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Autore: Seby1993    19/03/2013    4 recensioni
L’ odio che si trasforma in amore.. la magia, unico vero collegamento tra due anime impossibilitate nello stare insieme. Quella magia che viene perseguitata solo perché ritenuta sbagliata da un uomo.
Cosa riserva il futuro a questi due giovani maghi?
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gaius, Merlino, Morgana, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Morgana
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
Capitoli:
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Una missione

Non sapeva che stava facendo, e non era certo neanche fosse sicuro, ma avrebbe fatto tutto pur di poter dormire normalmente senza che quel Drago lo disturbasse nel cuore della notte. Cosi si introdusse nel castello, e si diresse verso il posto dove la fonte della voce, udibile in quel momento solo per lui, diventava più forte, finché non si piazzo d’avanti il primo ostacolo! Ovvero due guardie che giocavano con i dadi. Merlino trovò molto snervante il fatto che proprio ora che era vicino, si doveva trovare di fronte a un ostacolo. In un primo momento stava per andarsene, ma pensò subito dopo che il Drago avrebbe continuato a chiamarlo finché egli non sarebbe andato da lui, perciò si ridestò dai suoi pensieri e focalizzando i dadi li spostò con la sua magia, fino a farli cadere dal tavolo, e nel mentre le guardie si apprestavano a prenderli lui si introdusse nel cancello di legno dove iniziava un lungo percorso che lo portò alla prigione sotterranea del Drago.
La prigione che rinchiudeva la creatura magica era immensa, ma soprattutto vuota! Che si fosse sbagliato? “Eppure sento una strana presenza qui?” pensò il giovane mago per poi urlare.
-Lo so che sei qui! Rispondi!- non fini di parlare che senti delle catene muoversi e fare molto chiasso, per poi vedere un Drago volare dal basso di quella grotta sino ad appollaiarsi di fronte al ragazzo.
-Sono qui!- rispose il grande Drago per poi proseguire -Che essere piccolo, per un destino cosi grande!- Merlino non capiva a cosa si stesse riferendo e subito questi rispose –Artù, il figlio del Re è l’unico in grado di riuscire a riunire tutti i regni per creare il nuovo regno di Albion! E tu Merlino, sei il solo che lo può aiutare!- rispose schietto il drago arrivando subito al punto.
-Inutile che ti opponi al destino! Nessuno può sfuggirgli. . . Nemmeno io! Guardami, sono un Drago eppure sono stato rinchiuso in una caverna con l’impossibilità di poter mai uscire!- gli fece presente la creatura sperando che il ragazzo accettasse e adempiesse al suo destino, e a parte qualche replica, in un primo momento il giovane mago lo accettò, anche se avrebbe preferito farne a meno. Stava per andarsene ma subito il Drago lo chiamò dicendo.
-Fermati ragazzo! Ho altro da dirti!- il ragazzo si volto e scrutò fisso il Drago che sembrava dovesse comunicargli qualcos’altro. –Ho un’ importante missione d’affidarti!- Merlino non sapeva perché, ma rimase ad ascoltare ciò che la creatura avesse ancora da dire. –Devi uccidere Lady Morgana- il giovane mago rimase stupito nel sentire quelle parole, cioè avrebbe dovuto uccidere la figliastra del Re? Cosa che fece subito notare al Drago.
-Ah, certo come no!- disse con tono sarcastico –E poi cosa? Spegnere il fuoco con un soffio? Oppure imparare a volare con una scopa?- il drago si mise a ridere e rispose.
-Sei ancora troppo inesperto per fare cose del genere, e poi volare con una scopa?? Quella è roba da donne! Comunque capisco il tuo dubbio, ma devi ucciderla! Lei mette a rischio il tuo futuro e quello di Artù, anche se non l’hai visto chiaramente lei è un grosso pericolo per te. O la uccidi ora che innocua, o presto o tardi te ne pentirai!- quelle parole lo turbarono molto, perciò senza dare risposta al Drago si diresse nelle sue stanze a riflettere, anche se già sapeva ciò che avrebbe fatto “Uccidere la viziata prima che sia lei a farlo”.
Intanto la strega si stava preparando, sapeva che l’indomani sera avrebbe avuto la possibilità di incontrare Artù e di ucciderlo, ormai era troppo impaziente, tante che dal nervosismo iniziò a passeggiare nella stanza con la consapevolezza che quella sera avrebbe avuto la meritata vendetta su Uther.
La mattina seguente il vecchio Gaius andò a svegliare Merlino, ma entrando nella sua camera notò il più totale macello e svegliandolo con un grido gli chiese.
-MERLINO!- il giovane si sveglio per sentire cosa avesse il vecchio –Come sei riuscito a creare questo caos in due sole notti?- chiese stupito il vecchio del totale disordine del giovane.
