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Autore: kunoichi_chan009    17/03/2013    1 recensioni
Un regno antico, in cui gli dei ancora esistono e la pace è ovunque. In questo paradiso nascono tre principesse destinate a cambiare la storia del mondo, a incontrare il loro "cantante" nelle situazioni peggiori e portare avanti un popolo. La storia di Bella, Alice e Rosalie tre sorelle legate nel destino.
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Rosalie Hale, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film, Contesto generale/vago
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                                                                                                                    DESTINATI PER SEMPRE
EDWARD POW

 

Come ogni notte vidi una bellissima donna, cioè, era coperta dalla testa ai piedi da un velo scuro e spesso ma io sapevo che era bella. Me lo sentivo dentro, provai ad avvicinarmi ma come al solito lei si allontanò e la sua immagine scomparve.

Come sempre stavo per cadere nel vuoto ma un terribile peso sullo stomaco mi fece restare a mezzaria, poi un urlo, imprecazioni e con sollievo aprii gli occhi.
Stesi sul mio letto a lottare c’erano i miei fratelli, Emmet e Jasper, che litigavano per un quadernino rosa che mi ricordava qualcosa.
Ma certo! Il diario di Rose e Alice, perché lo avevano loro? Se li avessero scoperti le mie cognatine gli avrebbero fatto passare l’ora più brutta della loro vita.
-Dai Jasper solo una sbirciatina, lo so che muori dalla voglia di leggere cosa pensa tua moglie, almeno quanto me- -Emmet non possiamo leggere i loro segreti, ci dobbiamo fidare- -Voglio leggere solo qualche pagina, lasciami fare-

Jasper non ebbe tempo di ribattere perché due belve entrarono di corsa nella mia stanza incuranti d’aver solo una camicia da notte a coprirle, Rosalie si fece avanti seguita da Alice, oh adoravo quando si arrabbiavano quindi mi misi comodo a godermi la scena.

-Emmet Jeremy Cullen, restituiscimi subito quel diario- vidi Emmet guardare sognante la moglie, ma l’ammirazione si trasformò presto in terrore quando comprese che l’aveva chiamato per intero, -Jasper Vincens Cullern, da te non me lo sarei mai aspettata- - A-alice tesoro io non ho fatto nulla, è stato lui a prenderlo io volevo restituirvelo, Edward è testimone- Alice si girò verso di me in cerca di risposta e io annuii, -Traditori!!! Vi ripudio, non siete più miei fratelli- - Avrai tempo per ripudiarli dopo, per il momento vieni con noi- -Rose, Rose, tesoro mio ti prego l’orecchio mi serve fai piano- -Buongiorno Edward- -Buongiorno Rose- - Oh certo con lui fai la carina e coccolosa- -Sei masochista Emmet? No? Allora zitto e andiamo- - Si tesoro-

Se ne andarono tutti e io mi rigettai sul letto, ADORO QUELLE DUE, soprattutto Rosalie, quando si arrabbia è peggio di quell’orso di  mio fratello.

Provai a riaddormentarmi ma ormai ero sveglio e non ci sarei riuscito, mi alzai e dopo essermi lavato mi vestii per la colazione. In sala da pranzo trovai tutta la mia famiglia eccetto mio padre che era già ripartito per affari, salutai mia madre e i miei nipotini, gli unici che non avevo ancora visto e consumai la mia colazione.

-Alice sarà un maschietto!- -No, è una femminuccia, me lo sento e io non sbaglio mai- mia cognata aspetta un figlio e stanno ancora litigando sul sesso del piccolo.

Andarono avanti per tutta la colazione e, quando stranamente sentii silenzio alzai lo sguardo e vidi Alice fissare il suo piatto, oh no! Quell’espressione può voler dire una sola cosa…ha le voglie.

-Edward andresti a prendere qualche fragolina selvatica???-

 senza dire nulla mi alzai e andai a cambiarmi, l’unica volta che avevo avuto il coraggio di dirgli di no aveva pianto e rotto tutto ciò che trovava per l’intero pomeriggio.

Mi misi abiti da mercante, se c’era qualcosa che odiavo era andare in giro scortato, non lo sopportavo quando andavo  riunioni importanti, figurarsi per delle fragole.

Presi Jenny, la mia cavalla. Una purosangue nera, non che mi importi molto dello status del sangue ma per mio padre è fondamentale quindi pazienza.

Galoppai verso la foresta, raccolsi molte fragole e, quando ne ebbi abbastanza per due Emmet tornai sul sentiero.

Tutto andava bene finche, nei pressi di un salice piangente non sbucò all’improvviso un cane che fece impennare Jenny che di conseguenza fece cadere me.

Da lontano vidi una contadina dai lunghi capelli castani e gli occhi color topazio che correva per aiutarmi, una volta al sicuro alzai lo sguardo per ringraziarla ma, una volta incatenato ai suoi occhi una morsa mi strinse lo stomaco. Fu come rivivere la mia vita in un secondo, dai primi ricordi a quando mi ero svegliato quella mattina. Sentivo di dover restare al suo fianco, di essere nato per starle a fianco.

Riuscii a pronunciare una sola parola per tutto ciò;

-imprinting, imprinting, imprinting -


baci kunoichi_chan009 

  
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