Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Synacky_    11/03/2013    5 recensioni
Salve! Sono tornata! Per chi avesse letto la mia vecchia storia (cancellata per un errore che ho rimpianto per mesi versando lacrime amare per la mia stupidità) ''New Generation'' questo è il nuovo scritto, insomma. Per chi se la ricorda... Bene cancellatela dalla vostra mente, perché questa è tutta un'altra storia. I personaggi son gli stessi vero, ma … vedrete con i vostri occhi!
-Il giorno in cui Harry uccise Voldemort, non fu proprio come raccontato. Dopo che cadde a terra di lui rimase un ragazzo Tom O. Riddle. Egli spiegò a tutti che il Vero Voldemort era un folletto, che si impossessò del suo corpo. Fu prosciolto dalle accuse e tornò a vivere.
I protagonisti, si ritroveranno alla Stazione ad accompagnare i rispettivi figli per il loro primo anno...-
Non vi dico nient'altro. Buona lettura e recensite in tanti mi raccomando!
Un bacione grande
Vostra Ali :3
Genere: Avventura, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuovo personaggio, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

3.Capitolo. Niente di interessante... o forse no

 

 

-Niente di interessante... non c'è nulla di interessante!- continuava a ripetere Al nella sala comune dei Serpeverde.

-Potter... dillo ancora una volta e ti sbatto il libro in testa!- si lamentò la ragazzina seduta affianco a lui. Albus stava sdraiato per metà sul divano, facendo disegni immaginari nel tappeto a scacchiera verde e argentato.

-Papà al primo anno già combatteva Voldemort...- Alissia chiuse il libro di scattò e si voltò verso Albus con uno sguardo truce. Al non vi badò e continuò con i suoi cerchietti della depressione

-Se ci tieni tanto, perché non fai qualcosa di interessante! Che ne so... aprì la camera dei segreti, visto che vuoi assomigliare a tuo padre!- Al si mise a sedere di botto ghignando malefico -Dimmi che non...- provò a dire Alissia

Albus le cinse le spalle

-Riddle, ora che Scorp non c'è con le sue manie per le regole scolastiche, apriamo la camera dei segreti!-

-Ma sei pazzo?! E poi perché dovrei aiutarti, scusa?!- disse con uno sguardo perplesso

-Perchè io non parlo serpentese, tu si minimo, visto che tuo padre lo parla!- Alissia aveva lo sguardo corrucciato

-Anche tuo padre lo parla eppure tu no, cosa ti fa pensare che io sappia farlo?- Albus le si avvicinò

-I tuoi occhi- disse tranquillo

-I miei,... cosa?!-

-Sono lo specchio dell'anima del resto!- Alissia gli diede un colpo di libro in testa

-Si lo parlo, ma non ho nessuna intenzione di cacciarmi nei guai per colpa tua, Albus Severus Potter!-

-Ehi ragazzi come va?- disse arrivando in quel momento Scorp

-Nulla discutevamo di pozioni- disse facendo finta di nulla Al, con un tono da intellettuale.

-Se come no, Albus tu odi pozioni dalla tua prima lezione! Eppure non sei negato!-

-E' solo molto pigro. Visto che siamo quasi a Natale, se potrebbe andrebbe in letargo- disse Alissia rivolgendo uno sguardo all'amico-nemico affianco che sospirò sognante

-Ci puoi contare... che bello che sarebbe... dormire, mangiare e di nuovo dormire- Alissia gli rivolse uno sguardo disgustato -Sei un qualcosa di irrecuperabile Potter! E poi, cosa ti diranno i tuoi quando sapranno che ti sei tagliato i capelli?!- Al ghignò. Aveva un taglio corto e ''sbarazzino'' con ciuffetti con gel qua e là.

-Mi faranno i complimenti! Del resto sono più affascinante così- disse ghignando

-Hai undici anni!- disse Alissia sentendo la parola affascinante.

