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Autore: LoversOcean    27/03/2013    2 recensioni
Tutto era tranquillo da almeno un paio di mesi. Nessuna creatura mostruosa che se ne andava in giro a sterminare la popolazione, nessun branco pieno di Alpha arrabbiati pronti a radere al suolo la città, nessun cacciatore che si lasciava prendere dalla frenesia del suo adorabile "hobby" e passava il tempo a dare la caccia ai suoi amici come fosse stata appena aperta la stagione delle anatre. In sostanza le cose non potevano andare meglio e questo si sa, non poteva che essere catastrofico.
------ MOMENTANEAMENTE SOSPESA ------
Genere: Avventura, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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« Well... That Escalated Quickly »




INVIATI: Ok, 20 domande!

RICEVUTI: Santo cielo, esiste ancora questo gioco? Te ne concedo 10, per ora.

INVIATI: E' comunque una vittoria. Uno studente ci ha mai provato con te?

RICEVUTI: Mi devo preoccupare Stiles? Comunque sì.

INVIATI: ahah! Dai, curiosità legittima! Inoltre ci si brucia sempre almeno una domanda... Dove sei cresciuta?

RICEVUTI: Inizialmente a Los Angeles, ma soprattutto Sunnydale.

INVIATI: Hai sempre saputo di essere una cacciatrice?

RICEVUTI: Più o meno da sempre... Ma ufficialmente da quando avevo 15 anni.

INVIATI: Quindi sai già tutto riguardo i nostri cittadini fuori dal comune?

RICEVUTI: So molto di più di quanto non sappiate voi.

INVIATI: Sta per accadere qualcosa di brutto?

RICEVUTI: Stando a quello che sappiamo fino ad ora no.

INVIATI: Sappiamo? Di chi parli?

RICEVUTI: Parlo di me, il signor Giles (il vostro nuovo bibliotecario), il preside Wood e altri miei amici.

INVIATI: Come vi conoscete?

RICEVUTI: Giles è il mio osservatore, mentre con Robin ci sono stati trascorsi... Particolari.

INVIATI: Parlavi di lui quando mi hai detto che preferisci i ragazzi più grandi?

RICEVUTI: No, credimi, lui a confronto è ancora un bambino. Probabilmente avresti dovuto chiedermi più dettagli qui.

INVIATI: Errore mio! Il tuo episodio preferito di Supernatural?

RICEVUTI: Mi sto seriamente pentendo di averti dato il mio numero.

INVIATI: Perchè sei venuta a Beacon Hills?

RICEVUTI: Per più di un motivo. Tu sei fra questi.


Onestamente quelle domande non avevano fatto altro che accrescere la sua curiosità, ma la cosa non lo disturbava come avrebbe dovuto, anzi lo divertiva. Non gli interessava quello che avevano da dire gli altri riguardo Buffy, non gli importava se per Lydia era passabile, ma da tenere d'occhio, se per Erica e Jackson potevano schiacciarla quando volevano, che poi... Grande errore! O se per Scott era uno schianto. No ok, probabilmente con lui poteva concordare e discuterne anche approfonditamente, ma il punto era che l'unica opinione alla quale Stiles avrebbe fatto riferimento era la sua.

E questo era parzialmente il motivo per il quale fingeva di non fare caso all'uomo seduto nella poltrona di fianco alla sua, che stava quasi iniziando a fumare letteralmente dall'irritazione nel vedere come Stiles stava palesemente ignorando le scene di "The Notebook" che scorrevano sullo schermo - film democraticamente scelto da Miss Martin - trovandosi invece ben più impegnato a ridacchiare sommessamente e sorridere come uno scemo verso lo schermo del suo cellulare. Il ragazzo poteva percipere lo sguardo rosso fuoco dell'Alpha su di lui e per la prima volta non gli interessava, al contrario si sentiva particolarmente divertito e soddisfatto, tanto che era sicuro che il caro Derek potisse sentirlo nel suo odore e tutto ciò che Stiles riusciva a pensare al riguardo era Ah! Ben ti sta!. Le ultime parole che si era scambiato con il licantropo ancora bruciavano, ferivano più di quanto non avrebbe mai immaginato e se la sua nuova amicizia con Buffy serviva a farlo stare male anche solo un minimo allora ben venga. Ma era più di questo. Era più di una semplice ripicca. Finalmente il ragazzo si sentiva considerato e sapeva che non sarebbe mai stato sottovalutato dalla donna, sapeva che lei non lo avrebbe mai trattato come fosse stato un peso morto, come un problema, sapeva che lei non lo avrebbe mai ignorato e che non si sarebbe dimenticata di lui per stare con quacun'altro.

