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Autore: makeithappen    08/03/2013    2 recensioni
Serena, la ragazza semplice ma che dentro urla.
Harry, il violento.
"Harry ti prego! Ti prego aiutami!"
Un soffio di vento bastò per farle perdere l'equilibrio e farla cadere dalla scogliera.
Un urlo e poi un tonfo sordo.
"Gli opposti si attraggono" la loro storia ne è la prova.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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SERENA-
Ero molto imbarazzata da ciò che stava accadendo, lui mi ha fatto provare solo dolore e sofferenza. Perché stavo lì? Cosa cazzo voleva? Incrociai per un secondo il suo viso mentre mi fasciava la gamba e mi ripuliva le ferite. Ma odiavo quel ragazzo e non sarebbe stato adesso che si mette a fare il ‘bravo medico’ che lo avrei perdonato. Ma comunque volevo sapere perché stava facendo tutto questo. Volevo sapere perché mi aiutava cosi con un filo di voce dissi “Harry…” lui mi rivolse lo sguardo e continuai “senti perché mi stai aiutando?” il suo sguardo che fino a pochi secondi fa era dolce tornò il solito sguardo duro. “va via adesso” mi disse. Senza farmelo ripetere presi la mia borsa e provai ad alzarmi. Dico provai perché appena che misi il mio piede sul pavimento una scarica di dolore e tensione mi penetrarono dai piedi alla testa. Stavo male, molto male. Non riuscivo a muovermi, ora sarà felice quel coglione. Mi aveva ridotto a uno schifo. Dalla pelle bianca che avevo, ero diventata una ragazza con chiazze nere e viola.
HARRY-
Ecco! Ora non si riesce nemmeno ad alzare! cosa le ho fatto. Vedendola in quello stato le dissi “dai ti riaccompagno io a casa” ma lei subito mi rispose “No! Non voglio avere niente a che fare con te! Non voglio che continui ad aiutarmi perché è un po’ tardi per il senso di colpa non credi? Sono capace di cavarmela benissimo da sola come ho fatto fin ora. Mi hai ridotto in questo stato per anni e adesso ti accorgi che quando riempi di botte una persona, quella persona soffre? Mi fai schifo.” Strinsi forte i pugni. La voglia di farle rimangiare tutto ciò che aveva detto era davvero tanta.Ma forse non era il caso. Qualcosa mi attraeva da quella ragazza. Era molto bella, una cascata di lunghi capelli rosso fuoco le contornavano il viso, occhi azzurri come il mare. insomma era perfetta. Ma la sua perfezione era stata ‘infettata’ da me, dai miei rimorsi, dalla mia rabbia che mi assale, che non riesco a controllare. Aveva un occhio nero che faceva risaltare ancora di più l’azzurro di quei meravigliosi occhi. I suoi capelli erano sporchi, disordinati dopo aver rotolato per una strada. Vidi una lacrima scenderle sul viso, una delle tante lacrime. Senza pensare alle conseguenze dissi “mi dispiace, davvero” Lei mi guardò molto sorpresa e dopotutto lo ero anche io. Non avevo mai chiesto scusa in modo sincero a qualcuno, perché proprio a lei? Non capivo ma dentro sentivo che glielo dovevo. Dovevo almeno provare a farmi perdonare dopo tutto ciò che le avevo fatto. Ora era a me che stava scendendo una lacrima. Ma come? No non è possibile, no! Io sono il duro, lo stronzo senza un cuore, quello che non ha compassione per nessuno, io non piango mai. Eppure non smettevo.
SERENA-
Adesso piange? Ma per favore. Non volevo vedere lui piangere così mi alzai dolorante. Camminai reggendomi a ogni cosa che trovavo davanti a me: un mobile, un comodino, il muro… volevo andare via da quella casa. Riuscii a trovare la porta per l’uscita e guardai per un’ultima volta Harry. Ora non piangeva più, ora mi guardava con un viso spento. Ma non mi importava così dissi “Sai una cosa?! Non rivolgermi più la parola e se devi farmi del male fallo in silenzio!” detto questo sbattei la porta e uscii. Poi mi accorsi che mi vibrava la tasca.. ma certo il cellulare! Mi ero dimenticata di chiamare Zayn! E infatti la chiamata era proprio sua. Risposi. “pronto?” “Bimba dove sei?” “Zayn ti posso richiam… Ahhhhhhh” ero appena caduta a terra, non avevo forza nelle gambe! E dovevo camminare ancora molto per la fermata dell’autobus! “Sere che succede? Stai bene? Perché prima non rispondevi mi hai fatto preoccupare!” “Ti prego aiutami!” dissi tutto ad un fiato “ti prego vienimi a prendere!” “Cosa succede dimmi cosa hai!” “Ti spiego tutto dopo però vieni ti scongiuro!” diedi l’indirizzo a Zayn e arrivò dopo dieci minuti. 
