Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Fedechan    12/07/2003    1 recensioni
Holly si accorge di Patty, Julian ed Amy stanno insieme. Sembra tutto perfetto ma...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
...Did you ever love somebody?

...Did you ever love somebody?
(...Hai mai amato qualcuno?)


Capitolo 3



IL GIORNO SEGUENTE
Mattina presto. Amy era sveglia da un po’ nella sua stanza d’albergo dove stava da qualche tempo, da quando si era recata a Fujisawa a trovare Patricia, Oliver e la Newteam con Julian…il suo Julian…aveva aspettato praticamente tutta la vita di essere la sua ragazza, la ragazza del suo capitano, il “principe del calcio” Julian Ross… E ora?? Possibile che l’arrivo di un ragazzo che non vedeva da molti anni e che anche allora non la contraccambiava, potesse causarle una tale confusione? E chissà perché, poi, con Julian er… E’ così felice…Ma i suoi pensieri furono interrotti dallo squillo del telefono della sua stanza…
“Pronto?!”
“Signorina Amy?!”
“Si sono io”
“Qui alla reception c’è una persona che desidererebbe incontrarla!”
“Mi potrebbe dire il suo nome, scusi?”
“Questa persona preferirebbe non dirlo…”
“Ah…capisco, le dica che scenderò fra un attimo, grazie!”      “Ma chi può essere???”
La ragazza prese la sua borsetta e prese l’ascensore, curiosa di vedere chi fosse la misteriosa persona, ma anche con una strana ansia, che la accompagnava sin dal risveglio…
Appena le porte si aprirono, si trovò davanti Julian…
“Ciao Julian!!!”
“Amy… avrei bisogno di parlarti adesso, se puoi…” Perché era così…TROPPO serio?
“Si, certo, ma cos’è quella faccia?” Gli si avvicinò preoccupata.
Lui si allontanò di scatto e si girò “Vieni, andiamo qui al parco”
“Ma cosa…?”     “Si, arrivo!”
I due iniziarono a camminare fianco a fianco, senza dire una parola.
Raggiunsero una panchina in una zona ancora deserta del parco, anche per l’ora piuttosto mattutina. Si sedettero, ammirando i piccoli brillanti che i raggi del sole nascente creavano sull’acqua del laghetto dinanzi a loro. Tutto era avvolto da una luce magica, irreale, candida…la tipica luce del mattino. I capelli di lei erano mossi da una leggera brezza, così come le foglie ancora ricoperte dalla timida rugiada…Due piccoli uccellini erano davanti a loro, e stavano giocando con una briciola di pane… I due ragazzi avevano entrambi paura di spezzare, con le loro parole, quella meravigliosa atmosfera…
“E’ fantastico qui, non è vero?!”
“Già.”
Ancora un attimo di silenzio…
“Amy..”
“Dimmi!”
“Tu…tu provi ancora qualcosa per Patrick, non è vero?!”
“Cosa?!”
“Si…hai capito benissimo, Amy!”
“No, guarda che ti sbagli, io…”
“Almeno non mentire a te stessa, se proprio vuoi farlo con me!!!”
“No…”
“Senti, forse è meglio se per un po’ non ci vediamo, che ne dici?”
“E… e perché?” Gli occhi le divennero lucidi
“Beh, almeno avrai la possibilità di chiarire i tuoi sentimenti e decidere se è me che ami, o lui…”     “Ma io…”
“Shhht!Niente obiezioni, ok?! Ora è meglio che me ne vada”
“…” Iniziò a piangere, fissandolo negli occhi “NO!!!”
Lui li girò di scatto, sussurrando “Non riesco a vederti piangere…” e se ne andò di corsa“Julian!”