Buffy lo faceva sentire stranamente al sicuro nonostante vi fossero ancora un'infinità di cose che avrebbe dovuto e voluto sapere su di lei, ma sin da subito lei si era mostrata sincera con lui. Gli aveva mostrato la sua cartella personale, gli aveva detto di essere una Cacciatrice, la Prescelta e gli aveva spiegato a grandi linee cosa comportava, compreso il suo essere a conoscenza della parte licantropesca della città. Gli aveva promesso di rispondere ad ogni sua domanda e così aveva fatto e per quanto la cosa fosse estremamente triste era molto di più di quanto facessero i suoi "amici"...

Sorrise ancora una volta nel momento in cui un nuovo messaggio si era palesato sullo schermo del suo telefono:

RICEVUTI: Passa da me stasera, voglio presentarti qualcuno.


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Derek se ne stava seduto nel suo solito posto, nel salotto del suo nuovo appartamento, circondato dal suo branco, intento a vedere per l'ennesima volta lo stesso film melodrammatico che onestamente gli provocava la nausea al solo sentirlo nominare, ma Lydia sapeva essere piuttosto convincente... Non che lui avesse paura della ragazza, santo cielo, lui era un Alpha! E nonostante il primo DVD del film si fosse misteriosamente rotto in quattro parti uguali, in quel momento stava solo cercando di essere accondiscendente verso un membro del suo branco, dandole ciò che voleva. Per quanto non ci credesse molto nessuno.

Ad ogni modo non era per questo che se ne stava nella sua poltona, più irritato del solito, intento a scoprire se poteva far prendere fuoco agli oggetti con lo sguardo... No, ovviamente il suo problema era Stiles. Era sempre Stiles. L'unica persona al mondo che riusciva a fargli venir voglia di uccidere qualcuno semplicemente respirando e che adesso se ne stava tranquillo sul divano, preso da uno scambio di messaggi con la sua consulente scolastica, che a quanto pare tutti avevano deciso di ignorare parzialmente, proprio come avevano ignorato il suo parere al riguardo. Non avrebbe mai fatto abbastanza penitenza per aver deciso di andare in giro ad offrire il morso ad un gruppo di stupidi adolescenti.

Ma il vero problema stava in se stesso, Derek lo sapeva fin troppo bene. Non era spaventato dai suoi sentimenti per Stiles, è solo che poteva già immaginare come tutto questo sarebbe potuto andare a finire; un giorno sarebbe stato tutto perfetto ed il giorno dopo vi sarebbero state improvvisamente urla e porte sbattutte e niente sarebbe più stato come prima. Senza contare il piccolo dettaglio dell'età... Non era neanche riuscito ad accorgersi di come le cose fossero cambiate o di quando avesse iniziato a guardare l'adolescente con occhi diversi. Stiles gli serviva per le ricerche, niente di più. Poteva capitare che passassero insieme delle serate al computer cercando nuove informazioni e improvvisamente Derek si era scoperto ipnotizzato da come le guance del ragazzo potessero colorarsi di un velo di rosso quando era in imbarazzo o quando era particolarmente stanco... Aveva scoperto di trovare l'odore del medesimo ragazzo tremendamente dolce ed invitante, portandolo a chiedersi se quella dolcezza si potesse avverire letteralmente sulla sua pelle... Più di una volta si era costretto a portare molto più di una minima distanza fra lui e Stiles, temendo di cedere all'istinto di un assaggio. La cosa peggiore era che Peter lo aveva capito prima di tutti ed aveva deciso che torturare il suo unico nipote poteva divenire il suo passatempo preferito. Aveva persino cambiato la suoneria del suo cellulare, in modo che quando riceveva una chiamata da parte dell'adolescente si iniziasse a sentire "A Little Respect"(*) risuonare ovunque. Non che Derek si fosse scomodato a cambiarla... In fondo Stiles non sarebbe mai stato abbastanza vicino da poterla sentire.

