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Autore: LoversOcean    16/03/2013    2 recensioni
Tutto era tranquillo da almeno un paio di mesi. Nessuna creatura mostruosa che se ne andava in giro a sterminare la popolazione, nessun branco pieno di Alpha arrabbiati pronti a radere al suolo la città, nessun cacciatore che si lasciava prendere dalla frenesia del suo adorabile "hobby" e passava il tempo a dare la caccia ai suoi amici come fosse stata appena aperta la stagione delle anatre. In sostanza le cose non potevano andare meglio e questo si sa, non poteva che essere catastrofico.
------ MOMENTANEAMENTE SOSPESA ------
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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« Questione di Fiducia »




Parla con Derek avevano detto... Puoi farlo solo tu avevano detto... Le mie scelte in fatto di amicizie dovevano essere urgentemente riviste!

Questo era quello che Stiles si stava ripetendo, consapevole che comunque non l'avrebbe mai fatto - fastidio a parte poteva sempre esservi la possibilità che lo facessero per aiutarlo... Tranne Jackson ovviamente - mentre si avvicinava sempre di più con la sua amata jeep all'antro della bestia, conosciuto anche come "dove vive Derek". Era sollevato all'idea di non dover più addentrarsi chissà dove nel bosco per raggiungere la vecchia casa degli Hale, dove si poteva praticamente avvertire ancora nell'aria l'odore di incendio e le possibilità di venire sepolti da qualche muro erano ben più che un'ipotesi lontana... Soprattutto era sollevato nel vedere il lunatico Alpha aver iniziato a voltare pagina - per quanto fosse possibile - trovandosi un vero appartamento nella civiltà. E Stiles ne era felice solo per questo, erano motivi puramenti egoistici quelli lo portavano a sorridere come un'idiota verso il nulla al pensiero di Derek che pian piano diventava sempre di più "un bambino vero". Non era preoccupato per lui, non lo assillava l'immagine dell'uomo da solo in quella vecchia casa, circondato da nient'altro che cenere e fantasmi, continuamente chiuso nel suo dolore, punendosi ogni giorno sempre di più per ciò che era successo. No, non lui. Stiles era libero da ogni tipo di apprensione. Ma considerando che non vi erano testimoni, poteva ammettere almeno con se stesso che non gli dispiaceva sapere che Derek stava bene ed era al sicuro.

Così cercando di tenere sotto controllo il proprio battito cardiaco il ragazzo scese dall'auto e con passo deciso - con deciso ovviamente si intende traballante come Bambi che prova a stare in piedi sul ghiaccio - si mosse per raggiungere l'appartamento, non disturbandosi neanche a bussare alla porta, poichè senza ombra di dubbio Mr. Ombroso lo aveva sentito arrivare da almeno mezzo kilometro di distanza... E, infatti, come volevasi dimostrare Stiles non era riuscito neanche a fermarsi prima di vedere materializzarsi di fronte ai suoi occhi Derek Hale, alias Dio greco-scolpito nel marmo-troppo bello per questo mondo-prova vivente che Madre Natura ha un pessimo senso dell'umorismo.

<< Che vuoi? >> ah, che bello sentirsi ben voluti ovunque e da tutti.

<< Ciao anche te Sourwolf, si sto bene tutto sommato, sai com'è le solite cose da adolescente, niente di preoccupante, ma grazie per averlo chiesto! Sei così premuroso... >>

<< Arriva al punto Stiles >> ormai tutti avevano imparato che la pazienza di Derek era grande quanto un chicco di riso, ma se c'era qualcuno a cui non importava niente era Stiles, anzi c'era una sorta di assurda soddisfazione nel vederlo ribollire, probabilmente interrogandosi su come sarebbe stato pessimo o meno sbranare il ragazzo di fronte a lui e sotterrare i pezzi del suo corpo in diversi punti del bosco... Lo si poteva facilmente intuire dai respiri profondi che prendeva e dalla dilatazione delle narici. In quanto ad autocontrollo Derek avrebbe potuto dare lezione ai monaci buddisti!

