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Autore: ApeMaiaRosa    15/03/2013    3 recensioni
Avete presente quelle storie dove lei è dolce,ha modi fini,è sempre decisa in ciò che fa e riesce ad ottenere sempre ciò che vuole? Sapete il figo di turno famoso in tutta la scuola che sta sempre con la più troia di questo pianeta solo per l'immagine?
Bene.
Dimenticate tutto.
Perchè?
Perchè lei è una tipa che non si fa mettere i piedi in testa,è MOLTO insicura nonostante la forza non le manchi,è volgare nel parlare e non è per nulla dolce -o forse si?-
Lui invece è bello,sa di esserlo,fa di tutto per esserlo,a volte è davvero stressante per quanto è fissato con il suo aspetto e adora farsi i complimenti....si avete capito bene,se li fa da solo.Ma cosa più importante...udite udite...non ama essere al centro dell'attenzione.Strano per un tipo così no? Ma chi ha detto che in questa storia c'è qualcosa di normale?
Si parla di un amore nato per caso tra due amanti della musica che non sapevano neanche dove la parola amore stesse di casa.
Dal Cap.1
[...]Allora non lo sapevo ma quel ragazzo e quegli occhi mi avrebbero causato degli strani effetti.
Mia prima long,recensite perfavore! :D
Genere: Demenziale, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
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P.s Prima di cominciare a leggere questa storia vorrei dirvi che questo in realtà più che un capitolo è un prologo e che potrebbe sicuramente risultare noioso,vi chiedo solo di avere un po' di pazienza leggendo i capitoli che seguiranno perchè è in quelli che la storia prenderà pian piano sempre più forma,ok ora vi lascio alla lettura :)




In fondo cos’è l’amore?                                                         
Secondo la Scienza sono le endorfine che il nostro cervello rilascia facendoci credere di “essere innamorati”(*). Ma parlando di sentimenti cos’è davvero l’amore?                    
Forse le notti insonni passate pensando a lui?                                                                        
Il battito accelerato quando mi parla?                                                    
Il respiro affannato quando lo vedo?                                                                         
Le farfalle che si librano in volo nel mio stomaco quando siamo vicini?                                                        
Il totale vuoto che si forma nella mia mente quando siamo soli in una stanza?               
E soprattutto, ma perché cavolo ci sto pensando così tanto?                  
Fino ad un mese fa non mi sarebbe mai saltato in mente di pensare ad una cosa così…..così….strana! Ma fino ad un mese fa non conoscevo lui….Davide…solo il suo nome mi sembra così dolc- em un nome.
Eravamo all’Assemblea D’Istituto quando ci siamo conosciuti. Lui lì, sul fondo dell’aula magna col cappuccio della felpa in testa e le cuffie nelle orecchie. E chi lo avrebbe mai detto che avrei trovato qualcuno come me!
A già, non mi sono ancora presentata. Mi chiamo Elena ed ho 16 anni. Questo vi può bastare come presentazione? Vabbè ho capito, provo a descrivermi. Sono di media statura, capelli lunghi, scalati e castani, occhi del medesimo colore, ho la pelle molto chiara -per non dire che è dello stesso colore del latte- e questo a volte è davvero un grosso problema perché se arrossisco si vede subito. Sono una tipa alquanto stranuccia e sono una maniaca della musica….intendiamoci, amo il Rock e il Punk!
 Ritornando al discorso di prima. Ho incontrato per la prima volta Davide all’Assemblea D’Istituto. Mi ha incuriosita da subito, non solo perché aveva i miei stessi atteggiamenti ma perché vedevo qualcosa di diverso in lui. Tanto per cominciare non mi ha dato l’impressione di un idiota –perché si, i maschi sono tutti degli idioti pervertiti- e secondo ho avuto la sensazione che fosse solo. Ma non quella solitudine di quando non si ha compagnia, quella solitudine di quando hai la certezza di non avere nessuno che ti comprenda, nessuno che possa capire i tuoi stati d’animo. Mentre lo fissavo mi sono accorta che anche lui aveva incominciato a guardare me. La cosa assurda è che abbiamo continuato a farlo senza preoccuparci di rivolgerci la parola. Ad un certo punto ho creduto di essermi imbambolata davvero troppo e che probabilmente lo stavo infastidendo con la mia insistenza. Stavo per scusarmi quando mi ha rivolto un caloroso sorriso. Non un sorriso di circostanza, un sorriso vero e lo si capiva dal fatto che anche i suoi occhi in quel momento sorridevano…oddio i suoi occhi, li avrei guardati all’infinito…per tutto il tempo che ci fissammo mi accorsi solo dopo molto tempo quanto fossero magnifici. Un verde prato a volte tendente allo smeraldo…..due grandi occhi color verde prato che mi sorridevano. E allora perché ci vedevo comunque una vena di malinconia?
Allora non lo sapevo ma quei due occhi e quel ragazzo mi avrebbero causato degli strani effetti.
 
 
 
L’angolo dell’autrice
(*) non so esattamente se questa cosa sia corretta, è una mia ricostruzione del documentario di Piero Angela e quindi non so quanto fidarmi della mia memoria e delle mie capacità rielaborative xD
Bè che dire spero di avervi incuriositi…anche solo poco poco…..chiedo scusa per la misera lunghezza di questo capitolo, prometto che il prossimo sarà un po’ più prolisso!
E giusto per informazione, sappiate che è già pronto e devo solo scriverlo a computer.
Bè cos’altro aggiungere se non chiedervi di farmi sapere cosa ne pensate –commenti positivi o negativi che siano- e sentitevi pure liberi di dirmi dove ho sbagliato o se la storia si sta rivelando noiosa o che i personaggi stanno diventando dei Mary-Sue (non sia mai mi getterò da un ponte se accadrà! >.< )
Ok basta, questo angolo dell’autrice sta diventando più lungo del capitolo stesso LOL
Rage & Love
  
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