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Autore: JustNiki    12/03/2013    2 recensioni
Lei ha dedicato la sua adolescenza al giornalismo. Il suo sogno si è avverato.
Hope lavora per un importante giornale inglese. Ma presto le sarà affidato un servizio su una boyband. Tra divertimento e problemi nascerà qualcosa destinato al fallimento oppure no... ?!
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Un amore in prima pagina '
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Logan Lerman si stava avvicinando sempre di più a me con fare malizioso e nel frattempo si stava togliendo con classe la cintura. Intorno a noi era tutto buio ma lui era illuminato, neanche fossimo stati sotto i riflettori di un palcoscenico. Quando arrivò davanti a me mi prese la mano destra e se la posizionò sulla chiappa, tutto ciò senza proferire la ben che minima parola. Ma infondo chi aveva bisogno di parlare?! Avevo di meglio da fare, come palpargli il culo. Lui avvicinò le sue dolci labbra alle mie e……

DRIIIIIIIN, DRIIIIIIN, DRIIIIIIN……

Scattai in avanti. Ma perché la sveglia doveva sempre suonare sul più bello?! Una ragazza single dormiva tutta la notte cercando di sognare di farsi Logan Leerman e quando finalmente ce l’aveva fatta la sveglia doveva svegliarla sul più bello. Avevo già fatto quel sogno altre volte e ogni volta non riuscivo a terminarlo. A furia di toccare la chiappa di Logan, nel sogno, avevo i calli sulla mano nella realtà!
Guardai la sveglia sbuffando e incenerendola con lo sguardo ma d’altronde non era colpa sua. Ero io che la puntavo alle 8,15 di ogni santa mattina. Quella notte per di più ero tornata alle 4 perché Finn, marcus, io ed una loro amica , di cui non ricordo il nome, eravamo andati in discoteca quindi avevo dormito ben poco.
Avevo bevuto qualcosa come 12 drinks e il mal di testa da sbornia ora si faceva sentire forte e chiaro. Mi chiedo come mai non fossi stata ricoverata in ospedale per coma etilico quella notte. Credo di esserci andata molto vicino.
Andai in bagno per sciacquare quello schifo di faccia pallida peggio di quella di un cadavere. Poi improvvisamente mi ricordai che non sapevo dove andare e a che ora andare a incontrare la boyband per il mio articolo. Il direttore del giornale mi aveva chiamato il pomeriggio precedente dicendo che in mattina mi avrebbero inviato un messaggio con tutte le indicazioni.

Mi precipitai in camera per cercare il cellulare in mezzo al quel casino di vestiti sparpagliati per la mia stanza. Quando dopo una lunga ricerca lo trovai vidi che era arrivato un messaggio da appena mezz’ora da un numero sconosciuto.


 
“ Salve signorina Harris il suo appuntamento con gli One Direction è confermato per stamattina alle 10 al Royal National Hotel in Bloomsbury. La preghiamo di tenersi libera per tutto il giorno perché dovrà seguire i ragazzi nei loro impegni quotidiani. Grazie! L’aspettiamo….
P.S. io sono il loro manager ;) “
 

Fui sollevata del fatto che mi avesse detto il nome della band così avrei potuto fare qualche ricerca prima di andare. Mi girai verso l’orologio della mia camera che segnava le 9,25! I miei occhi si dilatarono. Non poteva essere! Non ce l’avrei mai fatta in tempo. Corsi in bagno e mi truccai vestendomi. Non chiedetemi come, è una capacità che ho acquisito grazie al mio essere ritardataria.

