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Autore: Sakurina    01/10/2007    5 recensioni
La mia storiella è tutta INOxSHIKAMARU!!! A causa di persone che continuano a intromettersi fra di loro, Ino e Shika si troveranno a dover affrontare una serie di incomprensioni che metteranno a dura prova il loro legame...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Shikamaru Nara
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Tu Sei Mia

Tu Sei Mia!!!

Ehi, ciao, sono Sakurina e questa è la mia prima fanfic! In realtà Ino e Shikamaru sono una coppietta che mi piace troppo e ultimamente mi sto acculturando su di loro… e mi sono ingegnata per scrivere un paio di ficcy, una incentrata più su Shikamaru e un’altra più seria tutta su Ino! Questa è quella più soft su Shikamaru! Nel primo capitolo entrerà in gioco un suo vecchio antagonista che ho inventato io, potrà sembrare noioso ma sarà proprio lui a mettere i bastoni fra le ruote a  Ino e Shika! Spero che vi piaccia! Tin! Baciotto Sakurina.

 

CAPITOLO 1.

Missione: Abbattere Shikamaru Nara!

 

Anche quella mattina il sole era il padrone incontrastato del cielo. Ma nonostante ciò, il vento sferzava gelido e tagliente per tutte le strade di Konoha. E, ovviamente, spazzava via le nuvole, lasciando il cielo di un azzurro irreale e intenso, così intenso da dar persino fastidio alla vista.

Shikamaru sbuffò annoiato, tirando fuori un pacchetto di sigarette e portandosene una alla bocca. Un cielo senza nuvole non era degno della sua attenzione. Era vuoto e privo d'interesse.

Decise perciò di farsi un giretto per le vie di Konoha, tanto per ammazzare il tempo. Nonostante fosse una bella giornata soleggiata d'inizio primavera, le vie del villaggio erano deserte a causa di quell'aria ancora carica del gelo invernale.

-"Uff... che scocciatura!"- sbuffò Shikamaru, alquanto irritato. Quel dannato vento gli impediva di accendersi quella benedetta sigaretta. Spazientito, la gettò a terra e si diresse filato verso casa.

"Che palle... passare una bella mattina di sole chiuso in casa per colpa di questo freddo boia..." pensò "...d'altronde chi vuoi che esca con questo vento? Solo i cretini... bene Shikamaru, cominci a darti del cretino da solo, mi fa piacere... si vede che il tuo quoziente intellettivo comincia a diminuire col passare degli anni... o forse sarà la nicotina?".

In quel preciso istante, il ragazzo si fermò, ancora più scocciato. Si era accorto della presenza di qualcuno già da qualche minuto, ignorandolo; ma visto che non sembrava demordere, decise di affrontarlo a quattr'occhi.

Sospirò, chiudendo gli occhi e concentrandosi. Sicuramente non era un ninja molto esperto, in quanto si muoveva rumorosamente e Shikamaru era già riuscito a localizzarlo.

-"Avanti... vieni fuori..."- disse a voce abbastanza alta, il necessario per essere sentito. Ovviamente il tono lasciava trasparire perfettamente la sua irritazione. Improvvisamente, una risata sforzata e innaturale rieccheggiò per la stretta via e immediatamente davanti a Shikamaru apparve un giovane alto un po' più di lui, dai capelli rossicci e gli occhi castani, abbastanza carino, suo coetaneo, che conosceva fin troppo bene.

-"Ah ah ah! Ciao Shikamaru Nara! E' da un po' che non ci si vede, eh?"- sorrise arrogante il ragazzo, puntando il dito contro Shikamaru.

-"Oh no... ti prego... ci mancava anche questa scocciatura..."- sbuffò Shikamaru.

-"Come sarebbe a dire "scocciatura"?!"- sbottò il ragazzo dai capelli rossi.