“O MIO DIO!” disse portandosi una mano alla bocca mentre mi guardava
“lo so.. portami via ti supplico” senza aggiungere altro Zayn mi prese in braccio e mi mise sul motorino e arrivammo a casa e gli spiegai tutto, si tutto. La storia di Harry, di quello che mi aveva fatto per questi anni e che mi aveva aiutata alla fine. “Appena vedo quel coglione lo uccido!” disse, era furioso. E’ sempre stato molto protettivo con me e io lo adoravo per questo ma adesso aveva i nervi a mille.
“No non fare niente. Credo che non mi farà più nulla” dissi.
Lui rispose “Serena ma ti sei vista? Guarda come cazzo ti ha ridotto!”
“ti prego Zayn non fare niente. Fallo per me” lui annui, sapevo che mi avrebbe dato retta. Ormai erano le undici di sera e io ero stanca morta. Zayn decise di dormire con me per stanotte. "resta con me" dissi.
Lui si avvicinò al letto e si accovacciò vicino a me, amavo sentire qualcuno vicino. 
MATTINA-
Un bacio sulla guancia mi fece risvegliare. “mh?” dissi ancora assonnata “dobbiamo andare a scuola, vuoi restare qui per riposarti?” chiese il mio migliore amico.
“No no vengo!”  Mi tolsi il pigiama, e mi spogliai. Non mi facevo problemi con Zayn ma vide tutti i graffi che avevo. Aveva una faccia sconvolta quindi misi subito un maglione largo e pantaloni da ginnastica per coprire tutte le ferite. “Guarda cosa ti ha fatto!” disse “non ce la faccio Sere”
“stai tranquillo ora sto bene davvero!” mentivo molto bene perché vidi in lui un sospiro di sollievo, era preoccupato.
Andammo a scuola e appena mi voltai per salutare i miei amici chi mi ritrovai davanti? Ancora il riccio.
Non volevo parlargli quindi mi voltai di scatto e feci per andare da Liam. Ma lui mi prese per il polso, era la seconda volta che lo faceva ed ero stanca! Non volevo mi toccasse. Ma era una presa troppo forte così decisi di girarmi verso di lui e dissi fredda “cosa c’è?” lui mi osservava, osservava il mio viso pieno di graffi, ferite e lividi. Non li volevo coprire con chili e chili di fondotinta, ero senza trucco stavolta. Volevo farlo soffrire, volevo farlo stare peggio di quanto ero stata io, semplicemente con le parole. Farlo sentire meno di zero, come lui aveva fatto con me.
Lui disse altrettanto distaccato “possiamo parlare Serena?” ci pensai un attimo, esitai ma poi feci cenno di si con la testa così lui continuò “Ti devo parlare in privato” così andammo dentro la scuola che era deserta poiché mancava ancora mezz’ora all’inizio delle lezioni. Andammo in classe, io non dissi una parola e lui iniziò “Senti davvero mi dispiace per tutto quello che ti ho fatto! Stanotte non ho dormito, ho passato il tempo a pensare, a pensare a te e a tutto questi anni in cui ti ho provocato dolore.”
Era sincero. Lo vedevo dagli occhi, quando un ragazzo è davvero pentito si deve guardare la sua espressione, i suoi modi di fare, ma gli occhi, gli occhi sono la cosa più importante. Se avesse abbassato lo sguardo avrei capito che mentiva ma non smetteva che fissarmi. Non sapevo cosa fare, ero arrabbiata, ero felice, ero triste, avevo avuto così tante esperienze nelle ultime 24 ore che non capivo più niente. Così feci solo una cosa, che volevo fare da tantissimo tempo. Alzai la mano destra, lui pensò che volevo stringergliela ma in pochi secondi gli diedi uno schiaffo sulla guancia talmente forte che mi faceva male la mano a me! Mi sentivo libera, adesso avrei potuto ricominciare da capo.
“Ma che cazzo fai?” disse Harry mentre si massaggiava la guancia, non se l’aspettava e mi sentivo soddisfatta.
“Dovevo farlo.” Dissi con un sorriso abbastanza forzato. 
Mi voltai per andarmene ma Harry disse “Dove vai?” 
"Dai miei amici, ciao”
“Aspetta” disse avvicinandosi a me.
“Cosa c’è ora? Abbiamo fatto una specie di pace o tregua chiamala come ti pare, ora nessuno sarà contro l’altro anche se non ho mai saputo perché avevi sempre il desiderio di picchiarmi! Direi che adesso le nostre strade si possono separare. Tu vai dalla tua squadra di football piena di coglioni psicopatici che passano le serate a ubriacarsi e io vado dai miei migliori amici che mi tirano su il morale e mi vogliono bene, se non ti dispiace. Non voglio avere niente a che fare con te non so se l'hai capito”
Cosa voleva adesso? Voleva passare del tempo con me? Oh Cristo.
“Ancora non hai capito? Io ti ho sempre odiato perché in primo liceo hai scelto Zayn come amico invece che me. Io ti ero stato vicino quando piangevi per la continua assenza dei tuoi genitori ma hai preferito Zayn! Serena mi ero innamorato di te non te ne sei mai resa conto?”
“Come facevo a rendermene conto?” dissi con le lacrime agli occhi “Tu per poco non mi mandavi all’ospedale! E’ passato troppo tempo Harry! E' meglio cosi” 
“Meglio cosi? Forse è meglio per te ma per me no” disse con gli occhi lucidi.
