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Autore: Ambra2    11/07/2003    2 recensioni
La storia di una ragazza che Rufy vuole nella sua ciurma
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tramonto.
Un viottolo di campagna alla periferia del villaggio.
“Eccovi, finalmente!”
Yumi era in mezzo al sentiero, con le mani sui fianchi e il sole alle spalle, e stava sbarrando il passaggio e Jon e Niko.
“Cuoretenero, non hai paura del buio?” chiese Niko.
“Stai attenta! Se continui a darci fastidio, farai la fine di quel pezzente di Keishi”
“Non parlare così del mio amico!” strillò lei. “Keishi è cento volte migliore di voi”
“Davvero?” sghignazzò Jon. “Ma lui è in prigione, mentre noi siamo qui che ce la spassiamo con i suoi soldi... e tu non puoi fare niente per impedircelo!”
Yumi stinse i pugni fino a farsi male.
Sentiva l’impulso di strillare, di scagliarsi sui due mascalzoni con tutta la sua forza, ma si trattenne.
“Ditemi... voi vi considerate imbattibili, vero?” chiese, con una voce sorprendentemente bassa e calma.
Niko alzò un sopracciglio, stupito. “Si capisce. Nessuno ci ha mai battuto, neanche i grandi”
“E se io...” Yumi fissò Niko negli occhi. “Se io vi battessi in un duello, fareste liberare Keishi?”
“Si capisce” sorrise Jon. “Con tutte le nostre più sentite scuse”
“E ti proclameremmo nostro capo indiscusso” aggiunse Niko con aria divertita.
“Sta bene.” Yumi sorrise in modo strano. “Allora, ci vediamo”
Voltò le spalle ai due ragazzi stupiti e se ne andò senza aggiungere una parola.

“Insegnami a combattere, Jerry!”
“Che cosa?!” per la sorpresa al ragazzo caddero i piatti di mano.
“Dai, Jerry, per favore!”
“Senti, Yumi...” il ragazzo si chinò e posò le mani sulle spalle della sorellina. “Quando mamma è morta, tre anni fa, le ho promesso che ti avrei tenuta lontano dai guai. Non ci sono riuscito molto bene, dato che tu fai quello che ti pare, ma almeno non ti incoraggerò insegnandoti a maneggiare una spada”
“E allora insegnami a usare il bastone... o i pugnali...”
“Mi spiace, Yumi, ma non posso farlo”

“...A volte quello che è facile non è anche giusto...”
“Ho preso la mia decisione” disse Yumi.
“Sei sicura di quello che vuoi fare?” chiese Kasumi.
Yumi annuì.
“Ti prego, Kasumi! Quando eri giovane eri una famosa combattente. Insegnami qualcosa, o non potrò mai battere Jon e Niko”
Kasumi sorrise. Entrò in casa e tornò poco dopo con un bastone in mano.
“Ecco qua. Sei pronta per la prima lezione?”

Passarono due mesi, e gli allenamenti di Yumi continuavano.
Nonostante la bambina non avesse ancora affrontato nessun’avversario, la saggia Kasumi si era accorta già dai primi tempi che la piccola aveva delle capacità innate, ma cercava di non farglielo capire. Sapendo quanto fossero esperti Jon e Niko, preferiva ritardare il più possibile lo scontro.
Ma in una fredda mattina di gennaio, mentre si recava come al solito dalla sua maestra, Yumi notò che il cancellò era rimasto aperto durante la notte.
Preoccupata corse verso la panchina dove di solito sedeva Kasumi, e trovò la donna svenuta per terra.
“Kasumi! Kasumi!” gridò la bambina cercando di risvegliarla.
La donna riaprì gli occhi e li fissò sul viso di Yumi.
“Yumi...” disse con un filo di voce. “C’è una cosa che voglio che tu abbia. Dove andrò ora, non mi servirà.”
“Non dire così!” esclamò Yumi mentre le lacrime iniziavano a rigarle il viso.
“Non piangere, piccola...” mormorò la donna accarezzandole i capelli viola. “Ecco il mio regalo per te” disse estraendo dalle pieghe del vestito una bastone lungo poco più di un braccio.
Yumi lo prese con mano tremante e fece scorrere la mano sul legno chiaro.
“Ma... è cortissimo” disse, sorpresa. “Come farò a combattere con questo?”
“Vedrai...” sorrise l’anziana. “Buona fortuna... piccola Yumi...”