-"Sarebbe a dire che oggi non è proprio giornata per piantar grane, Koichi!"- ringhiò Shikamaru, passandogli oltre, ignorandolo.

Koichi Noriji si voltò, alquanto alterato e offeso per essere stato ignorato, come al solito, dal suo grande rivale.

-"Ah ah ah! Ho capito! Ti senti minacciato perché sai che adesso sono un chunin, eh?"- ghignò divertito Koichi.

Shikamaru scoppiò in una fragorosa risata, voltandosi verso il ragazzo.

-"Era ora che diventassi chunin, ragazzo mio! E' da quattro anni che ripeti l'esame!"- lo sbeffeggiò.

-"Cosa?! Ehi!!! Solo perché tu sei diventato chunin a dodici anni non vuol certo dire che sei più forte di me!"- ringhiò Koichi, che era riuscito a passare l'esame solo all'età di sedici anni.

-"Già... sicuramente però sono più intelligente... tu che dici?"- lo provocò Shikamaru. -"...e sai, per diventare un ninja bisogna essere sia forti che intelligenti... e dubito che la tua intelligenza sia aumentata in questi quattro anni..."-

-"Che stai insinuando, Nara?!!!" ringhiò Koichi.

-"Niente, sto solo analizzando la pura verità... cioè che con i soldi si può comprare tutto, caro Noriji, e se penso che il tuo ricco papino ci ha messo ben quattro anni per corrompere gli esaminatori per farti passare l'esame, deduco che l'intelligenza non è proprio una dote di famiglia..."- ghignò divertito Shikamaru.

Koichi divenne rosso per la rabbia e tirò un urlo per il nervoso.

-"Non te la prendere, Koichi... beh, se cominci a cercare di corrompere gli esaminatori già da quest'anno, forse fra qualche decennio riuscirai a diventare un jonin, non credi? Ora, scusami, ma per quanto sia piacevole e inutile stare qui a sprecare il mio tempo prezioso con te, me ne devo andare... addio!"- e dicendo questo alquanto seccatamente, Shikamaru riprese tranquillamente la via di casa, lasciando un Koichi alquanto furibondo e profondamente offeso.

 

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"Non finisce qui... Shikamaru Nara..." pensava furibondo Koichi, che ora bighellonava nervosamente per le vie di Konoha. Sembrava che non sentisse neanche il gelido vento, tanto era intento a litigare con Shikamaru nella sua mente. Erano rivali da quando avevano cinque anni, ovvero da quando si erano conosciuti alla scuola ninja e da lì era scoppiata una serie infinita di dispetti e tranelli, che ovviamente vedevano sempre Koichi come perdente. Fin da piccolo Shikamaru si era dimostrato sempre superiore sia fisicamente che intellettualmente. E Koichi lo detestava dal profondo del suo cuore più di chiunque altro al mondo. Il ragazzo si rendeva perfettamente conto che senza i soldi di suo padre, non sarebbe mai potuto diventare un ninja a causa della sua ottusità e della sua codardia. Ma la sua era un'antica stirpe di ninja e per nulla al mondo Koichi avrebbe voluto essere la vergogna della sua famiglia. D'altronde sapeva utilizzare molto bene le tecniche speciali che gli derivavano dalla famiglia Noriji: sapeva maneggiare a meraviglia polveri velenose, allucinogene e soporifere. Però per tutto il resto era abbastanza impedito.

"Ti giuro che mi vendicherò per tutti gli affronti e le beffe che mi hai fatto, Nara... giuro che troverò il tuo punto debole e riuscirò a batterti definitivamente... è impossibile che tu sia così perfetto... ma quale sarà il tuo tallone d'Achille?". Koichi si fermò pensieroso nel mezzo della piazza. Cercò di immaginare quale potesse essere la debolezza di Shikamaru, ma non gliene venne in mente nessuna. E comunque era un lavoro troppo complicato per lui. Mentre decideva che avrebbe assegnato quel compito a qualche spia che lavorava per suo padre, Koichi passò davanti alla taverna dove il Team 10 era solito ritrovarsi. E difatti Koichi vide che seduto ad un tavolo stava proprio il grasso e buon Choji Akimichi, il migliore amico di Shikamaru, cui punto debole era (senza dubbi) il cibo. E fu proprio questo pensiero a balenare nella mente di Koichi, che cercando di nascondere un ghigno soddisfatto, entrò nella locanda. Si avvicinò a Choji e con un sorriso affabile prese posto vicino a lui.

