Fanfic su attori > Josh Hutcherson
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Autore: LittlePanckake    15/03/2013    2 recensioni
"L'amore non è fatto di paroline ridicole,L'amore è fatto di gesti eclatanti. L'amore è fatto di aeroplani che tirano striscioni sugli stadi,di proposte esplosive,di parole giganti scritte nel cielo. L'amore sta nel rischiare a costo di soffrire,lasciando da parte tutto il resto. L'amore sta nel trovare dentro di te il coraggio che non sapevi neanche di avere!"
[Josh Hutcherson-Innamorarsi a Manhattan]
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Quella sera Fefs tornò a casa con il sorriso sulle labbra. Molti le avevano detto di essere molto professionale e di aver svolto un ottimo lavoro, ma nessuno mai l’aveva scelta personalmente, e questo la gratificava parecchio. Entrò nello sgabuzzino tentando di recuperare il suo set di valige, cercando di evitare che le cadesse tutto addosso, pensando che sarebbe cambiato tutto. Era la prima volta che, l’attore con cui doveva lavorare le offriva una stanza in modo da non doversi spostare sempre, a detta della rossa quello era stato un gesto davvero carino. Ed era la prima volta che avrebbe dovuto separarsi dalla sua migliore amica Alison. Alta, mora, con degli occhioni nocciola che incantavano tutti, famosa attrice, fidanzata di un noto cantante che faceva parte di una band. Era lei che aveva trovato il primo lavoro alla rossa, ed era lei che l’aveva convinta ad andare a Los Angeles, per inseguire i loro sogni. Unico intoppo era che la mora ci era riuscita, mentre la rossa no. Amava il suo lavoro, lo reputava uno dei più belli, ma aveva sempre sognato di cantare e diventare famosa per quello. Ma nessuno se ne era mai preoccupato troppo.
Fefs scacciò via i brutti pensieri, prendendo tutto quello che le occorreva, man mano la stanza si svuotava, e con essa anche Fefs iniziava a capire che forse i cambiamenti aiutano parecchio.
“Hey Fe sono a casa!”
“Sono in camera Ali!”
Fefs sorrise, chiudendo le due valige, per poi incominciare a riporre nel beauty-case tutto quello che era rimasto.  Era sicura che Alison sarebbe stata felice per lei, e non vedeva l’ora di parlargliene.
“Fefs non sai cos…”
Ali si fermò sulla porta. Indossava un bellissimo vestito lungo a tubino, verde acqua; reggeva in una mano i decolté alti una cifra, e fissava l’amica sbalordita. Quella sera era stata invitata alla prima del nuovo film di una delle sue amiche Star che adorava di più, insieme al suo ragazzo e alla sua Band. La rossa le sorrise, scrutandola, ma cambiò subito espressione.
“C’è qualcosa che non va Ali?”
“Che stai facendo?”
“Mi hanno offerto un lavoro…o meglio, ho accettato un lavoro…”
“Be, sembri così raggiante…eppure ti offrono sempre lavori!”
“Si ma, questa volta è diverso…”
“Cosa cambia?”
“L’attore che mi ha dato il lavoro, lo ha fatto di persona…mi ha scelto lui….”
“Proprio come fece…”
“No Ali…ti prego…non nominarlo.”
Ali stava per nominare uno dei componenti della band del suo ragazzo, che aveva chiesto a Fefs di fargli da assistente. Quello era stato il suo primo lavoro, e se era andata cosi avanti lo doveva alla sua migliore amica e al suo primo “capo”, ma ricordare tutto le faceva estremamente male. La rossa guardò quasi severamente Ali, che sbuffò sonoramente sedendosi sul letto dell’amica e guardandola seria.
“E questo GENIO che ti ha offerto il lavoro è?”
“Josh Hutcherson!”
Ali sgranò gli occhi per un secondo, formulando tutto quello che sapeva riguardo quel ragazzo nella sua testa e scoppiando a ridere pochi secondi dopo, per poi cercare di tornare seria e ridere ancora. Fefs odiava quando la mora faceva così, infatti roteò gli occhi e prese a finire di sistemare le sue cose.
“Quel josh?”
“Uh?”
“Quello di cui tu, praticamente, hai una cotta da quando avevate entrambi due anni un altro po’? Quello per cui morivi?”
“Smettila Ali, si parliamo di quel Josh, e no, non ho accettato il lavoro perché è Hutcherson, ma perché mi ha fatta sentire importante e…”
“e perché ne sei innamorata!”
“No, smettila! Ci sarà un rapporto soltanto professionale!”
“Ricorderò questa frase, quando tornerai per dirmi che vi siete fidanzati!”