Onestamente non si era mai obbligato a non dire niente al ragazzo, anzi aveva più di una volta immaginato di confessarsi. A volte aveva persino tentato di flirtare con lui, ottenendo ovviamente l'effetto opposto a quello desiderato... Come pochi giorni fa, quando Stiles era improvvisamente arrivato a casa sua e lui non aveva neanche provato a far finta di non averlo sentito o di magari aspettare che bussasse alla porta come ogni altra persona normale, troppo agitato all'idea di vederlo e passare del tempo da solo con lui. Stava andando tutto bene, almeno fino a quando il ragazzo non aveva tirato in ballo Buffy. Ancora prima di sapere chi fosse Derek aveva deciso che non provava alcun tipo di simpatia per la donna... Ma ovviamente Stiles non la pensava così e ancor prima che se ne accorgessero erano state dette cose che nessuno dei due pensava davvero. Ecco che quindi i passi avanti fatti nel loro rapporto di pseudo amicizia erano stati immediatamente cancellati, portando Derek a poter fare nient'altro che guardare l'adolescente allontanarsi ancora di più da lui.


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Buffy aveva appena chiuso il suo ufficio e si stava incamminando verso la biblioteca del liceo. Era tutto così familiare da farle quasi credere di essere tornata a Sunnydale. Ad essere sinceri se avesse scoperto che il professore più odiato da Stiles si fosse rivelato essere una mantide religiosa non sarebbe riuscita a stupirsi neanche per sbaglio... Doveva solo dire a Xander di non avvicinarsi troppo. Arrivata nella biblioteca si fermò al bancone d'entrata e sorrise divertita << Per me un cappuccino alla vaniglia e una ciambella >>

l'uomo di fronte a lei le rivolse uno sguardo affatto impressionato e sbuffò appena nel vedere come la sua Cacciatrice non sembrava riuscire a cambiare con il tempo << Non è tempo per fare battute Buffy, la situazione è seria. Ti sei dimenticata che ci troviamo qui per un motivo? >>

<< Ovviamente no, Giles. Rilassati >> aveva risposto portando gli occhi al cielo << Potresti essere un po' più comprensivo? Oggi è venuta da me una ragazza che ha una cotta per il suo professore di lingue. Cosa dovrei dirle? "Scusa tesoro non posso aiutarti, non ho mai avuto i tuoi problemi. Il mio fidanzato al liceo era un uomo più grande di me di più o meno trecento anni e non era un professore". Per qualche motivo temo non sarebbe d'aiuto >>

<< Non pensi che probabilmente non dovresti dirmi queste cose? >> le aveva chiesto con un sopracciglio giudicatore alzato

<< Non sono un dottore, posso fare ciò che voglio, comunque sia... Perchè sono qui? >>

<< Molte persone imparano ciò che gli serve dai libri, potresti provarlo >> aveva tentato il bibliotecario, avvicinandole un libro che immediatamente gli era stato ridato con tanto di espressione scocciata della donna di fronte a lui << Santo cielo è come se fossi tornata ad avere sedici anni! Questo è il libro che contiene la profezia della tua morte, ricordi? >> le aveva detto riagiustandosi gli occhiali sul naso e prendendo un lungo respiro, fin troppo abituato a perdere la pazienza quando si trattava di Buffy.