Mattina presto alla scuola superiore Nankatsu. Nell’edificio deserto, dal campo di calcio si sentivano alcuni rumori. Era Patty che, arrivata prima come al solito, stava trasportando all’esterno del casotto adibito a magazzino i palloni per l’allenamento della NewTeam.
Ne stava faticosamente trascinando una cesta stracolma quando uno le scivolò rotolando via.
“Ma porca…!!!”
“Ehi Patty!!! Bonjour finèsse!”
“Eh eh eh! Ehi, ma tu che ci fai qui?” Guardò la ragazza in piedi davanti a lei, che teneva in mano il pallone “fuggitivo”. Aveva gli occhi lucidi “Scusa se ti disturbo, ma so che a quest ora ci sei solo tu qui, avevo bisogno di parlarti” Una lacrima le rigò il volto.
“Cos’è successo…?” Le due si sedettero e Amy iniziò a raccontare la sua storia.
Patty ci restò letteralmente di sasso. (NdPatty a forma di sasso: “Toglimi, fammi diventare normaleeeeee!” NdA: “Ma dai, sei così carina!^.^” “Io sono sempre carina, ma mi spieghi come posso continuare se sono un sasso” “Boh, magari ti faccio baciare da qualcuno…sai, sassi, rospi, non cambia molto…” “PIANTALA” “Ok, ok, ma perché mi faccio prendere per i fondelli da tutti i miei personaggi?!”)
Patty: “Mi dispiace”
Amy si limitò a sorriderle, poi: “Scusa, forse non avrei dovuto dirlo proprio a te…”
“No, cosa dici, siamo amiche, no?!”
“Ops! Ma è tardissimo! Devo andare! Ciao! Ci sentiamo!” Corse via, mentre Patty continuò il suo lavoro.
Dopo poco arrivò Holly. Vedendola alle prese con i suoi “migliori amici” si offrì di aiutarla.
“Ciao Patty!”
“Ciao capitano!”
“Ti aiuto!” Le prese il cesto e lo mise al suo posto.
“Oh, grazie, non dovevi!”
“Beh, Patty…ehm…che mi racconti?”
“Mm?! Niente di speciale…”
“Ah.”
Patty notò che era triste, lei non lo voleva così...rivoleva il suo Holly, quello dei vecchi tempi, sempre allegro e pronto a dare una mano a tutti, ma che gli stava accadendo?
“Anzi, no…a dir la verità qualcosa c’è…tu sei l’unico a saperlo, per adesso” Gli si avvicinò e lui la ascoltò interessato “Beh, vedi… poco fa è venuta qui Amy piangendo… perché…”
“…Perché…?”
“Julian l’ha lasciata, proprio stamattina.”
“Eh?!”
“Si, è proprio così! Mi raccomando, mi fido, non farne parola con nessuno, non fare…come Bruce!” diventarono entrambi color peperone
“Ehm…non preoccuparti. Cavolo, ma è incredibile! E quale sarebbe il motivo?”
La ragazza s’incupì “Ecco…è perché…”
“…Si?”
“Perché a Amy piace Patrick!”
I due erano imbarazzatissimi, soprattutto Oliver “Oh…io…scusa…non volevo…”
Patty guardava per terra “Holly…non so cosa fare!” Lo guardò per momento negli occhi, poi gli si buttò fra le braccia. Holly divenne ancora più rosso, se possibile, ma poi la strinse a se.
Restarono così per quello che a loro sembrò un lungo istante… “Patty, posso chiederti una cosa?”
“…Si”
“Non ti offendere, ma…tu… sei felice con lui?”
Per tutta risposta, si strinse ancora di più a lui.
“Perché è questo l’importante…” Anche lui la strinse un po’ di più.
Ma la magia di quel momento si spezzò a causa di una “delicata vocettina” che li fece staccare di colpo
“AAAARRRRRGGGGGHHHHHHHHHHHH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! !!” Bruce era davanti a loro, con gli occhi sbarrati. (NdA: AH AH AH ME AUTRICE SADICAAA!!!!!!!!!)
“Io…tu…voi…io…non…”
“Bruce, CALMATI per favore”
“ANF! ANF! l’avevo detto io, che prima o poi… Holly, ti sei svegliato, allora? Congratulazioni Patty! Cavoli che colpo…Ma quando è successo? E ditemi, vi sposerete???”
“No, ma…”
“Cavolo, manager, ma tu non avevi un ragazzo?”
Patty andò da lui e, molto finemente, gli diede un calcione “Non hai capito niente, idiota!” E scappò via infuriata lasciando il poveretto a terra.
“Ehm…Bruce…non è come pensavi…vedi…”
“Oufff! Però quella è manesca proprio! Comunque, se non è così, mi spieghi cosa ci facevate lì tutti avvinghiati!”
Il capitano arrossì “Ehm…niente…beh, non te lo posso spiegare per ora”
“Ok, ok, bravo , non fare come me…”
“Ah, già… ho saputo…guai anche per te, vero? Ti devo chiedere scusa, in parte è stata anche colpa mia, spero che vada tutto bene…”
“Per niente, fino a che Patty non perdonerà ufficialmente Evelyne, lei non mi parlerà più… Benvenuto nel club dei problemi, amico..”
In quel momento iniziarono ad arrivare gli altri giocatori, e l’allenamento cominciò. Ma dopo un po’ Holly si avvicinò a Bruce “Mi spieghi una cosa?Come mai eri qui così presto stamattina?Cercavi una manager???” Fece un sorrisetto malizioso (NdA: ?!?!?!), che spiazzò Bruce.
“Umpf!No, cercavo Patty per chiederle di parlare a Eve, ma dopo quello che è successo stamattina dubito che mi darà ascolto…Sigh!”
“Oh… Idea!!! Visto che è stata anche colpa mia verrò anch’io da Patty dopo gli allenamenti, e le spiegheremo tutto, vedrai che capirà!” (NdA:U-uuuhhh un attacco d’intelligenza acuta?!)
“DAVVERO?!?! Grazie, sono commosso!!!! Snif!” Saltò addosso al povero capitano, aggrappandosi
“BRUUUUCCCEEEE!!!!!!! Umpf! Aspettami qui! Guarda come si fa!”
Il capitano corse via e Bruce lo seguì con lo sguardo fino a quando arrivò vicino al casotto delle manager, dove Susy, Evelyne e Patty stavano stendendo gli asciugamani lavati. Si avvicinò a quest ultima, dopo aver dribblato un “attacco-ti-salto-in-braccio” di Susy, e le disse qualcosa. Lei arrossì, ma “tutto nella norma”, pensò Bruce, Patty diventava un peperone anche se solo Holly la salutava…”Mah!” Poi tornò da lui, spiegando tutto: le aveva semplicemente detto di restare ad aspettarlo quella sera, dopo l’ultimo allenamento… “Ah, capisco. E dimmi una cosa: gliel’hai spiegato che ci sarò anch’io?”
“Eh? No, perché, avrei dovuto??”
“Ecco. Adesso capisco. Niente, lasciamo perdere. Non cambierai mai, vecchio mio.”
“Eh?!”
Evelyne, intanto, dopo aver calmato Patty e Susy, per motivi diversi, ovviamente, stava maturando un dubbio: “Io ho visto…ho visto che, prima di parlare con Patty, Holly stava confabulando con Bruce…chissà cosa staranno macchinando, c’entrerà qualcosa con me?Cavoli,devo saperne di più, anche perché Patty da quel giorno non mi ha mai rinfacciato niente, però la sento fredda e distante…uffa…devo assolutamente farmi perdonare”