-Per magia?- rispose sarcastico il ragazzo che ricevette subito la risposta del vecchio che gli disse.
-E adesso senza la sistemi! E poi vieni di là che devo affidarti delle commissioni.- detto ciò il ragazzo si lavò con la tinozza d’acqua portatagli dal vecchio, per poi raggiungerlo nell’altra stanza per fare colazione e sentire che commissioni avrebbe dovuto svolgere, anche quest’oggi, sperando di non incontrare nessuno dei due reali spocchiosi. Non appena entrato in cucina il ragazzo mangiò ciò che il vecchio gli aveva preparato e gli diede un intruglio per Lady Ellen. –Sbrigati a mangiare e tieni questo! E’ per Lady Ellen è un intruglio che gli serve per il concerto di sta sera- il giovane mago dopo aver finito di mangiare prese subito la pozione e si diresse al palazzo, dove si fece condurre dalle guardie nella stanza della cantante. Dove Merlino trovò sul tavolo una strana bambola è uno stranissimo libro, stava per aprirlo, ma senti dei passi e subito posando la boccetta sul tavolo si allontanò subito facendo finta di non aver visto niente. La donna vedendolo nella sua stanza chiese.
-Chi sei?- Merlino rispose subito dicendo.
-Sono l’aiutante del medico di corte, sono venuto a portarle un intruglio datomi da Gaius- indicando la pozione sul tavolo. La donna fece cenno al ragazzo di uscire e Merlino non se lo fece ripetere due volte che si dileguò all’istante con una pessima sensazione.
Intanto tutti si stavano preparavando per l’imminente serata, Morgana si era messo il miglior abito che avesse per poter far sbavare il suo fratellastro e cosi poterlo prendere in giro, mentre questi si trovava in giro con gli amici finché non si imbattè in Merlino con cui ebbe ancora una volta un altro dibattito, che il giovane avrebbe voluto evitare, tanto che se ne stava andando.
-Dai non scappare via?- disse con tono prontamente sarcastico, ma la risposta che ottenne lo stupì molto.
-Da chi? Mica starete parlando di voi?- nessun suddito si rivolgeva a lui cosi, e francamente, anche se non glielo avrebbe mai detto apprezzava molto questo modo di fare del suo interlocutore.
-Oh, quanto coraggio? Si vede che la gogna non ha fatto parecchio effetto! Non vi ha insegnato niente, ti manca proprio la disciplina- disse con un sorrisetto.
-Forse a me manca la disciplina, ma rispetto le altre persone. Cosa che dovreste imparare anche voi a prescindere che siate principe o futuro sovrano di questo regno!- Tali parole lo colpirono molto Artù che disse.
-Che nobili parole. . . Dette niente che di meno da un rifiuto come te!- detto ciò stava chiedendo ai suoi uomini di arrestarlo, ma Merlino riuscì a evitare ciò ferendolo nell’orgoglio.
-Cosa c’è? Avete bisogno degli uomini di vostro padre? Non sapete battervi da solo?- domando il ragazzo, che notò subito Artù fare segno di fermarsi ai suoi uomini, da cui da uno di loro prese la mazza ferrata per darla a Merlino e subito dopo prendere la sua dicendogli.
-Fatti sotto grand’uomo!- Marlino impugnò la sua arma e la fece roteare come faceva Artù, per poi sentire dire al ragazzo –Devi sapere che da quando ho compiuto 10 anni che vengo addestrato per uccidere!- cercando di fargli salire il sale in zucca al suo rivale sperando che rinsavisse, ma la risposta che ottenere lo fece arrabbiare.
-E’ da quando vi allenate per essere un idiota?-
-Non puoi rivolgerti a me in questo modo!- disse il principe avanzando minaccioso.
-Oh, mi scusi!- facendo un inchino e riformulando la domanda –Da quante che vi allenate per essere un idiota, mio sire?- detto ciò incominciò il duello, che vedeva vincente il principe, mentre a Merlino toccò scappare, finché non iniziò a usare i suoi poteri per far inciampare il figlio del Re e ribaltare la situazione, ma non appena si accorse della presenza di Gaius, Artù approfittò della situazione per capovolgerla riuscendo a salvare un po’ di orgoglio. Le guardie reali stavano per arrestare il giovane ragazzo, ma vennero prontamente fermate dal principe che prima di andarsene disse al quello sfrontato che osava sfidarlo.
-Sei stupido ma con molto fegato. Sai Merlino c’è qualcosa in te che non riesco a cogliere- fece segno alla sue guardie di seguirlo, mentre il giovane rimaneva sorpresa da ciò che il principe gli aveva detto iniziando a riflettere.
Lady Morgana si stava preparando al ballo di quella sera, con l’aiuto della sua servitrice Gwen, la quale le stava facendo da consigliera per gli abiti da mettere, e nel mentre parlavano del più e del meno la figliastra del Re disse.
