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Autore: hazzasvojce    15/03/2013    1 recensioni
Ad un certo punto sentii un rumore strano.
Harry non era piú nel letto di fianco a me.
Di lá, delle urla rompevano il silenzio.
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Quel cespuglio continuava a muoversi.
Io avevo sempre più paura.
Avevo paura che uscisse qualcosa di paranormale o qualcosa del genere.
Ok. Forse quel sogno mi aveva un po’ influenzato.
Ecco. Stava per uscire quella cosa. Qualunque essa fosse.
Ed ecco che saltò fuori… un coniglio. Un misero coniglio. Stavo morendo di paura per un coniglio.
Jess scoppiò a ridere. Anche Harry stava per farlo, ma si trattenne. Meglio per lui.

“Wow sorellona! Proprio terrificante!” disse Jess, continuando a ridere.
 
“Piantala Jess!!”. Faceva sempre così. Ogni occasione era buona per prendermi in giro.

“Ma dai! Ahahah come si fa ad avere paura di una cosa così?”
 
“Non credevo fosse un coniglio!!”
 
“E che credevi che f…”
 
“BASTA! SMETTETELA VOI DUE!” ci interruppe Harry. Lo guardammo e abbassammo lo sguardo. Aveva ragione.
 
Continuammo il viaggio.
Mia sorella faceva strada, mentre io e Harry le stavamo dietro.
Ogni tanto mi capitava di inciampare in qualche ramo o sasso, ma non mi azzardavo ad alzare lo sguardo.
Sapevo che, sotto i baffi, Jess rideva.
Poi, ad un tratto, sentimmo una voce. Io però non dissi niente. Non volevo essere ancora presa per pazza.
Stavolta fu Jess a parlare.

“Avete sentito?....Shh..” fece. Mettendosi il dito davanti alla bocca. 

In lontananza, si sentiva la voce di un ragazzo che gridava “AIUTO!”.
Provammo a capire da dove proveniva. Harry diceva da nord, io e Jess da sud.
Andammo prima verso nord e, poco più avanti, trovammo un ragazzo steso per terra. 
Era biondo, con gli occhi blu come il mare. E pareva avesse una caviglia slogata.
Aveva sui 19-20 anni.
Io e Harry provammo a tirarlo su e, uno per la spalla destra uno per quella sinistra, ci riuscimmo!
Però comunque non riusciva a camminare da solo.
 
“Abiti qui vicino?” gli chiesi io.
 
“Si, qua più avanti… vi dispiacerebbe accompagnarmi?”ci chiese. Come potevamo dire di no? Non riusciva quasi neanche a stare in piedi.

Mettemo le sue braccia intorno al mio collo e a quello di Harry, mentre Jess teneva il suo zaino.
Intanto che camminavamo, abbiamo parlato un po’.
 
“Come hai fatto a cadere così?” gli chiese Harry.
 
“Beh, stavo camminando quando sono inciampato in un ramo.”
 
“Anche io li odio” dissi io, mentre guardavo Jess. Lei si mise a ridere.
 
Intanto, eravamo arrivati. La sua baita era abbastanza grande.
Appena arrivati, lui urlò dei nomi.
 
“LIAM! LOUIS! ZAYN! SONO NIALL!! EI VENITE!!”
 
Arrivarono questi tre ragazzi alti più o meno uguale al ragazzo che tenevamo in braccio.
Arrivarono e glielo passammo.
 
“Grazie mille per aver aiutato Niall” disse il ragazzo con il ciuffo biondo.
 
“Nessun problema” disse Harry.
 
“Hey, volete restare per il pranzo? Così ci facciamo sdebitare.” Ci chiese il ragazzo con le bretelle.
 
“Non vorremmo disturbare”
 
“Nessun disturbo”
 
Guardai Jess e Harry per avere una risposta.
 
“VA ben e allora”
 
Ci fecero strada. 
Entrammo nella loro casa e subito buttammo le cose sul divano, seguite a ruota da noi.
Era pesante quel ragazzo.
 
“Io sono Louis” disse il ragazzo con le bretelle.
 
“Io Liam” il ragazzo con i capelli corti corti.
 
“Io Zayn” il ragazzo con il ciuffo,
 
“E io sono Niall”, il biondo.
 
“SI, NIALL IL FINTO BIONDO! AHAHAHAHAHAHAH!!” disse Louis ridendo.
 
“HEY!! NON RIVELARE I MIEI SEGRETI ALLA GENTE!” gli rispose Niall.
 
Notarono la perplessità nei nostri volti.
 
“vi spiego io… da piccolo, Niall era moro”. Disse infine Zayn.
 
“Aaah..” dicemmo in coro.
 
Liam venne fuori dalla cucina
 
“Ecco a voi il menù del giorno! Ci sono due ottime opzioni: pizza e pepsi…o…pepsi e pizza! Quale preferite?”
 
Ci mettemmo tutti a ridere.
Optammo per pizza e pepsi. La pizza mette sete.
Intanto che aspettavamo, ci mettemmo sul divano.
 
“Da quanto tempo vi conoscete?” chiese Jess.
 
“Beh” disse Zayn “ci conosciamo fin da piccoli. Ma quando abbiamo raggiunto i diciotto anni, abbiamo deciso di prenderci una casa tutta per noi!!”
 
“Bella idea!”
 
“E voi? Che ci fate qui da soli?”
 
“Beh, i nostri genitori ci hanno lasciato la nostra baita laggiù – indicai con il dito- quando se ne sono andati”
 
Tutti abbassarono lo sguardo.
Ad un tratto sentimmo odore di bruciato.
Louis corse subito in cucina e venne fuori dicendo: “Spero che vi piaccia la pizza un po’ bruciacchiata, ragazzi!”
Dicemmo che non c’era nessun problema.
Ci diedero la pizza su dei piattini e bevemmo la Pepsi in lattina. 
Era buona la pizza.
  
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