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Autore: _S_Barker_    23/09/2007    1 recensioni
estate fra il 6 e il 7 anno, a Grimmauld Place.. non contiene spoiler.. è la rpima volta che scrivo su harry/ginny.. c'è anche un lieve accenno di ron/hermione.. spero vi piaccia!!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter | Coppie: Harry/Ginny
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Eccovi il secondo e penultimo capitolo.. ^^ è corta come storia, lo so xD ma non volevo imbarcarmi in qualcosa di lungo.. Penso che per ora scriverò solo roba breve.. e dopo questa, mi sa tanto che si saranno una draco/pansy e una draco/hermione (un' altra XD) grazie ai lettori =) bacioni ^^



"Ginny.. che ci fai qui?" le domandò Harry.
"Niente, avevo voglia di stare sola.. Si sta bene qui.. Spero non ti dia fastidio"
"No, no figurati..Posso?" e si sedette accanto a lei e potè sentirne il lieve ma dolce profumo. Impazziva per quel profumo, che solo lei aveva. Nessuno dei due parlò, ma non era il solito silenzio imbarazzante che si creava di solito. Stavano bene entrambi in quel momento. Poi Harry decise di rompere il silenzio. Parlò con voce calma, bassa.
"Ginny.. Io.. Mi dispiace, per tutto." Lei lo guardò, senza aprir bocca, e lui continuò. "Forse ho sbagliato a mettermi con te, forse non avrei dovuto, ma io so che.. So che quei mesi con te sono stati i più belli della mia vita. Come se non esistesse nessuno come Voldemort, nessun Ordine della Fenice, nessun pericolo.."
Lei lo fissava ancora, gli occhi pieni di lacrime. Tirò su col naso e parlò, con la sua voce dolce e decisa.
"Harry, forse te l'ho già detto, ma io non ha mai rinunciato a te. Al Ballo del Ceppo, ti vedevo lì seduto senza fare niente con Ron, ed io ero lì, a sognare che ti alzassi e mi chiedessi di ballare. L'anno dopo, mentre stavo con Micheal, continuavo a pensare a te. E con Dean era la stesa cosa. Stavo con loro e sognavo di stare con te. Mi stringevano la mano e io sognavo che al loro posto ci fossi tu. Poi, quest'anno, il mio sogno si è avverato. Stavo con te, il ragazzo che avevo sempre desiderato. Ma non è durato molto il sogno. Mi hai riportata alla realtà, magari senza volerlo.." abbassò lo sguardo e Harry si sentì morire.
"Sai che non avrei mai voluto lasciarti Ginny.." mormorò.
"Però l'hai fatto" Ginny lo fissò e improvvisamente ebbe voglia di baciarlo. Lì, nella camera di Sirius, con suo fratello al piano di sotto..
"Scusami" mormorò Harry.
"Non.. non ti preoccupare.. ti capisco.." adesso il suo sguardo si era abbassato di nuovo.
"Sai, mi piacerebbe poter tornare con te.. Dopo magari.. Quando tutto sarà finito.. Sempre che tu voglia.."
"Io? Non volere? Scherzi? Io sarò qui.." gli sorrise teneramente.
Harry le prese il volto fra le mani e vide una lacrima scivolarle lungo la guancia. Le prese una mano, quella stessa mano che lo aveva preso la notte della morte di Silente e allontanato dal corpo del suo insegnante. Quella stessa mano che con una stretta aveva saputo scuoterlo e farlo tornare alla realtà.
"Non dovresti, Ginny. Non so quanto tempo servirà perchè finisca tutto. Potrebbero volerci mesi, anni.."
"Non m'importa.."
Harry la fissò, incredulo ancora, che dopo tutto, dopo la battaglia con VOldemort, se fosse sopravvissuto, avrebbe potuto avere una vita normale.
Strinse la mano di lei e le sussurrò in un orecchio parole che non avrebbe mai immaginato di dire, che uscirono come se lui non potesse impedirlo, parole spontanee e sincere..