*******

Usci dalla metro e risalii le scale che mi portarono in superficie a Russell Square. Controllai per l’ennesima volta l’ora sul mio ipod, erano le 9,58. Ero già stanca, non avevo fatto colazione e ora mi toccava correre per fare quei pochi metri che mi separavano dall’hotel. Raggiungi l’hotel con la fronte tutta sudata e mi diressi alla reception dove chiesi degli One Direction, non dopo aver controllato il loro nome sul messaggio. Non mi entravano proprio in testa. Mi sembra un nome senza significato e troppo stupido. Non che i nomi delle band fossero particolarmente intelligenti. Tipo i BLUE che cazzo di nome è?! Cos’era il loro colore preferito. Seguendo questo ragionamento mi venne in mente una domanda da fargli durante l’intervista. Nel frattempo il receptionist mi aveva fatto accomodare  in una stanza con dei tavolini e dei sofà! Poggia la mia borsa sul sofà e feci per recarmi in bagno a darmi una sistemata ma poi abbastanza indecisa tornai a prendere la mia borsa e andai in bagno carica come un asino. Quando usci dal bagno, una volta asciugate tutte le lacrime di sudore e aver sistemato i capelli, mi buttai di peso sul sofà che sembrò reggere abbastanza bene al mio DELICATO peso (tanto per essere ironica). Inizia a tamburellare i piedi a terra e le dita sul morbido sofà di pelle. Ero agitata per la mia prima intervista. Ovviamente non era la primissima rivista ma la prima da vera giornalista e la cosa mi metteva un’ansia tremenda. Mi alzai dal sofà non potendo più sopportare quell’attesa e inizia camminare avanti e indietro. Notai un enorme specchio che ricopriva l’intera parete e ne approfittai per avvicinarmi ed aggiustare ancora una volta i capelli. Nello stesso istante una porticina si apri da quello che poco prima avevo creduto solo uno specchio e un omone ne uscì fuori avvicinandosi a me.

<< Buongiorno! Lei è la signorina Harris, giusto? >> mi porse la mano.

Strinsi la sua mano << Si sono proprio io! >>

<< Perfetto io sono il loro manager e guardia del corpo, Paul Higgins , mi segua per favore. >> apri la porticina da cui era entrato e lo segui dentro.

Dietro a quello specchio c’era una grande stanza insonorizzata usata come studio per le prove, credo.  All’interno c’erano microfoni, chitarre sparse per la stanza, due batterie e  dei sofà. Un gruppo di ragazzi era intento a parlare tra loro mentre un altro ragazzo castano era seduto davanti alla batteria in stato comatoso. Ci spostammo nel centro della stanza e girandomi notai che dall’enorme specchio si riusciva a vedere oltre la stanza dove mi trovavo poco prima. Le mie guance si arrossarono pensando che avessero potuto vedermi sfasare per l’agitazione poco prima. Paul si schiarii la voce e il gruppo di ragazzi che parlottavano tra di loro si girò a guardare verso di noi con dei sorrisoni dolcissimi. Erano 5 bellissimi ragazzi. Pensai che fossero i componenti della  band visto che il direttore del giornale mi aveva detto che erano 5.

Paul iniziò le presentazioni. << Ragazzi, lei è la signorina Harris che vi seguirà per tutta la settimana e vi intervisterà quindi comportatevi da persone civili *disse con un sorriso malizioso guardando quella mandria di ormoni che aveva già iniziato a studiare il mio corpo* >>

Ero a disagio, non mi piaceva essere guardata, soprattutto da gente che neanche conoscevo. Uno dei ragazzi dalla pelle ambrata si avvicinò a me porgendomi una mano. Prima di stringerla notai che il suo braccio era completamente pieno di inchiostro nero. I suoi tatuaggi erano irriconoscibili , si confondevano gli uni con gli altri.

<< Hope Harris. >> dissi sorridendogli e stringendo la sua mano.

<< Zayn Malik. Piacere di conoscerti Hope! >> aveva due occhi tremendamente profondi. Le mie gambe cominciarono a fare GIACOMO GIACOMO mentre mi strinse la mano in modo deciso.
Seguendo l’esempio del primo anche gli altri ragazzi si avvicinarono a me presentandosi.

<< Io sono Liam. Liam Payne. >> sorrisi

<< Aaah, pensavo fossi Bond, James Bond! >> dissi stringendogli la mano, stavo iniziando a sciogliermi. I loro sorrisi mi facevano sentire a mio agio. Tutti risero alla mia battuta e un ragazzo battè una mano sulla spalla di Liam. Poi mi porse la sua mano.

<< Io sono Andy Samuels. Incantato di conoscerti Hope. Ah sappi che sono single! >> Le mie guancie preserò un colorito rosso intenso e i ragazzi si misero a ridere anche a quello.