<< Nessun bisogno di agitarsi raggio di Sole, sono qui perchè Lydia vede del marcio nella nostra nuova consulente scolastica e voleva informarti, cosa che a mio parere è a dir poco esagerata. Buffy è una persona fantastica, non può esserci niente che non va in lei >> ok, forse non era esattamente quello che Capitan Martin voleva riferire al nostro Alpha, ma Stiles si era preso la libertà di parafrasare... In più era meglio esporre il quadro generale, prima che Derek tirasse fuori dai suoi infallibili piani l'evergreen "uccidiamoli tutti". Peccato che lupo de lupis sembrava più irritato del dovuto... Possibile che nessuno sentisse la parte in cui specificava "sono timori inutili"?

<< Buffy? >> ovviamente di tutto ciò che gli aveva detto lui si doveva soffermare sl nome...

<< Si, Miss Summers. Buffy Summers. La nostra nuova consulente scolastica, mi hai sentito parlare prima vero? >>

<< Credimi è impossibile non sentirti parlare, neanche volendo >> Be', questo era al quanto maleducato. E fuori luogo.

<< Sul serio Derek non dovresti rendere così ovvio che sei felice di vedermi, è imbarazzante >> aveva detto con il suo solito sarcasmo, oltrepassando il muro di muscoli che era l'uomo di fronte a lui ed entrando nell'appartamento, facendosi rapidamente strada verso la cucina e iniziando ad ispezionare il frigo in cerca di qualcosa da bere. Ormai era diventato naturale, sia per lui che per gli altri. Era un po' come fosse anche casa loro, per quanto il padrone di casa facesse di tutto per sembrare a dir poco disturbato dalla cosa... Be', la prossima volta ci avrebbe pensato due volte prima di costruirsi un branco andando in giro a mordere adolescenti.

<< Ti sei perso i salti di gioia che ho fatto quando ti ho sentito arrivare sulle note di Teenage Dream >> ed ecco quel suo sorrisetto compiaciuto che ti faceva tremare le ginocchia e mancare il terreno sotto i piedi, facendoti venire voglia sia di lanciargli contro il primo oggetto contundente che hai a portata di mano sia di lanciarti tu stesso contro di lui, ma per scopi molto meno violenti... Anche se questo andava a seconda dei gusti. Ad ogni modo Stiles aveva avuto la decenza di arrossire leggermente all'ultimo riferimento, cercando allo stesso tempo di accantonare in un angolo della mente l'idea di Derek che lo ascoltava intonare un duetto con Katy Perry.

<< Se Lydia crede che ci sia un possibile pericolo allora sarebbe meglio che steste lontani da quella donna e con qualche informazione in più ne potremmo parlare al prossimo incontro con il resto del branco >> rispose seguendo il ragazzo e monitorandone tutti i movimenti fino a spingerlo nel salotto, probabilmente preoccupato che potesse svuotargli la dispensa in tempo record. Peccato che il cibo fosse l'ultimo dei pensieri di Stiles in quel momento... O, ad essere più precisi, lo era ogni qual volta che si ritrovava in compagnia di un certo licantropo. Tutta la sua concentrazione era impegnata a tenere sotto controllo i movimenti del suo cuore - che comunque non rispondevano ai suoi comandi neanche per sbaglio - e ad impedire ai suoi occhi di soffermarsi troppo sulle linee del corpo dell'uomo e sul suo stupido viso così bello da star male, messo lì giusto per ricordarti che la perfezione esiste e tu non l'avrai mai. Era evidente, se esisteva un Dio, questo era gay e aveva già deciso che Derek Hale era suo. Oppure si divertiva semplicemente nel rendere la vita di Stiles un inferno.

<< Questo è il punto! Lydia sta esagerando, non c'è niente che non va in Buffy >>

<< Una donna adulta che si fa chiamare in modo così informale dagli studenti ha per forza qualcosa che non va >> aveva detto risoluto, posizionandosi su una delle poltrone a cui mancava solo un cartello con la scritta "re della casa".

<< Oh, per favore! Sarebbe questo il problema? Il fatto che preferisce una conversazione più colloquiale? >>

<< Il problema è che hai diciassette anni Stiles e questo non è appropriato >>

<< Chiedo scusa Signor Darcy la prossima volta mi ricorderò di utilizzare termini più consoni, non vorrei vedermi escluso dal vostro prossimo ballo a Netherfield(*) >> la situazione stava a dir poco sfiorando il ridicolo, se il caro lupo voleva che iniziasse ad evitare Miss Summers allora avrebbe dovuto trovare motivazioni più consistenti, anche perchè l'ultima volta che aveva controllato Derek non si occupava di pubbliche relazioni ed etichetta per la socializzazione.

