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Autore: Variabile    28/09/2007    1 recensioni
Cosa fareste se scopriste di essere stati adottati? E che il vostro padre naturale era un cavaliere? E che ora voi dovrete seguire le sue orme? ( è la mia prima fic a capitoli! Abbiate pietàààààààààààààà!) Grazie. IMPORTANTE: I primi quattro capitoli, non sono molto fantasy! Sono per lo più introduttivi, per spiegare la storia vera e propria: mi dispiace, se volete potete partire a leggere dal quinto, ma non vi assicuro che capirete molto! XDXD
Introduzione modificata dall'assistente amministratore Lupus
Genere: Romantico, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Scarlet Brown Il sole era ormai alto in cielo, e malgrado si fosse accampato al margine della radura, i rami spogli non lo avevano protetto dalle interperie, e ora si ritrovava con il volto bagnato, probabilmente effetto postumo di una nevicata notturna. Si asciugò il viso con la manica della maglia e rabbrividì. Poi si alzò e sellò il cavallo.
Infine si mise addosso la mantella, che essendo stata stesa a terra per proteggerlo dal freddo, ora era leggermente umida, malgrado fosse impermeabile.
Montò a cavallo e con un colpo dei piedi, ne aumentò l'andatura e si strinse le briglie attorno alle mani.
Mancava circa un ora di viaggio per raggiungere Tryniet. Obiettivo: imbarcarsi per Giantstray.
Riprese a nevicare, stessa luce malata dei raggi del sole che riuscivano a trapassare quella colte di nubi così opprimenti.
Continuava a dannarsi per il sogno della sera precedente, non si dava pace. Perchè? Perchè?
Ma il perchè lo avrebbe scoperto solo molto tempo dopo, dopo aver assaggiato la gloria e soprattutto il fallimento e la polvere. La mia maledizione è stata quella notte di inverno di quindici anni fà...
Aumentò l'andatura. Riprese a nevicare. Cadevano fiocchi di neve grandi come un pugno, ma facevano più male, perchè così non riusciva a smettere di pensare a quell'incubo... L'uomo di bianco stava assoggettando il suo cervello.
Perchè? Perchè? Perchè a me? Perchè adesso? Perchè mai?
Alzò il cappuccio del mantello, scostando leggermente la neve con la mano. I suoi capelli neri erano impregnati di neve e odoravano di pioggia. I suoi occhi azzurri non erano più inespressivi come ghiaccio, ma ora erano illuminati dalla determinazione. Il suo cuore, sotto il mantello nero, batteva della certezza di chi sà che sta per dare il tutto per tutto.
In lontananza intravide il profilo grigiastro di Tryniet, stagliarsi contro la neve immacolata.
Attorno a se, solo piccolo cristalli di ghiaccio. Candidi, come l'uomo del sogno. Puro come la neve. E io?
Entrò nella città senza destare minimamente l'attenzione delle guardie al cancello, che evidentemente non si preoccupavano delle motivazione che aveva potutto spingere un ragazzo così giovane ad intraprendere quel viaggio.
La cittadina era deserta. Le uniche anime erano quelle di qualche mattiniero bottegaio, che si svegliava presto per preparare la merce all'acquisto.
Per il resto nulla. Seguì la strada centrale, il leggero rumore delgi zoccoli dello stallone nero, era attuttito dal manto di neve sulla strada di pietra.
Arrivato al molo, la brezza marina gli entrò piacevolmente nelle narici. Il mare era grigio e spumeggiante.
Seduta su un masso, una figura avvolta in un mantello rosso, contemplava beata il mare.
Ad un tratto, poi, si svilò il cappuccio.
A Stephan mancò il fiato. Era una ragazza. E non una semplice ragazza, ma una ragazza stupenda, coi capelli di un rosso fuoco ( per far piacere alla Secchan... grazie per la recensione, Nee-san!!! N.d.A), raccolti in due treccie sottili, ma molto lunghe. Aveva i crampi allo stomaco. Stupido, è SOLO una ragazza, quando affrontterai un nemico, cosa farai? Ti lascerai sopraffarre? Sono davvero uno stupido! Cosa mi succede... Ho i crampi allo stomaco! Ma purtroppo Stephan non sapeva che amare è più difficile che affrontare cento agguerriti nemici.
Si avvicinò alla ragazza. Quando fu distante da lei meno di un metro, quest'ultima si voltò. Maledetti stivali che scricchiolano nella neve! Aveva la pelle pallida, e gli occhi di un verde scuro, con l'iride cerchiata di nero.
-St...Stephan...Malory...-
Una voce squillante, timbro pulito e alto. -Scarlet Brown, piacere-
Scarlet, rosso scarlatto. Rosso come la passione. Rosso come i suoi capelli, come il suo mantello, come il...sangue...
-Scusa se sono indiscreto, dove sei diretta?-
-A Giantstray, perchè?-
-No... cioè...Ehm... Anche io vado a Giantstray...-
-Possiamo viaggiare assieme, no? Abbiamo più o meno la stessa età...-
-Uhm, si... Io ho diciassette anni...-
-Bene! Io sedici, piacere di conoscerti!-
-Certo, piacere...- Rispose timidamente il ragazzo, metre pensava
Scarlet Brown, che nome particolare...
Che bello fare la sua conoscenza...
Il piacere è tutto mio,
FIDATI!-




Grazie per le recensioni!!!!!!!!!!!!
Grazie mille a Dark, che ha scritto la prima "recensione" .
Grazie a SelphieT, grazie davvero!
E sopratutto, ultima ma non meno importante, GRAZIE A SECCHAN, che si merita tutti i miei complimenti: I capelli rossi di Scarlet sono per te ( conosco la tua passione per Gaara, credo ti faccia piacere... N.d.A)

Scusate se l'ho pubblicata più tardi rispetto al solito: Un disegno geometrico su A3, mi ha dato parecchio filo da torcere, questa sera!
Ciao a tutti! Prometto, aggiorno prima possibile!
  
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