<< Certo che ricordo, ma perchè vorrei rileggerla? Il Maestro(**) è ben più che morto, ho sbriciolato ben bene le sue ossa ed io sono ancora viva! Inoltre i vampiri non verrano mai qui... Giusto? >> insomma era stata felice di andare a Beacon Hills proprio per via della presenza di licantropi e di conseguenza la più assoluta assenza di vampiri! Era pronta ad urlare alla truffa...

<< Non saprei, è tutto troppo vago >> aveva risposto Giles, togliendosi gli occhiali e lucidandoli con un fazzoletto.

<< Ah!! No! Fai quella cosa solo quando hai brutte notizie o non vuoi vedere la mia reazione. O entrambe a volte. Ci conosciamo da tutta la vita se devi dirmi qualcosa fallo! >> l'improvvisa reazione di Buffy aveva quasi portato l'uomo a far cadere gli occhiali per la sorpresa, ma non aveva tutti i torti...

<< C'è la possibilità che gli eventi a cui abbiamo assistito a Sunnydale possano avverarsi nuovamente >> aveva detto con il suo particolare tono placido, che onestamente serviva soltanto a far aitare ancora di più le persone attorno a lui << Siamo qui per trovare il Fatum e stiamo ancora cercando di capire in che forma si presenterà a noi... Si tratta di qualcosa di molto potente, non possiamo fare errori >> sospirarono quasi all'unisono, entrambi consapevoli di quanto quelle parole fossero vere.

Poche settimane prima avevano ricevuto una lettera da parte di quello che sarebbe dovuto essere l'osservatore di una potenziale cacciatrice, il futuro osservatore della madre di Stiles, che li informava di uno strumento in grado di vanificare tutto ciò che Buffy ed i suoi amici erano riusciti a fare negli anni... Il Fatum. Non specificava cosa fosse, ma ovviamente sottolineava che in mani sbagliate avrebbe potuto cancellare l'esistenza della Prescelta, riportando ogni demone, ogni creatura sconfitta da questa di nuovo fra gli uomini arrivando persino ad aprire nuovamente la Bocca dell'Inferno.

<< Stasera vedrò Stiles, pensi che dovrei dirgli di sua madre? >>

<< Non credo sia la cosa migliore da fare adesso, la situazione è ancora fortemente delicata e lui potrebbe non reagire bene >> aveva detto Giles, mostrandosi come sempre il più saggio e riflessivo. Aveva ragione, ma Buffy non riusciva a non pensare che così stava parzialmente mentendo al ragazzo... Ma in fondo doveva solo aspettare per il momento più adatto e se continuava a ripeterselo abbastanza spesso alla fine ci avrebbe creduto anche lei e si sarebbe sentita meglio.


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Appena uscito dall'apparamento dell'Alpha, Stiles aveva quasi lasciato la tipica nuvola di fumo/polvere della sua sagoma alle sue spalle tanto si era allontanato velocemente, decretando che per una volta sarebbe stato lui ad ignorare le voci degli altri che chiamavano il suo nome e gli chiedevano dove stesse andando. Onestamente, era una sensazione fantastica.

Era passato prima da casa sua per prendere un po' degli stessi biscotti che Buffy aveva tanto apprezzato la prima volta e più velocemente di come aveva guidato poco prima di era avviato verso l'abitazione della donna. Ammetteva che ad occhi esterni la cosa poteva avviare a facili fraintendimenti, ma oltre a consderare la sua consulente scolastica una bellissima donna, Stiles preferiva ancora un tipo più alto, muscolo, sgarbato e dallo sguardo alle volte insanguinato... Questa sensazione era molto meno "fantastica".

