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Autore: Sayuri_92    16/03/2013    3 recensioni
Shikaku, un intelligente e calmo Shinobi. Yoshino, una scorbutica ed aggressiva Kunoichi. Questi due ragazzi sono destinati a diventare i genitori di Shikamaru, ma come sono finiti insieme? Ecco la mia personalissima storia su come è nato il loro amore. Una coppia insolita, ma ho notato che storie su di loro quasi non ce ne sono. ShikakuXYoshino centric, accenni KushinaXMinato.
Dalla storia: “ Premetto che non ho mai creduto alle voci che si spargono in giro. Valuto sempre con i miei occhi com'è veramente una persona e poi ... circa due settimane fa ti ho vista seduta su una panchina, con un fiore in mano … ” iniziò a spiegare il castano, spostando lo sguardo verso di lei. “ … ed hai sorriso. Eri pensierosa e forse credevi che nessuno ti vedesse, ma io ero lì ed è stato in quell’occasione che ho capito che ogni tanto sorridi anche tu e diamine … era il più bel sorriso che avessi mai visto. ” terminò di dire, fornendo la risposta a tutti i suoi dubbi. ||| Buona lettura =)
Questa storia partecipa al contest "Dear Winter" indetto da Denbisara.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Kushina Uzumaki, Minato Namikaze, Shikaku Nara, Yoshino Nara
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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Perchè ogni tanto sorride anche lei