Fine degli allenamenti mattutini. Come al solito tutta la NewTeam, managers comprese, erano in perenne ritardo per il suono della prima campanella di inizio delle lezioni. La situazione era tragicomica. ^^;;; Una volta cambiatasi e indossata la divisa, correvano in classe per una disperata lotta contro il tempo. Tutti insieme ora si stavano dirigendo verso l’aula, tranne Susy, che era già arrivata, sollevando dietro di loro un polverone incredibile.
Bob Denver era davanti a tutti per fare strada spazzando via i poveri malcapitati che si trovavano lì, nel posto sbagliato al momento sbagliato, sfruttando la sua mole.
Bruce e Evelyne si stavano misurando in una personalissima gara, lei per evitare lui, lui per raggiungere lei. La ragazza stava mostrando le sue doti da velocista (era infatti durante una di quelle mattine che una ragazza del club di atletica la aveva notata e proposto di far parte della squadra…) correndo più forte di lui(Oliver gli aveva imposto duri allenamenti per migliorare la sua velocità dopo aver notato che la loro manager lo batteva nella corsa…), mentre lui cercava di raggiungerla. Un continuo superarsi, con qualche difficoltà di Bruce per le gomitate non proprio ortodosse che Eve gli tirava… La voce di Bruce che implorava di ascoltarlo, zittito subito da una gomitata. Il resto della squadra dietro che rideva a crepapelle incitando entrambi…
In quel casino Holly era riuscito ad avvicinarsi a Patty… “Patty, ehm…scusa per stamattina, io non volevo…” “Oh, no, non è mica colpa tua!” “Sicura?” “Si, si, ma ora pensa a correre…ti aspetto stasera, allora!” “Ok!” E finalmente entrarono in classe, appena in tempo. La classe ormai non faceva più caso a quella scenica entrata, era un’abitudine!