La rossa si alzò spazientita, prendendo un cuscino e tirandolo in faccia all’amica. Fefs fu sorpresa dal fatto che non incominciò una rissa, ma prese il cuscino poggiandolo accanto a lei e si guardo intorno. Le foto che prima c’erano sui muri, erano state rimosse, erano rimaste si e no quelle che Fefs non riteneva utili, in pratica quelle con il suo ex ragazzo, e quelle in cui stava male. I poster affissi sulle pareti di tutte le copertine di Hunger Game e Harry Potter non c’erano, lasciavano sul muro soltanto una parte più sbiadita. Ali si alzò dal letto quasi in preda ad una crisi nervosa.
“Quindi te ne vai?”
“Mi ha offerto una stanza a casa sua, per non farmi spendere i soldi di andata e ritorno per la benzina…”
“Quindi non ti vedrò più?”
“Ali…questo non è un addio…sono stata via per parecchio tempo e non hai fatto obbiezioni…ora invece non sei felice!”
Alison strinse forte i pugni, non era una di quelle ragazze che dimostrava sempre il bene alle persone, e non le piaceva nemmeno apparire fragile, questo è poco ma sicuro. La rossa aveva ragione, era stata lontana, ma Ali sapeva che comunque sarebbe tornata, questa volta era differente, questa volta non sarebbe tornata…non più. Fu una delle volte in cui Fefs vide piangere la sua amica, che in un nanosecondo corse ad abbracciarla. Rimasero chiuse in quell’abbraccio per un bel po’ di tempo, fino a quando la rossa non asciugò le lacrime alla sua migliore amica.
“Ti scriverò, ti manderò cartoline e soprattutto lascerò acceso sempre Skype! Ma sarai troppo occupata a sfilare sui Red Carpet delle prime, e con il tuo ragazzo per ricordarti di me!”
“Dimenticarmi di te? Questo Mai Fefs! Ti scriverò e ci sentiremo appena possiamo!”
“bene!”
“Bene!”
Si sorrisero, e Alison dopo essersi cambiata aiutò Fefs a sistemare le ultime cose, cenarono con pizza, gelato e altre schifezze, per poi addormentarsi nella stanza della rossa, che da quella sera in poi sarebbe rimasta completamente vuota.
 
“Fefs! Fefs muoviti!”
“Sto arrivando! Ma che diamine succede?”
Alison era spiaccicata col viso alla finestra, e guardava fuori. Sul vialetto ad attenderla c’era Josh in persona, che l’attendeva appoggiato alla sua limousine. La mora lanciò un urletto compiaciuto e guardò l’amica.
“Rapporto professionale dicevi?”
“Sta zitta Alison…”
“Insomma ti tratta bene il ragazzo!”
“Vuoi stare zitta?”
La rossa diede una gomitata amichevole alla sua amica, e poi la strinse per l’ultima volta. Si sorrisero, promettendosi di scriversi, e di rivedersi il prima possibile. Alison rimase sotto all’uscio fino a quando la sua migliore amica non arrivava all’altezza del suo accompagnatore. Quella mattina era raggiante. La rossa aveva raccolto in una treccia laterale i capelli e aveva indossato un vestito nero con scollo rettangolare, con una cintura porpora in vita, e ci aveva adagiato sotto dei decolté in tinta con la cintura.  Fefs si girò per salutare ancora l’amica, che sorrise facendo una faccia che stava a significare “Tanto so che c’è attrazione” e rientrò dentro.
Josh la guardò fino a quando non arrivò alla sua altezza, le sorrise imbarazzato e poi fece un respiro profondo.
“Spero non ti dispiaccia sia venuto…ho pensato che avessi tanta roba e…”
“Non doveva scomodarsi signor Hutcherson…”
“Per favore…con tacchi come quelli, nemmeno la miglior modella riuscirebbe a sgarrettare tutte quelle valige…dai ti aiuto!”
Josh sorrise, e la rossa su pervasa da una strana sensazione. *è un rapporto professionale Fefs!* Continuò a pensare e a dire a se stessa mentre il ragazzo l’aiutava a caricare le valige e gli apriva la portiera.
Appena furono in auto, presero a parlare dell’imminente lavoro. Josh doveva far parte di ben tre film, Red Dawn, una piccola parte in 7 Days in Havana e ovviamente, il secondo film della trilogia di Hunger Games: The Catching Fire.
“I copioni sono arrivati?”
“Sono arrivati quelli di Red Dawn…”
“Ottimo, appena saremo a casa le prenoto un volo per Detroit”
“Uno? Non vieni?”
“Solo se lei ritiene che sia necessario signor Hutcherson!”
“Ovvio!!!...si cioè…è necessario!”