<< Smettila di fare l'idiota è una cosa seria! Non sai cosa può volere da te >>

<< Non proiettare su di me le tue paure, Buffy non è Kate ed io non sono te! >> ding ding ding! Risposta sbagliata, si prega il gentile pubblico di affrettarsi a raggiungere le uscite di emergenza prima della catastrofe. Avrebbe potuto dire qualsiasi cosa e onestamente si era pentito di quella frase nel secondo in cui l'aveva finita, ma non ne poteva più di venire ignorato, ne aveva abbastanza di farsi comandare a bacchetta come se fosse il più stupido del gruppo e l'irritazione aveva preso la meglio su di lui... Sapeva benissimo che era quello ciò che preoccupava Derek, cavolo chiunque ci sarebbe arrivato, ma per quanto Stiles avrebbe potuto trovare almeno cento altri modi per dirglielo era stato solo onesto. Buffy non era una pradatrice e soprattutto non era pazza come Kate, forse era un po' bizzarra, ma questo non aveva mai fatto male a nessuno.

<< No infatti, non sei come me, perchè tu ti fidi di tutti! Se fossi come me avresti il buon senso di farti delle domande >> aveva detto al limite dell'irritazione, lasciandosi sfuggire quelli che potevano essere tranquillamente definiti come ruggiti, mentre i suoi occhi pian piano sfumavano dal loro meraviglioso colore naturale per assumere una tinta rossa che avrebbe messo i brividi a chiunque.

<< Perchè non potete fidarvi del mio giudizio per una volta? Io credo in lei. Non sono un licantropo, non sono un rilevatore di bugie che cammina, ma riesco comunque a capire se una persona mente. Lei è come me, è onesta >>

<< Come te? Un ragazzo che dice ogni giorno una marea di bugie al proprio padre? >>

Stiles non poteva fare altro che restare paralizzato. Completamente congelato sul posto, del tutto preso alla sprovvista dalle parole di Derek. Era sempre riuscito a farsi scivolare addosso le parole di tutti, le persone potevano dire ciò che volevano lui gli avrebbe sempre risposto con ironia e sorridendo spensierato, ma quello era troppo... Quello era riuscito a fargli male. Aveva preso a mordersi le labbra, incapace di trovare una risposta e odiandosi per non poter riuscire a mascherare in qualche modo il suo stato d'animo, che sicuramente il licantropo aveva rilevato. << Stai dicendo che tu non ti fidi di me? >> gli aveva chiesto con un filo di voce, sentendosi tradito e allo stesso tempo stupido per tutto il potere che dava a Derek su di se.

<< Come ho detto, raccogliete qualche informazione in più e poi ne riparleremo insieme >>

Con questo si era alzato, lasciandolo da solo nel salotto, ancora del tutto spiazzato e ferito. Stiles avrebbe potuto tranquillamente affrontare un altro rifiuto in ambito romantico, ormai era un professionista grazie a Lydia e in tutta onestà era già preparato allo stesso destino con Derek, era l'unico esito possibile, ma mai avrebbe pensato che dopo tutto quello che avevano passato insieme avrebbe potuto dirgli che non si fidava di lui... Questo era oltre. Era troppo. Ma gli restava ancora il proprio orgoglio e avrebbe preferito mangiare vetro piuttosto che far sentire a Derek che era sull'orlo del pianto, così corse letteralmente fuori dall'appartamento, non curandosi neanche di controllare se aveva chiuso o meno la porta dietro di se e una volta al sicuro sulla sua jeep si lasciò andare, cercando di capire perchè la sua opinione era così importante, perchè faceva così male, perchè si sentiva come se dentro di lui si fosse rotto qualcosa.

