20/03/2013
0 recensioniEra una bella giornata, mi ricordo il sole che picchiava forte, ed i bambini del paese che si rincorrevano con le pistole ad acqua. Roba da film americani, eh già.
Bella giornata, si, ma io ero al computer.
Con una gamba sulla scrivania, e l’altra sotto il sedere, le patatine in mano, e la musica a palla nelle cuffie.
-Effie!- sentii gridare. Probabilmente mi stava chiamando già da un po’.
-ciao mamma.- dissi con la bocca piena.
-il telefono- mi poggiò l’apparecchio sulla scrivania e andò via.
“pronto?” dissi una volta ingoiato.
“Ef, usciamo?”
“dammi il tempo di prepararmi”
“30 min?”
“si,credo bastino..a dopo Ash”
riattaccamo.
La mia migliore amica, Ash.
Il suo nome è Ashley, ed era fantastica, causa dei miei dolori e delle mie rise.
Mi preparai per questa uscita, chiamiamola così.
Stavo molto male, in quel periodo.
Avevo una cotta per questo mio ‘collega’.
Lavoravo in una panetteria con un bellissimo ragazzo, Harry. Harry Styles.
Era un bravo ragazzo, capelli ricci, un sorrisone che stendeva, perfetto; ma la cosa che più attiravano erano gli occhi. Grandi occhi verde smeraldo. Le fossette? Vogliamo parlarne? Erano un qualcosa di davvero adorabile. Io, beh.. ero una di quelle tipe super timide, con cui è difficile fare amicizia.
Mi hanno sempre detto di essere una ragazza carina, ma si sa! ‘Carina’ è la ragazza inguardabile che vuoi presentare ad un tuo amico per togliertelo dai piedi. E se anche lo fossi, non mi ci sentivo.
È anche normale in questa fascia d’età.
16 anni lui, io 15.
Quando Ash fu a casa mia, prendemmo la metro, cosa che io odiavo. Sul serio.
Troppo sporca,troppo piena di cattivi odori e gente con chi sa quali problemi.
Quel paesino era un paradiso di sopra, e un inferno di sotto.
Ma dovevamo prenderla, il Cheshire non mi attirava tanto.
Dovevamo andare nel centro di Holmes Chapel, lì si stava bene.
Una volta arrivate, facemmo dello shopping.
In realtà,fece.
Lei amava vestire bene, come una ragazza..ecco.
Lei era tutta gonne e top. Io no, ero la tipa da felpe e jeans.
Lei preferiva le scarpe caruccie, io le mie Nike.
Lei amava truccarsi, per coprire qualche piccola imperfezione; io non mi truccavo quasi mai, dei brufoli e della mia carnagione bianca da cadavere poco m’importava.
Lei era l’opposto di me, ma gli opposti si attraggono, no?!
Dopo due ore strazianti, di entraesci da tutti i negozi che ci capitavano per occhio, andammo in un bar.
-cameriere figo ore 6-
Mi girai, lo trovai di faccia. Cazzo se era carino.
-cosa ordinano le signorine?-
-due frappé,grazie.- parlò lei. Sapeva com’ero. Non sarei riuscita a spiccicare parola.
Con lei riuscivo ad essere me stessa, ci sbellicammo dalle rise quel pomeriggio.
Stavo bene, cioè.. in un certo senso.
Voglio dire, tutto è OK, ma non ero felice.
Insomma, comunque ero troppo presa dal panettiere.
-Ciao Ash.- sentimmo.
…e parlando del diavolo spuntano le corna.
Avrei riconosciuto quella voce tra mille. Io adoravo la sua voce. Così…così sexy.
E tra l’altro non era male nel canto.
Delle volte lo ascoltavo mentre pulivamo la panetteria, canticchiava è vero, ma ho sempre pensato che in lui potesse nascere del talento, se non era già nato.
-Ciao Harry.- disse lei.
-Hey.- si rivolse a me, con una voce squillante. Alzò la mano come segno di saluto.
-Hey.- parlai timidamente, e molto lentamente.
-Perché non ti siedi?.- chiese Ash, dandomi un piccolo schiaffetto sulla gamba.
Mi girai verso di lei lentamente, fulminandola con lo sguardo. Fece l’occhiolino, ed io ritornai a sorseggiare il mio frappè.
Chiacchierammo, anzi…chiacchierarono.
Io parlai poco, sembravo un’asociale, e forse lo stavo diventando.
Non amavo parlare molto, almeno non con lui.
Io l’adoravo, era così carino, così… wow,ed io non mi sentivo all’altezza.
Avrei potuto sparare delle cazzate mondiali, ed io non mi sentivo pronta ad affrontare una qualsiasi figura di merda.
Tornai a casa, indifferente.
Insomma, avevo poche speranze con il ricciolo, poche quanto nulle.
“hey”
Un suo messaggio? Da quando lui mi manda messaggi?
“hey,Harry!:)”
“potresti darmi il numero di Ash?”
Ah..ora è tutto più chiaro.
Rimasi male per quello, ma glie lo diedi lo stesso.
Lei è così. Per lei è facile trovarsi amici, subito attacca. Io no, sono il contrario.
Stetti male per tutta la serata, e l’indomani era il mio compleanno.
Che bella sorpresa che m’aspettava.
Cioè, una cosa è quando ci prova con tutte le ragazze che entrano in panetteria, una cosa è se ci prova con la mia migliore amica.
Ero comunque sicura che lei non m’avrebbe tradito.
Insomma, lei sa cosa provavo per lui…ma se, per qualche caso, lei ricambiava, chi ero io per giudicare?
Durante il pomeriggio si scambiavano delle occhiate, e mentre rientravo dal bagno li vidi parlare sottovoce, quasi come nascondessero un segreto.
Mi stavo quasi rassegnando, e per non cadere nella più totale tristezza, andai a sdraiarmi sul letto, accesi la T.V. e guardai alcune puntate di “Sonny tra le stelle”, la mia eroina era la protagonista. Farmi due risate con lei, mi faceva sempre bene.
Allora,che ne pensate?, ci tengo a precisare che non me la cavo bene con la scrittura, quindi se avete critiche, fatemi sapere xx
-Batman.<3