Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: hogwartsavalon    11/03/2013    2 recensioni
Emily è una ragazza molto riservata, che odia la tecnologia.
Conosce il suo amico Andrew, che la aiuterà in tutte le occasioni.
Ma un segreto che la sconvolgerà, sarà la decisione della sua vita, sia fra i due mondi, che in amore.
Grazie alla mia fantastica amica Aurora, a cui ho assegnato un personaggio, e che mi ha aiutato a scrivere la storia.
Genere: Azione, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La sveglia suonò e Emily non riusciva ad alzarsi, non perchè era stanca, ma oggi era interrogata a spagnolo, ed era preoccupata. Mantre scendeva le scale continuava a ripetersi tutto. Hace frio, hace calor, que aburrimento, estoy cansada, lo siento... Non fece colazione, stranamente. Non aveva fame quel giorno, Forse sono agitata, pensò tra se e se. Saluto' la madre e corse alla fermata del bus. C'era una ragazza, Alice, le era molto simpatica e ogni mattina facevano delle chiacchierate interessanti. "Ciao Alice!" urlò Emily a pochi metri dalla fermata. "Ciao Emily! Sei venuta prima oggi?" le chiese. "In verità non ho fame, forse perchè.." si fermò notando Alice che frugava dentro lo zaino. Le porse una barretta di cioccolato. "Vuoi?" chiese gentilmente Alice. Appena Emily vide la barretta, la voglia di mangiarla era tanta, ma poi le venì la nausea. Strano, adorava i dolci."No grazie. Non ho molta fame oggi." "Okay" poi Alice fece un sospiro di sollievo. "Finalmente è arrivato il bus, credevo di saltare la prima ora, oggi è stranamente in ritardo." Oggi per Emily era tutto strano: non riusciva a mangiare, era agitata per un'interrogazione, e lei non lo era mai, anche se in quella materia fà schifo. Dopo due fermate arrivò sull'auto Andrew. Tutte le ragazze quando lo vedevano si mettevano a posto i capelli, si sistemavano e iniziavano a incipiarsi il naso con quel pastrocchio marrone, che Emily odiava. Lei era una ragazza acqua e sapone, si truccava solo per i balli scolastici, mettendosi una semplice matita. Non aveva acne e nemmeno un punto nero. Era normale dato che non le era venuto il ciclo a 15 anni, ma lei se ne faceva una ragione. Ogni volta che ci pensava diceva tra se e se: "Sono solo troppo minuta di corpo, troppo magra per averlo." Diciamo che era un modo di auto-convinzione, anche a Emily pareva strano. "Ciao ragazze" disse Andrew con la sua adorabile voce. "Ciao Andrew" risposero loro contemporaneamente. "Oggi ho un test di inglese, ma ovviamente, andrà benissimo." Disse lui scherzando. "Non scherzare," disse Alice, "tu prendi tutte A e A+. Il massimo dei voti che prendo è una A- in inglese." rispose Alice seccata. Emily non rispose, era troppo agitata e troppo strana quel giorno. Almeno c'erano i suoi amici che la tenevano sempre felice, in ogni momento della giornata. "Ed eccoci arrivati." sbuffò triste Alice. Tutti e tre si salutarono e andarono ai loro armadietti. Emily ne approffitto' di quei cinque minuti e continuò a ripetere tutto il programma di spagnolo. Lo sapeva benissimo, ed era soddisfatta di se stessa. A fine semestre voleva avere otto alle lingue, così la madre sarebbe stata fiera di lei. "Signorina Jackson." disse la professoressa Pike. "Eccomi Professoressa." disse con voce tremante Emily. "Mi deve coniugare tutti i verbi irregolari che abbiamo studiato, alla lavagna." Emily li scrisse tutti, senza nemmeno un errore. La professoressa sorrideva, e dopo il decimo verbo che scriveva giusto la fermò. "Grazie signorina Jackson, le do una A." Una A?! urlò Emily dentro di se. Voleva abbracciare e baciare la prof., ma infondo il merito era suo, quindi si limitò a dirle un semplice "Grazie." Quando la campanella suonò, il suo peso che aveva dalla sera prima svanì, aveva preso una A, non ci credeva ancora. Prese i libri di Studi Sociali dal suo armadietto, e ando' in classe. Sinceramente si pentiva sempre di aver sceldo Studi Sociali, credeva che era un po' più socialità e meno studio. Comunque le piaceva sapere le culture del mondo, a lei interessavano. Alice era a quel corso, quindi si sedevano sempre vicine,e, per non farsi sentire dalla professoressa, si inviavano bigliettini con scritto di tutto e di più. Finalmente è suonata, pensò Emily con un tono seccato. Alice ed Emily uscirono dalla classe, ed entrarono nella mensa, aspettando Andrew. Poi mentre parlarono, un ragazzo spuntò da dietro le spalle, facendole sobbalzare dalle panchine del tavolo. Era Andrew. "Andrew, ti uccido." disse Emily con tono serio. "Grazie, anche io ti voglio bene" disse con un tono sarcastico mentre appoggiava lo zaino sulla sedia con noncuranza. "Emily ha preso una A in spagnolo" gli disse Alice. "Senza il mio aiuto? Strano.." concluse poi con una risatina sarcastica. Poi Emily diede un morso al panino, ma appena il boccone superò la trachea, Emily mollò il panino sul tavolo e corse in bagno. Alice la seguì e quando entrò in bagno sentì Emily vomitare. "Emily stai bene?" disse preoccupata Alice. "S-si," balbettò lei, "ora chiamo mia madre e le dico di venire, tornerò a casa" "Se vuoi la chiamo io" disse dolcemente Alice mentre componeva il numero di casa dei Jackson. "Grazie, ora meglio se torno all'armadietto." Mentre stava andando via, nel corridoio Alice le urlo' "Tua madre ha detto che viene fra due minuti." Emily si limito' ad annuire, poi appoggiò la testa sull'armadietto e pensava cos'è che le andava male quel giorno. Poi qualcuno la chiamo', era la mamma, che la caricò in macchina e la portò a casa. "Questo di farà bene" le disse la madre mentre preparava una zuppa calda. Le porse il piatto davanti. Lei infilò in bocca una cucchiaiata, ma appena infilato in bocca, corse in bagno a vomitare. Bulimia, è sicuramente bulimia. Pensò Emily. "Cos'ha la ragazza?" disse la dottoressa. "Appena mangia, rigurgita, non so che fare, le ho provate tutte." dissè la madre preoccupata. "Ora le facciamo una visita e vediamo, mi dispiace, ma lei deve uscire." disse dispiaciuta la dottoressa. Emily si stese sul lettino e la dottoresa iniziava a fargli di tutto, persino ecografie. Che esagerazione. Pensò Emily, infondo, le sembrava un po' troppo per quello che forse potrebbe essere un disturbo alimentare, o bulimia, come pensava lei. "E' solo un'ago, tua madre mi ha detto che non hai mai fatto un'analisi del sangue, e ne approfitto ora." Emily era d'accordo, infondo non le fece poi tanto male. Poi ad un certo punto vide la dottoressa spalancare gli occhi e indietreggiare, spalancò la porta e la madre si avvicinò a lei. "Allora?" chiese la madre impaziente. "S-sua figlia... è impossibile... cosa... la porti via da qui". "Cosa succede?" "La porti via." concluse la dottoressa in modo arrogante.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: hogwartsavalon