Arrivato alla porta attese pochi istanti prima di vedere di fronte a se la padrona di casa << Forza entra! Ma nascondi i biscotti, tra poco arriveranno dei miei amici e uno di loro potrebbe divorarli più velocemene di noi due messi insieme >> il ragazzo rise divertito mentre si sbrigava a fare come gli era stato detto, iniziando però a sentirsi quasi in ansia all'idea di conoscere nuove persone e Buffy sembrava averlo capito subito << Puoi stare tranquillo, sono i miei migliori amici dal primo giorno in cui mi sono trasferita a Sunnydale... Mi conoscono meglio di chiunque altro e ho affidato a loro la mia vita più di una volta. Se ti fidi di me non avrai problemi a fidarti anche di loro >> Stiles non poteva far altro che annuire, sentendosi un po' più rilassato alle parole della donna e posizionandosi subito sul divano, al medisimo posto dell'ultima volta.

Ancora non capiva perchè Buffy volesse presentargli i suoi amici, come non capiva per quale motivo si fosse presa a cuore proprio qualcuno come lui, ma non se ne lamentava... Era passato tanto tempo da quando era il centro delle preoccupazioni di qualcuno ed esserlo di nuovo era indescrivibilmente piacevole.

<< Hai intenzione di darmi qualche indizio o vuoi lasciarmi nel buio più completo? >> chiese alla fine, non resistendo alla curiosità e alla parte di coscenza che quasi gli imponeva di avere un minimo di sicurezza in ogni situazione, non importava quanto si sentisse a suo agio.

<< Scusa, hai ragione >> rispose la Cacciatrice sedendosi di fianco a lui << Ti ho detto che mi trovo qui a Beacon Hills per più di un motivo, che uno di questi sei tu e te lo spiegherò presto, te lo prometto, ma ora c'è qualcosa di più urgente... >> ma la spiegazione di Buffy venne interrotta quasi subito dal suono del campanello al quale Stiles rispose con uno sbuffo annoiato ed irritato per essere stato interrotto così bruscamente.

<< Ecco arrivati i rinforzi! Sono pronto per affilare i paletti e nel medisimo tempo allieterò gli spiriti di tutti fischiettando motivetti sbarazzini >> aveva detto una nuova voce, indubbiamente maschile, suscitando le risate di Buffy e di quella che era un'altra ragazza, ma che Stiles non riusciva a vedere dalla sua posizione, non importava quanto cercasse di sporgersi oltre il limite del divano rischiando di crollare indegnamente sul pavimento.

Ad ogni modo non dovette aspettare molto. Dopo qualche attimo i tre entrarono nel soggiorno e il ragazzo potè studiarli con attenzione. La ragazza era poco più alta di Buffy, capelli rossi che le toccavano le spalle e un sorriso che avrebbe potuto farla passare per una sua coetanea, mentre l'uomo era alto, aveva capelli scuri scomposti ed il tipico aspetto del "tipo simpatico", ma non era questo il punto sulla quale era caduta l'attenzione di Stiles...

<< Domanda. Porti la benda per problemi all'occhio o sei un fan estremo di Pirati dei Caraibi? >>

Immediatamente i tre risero, peccato che Stiles fosse al quanto serio.



Ma salve a voi! Prima di tutto mi scuso per il capitolo orrendamente breve e un po' tardo ç_ç Ma siamo praticamente arrivati al centro della storia, perciò spero di riuscire a farmi perdonare con i prossimi capitoli ;D Chiedo anche scusa per eventuali errori, ma non ho riletto niente quindi sto postando a fiducia xD Come al solito sono aperta a suggerimenti e scambi di opinioni e per qualsiasi cosa non esitate a smessaggiarmi <3

(*) La suoneria di Derek https://www.youtube.com/watch?v=x34icYC8zA0 il nostro caro Peter ha gusto u-u (xD)

(**) Per chi non lo sapesse o non se lo ricordasse il Maestro è il primo mitico, inquientantissimo e pericolosissimo nemico che Buffy ha affrontato

Come al solito ringrazio chi ha messo questa mia storia nelle preferite, chi ha commentato e chi segue in silenzio. Vi adoro alla follia <3
  
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