- C..Chi
sei?-
In un istante a Kiba cadde
il mondo addosso.
- Come chi sono? Io sono
Kiba, il tuo ragazzo-
- I...Io non co...conosco
nessun Kiba-
Non è possibile. Ma sì, si
tratterà solo di uno scherzo.
- Ok lo scherzo è bello
quando dura poco. Dove sono le telecamere?-
Una voce dietro di lui lo
fece sobbalzare. Era ancora Shino.
- Non è uno scherzo. Hinata
non si ricorda davvero di te-
Le lacrime, di rabbia ma
anche di profondo dolore, iniziarono a salire agli occhi del ragazzo che
prontamente respinse perché troppo orgoglioso per farsi vedere mentre piangeva
da tutta quella gente.
- Com’è possibile?
Lei...lei...-
- Quando quell’uomo ti ha
attaccato Hinata è corsa a proteggerti, beccandosi il retro del kunai su una
tempia. E’ svenuta pure lei ma sembra che si ricordi di tutto. Tranne di
te-
- No. Non è...vero! Hinata!
Guardami, sono io, Kiba! Non puoi non ricordarti di me...-
La ragazza lo osservava uno
sguardo come per dire “ma chi è questo pazzo?”.
- E’
inutile-
- Smettila Shino. Non vedi
che è già ferito abbastanza?-
In suo soccorso intervenne
Tenten.
L’Inuzuka prese nuovamente
a correre uscendo dalla stanza e anche dall’ospedale, incurante delle suppliche
dei suoi amici. L’unica cosa che contava era che Hinata si era dimenticata di
lui. Anche se ancora non ci voleva credere sapeva che era la verità, Shino non
era un tipo che mentiva.
Improvvisamente si ricordò
di Akamaru. Era successo tutto così velocemente che non aveva pensato al suo
migliore amico, il suo cagnolino bianco.
Il ragazzo iniziò ad
annusare l’aria per riconoscere l’odore del cane. Lo individuò subito perché lo
conosceva troppo bene. In pochi secondi lo raggiunse e si gettò ad abbracciarlo
lasciando libero sfogo alle lacrime.
L’animale emise dei guaiti
che sembravano molto simili a parole di conforto.
- Grazie, amico
mio-
Kiba si asciugò le lacrime
e si sedette a terra.
Com’è strana la
vita. Fino
a prima tutto gli sorrideva e ora sembrava essere caduto in un buco
nero.
Un rumore di passi lo fece
voltare.
- Ancora
tu?-
Alle sue spalle c’era per
l’ennesima volta il compagno di squadra.
- Non ti basta avermi
rovinato l’esistenza? Cosa vuoi ancora?-
Silenzio.
- Allora?- insistette Kiba,
ormai su una crisi di nervi.
- Sono solo venuto a
tirarti un po’ su, in fondo sei mio amico-
Amico? Quando mai Shino
aveva detto la parola “amico”? Mai, per quanto il ragazzo si sforzò di
ricordare. Doveva essere davvero preoccupato per lui se l’aveva definito in quel
modo.
- Io non ci credo
ancora-
- Nemmeno io, Kiba. Ma è la
verità-
L’Inuzuka guardò Shino con
aria disperata.
- E cosa posso
fare?-
-
Cosa?-
- Per farle ritornare la
memoria-
- Ah...Beh, dovresti fare
le stesse cose che hai sempre fatto. Conoscervi, diventare amici e poi si
vedrà-
- Ma io la conosco
già!-
- Ma lei non ricordandosi
più di te è come se non ti conoscesse-
Ha ragione. Forse devo fare
davvero così. Non vedo altre soluzioni.
- Domani ci troviamo per
riorganizzare la squadra. Potresti approfittarne per presentarti ad
Hinata-
Kiba annuì alla proposta
dell’amico. Poi alzò lo sguardo e guardò Shino dritto negli occhi (o almeno dove
credeva dove fossero gli occhi visto che indossava sempre un paio di occhiali da
sole) abbozzando un sorriso.