Si avvicino a me, posò la sua fronte sulla mia e chiudemmo entrambi gli occhi. Il calore delle sue mani intrecciate nelle mie mi dava quasi una sensazione di pace, stavo bene ma tremavo. Poi disse “Non ti voglio perdere definitivamente Serena”.
“Tu mi hai già perso. Anzi non sono mai stata tua. Harry tu mi hai fatto soffrire, tu mi hai fatto passare notti insonni, tu mi hai fatto del male, devo sapere di potermi fidare di nuovo di te.” Il suo viso si stacco dal mio e si illuminò.
“Vieni con me.” Disse porgendomi la mano. Io la presi esitate e lo seguii.
Correvamo, correvamo come il vento per la strada. Io nella sua mano, sembravamo due innamorati senza una meta. Invece eravamo due nemici con un rimorso da colmare.
“Dove stiamo andando? Harry ti prego fermati!” dissi con il fiatone, ero esausta erano dieci minuti che correvamo senza sosta. Mi prese sulle spalle e continuò a correre con me sopra. Era molto forte, chissà quanto tempo passava in palestra. Lui mi teneva e io lo stringevo al mio petto per non cadere. Era una sensazione bellissima anche se imbarazzante. 
“Eccoci” disse semplicemente. Quando vidi quel posto i ricordi riaffiorarono nella mia mente. Ancora se lo ricordava? Mi chiesi con le lacrime agli occhi dalla gioia. Mi aveva portato nel nostro ‘posto segreto’ dove andavamo a 14 anni per raccontarci tutto, dove lui mi consolava dopo gli insulti che Katy mi diceva. Mi aiutava a sorridere facendo battute stupide, mi faceva fare passeggiate intorno al giardino di quella casa abbandonata da almeno cinquant’anni che noi avevamo aggiustato, insieme. Il posto dove eravamo noi stessi. Eravamo inseparabili, sembravamo fratelli. Senza di lui mi sentivo sola, se lui non veniva a scuola io avevo paura che gli fosse successo qualcosa anche se stava benissimo. 
“Oh Harry” dissi mentre le lacrime continuavano a scendere, anche lui piangeva, ma allo stesso tempo sorrideva, era un ragazzo stupendo, non riuscivo a vederlo piangere. Adesso capivo, capivo tutto l’odio che portava per me fino a pochi giorni fa. Capivo tutto adesso. Quando a metà del primo anno di liceo arrivarono Zayn, Louis, Niall e Liam io li sostituii a Harry. Non parlavo più con lui, ma non perché fossi arrabbiata, ero insensibile e ogni volta che mi cercava preferivo i miei nuovi migliori amici. Solo ora mi rendevo conto di quanto ero stata cattiva, di quanto ero stata crudele con lui. E poi alla fine del primo liceo, Harry si avvicinò a me e mi diete il primo pugno, ero scioccata, non capivo il perché. Continuava e continuava, mi guardava disgustato e poi andò via, senza voltarsi per vedere come ero ridotta. Fu uno dei giorni peggiori e da lì dimenticai di quanto ci volevamo bene, il nostro rapporto di amicizia diventò in un giorno odio reciproco, o forse ero solo io il problema di tutto? Quello fu il giorno in cui Harry mise più forza nei suoi calci, nei suoi pugni. Era accaduto lo stesso ieri. Rivedevo ancora il viso duro della prima volta, mi aveva ridotta sull’orlo di un trauma.
Ma ora ero lì, con lui nel posto dove abbiamo passato mesi pieni di gioia, ma anche sofferenza, la cosa bella è che eravamo insieme. Mentre ora non riuscivo nemmeno a parlarci. Ma forse non tutto era perduto, non volevo abbandonare per sempre un’amicizia che forse stava premendo per uscire di nuovo e sconvolgerci. Guardai Harry dritto negli occhi e dissi “Grazie” solo una parola, che racchiudeva tutte le mie sensazioni. Lui fece un lungo sospiro e disse “Mi sei mancata Serena, non puoi capire quanto, quando ti facevo del male era perchè non accettavo il fatto di non fare più parte della tua vita, se non in modo negativo.” 
“Mi dispiace così tanto” risposi. Senza pensarci due volte, mi avvicinai a lui e lo abbracciai. Rimanemmo minuti ad abbracciarci, mi era mancato così tanto. Io adoravo con tutta me stessa Zayn ma Harry, Harry era speciale. E’ stato il primo ad aiutarmi, anche se poi per quasi quattro anni mi stava sfigurando.
Ma ora era tutto finito. Quando ci staccammo l’uno dall’altro ci guardammo fissi negli occhi. Forse era presto ma le sue labbra si avvicinavano sempre di più alle mie.



Salveeee
Capitolo tre appena sfornato (?) AHAHAHAH
che dire, buona lettura spero vi sia piaciuto!
Gli altri capitoli hanno raggiunto moltissime visualizzazioni, vi amoo
Un bacio, Sabry 
  
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