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Aveva decretato che Beacon Hills non era così male in fondo. Certamente vi era una differenza abissale con la cara vecchia Sunnydale, patria di ogni genere di mostro o demone, e alcuni direbbero che è una fortuna, ma in fondo Buffy trovava confortante la sua vecchia città, sapeva sempre cosa aspettarsi, mentre adesso era come muoversi in un labirinto disseminato di tranelli al buio. Per di più non poteva occuparsi a tempo pieno del motivo per cui era arrivata in primo luogo, poichè per quanto fosse una copertura, un modo per inserirsi, restava davvero la consulente scolastica e altri ragazzi oltre a quelli nei quali aveva interesse sembravano volerla conoscere e parlare un po'... La cosa consolante era che gli adolescenti non sembravano mai cambiare, non importava quante generazioni erano passate.

Alzò lo sguardo sull'orologio a muro del suo ufficio e si preparò all'arrivo della seconda persona sulla lista degli studenti che aveva stilato insieme a Robin, ancora stupefatta da come fosse riuscita a mantenere un rapporto con l'uomo dopo la questione Spike, ma probabilmente era tutto merito di Faith e delle sue doti amatoriali... E ora non sarebbe mai più riuscita a togliersi dalla mente quell'immagine. Perfetto.

<< Tu devi essere Lydia Martin >> aveva detto sorridendo al meglio che poteva verso la ragazza che se ne stava ancora sulla soglia della porta e che evidentemente non trovava ideale trovarsi nell'ufficio del consulente scolastico, mentre studiava ogni cosa intorno a se come in cerca del pulsante per la botola segreta e Buffy prese un bel respiro pronta a confrontarsi con un carattere particolarmente complesso. Ah, perchè non poteva essere tutto come la caccia? Pugno, calcio, paletto, fine. Era pratico, ti tenevi in esercizio e lascia una certa soddisfazione personale.

<< Piacere di conoscerla Miss Summers >> probabilmente non sarebbe riuscita ad usare un tono così dolce e terrificante nello stesso momento neanche volendo, doveva essere una dote naturale. La ragazza era senza dubbio una di quelle reginette della scuola che non hanno bisogno della corona per far valere il loro dominio... Al quadretto mancavano solo cose come sentirle dire "il mercoledì ci vestiamo di rosa"(**) per arrivare alla perfezione. Buffy doveva ammettere che non le dispiaceva, in fondo anche lei aveva attraversato quella fase della sua vita ed inoltre avrebbe impiegato meno di un minuto per rimetterla in riga nel caso fosse stato necessario.

<< Mi è stato detto che hai avuto un periodo al quanto complicato, anche se sembri averlo completamente superato >> a dire il vero Buffy avrebbe definito ben più che "complicato" cosa come un periodo, seppur breve, di apparente follia e conseguente villeggiatura nei boschi in abiti adamitici, ma avrebbe mentito se avesse detto che non aveva visto di peggio. Lei stessa in ambito di pazzia aveva la sua esperienza...

<< E lei ovviamente è molto interessata al riguardo >> non vi erano punti di domanda, la ragazza trasudava sicurezza. Il tono di voce, l'atteggiamento, il modo in cui guardava negli occhi la cacciatrice era un unica grande posa che lasciava intendere come Lydia non fosse estranea a situazioni come quella.

<< Molto effettivamente. Ti va di spiegarmi cos'è accaduto esattamente? >>

<< No, non mi va. Posso farle una domanda? >> be', a questo non era preparata. Ma annuì comunque, in fondo era famosa per il suo modo di vivere pericolosamente... E questo lo si attribuiva a vampiri, demoni e quant'altro. Cosa poteva fare una ragazza adolescente?

<< Cos'è che vuole? >> le aveva chiesto con un chiaro tono di sfida.

<< Cos'è che voglio? Mh, vediamo, non lo so un sacco di cose immagino... Un castello, un armadio/scarpiera da mettere in tale castello, che Hollywood la smetta di rovinare i miei classici preferiti con i loro stupidi remake, la pace nel mondo così non sembro una stronza egoista... >> Buffy non aveva finito la sua lista di desideri, ma a giudicare dall'espressione della ragazza aveva segnato il primo punto. Summers - Martin 1 a 0. Ma la giovane si riprese al quanto rapidamente, schiarendosi appena la voce e riportando la sua espressione allo stadio "Sono la regina, ora inginocchiatevi". Decise comunque di andarle incontro, in fondo se era intelligente almeno la metà di quello che lasciava intendere vi sarebbe arrivata da sola, era giusto una mera questione di tempo... << Ciò che posso dirti è che non faccio parte del club dei cattivi Lydia e per quanto questo possa sembrare qualcosa che un cattivo direbbe per far cadere le accuse verso di lui non è davvero così. Sono qui per aiutare >> ovviamente questo non era sembrato placare completamente la ragazza.