“Mi dispiace” sussurrò Jerry dopo il funerale. “So quanto le eri affezionata...”
Yumi annuì senza parlare.
“Tutto a posto?” le chiese il fratello.
“Sì... perché?”
“Non so... ultimamente sei cambiata... non scatti più per un nonnulla, e non hai versato neanche una lacrima al funerale...”
“Non posso piangere” rispose la ragazzina. “Ho una missione da portare a termine”
Jerry la guardò, stupito.

Chiusa nella sua camera, Yumi prese in mano il bastone lasciatole da Kasumi e lo fissò.
“Vedrai...”
Era un bel bastone, dopotutto. In legno chiaro, levigato, decorato con molti ghirigori.
Yumi fece scorrere il dito lungo uno di questi.
Improvvisamente sentì come una protuberanza sotto le dita, ma fu solo un’attimo. Subito dopo si sentì uno scatto, e dalle due estremità del bastone uscirono due lame affilate.
Yumi aprì la bocca per la sorpresa.
“Buona fortuna... piccola Yumi...”

Yumi premette il pulsante e le due lame sparirono nel manico.
Ripose il bastone in un fodero che si mise a tracolla, e chiuse gli occhi.
Erano passati solo tre mesi da quando un pomeriggio era corsa piangendo da Kasumi e le aveva confidato i suoi timori, eppure le sembrava che fossero passati tre anni.
“Adesso vedrò quanto ho imparato...” mormorò dirigendosi verso una stradina di campagna.
Era pomeriggio inoltrato, il sole stava per tramontare.
Sapeva dove trovare Jon e Niko, nello stesso posto dove tempo prima li aveva sfidati.
Li vide arrivare da lontano e strinse ancora i pugni.
“Eccovi, finalmente” disse, nascondendo il nervosismo.
“Cuoretenero!” esclamò Jon. “Perché non torni a casa a giocare con le bambole?”
“Vi ricordate...” disse Yumi ignorandolo “Vi ricordate cosa mi avete promesso? Avete promesso che se vi batto a duello farete rilasciare Keishi”
“Hai intenzione di batterti davvero con noi?” rise Niko.
“Lascia perdere, piccoletta, noi siamo più grandi di te e siamo in due” sghignazzò Jon.
“Volete tirarvi indietro, forse?” chiese Yumi.
“Va bene, ci batteremo con te...” disse Jon fingendosi rassegnato. “Ma ricordati che l’hai voluto tu”
“Ci batteremo sul promontorio” disse Yumi. “Nel posto dov’era Keishi quando avete assassinato i suoi genitori”
“Come preferisci, Cuoretenero”
I tre ragazzini attraversarono un boschetto in silenzio, finché non giunsero sul promontorio.
Il sole stava tramontando nel mare.
“Che arma scegliete?” chiese Yumi, posizionandosi di fronte ai due.
“La spada” risposero loro estraendo due pesanti spadoni dai foderi. “E tu?”
“Io scelgo... questo bastone” disse Yumi impugnando l’arma.
“Cuoretenero, ti ha dato definitivamente di volta il cervello?” le chiese Niko.
La ragazzina si limitò a sorridere.
Premette il pulsante con il pollice, e con un rapido sibilo le lame scattarono.
Yumi fece volteggiare rapidamente l’arma davanti a sé.
“Sono pronta. Cominciamo!”
  
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