-"Ciao Akimichi, come va?"- chiese sorridente Koichi.

-"Oh ciao Noriji... come mai da queste parti?"- lo salutò Choji.

-"Oh... così, passavo da queste parti e quando ti ho visto ho pensato di farti un salutino... hai appuntamento con qualcuno?"- cominciò a tastare il terreno Koichi.

-"Sì, ho appuntamento con Shikamaru fra due orette..."- rispose Choji mentre tirava fuori il portafoglio per contare le finanze residue.

-"Ah sì? E cosa ci fai qui per due ore da solo?"-

-"Mangio, ovviamente."- rispose deciso Choji.

-"Ah..."- rimase interdetto Koichi.

-"OH NO!"- sbottò Choji, fissando il portafoglio vuoto.

-"Mmh... che c'è?"-

-"Ho finito tutti i soldi... non posso più mangiare niente..."- rispose il desolatissimo Choji.

-"Ma non ti preoccupare per questo, amico mio! Ci penso io! Cameriere, porti cinque porzioni di carne per il mio amico qui!"- sorrise Koichi, affabilmente.

-"Oh grazie mille Noriji!!! Chiedimi qualunque cosa in cambio!!!"- si commosse il ragazzo robusto.

-"Beh... non per sembrarti un affarista, ma... mi sapresti dire ad esempio... che so... che tipo di ragazze piacciono a Nara e se in questo momento esce con qualcuna in particolare?"- chiese disinvolto Koichi.

Choji non capì perché a Koichi dovessero interessare i gusti di Shikamaru (in realtà il cicciottello non sapeva della rivalità tra l'amico e Koichi), ma non appena ebbe sotto il naso una gustosa pietanza non perse mezzo secondo e parlò senza problemi.

-"Beh... a Shikamaru... piacciono le bionde, sì... ma devono anche essere intelligenti, altrimenti non ci trova niente d'interessante... tipo, mi sembra che ultimamente si veda con Temari della Sabbia, però... non so... Shikamaru parla raramente delle sue donne..."-

-"Ah sì, eh? Temari della Sabbia? Interessante... ora ti devo proprio lasciare amico mio! Ci si vede, eh?"- e dicendo questo, Koichi si alzò e corse velocemente fuori dalla taverna, mentre Choji s'ingozzava di cibo a più non posso.

 

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-"Ehi Nara!!!"-

-"Non è possibile..."-

Shikamaru si voltò svogliatamente. Aveva riconosciuto quella voce così irritante e non poté credere che dopo tutte quelle che gli aveva tirato dietro quella mattina Koichi fosse ancora lì ad importunarlo.

-"COSA DIAVOLO VUOI ANCORA, NORIJI?! ALLORA SEI PROPRIO OTTUSO! LEVATI DAI PIEDI!!!"- ringhiò il ragazzo, che aveva deciso di fermarsi a riposare sotto un albero anziché tornare a casa. La sua quiete fu interrotta dall'arrivo del rompiscatole.

-"Eh eh... carissimo Nara... sai, stavo pensando di chiedere a Temari della Sabbia di uscire con me..."- ghignò soddisfatto dall'alto della sua posizione. Shikamaru, intanto, che se ne stava sdraiato, appoggiato al tronco di un albero, fissava Koichi senza parole. "Questo è proprio andato..." pensava il povero Shikamaru, che non chiedeva nient'altro che qualche oretta di tranquillità.