-Bisogna cominciare da piccoli!-

-Albus!- disse Alissia

-Vedi mi chiami per nome, funzionano- altro colpo di libro in testa

-Idiota- sussurrò per poi tornare al libro che stava leggendo

-Per fortuna è quello di pozioni che non pesa- disse massaggiandosi la testa.

Scorpius sorrise e guardò verso il muro un po' malinconico. Al lo notò

-Scorp, qualcosa non va?- lui scosse la testa e disse

-Nulla, solo che... è brutto senza neanche una finestra... è malinconico ecco.-

Alissia sospirò, già ogni giorno in quella sala regnava un'aria di malinconia. Ma col tempo ci si abitua a tutto. Si disse tornando al suo libro di pozioni. Ogni pagina che sfogliava si rendeva conto che molti passaggi per creare una pozione erano errati o solamente stupidi, c'erano modi più facili ed efficaci per creare quelle pozioni. E detto ciò cominciò ad appuntare cose qua e là... notando poi che era osservata

-Che fai Riddle-Piton?- Alissia lo guardò con uno sguardo interrogativo

-Scusami, Potter- disse sottolineando il cognome -Ma spiegami perché Riddle-Pitton- Albus sorrise e indicò gli appuntì sulla pagina ingiallita

-Severus Pitton, fece numerosi appunti sul libro, tra cui alcune sue invenzioni di magie. Mio padre lo trovò al sesto anno, e uno di quegli incantesimi quasi uccise il padre di Scorp!- quest'ultimo scosse la testa -Se non fosse stato per Piton naturalmente. - Alissia sospirò scocciata

-E' naturale, fu una grande persona con un gran cervello. Chiunque abbia una conoscenza sulla magia, noterebbe che questi passaggi sono stupidi o sbagliati, oserei dire. È normale che cercò di migliorarli. Ma c'è una cosa che mi incuriosisce del tuo discorso. Severus Piton inventò il Levicorpus, un incantesimo si può dire, utile e gran progettato, lo imparato presto. Ma non uccide... per caso Potter, sai di che incantesimo si tratta quello che quasi uccise Draco Malfoy?- Albus scosse la testa in maniera negativa. In realtà lui sapeva solo la storia, non il nome dell'incanto. Il padre non l'aveva mai rivelato ne a lui ne ai suoi fratelli.

 

 

-James, girano voci che tuo fratello diventerà il nuovo cercatore dei Serpeverde, sarete rivali-

-Non penso è troppo pigro per il Quiddich. A lui piace agitare la bacchetta- rise James insieme all'amico

-Meglio agitare una bacchetta che cadere dalla scopa o essere perseguitati da una palla. Sembra scemo uno che viene perseguitato da una palla- disse secco Albus arrivando dietro le spalle del fratello, che si girò ghignando

-Senti serpe, il Quiddich è un gioco per campioni non per intellettuali come te- Alissia si trattenne dal scoppiare da ridere. Albus intellettuale? Era in gamba certo, ma con la pratica. A dire dai professori, non ha mai aperto un libro. Scorpius sussurrò un 'Non penso che Al sia un'intellettuale'.

-Smettila di prendermi in giro- sussurrò Albus ad Alissia che rispose con un'alzata di spalle

-Non sto dicendo che tu sia stupido, ma sto ridendo per tuo fratello che dice cose alquanto strane su di te- James strinse i denti e i pugni e Al gli disse freddo

-Ti conviene calmarti fratellino, ti ho già avvertito- James gli puntò la bacchetta alla gola

-Cosa vuoi che mi faccia uno del primo anno come te?!- James si ritrovò puntato da due bacchette.