-Artù è uno sfacciato! Solo perché sono la figliastra di Uther non significa che andrò al ballo con lui- la serva le dette ragione, ma sapeva che la padrona gliene avrebbe combinata una quella sera, perciò stette in silenzio aspettando che proseguisse –Non so che fare Gwen, tu che mi consigli? Gli regalo una bella serata o pure giocargli uno scherzetto che non scorderà tanto presto?- la ragazza diede consiglio ma sapeva che la sua padrona avrebbe fatto di testa sua.
Nel mentre anche la finta Lady Ellen si preparava a quell’imminente serata con molta felicità per la vendetta che avrebbe presto consumato e anche ansia, dato che temeva che prima che potesse riuscire nella sua impresa qualcuno avrebbe potuto scoprirla. Non fini di pensare a tale eventualità, che la serva mandata da Re Uther alla giovane, con un omaggio floreale, aveva scoperto il vetro nella stanza nella donna, vedendola come era in realtà. La donna stava per scappare a raccontare tutto al suo sovrano, ma la vecchia strega la uccise prima che queste potesse andare a spifferare tutto, era troppo vicina alla realizzazione del suo piano di vendetta, che non poteva permettere a nessuno di interferire.
Il giorno da spazio alla sera, e Merlino dopo quella scaramuccia con Artù, fu rimproverato da Gaius.
-Sei uno stupido! Invece di passare in osservato date le tue condizioni, che fai? Cerchi rissa con Artù? Dovresti stare attento!- il ragazzo sapeva che il vecchio aveva ragione, e sapeva che se gli diceva ciò era per il suo bene, ma gli era difficile cercare di andare d’accordo con un individuo del genere –Comunque spero che non si ripeta più!- raccomandò l’uomo dicendo poi al giovane di prepararsi ad aiutarlo hai festeggiamenti di quella sera. Cosi una volta pronti andarono al castello dove per tutta la sera rimasero a fare gli spettatori e a intervenire se qualcuno si sentisse male. La serata procedeva per il meglio e Merlino per evitare di avere problemi cerco di stare a debita distanza da Artù, fino ad arrivare al momento in cui Lady Ellen iniziò a cantare.
Il suono della voce della cantante iniziò a riecheggiare in tutta la stanza, Merlino iniziò ad avere qualche fastidio alle orecchie e iniziò ad attrapparsele. A poco a poco tutti iniziarono a cadere nel incantesimo di sonno e varie ragnatele iniziavano a formarsi in tutta la stanza. Tutti a parte Merlino che si era ben nascosto per vedere cosa avesse in mente quella donna, che stava impugnando un coltello mirando verso il giovane Artù.
Subito il giovane Mago usò i suoi poteri per far cadere il lampadario in testa alla donna, che riprese le sue sembianze normali, e rompendo l’incantesimo. Tutti iniziarono a svegliarsi e la vecchia in fin di vita visto che non si sarebbe arresa finche Uther non avesse patito il suo dolore, perciò con le poche forze rimaste lanciò il coltello con un incantesimo ad una velocità a cui nessuno sarebbe mai potuto scampare a tale attacco, ma Merlino riuscì ad rallentare il tempo, in modo da poter levare il principe da sotto l’attacco salvandogli cosi la vita. Il Re ringraziò Merlino dicendogli che lo avrebbe ricompensato.
-Da oggi sarai il valletto di corte, non che servitore di mio figlio Artù!- per il ragazzo questa non era una ricompensa, ma preferì tenere per se tale pensiero. Dopo quell’episodio la serata procedette tranquilla e in totale serenità e divertimento, e sempre quella sera Gaius si complimentò con il ragazzo e una volta tornati alla casa del vecchio gli disse.
-A quanto pare sei un eroe? La cosa non mi stupisce e forse abbiamo trovato anche un modo per trovare uno scopo a quei tuoi poteri!- il ragazzo annui sorridendo al vecchio, anche se non aveva molta voglia di servire uno come Artù, ma del resto non poteva tirarsi indietro. Il giovane stava per dirigersi nel letto quando Gaius prese dallo scaffale  un libro ben nascosto e glielo porse. –Tieni questo sarà più utile a te di quanto non ne sia stato a me!- Merlino guardò curioso quell’oggetto, che questi si rivelò essere più di un comune libro, ma ben si un libro di magia.
-Ne studierò ogni parola!- disse il giovane felice come un bambino, ma non riuscì ad aprirlo che una guardia lo chiamò dicendogli che il principe Artù voleva parlare con lui. Cosi dopo aver posato il libro il ragazzo si diresse vero il suo nuovo padrone e verso il suo grande e pericoloso destino.


 Angolino dell'autore

Salve a tutti sono seby1993_ziabefana e vorrei ringraziarvi delle tante recensioni che ho ricevuto e io ringrazio il mio  amico cristopher e che dire spero che vi piaccia questo terzo capitolo e se volete lasciate una recensione.
Un saluto seby1993_ziabefana =)

   
 
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