-
Grazie-
- Figurati, per un amico
questo e altro-
- Vieni, Akamaru. Torniamo
a casa. A domani, Shino-
Il ragazzo in tutta
risposta agitò una mano e se ne andò in direzione opposta a quella di
Kiba.
Il giorno dopo Kiba si
trovò al posto stabilito con mezz’ora di anticipo. Sapeva che Hinata era sempre
la prima ad arrivare e quindi la attese. Dopo qualche minuto un fruscio attirò
la sua attenzione. Da dietro ad un cespuglio stava spuntando qualcuno: era
lei.
Quando i loro sguardi si
incrociarono la ragazza ebbe un piccolo sussulto. Che si sia ricordata di me? La speranza
iniziò ad invadere Kiba.
- Ciao,
Hinata-
La ragazza lo stava ora
osservando timidamente con le guance arrossate.
- C...Ciao. Tu...tu s...sei
quello d...di ieri all’osped...dale?-
- Sì- No, non si ricorda di te. E per di più ha
ricominciato a balbettare.
- C...Come fai a s...sapere
il m..m...mio nome?-
Il cuore del ragazzo mancò
di un colpo.
- Sei una mia compagna di
squadra, no?-
- G...Già!- Hinata sorrise
timidamente. Quante volte quel sorriso lo aveva emozionato. Ora era sempre
rivolto a lui, ma era una cosa diversa.
- Io sono Kiba Inuzuka,
membro del clan Inuzuka e lui- disse indicando il cane acciambellato a terra – è
il mio cane Akamaru-
- C...Che bello! Posso
ac...accarezzarlo?-
-
Certo!-
Lentamente la ragazza si
abbassò e inizi a lisciare il morbido pelo di Akamaru mentre lui, felice,
muoveva velocemente la coda.
Kiba la osservava. Era
bellissima. Ma non era più sua. E magari non lo sarebbe mai più stata. Tutta
colpa di quella missione. Ma ormai non si poteva più tornare
indietro.
- ...venuto
qui?-
Il ragazzo sembrò
risvegliarsi. Aveva perso un pezzo della frase di Hinata.
- Mmh? Scusa non ti ho
sentito-
- Ah...V...volevo
sa..sapere perché se...sei venuto qui, con noi-
- L’Hokage mi ha chiesto di
unirmi a voi. Ti ricordi qualcosa del ragazzo che ho
sostituito?-
Hinata sembrò pensarci
sopra un attimo poi rispose.
- Vagamente. P...però mi
se...sembra che tu gli as...assomigli molto-
Una scintilla di speranza
invase Kiba.
- Come si
chiamava?-
- I...io non lo
so-
- Ah-
Hinata osservò il ragazzo:
sembrava deluso della sua risposta. E poi... Le sembrava di averlo già visto, di
conoscerlo già, ma un vuoto nella memoria accompagnava il suo
volto.
Calò un silenzio
imbarazzante. Per fortuna ad interromperlo arrivarono Shino e
Kurenai.
- Buongiorno Hinata. Vedo
che hai già conosciuto il nostro nuovo compagno di
squadra-
La ragazza annuì
timidamente abbassando lo sguardo.
- Shino, ti presento
Kiba-
-
Piacere-
Il ragazzo degli insetti
allungò una mano verso l’altro che ricambiò la stretta. Shino è un attore nato. Kiba sorrise tra
se. In fondo quella commedia non gli dispiaceva. Era come ricominciare da capo
per cercare di migliorarsi.
Kurenai li osservava
sorridente, pensando che forse Hinata si sarebbe ricordata di
Kiba.
- Bene. Oggi non facciamo
niente. Vi do solo un compito per domani: scriverete su un foglio le tecniche
che siete in grado di eseguire e domani le esporrete agli
altri-
- Ehm... Kurenai-sensei...
