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Autore: chocolat_16    22/03/2013    1 recensioni
"ho sempre sperato in qualcosa che mi cambiasse la vita, che mi faccia pensare che vale la pena di viverla. Quel qualcosa, sei tu Ocean. Sei la mia felicità, la mia ancora di salvezza, la luce che è riuscita a penetrare nel buio più totale riportandomi alla realtà, sei il mio sogno, il mio futuro e se per restare al tuo fianco dovrò tirare fuori i denti, diventare forte e lottare, allora lotterò. Per cambiare il nostro destino, per il nostro amore, io lotterò!".
Questa storia parla del destino avverso di due ragazzi: Ocean e Acqua.
Lei perde i suoi ricordi, riguardanti i momenti passati con lui e la grande e imminente guerra che aveva cominciato a combattere.
Così con l'aiuto di Ocean, Acqua comincia a riottenere i suoi ricordi, riscoprendo un mondo che aveva dimenticato e preparandosi per la battaglia finale.
il crudele destino ha scelto per loro un amore senza lieto fine, riusciranno ad essere così forti da cambiarlo e superare tutti gli ostacoli? ..
ps: forse non è una trama avvincente ma non sapevo cosa scrivere !!! xd per favore recensite e ditemi cosa ne pensate, grazie a tutti, bye bye :)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La mattina seguente.

Acqua si svegliò, si stiracchiò sbadigliando e si sedette nel letto; guardò di fianco a lei e vide Ocean sdraiato a pancia in giù con la testa ormai sprofondata nel cuscino e un braccio allungato sulle sue gambe.

Lo guardò affettuosamente, scostò piano il suo braccio e si alzò dal letto. Aprì la finestra rimanendo abbagliata dalle prime luci dell’alba. 

La sua luminosità era di un colore biancastro che sfumava in una tonalità arancione-giallo e oro.

Rimase incantata a guardarla. Era luce. 

Dopo tutto quel freddo e quell’oscurità finalmente riusciva a vedere un po di luminosità e calore, che le portavano la speranza che aveva perso.

 Andò nel cucinotto a preparare la colazione per entrambi: frittelle dolci, cialde al cioccolato e due bicchieri di latte fresco.

Poi si sedette un pò a pensare a tutto, doveva allenarsi duramente, un’ottima colazione era il minimo per iniziare bene l’allenamento, doveva essere in ottima forma.

Sospirò << uff.. perchè il mio destino deve essere così crudele.. >> voleva che la sua vita cambiasse ma, non in questo modo e poi non le sembrava essere migliorata molto. 

Cominciò a desiderare di essere una ragazza normale, con una vita normale, dei genitori normali e soprattutto con un ragazzo normale. Ovviamente sempre se lui poteva essere definito il suo ragazzo.

 Ocean si svegliò, scese dal letto assonnato e si diresse verso il cucinotto attirato dal dolce profumino delle frittelle e delle cialde.

Era in boxer e la cosa sembrava non dargli fastidio, anzi appena Acqua lo guardò accorgendosi della cosa, lui si riprese dal sonno guardandola divertito << qualcosa non va piccola ? >> Acqua girò il viso imbarazzato fischiettando << no no, niente che non vada, piuttosto oggi dobbiamo allenarci, quindi credo sia meglio che tu ti sieda, ho ecco.. ho preparato la colazione >> disse frettolosa e agitata.

<< certo, ci alleneremo sicuramente. Ma .. sai abbiamo dormito insieme.. e ci siamo baciati.. più.. e.. più.. volte.. quindi non capisco perchè ti imbarazzi a vedermi in boxer. Se tu... mi chiedessi di diventare tuo.. io.. accetterei subito >> le fece l’occhiolino e disse quelle parole con un tono di voce dannatamente suadente e divertito.

Acqua si sentiva esplodere, provava un desiderio così forte nei suoi confronti e ultimamente sentiva la voglia di esaudire ogni sua richiesta.

<< non mi sembra il caso. >> disse agitata, chiudendo leggermente gli occhi.

<< quando la smetterai di prendere tutto così sul serio ? sto scherzando. >> disse ridendo.

<< va bene va bene, lasciamo stare, comunque svelto a mangiare.. non voglio perdere un minuto di più.. voglio diventare forte.. >> alla parola forte, lo sguardo di Acqua si fece serio, fin troppo serio. I suoi occhi bramavano troppo potere, il suo sguardo era deciso e determinato ma allo stesso tempo c’era qualcosa di buio e oscuro.

Ocean la fissava, guardava quello sguardo terrorizzato.

<< Acqua, forse prima è meglio se parliamo di una cosa.. vedi il tuo dono se non viene usato come si deve può distruggerti..rappresenta tutto..  puo essere il male, come puo essere il bene.. e solo tu puoi decidere come usarlo.. ma stai attenta le tue scelte possono essere influenzate dal tuo desiderio.. >>.

I profondi occhi di Ocean mostravano una serietà e una paura che forse, per quel che lei si ricordava, quella era la prima volta che li vedeva.

<< beh, qual’è il problema ? io sono destinata a sconfiggere Tina questo mi rende il bene mentre lei è il male.. non c’è motivo di preoccuparsi so gia quello che sarò.. non mi farò influenzare da niente e da nessuno.. puoi stare tranquillo.>>

Ocean sospirò, non per il sollievo ma per qualcosa di spaventoso e che lei non poteva comprendere.

<< ok, Acqua, allora adesso basta. Andiamo ad allenarci, giusto grazie per la colazione >>.

Ocean si alzò, senza nessun tipo di emozione sorprendente sul volto. Acqua lo seguì senza dire nulla.

Appena la porta si aprì, una folata di vento soffiò su di loro e come teletrasportati da essa si ritrovarono al centro del fitto bosco.