-Non sottovalutarci, commetteresti un grosso errore- disse freddo Scorp, quasi acquisendo l'espressione del padre

James abbassò la bacchetta rispondendo con un sonoro 'Tsk'

-Non so come ha fatto mio padre a testimoniare in favore della tua famiglia- Scorp ghignò

-E' grazie a mia nonna che Voldemort non gli ha dato il colpo di grazia, del resto è stata lei a fingere. E se vuoi possiamo dire grazie anche a mio padre che non ha rivelato la sua vera identità quando venne portato a Villa Malfoy- James sorrise

-Perché tuo padre è un codardo- Scorpius Strinse i pugni e la bacchetta sulla mano. Potevi dire cose su di tutti, ma non sulla sua famiglia. -Stupefici...- prima di poter finire di pronunciare l'incanto, Alissia si parò di fronte a James e puntando la bacchetta contro Scorp che la guardava scioccato, lo disarmò

-Expelliarmus!- facendo così volare la bacchetta del ragazzo lontano da lui -Non fraintendere, ma non puoi metterti nei guai per uno stupido, Scorp- disse abbassando la bacchetta

-Ha ragione Scorp, non merita neanche di essere schiantato al muro e fatto svenire- disse Albus recuperando la bacchetta dell'amico, ma non ridandogliela. Alissia si spostò ma fu presa da James che la trattenne per il colletto e per il polso -Io sarei uno stupido, mezzosangue- sussurrò l'ultima parola in modo che la sentisse solo lei, facendole ribollire il sangue nelle vene -Tu... come osi insultare, mio padre?- sussurrò quelle parole come lame -Tu Lurido... Stupeficium!- li puntò la bacchetta alla gola facendolo volare, per poi svenire. Al, Scorp e l'amico di James furono presi alla sprovvista -Non osare mai più dire una parola su Tom Riddle- disse prima di andarsene via. Lasciando gli amici sorpresi, guardarla andare via.

 

-Signorina Riddle lei ha usato un incanto pericoloso su uno studente- disse Minerva con difronte i tre serpeverde e James di nuovo cosciente.

-Preside, non è stata colpa sua- cercò di dire Albus. La preside lo guardò rimproverandolo

-Signorino Potter, pure lei e Malfoy siete nei guai.- James sorrise sotto i baffi.

-Verrà inviata una lettera ai vostri genitori, e siete fortunati che non vi espello per questo-

-Preside, la prego non dia la colpa a loro sono stata io a produrre l'incanto e io lo scagliato, ed ero cosciente delle mie azioni- disse Alissia con lo sguardo serio. In quella ragazzina, Minerva rivide Tom Riddle alla sua età.

-Preside, ripeto non è colpa sua, è colpa di James che non tiene la bocca chiusa!- disse Albus stringendo i denti

-Preside, non è colpa mia se quella Riddle- disse con tono dispregiativo -è pazza! Come la sua famiglia- sussurrò l'ultima frase che fu percepibile solo alla preside

-Non ti permetto di insultare la sua famiglia, sig. Potter- disse arrivando in quel momento Horace

-Eccoti Horace, bene, la vostra punizione, e per l'appunto sig.James anche lei è compreso- James spalancò la bocca -Oltre che la lettera a casa e la convocazione dei vostri genitori, dovrete passare la notte con Hagrid nella foresta, proprio come i vostri genitori, sig. Potter e sig. Malfoy ; ma questa volta non c'è niente di pericoloso, se fate attenzione. Bene il professor Lumacorno vi scorterà da Hagrid. Buona nottata-

disse per poi ritirarsi nel suo studio.

-Bene, andiamo su!- disse uscendo dalla stanza, con i quattro che lo seguivano. Alissia camminava con lo sguardo basso e gli occhi umidi. Horace le si avvicinò e le mise una mano sulla spalla

-Non devi dar retta a nessun commento, perché tu sai che non è vero- disse sorridendola. Alissia alzò lo sguardo

-È facile da dire... ma difficile quando ti trovi in quelle situazioni.- disse asciugandosi gli occhi con la manica del mantello e raggiungendo gli altri.

 

-Hagrid li lascio nelle tue mani, buonanotte, ragazzi- disse andandosene. James si sedette tranquillo nel divanetto, mentre Albus, Scorp e Alissia rimasero in piedi.