Durante le lezioni Patty era soprappensiero: Cavoli, adesso che ci penso…oggi ho abbracciato Oliver Hutton. Bene. Dunque: ho un ragazzo e oggi ne ho abbracciato un altro. Non so perché ho fatto quello che ho fatto. Poi Patrick piace ad Amy, la mia migliore amica. Vabbè, questa è un’altra storia. Anche lui mi ha abbracciata. Mi ha chiesto se con lui sono felice. Ma che cosa voleva dire? Poi è arrivato Bruce, non so se per fortuna o no... Quella portinaia da strapazzo. Per fortuna non ha detto niente agli altri. Avrà imparato la lezione, dopo quello che è successo con Eve? Boh. Poi Holly mi ha chiesto di aspettarlo stasera, dopo gli allenamenti. Mi dovrà parlare? Di che cosa?? E se…??? Oddio!!! Non ci capisco più niente!!!! Sigh!

Sera. Gli allenamenti sono finiti. Patty si sta cambiando, agitata per la serie “toccami e proverai sulla tua pelle una carica da 10.000 volt”. Le manager hanno preferito evitarla. Non era giornata. Tutti se ne erano andati (in teoria), e Eve, nel casotto delle manager, era rimasta sola con Patty. Evitando di guardarla, le chiese tutto d’un fiato “Ma sai cosa ti deve dire il capitano, per caso? Riguarda mica anche Bruce?” “Eh?”(Hollyte acuta) “Ma mi stai ascoltando?” “Uuuhh…curiosa, è?” “Uffa, piantala” era arrossita fino alle orecchie “Hi hi hi…no, non lo so e ho una paura matta che…” “Che?” “E’ che stamattina sono successi un po’ di casini…” Le raccontò la storia, e anche le sue paure... “Oh. Ora capisco.” “Ecco.” “Patty!” “Si?” “Ti devo dire una cosa e…oh! Guarda lì!”

Intanto, nello spogliatoio maschile… “Allora, sei pronto, Bruce?” “E tu?” “No.” “COSA VUOL DIRE NO???” “Beh, improvviserò!” “Andiamo bene…” “Su, è ora, vieni. Patty ci sta aspettando nel casotto delle manager. Vedrai, andrà tutto benone. Parola di Oliver Hutton.”