"Ti amo Gin." e la baciò sul collo. Lei ricambiò la stretta della mano, si scansò e lo fissò neglio occhi.
"Anche io, Harry. Anche io"
Senza pensarci due volte, Harry la baciò. Fu un bacio tenero, morbido. Le passò una mano fra i capelli, l'altra sul collo. Si strinsero l'un l'altro, ancora seduti sul pavimento. Pian piano il bacio diventava sempre più intenso, diventava il bacio di due che lo aspettavano da tempo, un bacio proibito. Continuarono a baciarsi, senza sapere per quanto, come se potesse essere l'ultima volta, lingua contro lingua.
Parecchio tempo dopo, o forse solo qualche minuto dopo, erano seduti insieme a guardare le strade sotto di loro, a immaginare la vita dei babbani che passavano. Lei aveva le gambe incrociate ed era seduta fra le gambe di Harry, appoggiata alla sua schiena. Lui giocherellava con un ciuffo di capelli e di tanto in tanto la baciava teneramente sulla guancia.


Improvvisamente Harry si accorse di avere fame, per la prima volta da quando erano arrivati a Grimmauld Place. Scesero uno dietro l'altro diretti alla cucina, da dove provenivano le voci di Hermione e Ron. Vi entrarono silenziosi e Ginny iniziò ad aiutare Hermione a preparare la cena. Harry e Ron apparecchiarono per loro quattro, ma furono costretti ad aggiungere i posti a Bill e Tonks, che arrivarono dopo poco.
Cenarono insieme, ora allegramente, ora in un cupo silenzio. Alla fine i due ospiti andarono via, avvertendoli che di lì a un'oretta, serebbe arrivato qualcuno dell'Ordine per passare la notte lì.
Dopo aver rimesso in ordine tutto, Ron propose a Hermione una partita a scacchi. Harry incontrò gli occhi di Ginny, che si alzò e disse "Credo che andrò di sopra a dar da mangiare ad Edvige e Leo, torno fra un po'.."
Senza sapere perchè, senza dire niente, Harry la seguì, ma prima di arrivare in cima alle scale, afferrò il polso di Ginny e la fece entrare nella stanza sua e di Ron.
Una volta dentro, chiuse la porta con la mano libera, l'attirò con dolcezza accanto a sè, mettendole una mano intorno alla vita e avvicinandola sempre di più, finchè i loro corpi non si toccarono completamente. La fissò a lungo negli occhi, i loro visi così vicini, le la punta del naso di Harry che sfiorava teneramente quella di Ginny, la labbra così vicine da poter sentire l'uno i respiri dell'altro..
La baciò con tenerezza, sentendo il suo sapore, e la spinse dolcemente sul letto, dove si lasciarono cadere, ridendo.
Stettero abbracciati per un po', lei con la testa poggiata alla sua spalla e una mano sul suo petto, lui che continuava a perdersi in quel profumo, nel ricordo delle loro labbra che si sfioravano, con le dita incorociate in quelle della mano di Ginny sul suo petto.. Si alzò su un fianco e la guardò. Si chinò sul suo viso e senza rendersene conto, un attimo dopo aveva passato una gamba oltre il suo corpo, fino a ritrovarsi a cavalcioni sopra di lei. La baciò sulle labbra, ma non vi si soffermò. Continuò a sfiorarle il collo con le labbra, le baciò le orecchie e Ginny non potè fare a meno di chiudere gli occhi e prese a passargli una mano fra i capelli, così neri, sempre in disordine..
Ma poi lo fermò.
"No Harry, non puoi.. Non puoi illudermi di nuovo. Noi due non possiamo stare isnieme, l'hai detto tu.. Quello che è successo su in camera di Sirius è stato un err-"
"Shh" Harry le posò una mano sulla bocca,e sempre continuando a baciarla sul collo continuò. "Non ti sto illudendo, non è stato un errore, io voglio stare con te, amore.."