Josh si passò una mano dietro la nuca imbarazzato. Non voleva essere irruento, voleva conoscere la ragazza e cercare di piacergli, il problema era che non sapeva minimante come sciogliere il ghiaccio e fare in modo che la rossa gli desse il “tu”. Guardò fuori dalla finestra rimanendo in silenzio, forse col tempo, andando avanti e conoscendosi meglio ci sarebbe riuscito…o forse no?
“Signor Hutcherson…tutto bene? Ha una brutta cera!”
“Perché non provi a darmi del tu?”
Fefs rimase immobile dopo quella richiesta. Molti attori le avevano detto di darle del tu, ma mai così in fretta. Rimase in silenzio, non sapeva ne cosa dire, balbettò si e no qualcosa, tutto per via di quel dannato ragazzo.
“Ovviamente se ti senti a disagio non importa…”
“Il fatto è che…potrebbero licenziarmi!”
“Facciamo così…quando sarai pronta, mi darai del tu ok?”
Il ragazzo fece l’occhiolino alla rossa, che tornò a rilassarsi, e regalò a Josh uno di quei sorrisi, quei sorrisi che celavano imbarazzo ma che erano così belli, che aveva regalato solo a pochi. Passarono in agenzia, come accordato la sera prima, firmarono un casino di scartoffie e poi Josh la accompagnò nella sua camera appena giunti in casa. Odorava di cioccolato bianco, e Fefs sorrise. I muri erano di un colore vicino al glicine, ma un po’ più scuri. Il letto era matrimoniale, e le coperte e le lenzuola si intonavano con i muri, aveva un armadio a muro, ENORME, e la rossa quasi urlava, poco distante dalla porta del muro c’era una scrivania, molto larga e spaziosa, sul quale giaceva un vaso contenente delle Pensee color blu notte.
“Sono per te…”
“Sono bellissime, sul serio! Ma non doveva…”
“Era per dirti grazie di aver accettato…”
“Sono i miei fiori preferiti…”
“Lo so mi sono informato…ora ti lascio sistemare, fa come se fossi a casa tua, appendi poster, foto e quello che vuoi alle pareti, scrivici pure se vuoi! Ora questa è casa tua…io ti aspetto di sotto per la cena!”
“Farò il più presto possibile!”
Si sorrisero e Josh scomparve di sotto. Fefs non era una di quelle persone che faceva aspettare molto, infatti in men che non si dica sistemò il tutto, lasciando qualcosa in valigia per l’imminente viaggio a Detroit, appese le foto e i poster, sistemò tutto l’occorrente sulla scrivania e poi con il suo Mac Book scese di sotto, sorridente.
“Perché non scendi da quei trampoli?”
Josh rise, mentre Fefs, dolorante scese dai tacchi con molto piacere e si sedette su uno sgabello dell’ isola che c’era in cucina.  Il ragazzo aveva cucinato personalmente, e la rossa aveva un piatto ricolmo di omelette una ai funghi, una al prosciutto e una al formaggio. Sorrise ringraziando, e presero a mangiare.
I due risero, risero davvero tanto mentre incominciavano a conoscersi meglio, nonostante Fefs continuasse a non dare del tu a Josh. La rossa aiutò il ragazzo a lavare i piatti e asciugarli, mentre continuavano a parlare, per poi prendere il suo pc e mettersi a lavoro.
“Wow…si è fatto davvero tardi…”
“Vada pure a letto signor Hutcherson, al resto ci penso io! Domani ha molto lavoro da fare!”
“Tu non vai?”
“Devo prenotare i biglietti per dopodomani e stilare una scaletta personale su tutto quello che c’è da fare…non si preoccupi per me…”
“Allora…em…Buona Notte…”
“Buona notte signor Hutcherson…”
Josh le si avvicinò, mollandole un bacio sulla guancia, che fece arrossire ben presto la rossa…poi si allontanò, ma prima di sparire nel buio si rigirò a guardarla, e Fefs era li che gli sorrideva.
“Notte”
Ripeté ancora Josh sorridendole, per poi svanire nel buio.

 

ANGOLO DELLA SCRITTRICE
Buona sera a tutte!
Eccomi qua con il secondo capitolo come promesso!
Allora prima di tutto, volevo ringraziare le 47 persone che hanno letto il primo capitolo
e sopratutto un grazie particolare alle 3 meraviglie che
hanno recensito la Fan Fiction!
Davvero! grazie mille per aver dedicato
del tempo al mio lavoro!
Be, spero che anche questo capitolo, vi sia piaciuto,e 
se ci sono degli errori vi chieso scusa, ma
sto scrivendo questo capitolo dalle 5, e ora ho un gran mal di testa
e ho riletto soltanto una volta.
Io comunque ne vado alquanto fiera,
ho scritto più in grande perchè ho un amica CECATA xP 
Ad ogni modo ancora grazie!
Spero vi piaccia.
Fefs

  
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