-"...e si può sapere che cosa diavolo vuoi da me, idiota?!"- sbuffò scocciato Shikamaru.

Koichi rimase allibito.

-"Sc-scusa... ma... a te... non te ne frega niente se esco con Temari? No, cioè, nel senso... ma tu e lei non uscite insieme?"-

-"Sì, di tanto in tanto quando viene da queste parti ci vediamo, ma non c'è niente tra di noi, almeno niente di serio... ma si può sapere che diavolo vuoi? Farti gli affaracci tuoi è un optional?!"- ringhiò Shikamaru veramente spazientito. Ora il tono era davvero minaccioso e Koichi si sentiva un po' intimidito.

-"Ah... okay... va , allora Nara... ci si vede... ciao ciao..."- e dicendo questo, Koichi si defilò alla velocità della luce. Shikamaru borbottò qualcosa contrariato, poi cercò di ritornare ai suoi pensieri.

 

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La porta della taverna venne varcata per la seconda volta nel giro di un'ora dall'intrepido Koichi, che non mollava. Era assolutamente intenzionato a mettere fuori gioco Shikamaru Nara, ci fossero voluto altri dieci anni. Si diresse spedito verso il tavolo dove Choji stava finendo l'ultima delle cinque portate ordinate. Koichi si sedette con nonchalance di fronte a Choji, che lo fissò interrogativo.

-"Il dolce?"- chiese Koichi tutto sorridente.

-"Sì, magari..."- rispose l'ingordo.

-"Cameriereee! Ci porti un piatto per ogni dolce, grazie!"-

-"Ti adoro Noriji!"-

-"Anch'io ti adoro Akimichi e ti adorerò ancora di più se mi darai un'altra piccola informazione... ah, ovviamente puoi chiamarmi Koichi..."- sorrise col suo sorriso smagliante e collaudato.

-"Dimmi tutto!"- disse Choji, non appena arrivarono dodici tipi diversi di torta e almeno cinque dolcetti diversi.

-"Bene, caro Choji... dimmi un po'... altre donne nella vita di Nara?"- disse Koichi, convintissimo che le donne dovessero per forza essere il punto debole di Shikamaru.

-"Mah... in realtà oltre a Temari, sua madre e Ino, non è che Shikamaru abbia grandi rapporti con altre donne..."- disse Choji, azzannando una fetta di torta.

-"Ino?"- chiese Koichi, spaesato.

-"Sì, Ino Yamanaka... possibile che non la conosci?"-

-"Sì, ovviamente la conosco, è una delle ragazze più carine di tutta Konoha! Mi domando solo come faccia a conoscere Shikamaru..."- domandò Koichi.

-"Oh, beh, io, Shikamaru e Ino siamo amici d'infanzia e per di più siamo pure in squadra insieme, quindi... figurati! Ci conosciamo da una vita. Fra l'altro verrà pure lei qui tra poco."-

Gli occhi di Koichi si illuminarono.

-"In squadra insieme? Ah... quindi Shikamaru è molto affezionato a Ino, vero?"- chiese Koichi, sempre più interessato.

-"Mah... in realtà... quei due litigano sempre... anche se credo che si vogliano un gran bene..."- spiegò Choji.

-"Interessante..."-

-"...secondo me hanno un rapporto ambiguo, e la verità è che non si sono mai interrogati sui loro sentimenti reciproci..."-

-"Molto interessante!"-

-"...sanno sempre che ci saranno l'uno per l'altra e quindi credo che si diano un po'... come dire... per scontato, ecco..."- concluse Choji.

-"TROPPO INTERESSANTE!!! GRAZIE CHOJI!!!"-

Koichi scattò in piedi e corse fuori, dopo aver pagato un conto astronomico e aver lasciato per l'ennesima volta Choji da solo, in balia dei suoi dolci.

  
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