (no, va a fuoco. Avete presente?). Quindi è un vampiro dal cuore umano, con tutte le inevitabili seghe mentali che ciò potrebbe comportare. Beh, non vi anticipo nulla. Semplicemente dico che vi trovate davanti ad una TokiwaShipping (Green/Kotone) e che la canzone è Mosquito Song dei Queens of the Stone Age ( https://www.youtube.com/watch?v=aE_3n9tU1_Q). Buona lettura!
#3. Mosquito Song [Queens of the Stone Age]
Green era un vampiro e non era per niente contento di esserlo. Essere immortale e dover succhiare il sangue alle persone era qualcosa che gli causava enormi sensi di colpa. Era un ragazzo arrogante a prima vista, però era anche buono, in fondo al suo freddo cuore di sanguisuga. Non poteva succhiare lo spirito degli animali: per lui era come un veleno. Perciò era costretto ad incantare donne, farle cadere ai suoi piedi ed addentare i loro teneri colli.
Una sera si innamorò di una giovane. Era una ragazza libera, allegra, pronta ad accettare la sua corte. Il suo nome era Cetra e la sua voce era dolce come quella del raffinato strumento a corde.
Se ne innamorò tanto che la volle a fianco a sé come vampira, ma a non permetterlo fu il buon sapore del suo sangue. Il sangue di una giovane donna soddisfatta e vivace, in salute, che mangia cose salutari. Come, nella loro stanza d’albergo, addentò il collo della ragazza, sentì di annusare la pelle più profumata e tenera che fosse mai capitata sotto i suoi denti.
Green era un vampiro dal grande cuore, capace di amare, ma l’istinto aveva prevalso e preso il sopravvento.
Il suo destino fu chiaro quando vide lei morta ai suoi piedi e sentì le proprie labbra e le dita grondare del sangue fresco.