Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Harryette    19/03/2013    15 recensioni
Non mi avrebbe mai amata. Neanche con tutto l'amore del mondo ci sarebbe riuscito.
Eppure c'era qualcosa di estremamente perverso e masochista dentro di me.
Qualcosa che continuava ad urlarmi: ''Annega con lui, vai! Ti sta aspettando da qualche parte negli inferi, pronto a distruggerti''.
[STORIA IN FASE DI REVISIONE]
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Liam Payne, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                               

alla mia migliore amica :')



Quella mattina ero davvero impresentabile nel vero senso della parola.

Cercai di truccarmi alla meglio e indossai una felpa blu dell’hard rock con un fuson nero. Mi truccai pesantemente cercando di nascondere le occhiaie ma era tutto inutile, così ci rinunciai.

Quella era una giornata no: nell’autobus c’era una vecchia donna che voleva fare ‘conversazione’ ma non mi lasciava dire neanche una parola, e per giunta, parlava con la gomma in bocca in bella vista.

Arrivata alla fermata quasi mi catapultai fuori.

Corsi dentro scuola per non essere vista da nessun’altro in quelle condizioni, se non dai miei ‘amici’.

‘Ti è morto il gatto? Cos’hai?’ mi chiese Payne.

‘ N I E N T E .Devo per forza avere qualcosa? Eh?’.

‘Oh, oh calma Melinda’.

E Payne non fu l’unico che trattai di merda quella mattina. Oh no. Trattai male anche i professori e tutte le mie amiche. Ora mi odiavano, ci mettevo la mano sul fuoco.

A metà giornata decisi di andare in bagno e di rimanerci per un bel po’: non me ne fregava nulla di quello che avrebbe detto la prof. tanto era una cretina, quella di arte.

Mi accesi disperatamente una sigaretta, che avevo chiesto ad una ragazza che aveva appena smesso di fumare li’ vicino. Poi se ne andò e rimasi sola.

Pensai a quello che era successo la sera prima al ponte e mi pentii di essere stata così debole. Così ‘femminuccia’, così disperata e piangente. Insomma non era da me! Scacciai dalla testa la mia immagine stravolta riflessa nell’acqua del ponte e decisi che non ci avrei pensato mai più. Anche perché mi aveva fatto stare bene in QUEL momento, ma ora era esattamente come prima, e se anche avessi pianto come un’ossessa di nuovo non sarebbe cambiato un bel niente.

In un batter d’occhio la sigaretta finì e mi ritrovai a guardare le ragazze che passavano per i corridoi, cercando di distrarmi e di perder tempo: chi aveva il giubbotto sporco, chi aveva un bel po’ di pancia da smaltire, chi aveva degli occhiali enormi, chi dei capelli che erano un misto fra i ricci e i lisci. Mi chiedevo se ogn’una di loro andasse bene a scuola o meno, e così passò un quarto d’ora: ecco un buon esercizio per non pensare SENZA piangere!

Porco cazzo Melinda, sei un fottuto genio!.

Poi eccolo lì: in tutta la sua spavalderia proprio lì di fronte a me. Certo era bello. Bello e dannato. Più dannato che bello, però.

‘Melinda!’ ammiccò.

‘Zayn…Ricordi anche il mio nome ora? Credevo che la tua mente fosse limitata’.

‘Sei divertente, eppure ieri non la pensavi così’.

Mi venne alla mente l’immagine di me che cercavo di sedurlo, e capii che avevo un piano da portare a termine. Me ne ero quasi scordata.

‘Bhè, hai ragione Malik. Ma io stavo scherzando’ dissi avvicinandomi vertiginosamente a lui ‘tu non scherzi mai?’.

‘Io scherzo sempre’.

‘Bene’ sorrisi, dentro invece urlavo.

‘Dimmi un po’, vale ancora il tuo invito per venerdi?’ chiese. E mi colse di sorpresa, insomma davvero non me lo aspettavo. Che ragazzo bipolare! Seriamente aveva qualche problema mentale ,non poteva comportarsi così!

Ovviamente colsi l'occasione.

‘Certo, vale sempre. Quindi ci stai?’.

‘Dove andiamo?’ domandò. Ed mi fece chiaramente capire che la risposta era si.

‘Questa è una sorpresa ,Zayn’ ammiccai.

‘Devo fidarmi?’ sorrise. Certo che il suo era proprio un bel sorriso. Il sorriso di un diavolo, che avrei distrutto. Ma così sembro io la
cattiva!

‘Tu ti fidi di me?’ domandai di rigetto. NO NO NO NO NO. Dì NO!

‘No’.

‘Perfetto, perché nemmeno io mi fiderei mai di una persona come te, amore’ gli sussurrai all’orecchio, prima di girarmi e andarmene ,mentre lui mi fischiava dietro. Che uscita ad effetto Melinda!