-Hagrid, cosa devi fare?- chiese James al mezzo gigante

-Caro James, dobbiamo portare questo a dei giganti, ma bisogna fare attenzione, non sono molto socievoli, quindi dovreste rimanere uniti!- disse per poi prendere una lanterna -Andiamo su-

Quando arrivarono alla foresta, James ebbe uno scossone di paura, per quell'ambiente tetro e buio

-Fatte attenzione la foresta è piena di esseri pericolosi-

-Come i Lupimannari- disse senza voce James che si attaccò ad Hagrid

-E anche cose peggiori, James- disse il mezzo gigante alzando la lanterna per vedere meglio. Albus si voltò di scatto, dopo aver udito un rumore sinistro

-Cosa è stato?- Alissia si voltò anch'essa insieme agli altri

-Nulla Potter... non c'è stato nessun rumore- ma Albus sapeva cosa aveva sentito e si avvicinò a quella fonte

-Albus non ti allontanare- disse Hagrid facendo luce sulla strada del ragazzo.

-Albus...- disse Alissia avvicinandosi assieme a Scorp. Quando videro il cadavere giacere a terra, di un gigante, Hagrid li scostò e si portò le mani alla bocca

-Chi può aver ucciso questo gigante?- disse estremamente dispiaciuto. Albus indicò con la bacchetta il corpo

-È morto adesso- tutti si guardarono intorno

-Hagrid torniamo indietro... l'assassino può essere...-

-Pietrificus totalus!- pronunciò Alissia voltandosi e pietrificando un uomo sulla cinquantina. Tutti erano sorpresi e Hagrid sussurrò un 'complimenti' e andò dall'uomo che rimaneva immobile come di pietra.

-Dovremo portarlo alla preside e interrogarlo- disse mettendo il cofanetto da consegnare dentro la giacca.

-Chi è?- chiese Scorp avvicinandosi all'uomo.

-Non ne ho idea- rispose Hagrid prendendolo in spalla. -Torniamo al castello, consegnerò questo domani- disse incamminandosi. I quattro ragazzi rimasero immobili e i tre serpeverde alzarono le bacchette e le puntarono contro un cespuglio

-Ma che state facendo!?- disse James. Dal cespuglio uscì un coniglio e i tre abbassarono le bacchette tranne Scorp

-Rivelas...- sussurrò puntando la bacchetta al coniglio che si trasformò in un uomo che cercò di scappare ma venne fermato da Hagrid

-Fermo! Ora vieni con noi- disse prendendolo per il colletto. L'uomo cercò di dimenarsi

-State sbagliando sul serio!-

-Domani arriveranno i nostri genitori... - disse impaurito Albus

-Non penso che ti perdoneranno Albus- disse James

-La stessa cosa vale per te, fratello-

Scorp deglutì, lui non aveva paura di suo padre... ma di sua madre.

 

 

I genitori dei ragazzi arrivarono e si trovarono faccia a faccia. Harry spalancò gli occhi quando vide Malfoy e Riddle. E subito gli balenò l'idea che i suoi figli avessero litigato con questi, ma si sbagliava.

-Papà... mamma- dissero James e Albus

-M-mamma- balbettò Scorp nascondendosi dietro Albus, dove quest'ultimo si lasciò sfuggire una risatina

-Stupidi- sussurrò Alissia con una mano in fronte. Draco e Harry spalancarono la bocca a vedere con chi avevano fatto amicizia. Ginny alla reazione del marito sorrise sotto i baffi, poi tornò con uno sguardo di rimprovero verso ai figli. Alissia andò verso i suoi genitori con lo sguardo basso. Il padre si inginocchiò e le sorrise

-So perché lo hai fatto, ma ti ho spiegato mille volte, che quello che pensano gli altri non è importante, è ciò che pensi tu, che è fondamentale- disse Tom facendo alzare lo sguardo alla figlia che si inchinò

-Mi dispiace-

Scorp fu rimproverato dalla madre e lui in segno di rispetto si inchinò come l'amica e si scusò.