<< Diciamo che le concedo il beneficio del dubbio, ma tenga bene a mente che non ho alcuno scrupolo nel mostrare a chiunque quanto non apprezzo che si giochi con la mia vita o con quella dei miei amici >> come discorso minatorio Buffy poteva concederle appena sufficiente, apprezzando comunque l'impegno e il tocco di classe del guarsi le unghie per tutto il tempo come se niente fosse, ma la sostanza era un po' scarsa per i suoi gusti. Ad ogni modo era stato divertente ed era certa che una persona come Lydia le avrebbe fatto molto comodo a Sunnydale.

<< Stiles sembra fidarsi molto. Spero non si sbagli >> aveva aggiunto mentre si apprestava ad uscire dall'ufficio, voltandosi quanto bastava per mantenere il contatto visivo con Buffy.

<< Invece di dubitare del tuo amico, dovresti provare ad ascoltare e comprendere le sue motivazioni. Potresti scoprire che non è lui quello nel torto >> sapeva bene cosa significava non avere la fiducia delle persone a noi care e per quanto era certa che almeno Stiles non si sarebbe visto cacciato dalla propria casa per questo, non voleva comunque che ne soffrisse. Sentirsi soli era la cosa peggiore e non voleva che accadesse anche lui, gli sarebbe stata vicina. In fondo lo doveva anche alla madre del ragazzo.

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Aver obbligato Danny a fare una ricerca via Skype per trovare l'indirizzo di Miss Summers ed il suo numero di telefono, mentre il suddetto ragazzo era ancora in vacanza alle Hawaii in visita da alcuni suoi parenti non era grave come sembrava. In fondo non erano informazioni strettamente personali... Avrebbe potuto dirle che si trovava nei paraggi o che in quanto figlio dello sceriffo della città voleva assicurarsi che si stesse adattando bene al recente trasferimento, avrebbe semplicemente fatto il suo dovere da bravo cittadino.

Il fatto che queste idee non trovino un minimo di credibilità neanche alle mie stesse orecchie denota un profondo problema

Sospirò combattuto, pronto a fare per l'ennesima volta la figura dell'idiota - non che ormai non fosse ben più che abituato - finendo con il farsi rifiutare persino dalla sua stessa consulente scolastica, che a rigor di logica sarebbe dovuta essere sempre pronta ad aiutarlo. Per di più trovava ridicolo come la sua mente fosse giunta subito alla donna al pensiero "da chi potrei rifugiarmi?". Era a dir poco assurdo e forse aveva davvero ragione Derek, si fidava toppo, ma era comunque un suo sbaglio da fare e sarebbe stato dannato se avesse dato ascolto all'Alpha al riguardo! Infantile? Le prove sembrano sostenere tale tesi, ma non gli importava, d'ora in poi Stiles Stilinski avrebbe vissuto secondo la filosofia degli opposti. Derek dice che Buffy è pericolosa? Allora avrebbe passato tutto il tempo possibile con lei e se questo lo avrebbe seriamente condotto ad una fine orribile almeno sperava che il caro Sourwolf potesse vivere senza la possiblità di dirgli "te l'avevo detto".

Scese dalla jeep, tenendo saldamente in una mano la busta di biscotti che avrebbe dovuto aiutare il suo alibi rigurdo la "visita di cortesia", sperando di non aver trovato una delle poche nemici dei dolci. Bussò coraggiosamente alla porta, decretando che se non si fosse aperta in almeno sei secondi avrebbe fatto marcia indietro e così le cose sarebbero rimaste pacificamente invariate, ma per sua fortuna - o sfortuna, dipende dai punti di vista - Buffy entrò nel suo campo visivo quasi immediatamente, rivolgendogli inizialmente uno sguardo fra il confuso ed il curioso, per poi sorridergli gentilmente ed illuminarsi nel vedere i biscotti. << Sono per me quelli? >> aveva chiesto con la stessa emozione che avrebbe avuto una bambina, cosa che fece sorridere di rimando anche Stiles << Si dice di non presentarsi mai dagli altri a mani vuote >> rispose porgendole la busta e riportando rapidamente entrambe le mani nelle tasche dei pantaloni, improvvisamente agitato all'idea di poter fare danni semplicemente tenendole in bella vista.