Ginny chiuse gli occhi nell'udire quell'ultima parola, rabbrividì e fu quasi sul punto di lasciarsi andare, ma il ricordo del suo sguardo duro al funerale di Silente, si irrigidì, cercò di tirarsi su, e finalmente Harry si staccò e si mise in ginocchio sul letto, di fronte a lei.
"Che c'è? Credevo che tu lo volessi tutto questo..Credevo che tu volessi stare con me!"
"Io voglio stare con te, Harry! Ma non sopporto l'idea di essere lasciata ancora, di sapere che tu hai cose più importanti di me a cui pensare.."
"Per adesso sei tu la cosa più importan-"
"Appunto! PER ADESSO! Ma finchè non finirà tutto questo, noi non potremo stare insieme.. Scusami, Harry, ma non riesco.. Abbiamo sbagliato a riavvicinarci, è sbagliato tutto questo, non è per niente giusto quello che stiamo facendo.. Non è giusto più niente.." la sua voce era bassa, i suoi occhi tristi. Si morse il labbro inferiore.
Harry si sentì in colpa. Ha ragione, ha dannatamente ragione, si disse, ma non era facile ammetterlo.
"Come vuoi tu. So che.. Che hai ragione. Ti capisco. E capirò che non potevi aspettarmi in eterno, se un giorno ti vedrò abbracciata ad un altro più adatto a te.. Migliore di me, che sicuramente potrà tenerti al sicuro come io non posso fare.." abbassò gli occhi per non incontrare quelli della ragazza che aveva sempre amato senza rendersene conto.
Lei lo guardò, vide il muro di orgoglio di Harry Potter crollare davanti a lei, e gli rispose con voce dura. "Harry, sei uno stupido. Non voglio nessun'altro. Voglio te. E te l'ho già detto, quando tutto questo finirà, io sarò qui ad aspettarti. Ad aspettare di sentirmi al sicuro fra le braccia TUE.." si alzò e si diresse verso la porta. Poggiò la mano sulla maniglia e si voltò verso il letto.
"Ma per adesso non voglio una bugia, non voglio essere trascurata, non voglio che ci lasciamo di nuovo.."
Harry non si era mosso, la testa ancora bassa. "Ginny, ma dividere questa casa così, con questa indifferenza.."
"Questa casa è abbastanza grande perchè due persone che non si parlino convivano. Ma non è detto che non dobbiamo parlarci. Potremmo.. Provare a far finta che non sia successo niente?" la voce tremò e una lacrima le rigò il volto.
"C-come v-vuoi.. S-solo se t-tu vuoi.." le rispose Harry.
Lei si rigirò verso la porta, poi sembrò ripensarci, torno verso il letto di Harry e avvicinadosi gli baciò una guancia, piano. Quando si staccò, Harry sentì la mancanza delle sua labbra sulla pelle, la sentì andare via e chiudersi la porta alle spalle, piangendo.
Non poteva sopportarlo, ma sapeva che era giusto. Le lacrime gli scorsero sul viso prima che se ne rendesse conto e restò li, seduto sul letto, a piangere. odiava quella situazione, odiava colui che l'aveva privato della felicità di crescere con dei genitori che gli volevano bene, colui che adesso gli impediva di stare con lei, odiava dover avere quel compito sulle spalla, odiava dover rinunciare alla sua adolescenza e odiava sentir piangere Ginny. E l'amava. Amava Ginny come non aveva mai amato, avrebbe voluto tenerla stretta per sempre per paura di perderla, sapeva che nessuno l'avrabbe mai amata così come l'amava lui..
Si alzò, aveva smesso di piangere. Quella situazione doveva finire. Nel pensarlo era più deciso che mai. L'indomani sarebbe partito. Avrebbe distrutto Tom Riddle. L'avrebbe fatto per lui e Ginny.







  
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