Poi mi rigirai di botto ,e gli urlai ‘Ci vediamo qui fuori venerdì alle nove!’.

E lo sentii chiaramente ridere sotto i baffi.

***

Un anno prima


‘Devonne!’ urlai ,incontrandola a scuola e saltandole in braccio.

‘Hei Melinda, a cosa devo il tuo buon umore?’ sorrise ,scansandomi.

‘Indovina? Ieri sono riuscita a finire la nostra canzone’ conclusi fiera, riferendomi alla canzone che io e Devonne stavamo scrivendo da circa due mesi, ma che non riuscivamo a concludere.

Lei suonava la chitarra e io il piano. Una bella coppia eh?

‘Ma dovevamo finirla insieme, Mel! L’abbiamo iniziata insieme e dobbiamo concluderla così’ si lamentò, ma sapevo che era contenta, perché non era molto creativa.

‘Oh andiamo Dev, è bellissima. Devi sentirla. Oggi da me alle cinque ok?’.

Fece finta di pensarci un attimo, spostando indietro i suoi capelli rosso fuoco. Che tappetta che era.

‘Aspetta, devo controllare la mia agenda’ scherzò.

Gli diedi una gomitata. ‘Ma smettila’ risi.

E poi ecco che il nostro ‘momento’ era rovinato dall’entrata trionfale di quella specie di individuo pakistano: Zayn Malik. Era mozzafiato, ma bastardo dentro. Ne parlavano tutti, si era fatto mezza scuola.

Devonne lo guardò con gli occhi a cuore mentre lui le si avvicinava e le scoccava un bacio a stampo, per poi sussurrarle ,abbastanza forte perché potessi sentire ‘buongiorno bellissima’.

Lei arrossì come un peperone. Io alzai gli occhi al cielo.

‘Non mi presenti la tua amichetta?' Le chiese ,squadrandomi.

Devonne mi prese la mano e mi spinse più avanti. Senza accorgermene avevo indietreggiato. ‘Certo! Lei è Melinda Gomez, la mia migliore amica. Ti ho parlato molto di lei Zayn, ricordi?’.

Lui mi guardò ancora. ‘Veramente no. Comunque piacere’.

Gli presi la mano e fissai intensamente i suoi occhi. Erano così scuri, così tenebrosi. Mi percosse un brivido. All’instante cominciai a credere a tutte le cose che si dicevano sul suo conto in giro, e che Devonne aveva smentito. Ma lei era troppo buona, troppo innamorata per vederlo DAVVERO. Capii subito che l’avrebbe fatta soffrire e so che l’avrei fatto anche io se glielo avessi detto, ma l’avrei fatto. Finsi di dover andare in bagno e me la filai.

Arrivata in bagno sentii una ragazza piangere, piegata disperata a terra.

‘Tutto bene?’ le chiesi.

Quando mi guardò negli occhi notai il mascara colato e le mani che tremavano. ‘No’ sussurrò.

‘Che succede?’ le chiesi.

‘Il mio ragazzo ieri mi ha lasciata e l’ho appena visto che baciava un’altra’ singhiozzò.

Odiavo quando una ragazza piangeva per un ragazzo. Erano così inutili. Dopo la ‘partenza improvvisa’ di mio padre avevo smesso di credere nel principe azzurro e nel fatto che esistesse l’amore vero. Anche mio padre diceva di amare mia madre, ma non era stato così. Tutte cazzate. E loro erano degli enormi cazzoni.

‘Che stronzo. Non dargli retta, ok?’

Lei annuì debolmente. ‘Io amavo davvero Zayn. Stavamo insieme solo da due settimane ma mi piaceva davvero’.

E quella fu la prova del nove.

‘Devonne in che guaio ti sei andata a cacciare?’ pensai.






CIAO RAGAZZUOLE (?)

IL CAPITOLO E' UN PO' CORTO LO SO, MA NON HO PROPRIO ISPIRAZIONE ULTIMAMENTE LOL MI FARO' PERDONARE NEL PROSSIMO OK? GRAZIE A CHI HA RECENSITO IL SECONDO CAPITOLO, SIETE LA DOLCEZZA!

SPERO CHE ANCHE QUESTO VI GARBI, IO INTANTO ME NE VADO (?)

FATEMI SAPERE CHE COSA NE PENSATE, ANCHE PERCHE' SI INIZIA A CAPIRE UN PO' IL PERSONAGGIO DI DEVONNE *.* DETTO CIO' EVAPORO. AH E PER CHI VOLESSE IMMAGINARLA ,MELINDA E' SIMILE A DEMI BLONDEVATO (?)

UN BESO!
VI AMO.
H :)
  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Harryette