<< Adoro i biscotti! Il mio osse- Il mio professore preferito me ne dava sempre uno come premio quando facevo bene i mei compiti o per farmi stare zitta >> e con questo ne prese subito uno, confermandosi ancora una volta come una persona indubbiamente bizzarra, ma Stiles trovava che questo facesse parte del fascino della donna. << Sei venuto qui solo per darmi questi? >> era una domanda, ma allo stesso tempo no. Si capiva bene che in mezzo a quelle parole vi era anche la risposta, vi era la certezza che Buffy sapeva perfettamene per quale motivo il ragazzo fosse andato da lei.

<< Avrei bisogno di parlare con qualcuno... Ma forse non le pagano gli straordinari e questo finirebbe con il diventare volontariato e sappiamo tutti che per quanto le persone amino il proprio lavoro hanno comunque bisogno di una pausa ed io non vorrei mai impormi e lei->>

<< Entra Stiles, e ti prego respira >> prese un bel respiro, come gli era stato detto ed annuì, lasciando che Buffy gli facesse strada e cercando allo stesso tempo di non guardarsi troppo attorno per non fare la figura del ficcanaso, anche se la curiosità era difficile da ignorare.

Esattamente come al loro primo incontro finirono con il parlare di tutto tranne quello che davvero stava disturbando Stiles. Era una conversazione più facile, più casuale e se anche non stava risolvendo nessun problema era riuscita a calmarlo ed era quasi più di quanto sperava, ma dopo un po' i biscotti finirono ed anche gli argomenti che permettevano a Stiles di ignare quello che c'era fuori dalla casa della sua consulente scolastica iniziarono a scarseggiare...

<< A scuola mi hai detto che siamo simili... Ti è mai capitato di provare qualcosa per una persona con la quale sai che non ci potrà mai essere niente? >> probabilmente era una domanda stupida e pronunciandola ad alta voce aveva appena mosso i primi passi verso un mondo tipicamente femminile, fatto di dolore, delusione, pianti di fronte a film come The Notebook mangiando tonnelate di gelato, ma senza il ciclo. Se Lydia fosse venuta a saperlo Stiles avrebbe preso il primo volo solo andata per il triangolo delle Bermude.

<< Oh si, più di una persona a dire il vero >> aveva risposto sospirando a fondo, come se si stesse riferendo a qualcosa di ancora molto presente, per poi fare segno al ragazzo di aspettarla, sparendo per qualche minuto al piano di sopra e tornado tenendo fra le mani un fascicolo(***) o quello che sembrava un fascicolo, ma aveva più la stazza dell'enciclopedia...

<< Questa è la mia storia accademica, penso che la troverai una lettura al quanto interessante >>

<< Sbaglio o queste non sono cose che ti regalano il giorno del diploma? >>

<< Non sbagli, ma le regole vengono rivisitate quando il sindaco mangia il preside quel giorno >>

Stiles avrebbe dovuto rileggere attentamente la ricetta di quei biscotti. Doveva esserci qualche tipo di sostanza chimica allucinogena o simili, perchè era assolutamente impossibile che le sue orecchie avessero sentito quelle esatte parole. Perciò era scusato se per più di un minuto era rimasto letteralmentte a bocca aperta... Doveva essere un qualche tipo di scherzo, una battuta che lui non aveva capito; cosa comprensibile dato gli svariati eventi sovrannaturali a cui aveva assistito. Ma Buffy non sembrava star scherzando, a meno che non stesse aspettando il tipico "ba-dum cha!" che da il via alle risate la sua espressione era spaventosamente seria.

<< Oh, non fare quella faccia! Sono certa che anche tu hai storie al quanto incredibili... Per quanto dopo aver letto ciò che ti ho dato temo ti sentirai decisamente ordinario >> ecco, adesso sembrava al quanto divertita, come se avere a che fare con situazioni che di solito si trovano nel libri fantasy o nei film horror fosse la cosa più bella del mondo!