<< che diavolo è successo ? >> disse sorpresa.

<< ho richiamato il vento.. è un potere della natura.. che useremo molto spesso diciamo. Ascolta bene, noi alla fine non veniamo proprio da un mondo parallelo al tuo, noi semplicemente veniamo dalla luna, solo che il nostro mondo è visibile solo se per arrivarci usi il riflesso della luna. è un mondo nascosto al vostro e >> Acqua lo fermò e con uno sguardo perso disse << no! scusa non mi interessa adesso, io voglio solo allenarmi te l’ho gia detto. Parlami del mio dono ti prego >>.

Ocean le prese la mano, la strinse forte e fece fluire un potere questa volta diverso su tutto il suo braccio, non era una fiamma blu, era una fiamma bianca e trasparente come l’aria.

Il segno di Acqua si illuminò dello stesso colore biancastro della fiamma che il ragazzo racchiudeva nella mano.

<< come ho detto prima, c’è il bene e il male. ma c’è anche la neutralità. tu piccola, purtroppo con questo test che ti ho appena fatto .. non sei ne dalla parte del bene, ne dalla parte del male.. sei neutrale. Significa che puoi essere sopraffatta dal tuo stesso dono. Quindi mettiamocela tutta >>.

“ Neutrale ?, ma questo non ha senso ” lei aveva un compito, lei doveva sconfiggere la strega, quindi perchè poteva essere lei la cattiva ? non riusciva ad accettare il fatto che poteva accadere quello che era accaduto a Ocean.

Non voleva sembrava un mostro crudele e spietato e non voleva fare del male alle persone che amava.

<< Aspetta, non capisco, perchè ? >> era incomprensibile per lei, con tutto quello che aveva affrontato, non poteva credere di essere cattiva, aveva passato una vita triste e questo l’aveva resa comunque una ragazza educata e gentile verso gli altri.

<< mi dispiace, non c’è un perchè. Vedi le nostre emozioni sono piu difficili da controllare, a volte sono impossibili e tu provi del risentimento verso tante persone.. soprattutto il tuo patrigno.. e Tina.. e anche tua madre.. >>.

Adesso era chiaro, ovviamente come poteva non provare del risentimento, come poteva non provare odio verso quell’uomo, verso Tina e poi sua madre.. per quanto adesso riuscisse a capirla.. perdonarla era comunque difficile.

<< mmh, capisco.. va bene.. cercherò di diventare più stabile, beh concentriamoci sui poteri adesso >>

Ocean le sorrise << credo in te piccola, ce la puoi fare >> le accarezzò la guancia baciandole dolcemente la fronte.

una magia ? oh si, un’altra magia, quel semplice trascinante e caldo e dolce bacio sulla fronte l’aveva tranquillizzata, adesso si sentiva pronta.

<< ok, allora cosa devo fare ? >> fece un respiro profondo, Ocean le mise i palmi delle mani rivolti verso l’alto, all’altezza della sua pancia, appoggiò le sue mani sopra le sue. Inspirò ed espirò. Chiuse gli occhi e le fiamme blu apparvero.

Era una fiamma fredda ma lasciava un senso di bruciore sulla mano.

<< concentrati, sto cercando di sbloccarlo.. ma ho bisogno che tu ti concentri, pensa a qualcosa per cui vuoi lottare, o a qualcuno, pensa a come dare forma al tuo dono. A come usarlo, a come renderlo bello e libero. Pensa Acqua, io credo in te, il potere risiede dentro te devi solo concentrarti e liberarlo >>.

Un flusso bianco e trasparente fluì su tutto il corpo di lei, cominciando a sfumare in un‘aura arancione e rossa. Il flusso si espanse, diventando sempre più forte e imponente. 

Si sentiva potente, invincibile. Il segno si illuminò ancora ma questa volta diventò piu grande e  delle linee nere e ondulate ricoprirono il suo braccio. 

Ocean si fermò << Acqua, ancora un pò, ci stai riuscendo, forza piccola , solo un’altro po >>.

Il respiro di Acqua era diventato più affannato. 

Il cambiamento avvenne, sembrava una dea, era luminosa, i suoi occhi non avevano nessun segreto, nessun sentimento erano solo pieni di forza. 

Da azzurri cristallini erano diventati bianchi  come la neve, i suoi capelli da castani caramellati erano diventati   neri come la notte e lei, oh lei era spaventosamente potente. 

Tutto era luminoso e l’aria intorno a loro era diventata paradisiaca.

Stava pensando a Ocean, voleva essere forte per stare al suo fianco e aiutarlo, voleva essere all’altezza della situazione, voleva difendere tutti e desiderava che tutto finisse al più presto, doveva sconfiggerla.

I suoi pensieri cambiarono e insieme ad essi anche il suo potere, le era venuto in mente il dolore, la sua memoria che era stata cancellata, la sofferenza di sua madre, quella di Ocean, la morte del piccolo James, la perdita di suo padre.. tutte quelle stancanti battaglie.. l’uomo nero.. Tina.. l’odio la pervase, un desiderio di vendetta cresceva dentro di lei. 

Una tempesta si stava scatenando e i suoi occhi stavano diventando oscuri.

<< Acqua basta, smettila ! hai fatto abbastanza ! Acqua calmati ! >>

Ocean non sapeva come fermarla e l’aria era diventata gelida intorno a loro

<< basta ! piccola, ascoltami se continui così perderai il controllo, questo è solo un allenamento, non è un combattimento ! smettila, so che puoi fermarti >>.

Acqua cominciò a tremare, delle lacrime inespressive uscirono dai suo occhi e tutto si fermò il violente flusso che era diventato nero come il carbone sparì e lei svenne tra le forti braccia di Ocean.

  
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