I...io non so...sono molto brava a pa...parlare in pu...pubblico- Hinata si fece
coraggio ed espose per intera, anche se un po’ balbettando, una frase in
presenza di uno sconosciuto (Kiba).
- Allora ti aiuterà Kiba.
Lo conosco da abbastanza tempo perché io sappia che è un gran
chiacchierone...-
- Per me va
bene-
- Mettetevi poi d’accordo
su cosa fare. Ora devo andare perché ho un impegno importante. A domani
ragazzi!-
Kiba non seppe mai se,
prima che la maestra si girasse, gli avesse fatto l’occhiolino oppure no.
L’importante è che aveva la sua prima chance di riconquistare
Hinata.
- Scusate ma devo andare
pure io. Ci vediamo- Shino se ne andò senza nemmeno aspettare che i due lo
salutassero. Aveva fretta a lasciarli soli.
- Dai, parlami un po’ di
te. In questo modo ti passerà la paura e non balbetterai
più-
La ragazza
annuì.
- Mi c...chiamo Hinata
Hyuga, ho se...sedici anni. Vi...vivo con m...mio padre e mia so...sorella
Hanabi. Ho un cu...cugino che si chiama Ne...Neji. Mi piace sta....stare con i
mi...miei amici e...non so...-
- Ok ok. Per ora basta. Ora
ti parlo un po’ di me così mi conosci meglio. Come mi chiamo lo sai già. Anche
io ho sedici anni e, nonostante sia qua da poco tempo mi trovo molto bene.
Conosco un po’ tutti perché ieri, quando tu eri in ospedale, mi hanno presentato
agli altri ragazzi. Ho incontrato anche tuo cugino Neji. Mi sembra un tipo
simpatico-
- Mah in...insomma. Mi
pre...prende sempre in gi...giro perché lu...lui è più bravo di...di
me-
Lo so Hinata. E’ per questo
che non lo sopporto molto.
- Poi c’è quell’Uzumaki.
Com’è che si chiama? Ah già, Naruto. Quello non mi sembra un
granchè-
- E invece no! Lu...Lui è
l’eroe del vi...villaggio. Ci ha salvato da O...Orochimaru mo...molte
volte-
E ti è tornata anche la
cotta per Naruto. Io lo uccido quello! Kiba mandò giù un boccone
amaro prima di continuare a parlare.
- Ah-
Nuovamente Hinata osservò
il ragazzo: e nuovamente gli sembrava deluso della sua risposta. Era forse
geloso di Naruto?
Kiba decise di non
complicare troppo la situazione.
- Ti va di sederci? Così
siamo più comodi-
Hinata acconsentì e i due
si sedettero uno di fianco all’altra iniziando una nuova conversazione che durò
fino a sera.
Alla fine il ragazzo si
accorse che Hinata aveva migliorato la sua parlata. I balbettii della ragazza
erano diminuiti e lui ne era felice. Come molto tempo prima tutto ciò che
serviva era solo una lunga chiacchierata.
- Scusa ma o...ora devo
andare-
- Pure io. Ci vediamo
domani, Hinata- Kiba si alzò e, scortato a fianco da Akamaru, si allontanò verso
casa senza girarsi.
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Eccomi qua, sono tornata! E mi piace sempre di più questa coppia... Ho scoperto di adorare Shino!! Ok ok adesso mi riprendo... Ho già finito la storia ma la aggiorno poi bene... Povero Kiba, spero di non averlo fatto diventare un po' OOC x il fatto che piange sempre... Va beh! Soprattutto spero che questo capitolo vi piaccia!!
x LEA91: grazie mille per i tuoi complimenti... Te l'avevo detto che ne scrivevo un'altra^^ anche perchè mi piacciono tantissimo Kiba e Hinata!
x _Rael_89: hai perfettamente ragione...comunque grazie mille!!^^
ciao a tutti e a presto bacioni
silvia