Ci vollero ancora svariati minuti e altrettante battute sarcastiche da parte di entrambi prima che Stiles si decidesse a tornare a casa ed una volta lì si chiuse rapidamente in camera sua, fissando i fascicoli che gli aveva dato Buffy come se fossero stati sul punto di attaccarlo. La cosa peggiore era che quest'idea iniziava a non sembrargli poi così assurda... Stava diventando pazzo? Molto probabile. Ad ogni modo la curiosità lo stava uccidendo, così dopo aver finto con se stesso per altri cinque minuti che poteva ignorare i fogli di fronte a lui vi saltò sopra quasi temesse che questi potessero svanire nel nulla.

Stiles aveva passato tutta la notte immerso in quella lettura, ignorando qualsiasi altra cosa attorno a lui, rilassato dal fatto che suo padre fosse di turno in pattuglia fino alla mattina. Per tutto il tempo aveva la sensazione di star leggendo una sorta di romanzo. Un romanzo che era assurdamente interessante e dava una certa dipendenza... Non vi era davvero tutto, il ragazzo lo poteva capire da come ogni paricolare era lasciato a metà, dalle descrizioni approssimative. Siles voleva sapere di più, voleva sapere tutto. Compose in fretta il numero di Buffy, ignorando ancora una volta dettaglio che non avrebbe dovuto neanche saperlo, ma ormai era palese che avevano entrambi superato di gran lunga quel punto... Attese un massimo di tre squilli prima di sentire la voce della donna dall'altra parte che lo salutava, chiedendogli perchè vi avesse impiegato così tanto, mentre lui sentiva di volerle fare un milione di domande che avrebbero potuto arrivare persino all'origine del mondo, ma decise invece di iniziare con:

<< Hey, quante possibilità ci sono secondo te che Harris sia un demone? >>



Cosa vedono i miei occhi... Ho aggiornato la fan fiction in tempo! Anzi tecnicamente persino in anticipo! Prevedo come minimo una pioggia di locuste nei prossimi giorni... Vorrei potervi dire che potete abituarvici, ma sarei una bugiarda senza vergogna. Temo infatti che cose come questa capiteranno molto raramente (forse mai più çAç). Comunque sia, chiedo scusa, non volevo far entrare in scena Derek in modo così duro, ma... Diciamo che il ragazzo non da molti spunti per scene fluff e coccolose *sigh*. Prometto comunque che nel prossimo l'atmosfera sarà più leggera e divertente, arriveranno altri personaggi e finalmente si inizierà ad entrare nel vivo della storia ;D

(*) Riferimento ad uno dei romanzi più belli mai scritti a mio parere (nonchè mio preferito) Orgoglio e Pregiudizio

(**) Citazione dal sensazionale Mean Girls e preparatevi perchè ho il dubbio che ne metterò quasi in ogni capitolo (si, sono una fanatica di questo film)

(***) Questo è il fascicolo scolastico della nostra Buffy http://i49.tinypic.com/15zl7ic.png una letturina veloce insomma xD

Ma ora passiamo alle risposte, ai ringraziamenti e a tutto l'amore che ho per voi <3

Fallin: appena ho visto un commento mi sono partiti i Queen in sottofondo "is this real life?" xD Grazie per i complimenti, mi hanno fatto più piacere di quanto tu possa immaginare e sono felicissima che questa mia storia ti stia piacendo. Mi auguro che continuerà a piacerti ;D

BreathE: Tesoro i tuoi commenti si riconoscono ovunque, anche se non ci fosse il tuo nome x°D Al solito sei di parte, ma ormai ci sono abituata. E si, puoi avere uno Strambo Peter anche tu, ma solo quando io avrò un Klaus u-u L'equità prima di tutto! Sono felice che Lydia ti piaccia, anche se nell'incontro con Buffy è stata un po' "sotto tono" ma lo sai, sono di parte. Il preside è semplicemente Robin Wood, lo stesso di Buffy non c'era bisogno di scervellarsi xD E non preoccuparti per Jackson, lo sai che lo adoro anch'io, ma qui è così u-u Comunque è ancora presto per tutto, nei prossimi capitoli vedrò di dare spazio e voce un po' a tutti e di analizzare meglio la cosa della mamma di Stiles ;D

Detto ciò ringrazio tantissimo anche chi ha messo questa mia storia fra le seguite e legge silenziosamente, sappiate che vi amo <3
  
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