Ginny fu sorpresa da tale comportamento di rispetto, ma poi si ricordò da quali famiglie provenissero.

Ginny prese James e cominciò a parlarli, mentre Harry si avvicinò ad Albus

-Facciamo una passeggiata?-disse Harry poggiando una mano sulla spalla di Albus e si avviarono verso i corridoi

-Che nostalgia- disse Harry guardando quelle mura che lo avevano accompagnato, per sei anni e se vogliamo anche per il settimo, almeno in parte. Albus teneva lo sguardo basso

-Figliolo, forse dovresti... be … per non finire nei guai, trovare- venne interrotto da Albus

-Stai dicendo che dovrei cambiare amici per non trovarmi nei guai? Mi dispiace papà, ma io non cambio i miei amici. E non cambio neanche la Riddle, anche se discutiamo spesso, perché come hai detto tu, qualche tempo fa, gli amici non si scelgono è il destino che te li fa incontrare.- disse sedendosi su un gradino del portico.

-Lo so... ma almeno mi spieghi perché sei finito nei guai?-

-Proteggevo i miei amici da James. Non è con me che te la devi prendere papà. È con la persona che mi rovina molti momenti della mia giornata- disse arrabbiato. Harry sospirò

-Cosa ha fatto-

-Ha deriso e umiliato Scorpius e Alissia... anche pesantemente aggiungerei-

-Sai, molte volte bisogna saper stare calmi e lasciar perdere-

-Ha deriso i loro genitori, è normale che perdi le staffe, soprattutto perché non hanno un passato molto bello-

Harry era un po' arrabbiato con il figlio maggiore, ma non capiva tutta questa protezione per le famiglie degli amici. -Albus... vederti con quella divisa, mi fa pensare come sarei diventato se non avessi fatto pressione con il cappello- disse sorridendo

-Saresti stato lo stesso, non importa in che casa sei, tu sei tu... e poi se vuoi che io sia sincero... speravo di andare in serpeverde- disse con il volto basso, pensando che il padre si sarebbe arrabbiato

-Come mai, se posso?- disse sempre sorridente

-Mi ispirava... poi a me i serpenti piacciono!- Harry e il figlio si misero a ridere

-Un ultima cosa, Albus, prima di andare... mi raccomando, non metterti nei guai, ma non questi piccoli, quelli grandi, come ho sempre fatto io. Ogni volta che succedeva qualcosa noi tre eravamo sempre lì in quel momento, per non parlare della camera dei segreti, di aver aggredito un insegnante ecc- Al sorrise -La figlia di Tom Riddle, parla con i serpenti?- disse serio. Al lo guardò e sorrise

-No papà- mentì. Harry abbracciò il figlio e gli disse buona fortuna, per poi tornare dal gruppo.

 

-Scorp... meno male che ti avevo detto di non...- Astoria venne interrotta da Draco

-Sei amico del figlio di Potter?- disse ancora sotto shock

-Sta zitto Draco! Sei il primo che deve stare zitto visto che gli devi la vita! Comunque, Scorp, non cacciarti nei guai e non stare a sentire tutto ciò che ti dicono, chiaro?- il ragazzino annuì e la madre lo abbracciò per poi salutarlo. Draco fece lo stesso e seguì la moglie.

 

-Alissia...- disse Ariana per poi abbracciarla. Era una bellissima donna dai lunghi capelli arancioni e gli occhi verdi smeraldo, come la figlia. Era un eccellente strega, che poteva, se voleva, eguagliare i poteri del marito.

-Stammi bene tesoro- disse per poi andarsene insieme al marito.

 

I quattro si ritrovarono soli nell'andito. James sbuffò e andò verso la propria sala comune.