<< Ah, grazie per l’informazione Andy! >>

<< Io sono Harry! >> un faccino tondo contornato da dei bellissimi riccioli castani uscì da dietro le grandi spalle di Andy.
Inclinai leggermente la testa di lato per vederlo meglio. Era un angelo dagli occhi verdi. << Piacere di conoscerti Harry >> quel viso mi era stranamente famigliare. Bah…. Forse inconsciamente gli avevo visti in qualche foto questi One Direction.

<< Ed io sono il boss. Louis! >> alzò il sopracciglio ammiccandomi. E la sua faccia era talmente buffai che gli scoppiai a ridere davanti. Tutti mi guardarono un attimo accipigliati e poi scoppiarono a ridere insieme a me.

<< Perché tutti ridono sempre di me?! >> disse Louis ancora offeso.

<< Perché sei nato per far ridere. Non sei il boss tu sei il giullare di corte dei One Direction >> gli disse Liam appena riprese fiato dalla risata.
Louis lasciò perdere il suo broncio e mi risolve un dolce sorriso. Non sapevo cos’altro dire così sparai…

<< Quindi se ai One Direction non dispiace vorrei iniziare a fare qualche domanda! Vi va di sedervi su quei divanetti? Poi giuro che vi lascio a quello che stava facendo mentre vi guardo e magari scatto qualche foto. >>

<< Ma ne manca uno… >>

<< Aah, ma non eravate cinque? >>

<< Si, ma io sono solo un amico. Mooolto intimo ma un amico. >> Andy intonò il “mooolto intimo” con fare malizioso e non fui l’unica ad accorgersene.

<< Ah, l’altro non arriva?! >> dissi girandomi verso il ragazzo alla batteria che stava ancora dormendo.

<< No, quello è Josh! Ed ha ancora il dopo sbornia! Veramente l’atro membro è qui ma ti stavamo guardando mentre eri fuori e….. Niallll !!! >>

Si senti un piatto della batteria ribaltarsi a terra procurando un rumore assordante ma che non copri una bestemmia da parte di un biondino che si alzò dal suo nascondiglio, proprio sotto la batteria. Quando il biondino si alzò le mie guancie presero ancora una volta un colorito rosso intenso e provai una vampata che salì per tutto il mio corpo. Non potevo crederci. Che razza di colpo mi stava tirando il destino? Quel ragazzo era proprio lui. IL LADRO DI BACI.
Si avvicinò lentamente a noi anche lui evidentemente  imbarazzato dalla mia presenza e dal fatto di esser stato beccato sul fatto. Che ci stava facendo dietro alla batteria? Si stava nascondendo da me?
Indossava una tuta larga e una canotta altrettanto larga che lasciava praticamente scoperti i suoi pettorali, che se posso permettermi di aggiungere erano mozzafiato. Ben scolpiti ma non troppo pompati.

<< Ciaoo. Sono Niall, piacere! >> disse porgendomi la mano.

<< Piacere Hope >> dissi senza ricambiare la sua stretta di mano. Non ci pensavo proprio. Aveva ottenuto già fin troppo da me. Ora finalmente capivo dove avevo visto Harry. Doveva essere il ragazzo che era stato assalito dalle fan e ora capivo anche perché Niall mi aveva baciato. Non voleva essere visto dalle fan. Che razza di persona bacia una ragazza a caso per nascondersi da persone che lo idolatrano?! 

 
 





 
 

*Spazio autricetta da strapazzo* 

HOOOOOOOOOLAAAAAAAAA! QUE TAL?!?!? 
Spero todo bien! =) L'ho riletto velocemente prima di caricare il capitolo, spero che non ci siano errori o che non faccia troppo schifo! Mi faceva troppo ridere la scena di Niall che da bravo idiota sbatteva la testa contro il piatto della batteria! Spero vi piaccia! Fatemi sapereeeee! Vi voglio bene! ;) 
Recensite per favore! Non perchè io mi diverta a rompervi i coglioni dicendo di recensire o perchè voglio tante recensioni ma piuttosto perchè ho bisogno di qualche recensione per sapere se posso andare avanti a scrivere o se vi fa proprio schifooo! Grazieeeee 

   
 
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