Prologo

 
Calde e copiose lacrime rigavano il viso di una giovane donna, ferma dinnanzi a due lapidi grigie. Il suo volto era deturpato dal dolore, seppur cercasse di nasconderlo ai pochi presenti.
La terza grande guerra Ninja era terminata da poco e Konoha ne era uscita vittoriosa, soprattutto grazie all'enorme contributo di uno Shinobi eccezionale, conosciuto da tutti come Lampo Giallo. Purtroppo, però, c'erano state ingenti perdite. Numerosi bambini erano rimasti orfani ed altrettante famiglie avevano perso molti dei loro cari. La pace era stata raggiunta, ma a quale prezzo?
In quella fredda giornata di metà Dicembre, si stava celebrando l'ennesimo funerale, contornato da pianti e tristezza.
" Coraggio ... " mormorò una giovane donna dai capelli rossi, appena ventenne, poggiando la mano sulla spalla dell’amica distrutta. Quest'ultima annuì debolmente con il capo, senza pronunciare parola. Aveva lunghi capelli castani ed occhi del medesimo colore, un fisico snello e temprato dai numerosi allenamenti. Il suo sguardo era carico di tristezza e dolore per le perdite subite, nonostante cercasse di mascherare le sue emozioni, di non mostrarsi debole.
“ I tuoi genitori sono morti da veri Shinobi, Yoshino. ”
Questa volta a parlare era stato il Neo Quarto Hokage, Minato Namikaze, il famoso Lampo Giallo, compagno fisso di Kushina Uzumaki, il Jinchuuriki del Kyuubi, nonché l'unica amica di Yoshino. Quest'ultima annuì nuovamente con il capo, senza spiccicare parola.
“ Vuoi dire qualcosa? ” domandò l'Uzumaki, terribilmente addolorata per la perdita della giovane.
Al funerale erano presenti solo poche persone, molti avevano preferito evitare di venire. Troppe cerimonie dolorose c’erano state in quel periodo, troppa tristezza.
Yoshino si girò verso la coppia di fidanzati, accennando un tirato e falso sorriso, come a volerli tranquillizzare.
“ Non è necessario, Kushina. Grazie mille per essere venuta, grazie a tutti voi. ” disse la castana, scostando lo sguardo sui pochi astanti. Oltre i suoi due amici, si trovavano altri sei Shinobi di cui non conosceva il nome. Solo uno le sembrò familiare, un giovane uomo dai capelli marrone scuro raccolti in un alto codino, un appartenente al Clan Nara. I suoi genitori erano amici di quelli altrui e forse era per tale motivo che si era presentato.
“ Può bastare così. Per me è ora di tornare a casa. ” continuò Yoshino, scostando lo sguardo di lato.
L'Uzumaki annuì con la testa, rispettando il suo dolore.
I saluti furono frettolosi e Yoshino fu rapida a dileguarsi, dirigendosi verso la sua vuota abitazione, dove nessuno l’avrebbe aspettata.
Era impossibile far capire agli altri ciò che provava in quell’istante, inutile. Aveva perso tutta la sua famiglia in una volta sola, da un giorno all’altro, senza un minimo di preavviso. Ciò di cui si rammaricava di più era non essere riuscita a salvarli, a salutarli, a dirgli di volergli bene e tutto per il suo caratteraccio freddo e scostante.
Glielo avevano sempre detto, loro, gliel’avevano ripetuto fino alla nausea: doveva cambiare o avrebbe avuto molti rimpianti. Era acida ed incuteva paura alle persone, un vero e proprio maschiaccio. Gli unici che la sopportavano erano Kushina e Minato. Si era sempre trovata bene con l'Uzumaki, essendo anch’ella una donna forte e decisa, con un caratteraccio simile al suo.
“ Yoshino. ”
Una voce la distrasse dai suoi pensieri, costringendola a girarsi verso colui che aveva pronunciato il suo nome. Si sorprese nel notare quel giovane uomo del Clan Nara, ma ciò che la stupì di più fu il fatto che lui conoscesse il suo nome. Lei non aveva la minima idea di come si chiamasse.
“ Credo di non conoscerti. ” disse la castana, risultando acida come sempre. Si maledisse mentalmente per il tono scortese che aveva usato, ma proprio non riusciva ad essere gentile.
“ Non mi sono mai presentato, è colpa mia. Io sono Shikaku. ” asserì il Nara, porgendole la mano. La ragazza, con quel minimo di educazione rimastale, l’afferrò, stringendola.
“ Il mio nome lo conosci già. ” sibilò gelida, in attesa di capire cosa volesse.
Shikaku accennò un sorriso, non sembrando minimamente infastidito per il suo atteggiamento scontroso.
“ Volevo solo porgerti le mie condoglianze. Mi dispiace molto per la tua perdita. I tuoi genitori erano grandi Shinobi, ma soprattutto delle persone meravigliose. ” disse il castano, con un’espressione triste sul volto.
Yoshino lo scrutò attentamente, cercando di capire se il suo fosse un dispiacere reale o se fosse solo dettato dalle circostanze. Sembrava essere sincero e ciò la lasciò alquanto perplessa. Sapeva quanto le persone fossero ipocrite ed egoiste e sapeva che molte di esse gioissero perché non fossero morti i loro cari. ‘Meglio loro che noi’ era la classica frase che ripetevano di nascosto, alle spalle degli altri. Non si fidava quasi di nessuno, era sempre stata diffidente, un altro dei suoi innumerevoli difetti.
“ Ti ringrazio, Shikaku. Ora devo proprio andare. ”
Quella frase le era uscita più acida di quanto volesse. In fondo era stato gentile e non si meritava un trattamento così sgarbato.
Lui, però, sembrò comprendere il suo stato d’animo dettato da quella triste situazione e, sempre con estrema gentilezza ed educazione, si congedò.
Yoshino si rincamminò verso la sua abitazione, pensierosa per quell’incontro. L’aveva incrociato di sfuggita varie volte, ma mai ci aveva parlato. Era di un anno più grande e di conseguenza si era diplomato all’accademia quando lei ancora la frequentava. Aveva sentito parlare di lui, rinomato soprattutto per le sue grandi doti di stratega e la sua intelligenza. Non pensava che fosse anche un uomo gentile. Tuttavia, ci diede poco peso. Il pensiero fisso dei suoi genitori periti tornò ad esser il principale oggetto dei suoi pensieri, ad opprimerle il cuore ed a farla soffrire. Anche se si mostrava forte, era in realtà fragile come una bambola di porcellana.



To be continued ...

So che è una coppia abbastanza insolita e so che non si sa praticamente nulla su Yoshino, ma era da tanto che volevo scrivere su di loro. Amo Shikamaru e tutti i personaggi che lo circondano, compresi i suoi genitori e visto che su questo paring ci sono veramente pochissime storie, mi sono cimentata in questo esperimento >.< Spero vi piaccia =) A breve aggiornerò anche l'altra mia Fic in cordo ;) Al prossimo capitolo!
Ah, ecluso il prologo ci saranno 9 capitoli in totale.


Baci, Sayuri_92
   
 
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