-Secondo voi dov'è la camera dei segreti?- Scorp e Alissia si sbatterono una mano in fronte

-Non tornare su questo argomento, Albus!- Al si mise una mano nel mento

-E' tuo padre che l'ha aperta, dovresti saperlo!- disse Al. Alissia sospirò

-E' sempre la solita storia anche tuo padre l'ha aperta! E comunque no, non lo so- Al guardò a Scorp

-Non guardare me, io non ne so assolutamente nulla.- Al annuì

-In effetti- Alissia raccolse la sua borsa e li salutò

-Io me ne vado, non voglio avere altri problemi- disse andando verso la sala grande, per ripassare per la lezione successiva. Mentre i due andarono verso la sala comune dei Serpeverde.

La ragazzina quando vide che non c'erano più uscì dal nascondiglio e spinta dalla curiosità andò verso un bagno abbandonato. Secondo me è qui... me lo sento... pensò. Ad un certo punto cadde in avanti, senza nessun motivo, ma esso non tardò a farsi vedere.

-Ma che abbiamo qui! Una splendida ragazzina!- disse un fantasma. Era Mirtilla Malcontenta. Alissia indietreggiò sempre perterra, bagnandosi il mantello e la gonna. -Non aver paura... hihi...- poi si fermò di colpo e si mise le mani alla bocca... -Tu sei... uguale a LUI- Alissia la guardava con occhi sbarratti. Il fantasma arrabbiato le passò attraverso e la ragazzina cadde a terra, bagnandosi anche i capelli. Si alzò massaggiandosi la testa, ma da dietro le arrivò il fantasma che la trapassò facendola cadere in avanti. Ormai era bagnata davanti e dietro e si alzò infurita

-Ma perché sta capitando tutto a me!?- disse a voce alta correndo via, prima che quella ''pazza'' la facesse di nuovo cadere. Quando arrivò in sala comune si sedette vicino agli amici con un espressione furiosa, che fece temere i due serpeverde. Al provò a balbettare qualcosa

-C-come mai sei bagnata?- Alissia lo guardò storto

-Odio. I. Fantasmi- disse scandendo bene le parole. Al sorrise

-E cosa ci facevi in un bagno... abbandonato?- Alissia aprì bocca, ma la richiuse subito senza emettere alcun rumore. -Non ti importa- disse poi. Al ghignò aveva intuito cosa ci faceva ma si stette zitto e tornò a studiare, naturalmente, non ne aveva nessuna voglia.

-Al, fra una settimana è Natale... che farai?- disse Scorp rivolto all'amico

-Starò in casa... insieme a tutta la mia famiglia riunita... quindi puoi capire che non saremo pochi...- disse voltando pagina del libro ingiallito. Scorp sorrise

-Anche noi saremo un bel po'... ci sarà la famiglia di papà e quella di mamma... presumo che zia Daphne e la nonna stresseranno la mamma come al solito-disse annoiato -E tu Alissia?- La ragazzina posò la bacchetta, che aveva usato per asciugarsi, e rispose alla domanda dell'amico

-Nulla di particolare, quest'anno non siamo in molti, siamo cinque. Io, Richard, papà, mamma e Lumacorno, a quanto pare, vuole prendersi un po' di ferie- Al crollò sul tavolo

-Non ne posso più! Odio trasfigurazione! C'è troppo da studiare!- si lamentò. Alissia sospirò

-Per te è sempre troppo, Potter- disse scocciata. Scorpius sorrise

-Al per curiosità, c'è una materia che ti affascina?- Al annuì

-Magia contro le arti oscure, è interessante... piaceva anche a papà- disse sorridendo -Tralasciando che era obbligato a saperla, se no sarebbe stato ucciso quasi subito. Domani dobbiamo cominciare fare i bagagli e la sera si parte... che noia... Riddle conosci qualche incantesimo?- lei si alzò e lo guardò truce

-Si ma non ho intenzione di dirtelo- Scorp fece gli occhi da cerbiatto

-E a me?- Alissia li colpì entrambi

-NO! Siete troppo pigri per i miei gusti, mettere quattro maglioni in valigia non vi farà male!- disse ritirandosi nel dormitori. I due delusi sussurrarono ''Che bel caratterino!''

 

  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Synacky_