I due andarono verso il luogo dell’appuntamento, quando sentirono degli strani rumori, tra cui delle grida di Patty, provenire dal suo interno. Si scambiarono un’occhiata di preoccupazione e corsero subito alla porta, e la aprirono. Il primo a farlo fu Holly. “Patt…” Uno dei suoi amici, un pallone da calcio, era andato inspiegabilmente a finirgli in faccia, colpendolo in pieno. “EHHIIII!!!Holly, mi rubi il lavoro?!” Fece Bruce, vedendoselo cadere davanti ai piedi. “EHI, MA COSA…???” Davanti a loro, una scena incredibile: Patty ed Evelyne stavano litigando furiosamente, urlando come due pazze e tirandosi addosso una contro l’altra i palloni dei cesti per gli allenamenti… I due si guardarono di nuovo, sbigottiti, poi si fecero un cenno e corsero verso di loro, trattenendole per cercare di bloccarle. Ma le due non cedevano, sembravano indiavolate, e mollavano calci a tutto andare, non solo ai palloni, (in particolar modo Eve verso Bruce…Patty si limitava a cercare di liberarsi dalla stretta) urlando “dolci paroline” che, visto il rating della fanfic, è preferibile evitare… “Ragazze, smettetela, ve lo devo ordinare, d’altronde sono il vostro capitano, no?” Ma nessuna delle due lo stava ascoltando… “MA SI PUO’ SAPERE COSA CAVOLO VI E’ PRESO????????” “Cosa ci è preso, Holly?! Questa oca si permette di andare a spiattellare in giro i miei segreti, per di più a persone MOLTO riservate!” Patty lanciò un’occhiataccia a Bruce “Ma se ti ho già chiesto scusa, cosa vuoi che faccia, ancora? Devo scalare il Fuji?” “Si, brava, e già che ci sei fatti un bagnetto nella lava!” “Piantala, lo sai che non è colpa mia!” “No, è colpa mia, guarda!” “Ma la vuoi smettere? E’ tutta colpa di questo qua!” (indicando Bruce, ovviamente) “Si, ma chi è che glielo ha detto?” “Si però guarda che…” “BASTAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!” Bruce era scoppiato. Perlomeno aveva fatto zittire le due furie. Trascinò da una parte Holly dicendogli “Non doveva andare tutto bene?!” “Si, in effetti questo non doveva fare parte del mio piano…” “Ah, piano! Non eri l’improvvisatore folle, tu?!” “Oddio, guarda!” Le due si stavano lanciando ancora i palloni addosso…Fra un po’ avrebbero rotto qualche vetro… “Vieni, Bruce, facciamo un’azione kamikaze…” “Eh? FACCIAMO?!” I due si misero fra le due, e dopo qualche pallonata in faccia le due si fermarono. “Ohhh…uhhh…fermate il mondo che voglio scendere…bell’amico che è il pallone, eh, Holly!...” “Piantala, Bruce! Bene, ragazze, che ne dite di una tregua e di una bella chiacchierata civile?!” I due poveretti erano distrutti… Le loro espressioni si tramutarono ben presto in stupore quando videro le due “litiganti” mettersi a ridere a crepapelle… “Scusate ma ci siamo persi qualcosa?!” I due dovettero aspettare ancora un bel po’, prima che le due smettessero di spanciarsi e iniziassero a spiegare. Fu Patty la prima. “Beh, vedete ragazzi, diciamo che questo era uno scherzettino innocente…” “CHE COSA?!?!” i due gridarono all’unisono “si, vedete, io e Eve stasera ci siamo chiarite, mentre ti aspettavo, Holly,proprio quando vi abbiamo visti arrivare qui insieme, poi abbiamo fatto due più due, visto che Eve vi aveva visto parlare stamattina, e abbiamo deciso all’istante di dare una lezioncina a Bruce…” “Ah, brave, adesso sono offeso! Umpf! Brutte streghe!” “CHE COSA?!?!” adesso furono loro due a gridare all’unisono. Le due si fecero un cenno, poi Patty prese Oliver e lo trascinò fuori con sè… Si ritrovarono fuori al buio. “Scusa ma bisogna che restino da soli…” “No, no, figurati…” (NdA:vecchio marpione!) Silenzio. “Ehm…Holly…” “Si?” “Ehm…scusa per le pallonate, i calci e tutto il resto…erano necessari…”
“Ah, beh, niente, figurati…eh eh… sai che hai un tiro niente male?!” La poverina divenne un pomodoro in mezzo secondo netto… (Patty porta la mano ai capelli e ne tira fuori una scatolina. La prende e la porta fino davanti alla faccia di Oliver. Al suo “prego, fai pure!...” ne esce fuori –tipo scatola con pagliaccio che salta fuori- una mini Rossana con un martello che si ingrossa all’istante. Mini-Sana dà una martellata ad Holly e, rimpicciolendosi il martello, ritorna nella scatolina, che Patty fa scomparire di nuovo tra i capelli) Holly: “Oh, scusa, Patty, io non volevo certo offenderti, cioè… Ehi, sbaglio o ho un bernoccolo sulla fronte?! Ma come cavolo…?” “Saranno le zanzare!” “Oh. Ma non siamo in novembre?!” “Si, ma è una specie un po’ tarda.” “Ah. Si. Giusto.” “Eh eh eh…” “Ehmmm… Comunque! Ti chiedo di nuovo scusa per stamattina, Patty…” “E per cosa, scusa? Anzi, sono io che ti devo ringraziare, tu mi stavi solo consolando…” “Oh, beh, vedi, io…”
“Si, si, veramente, grazie per quello che hai fatto per me!” “Ah, allora io cosa dovrei dire di tutti questi anni che hai passato ad aiutarmi? Però…”

Intanto, all’interno del casotto delle managers, Bruce ed Evelyne stavano ritirando i palloni dopo quella “piccola scenetta”… “Certo che tu e l’altra matta ne avete fatto di casino, eh?!” “Eh, sai, tutto questo aveva molteplici scopi, sai com’è…” “Ah…E quali ad esempio?” “Beh, uno era quello di fartela pagare, bello!” “Ah. E l’altro?” “Divertimento puro.” Un enorme gocciolone comparve sulla testa del difensore. “Comunque… ora con Patty è tutto a posto, no?” “Si, tutto ok, grazie.” “Quindi…beh…allora…cioè…anche fra noi…” “No, carino, questo non c’entra. Patty mi ha perdonata e ne sono felicissima, ma ciò non cancella quello che mi hai fatto, Bruce! Io mi sono fidata di te, ti ho confidato un segreto e tu cosa hai fatto? Sei andato subito a spiattellarlo in giro! Capisco che il fatto che il capitano fosse lì è stata solo una coincidenza, ma è proprio il fatto di tradirmi che mi ha dato fastidio! Sei uno stupido, Bruce!” Lui si girò verso di lei, e abbassò lo sguardo. “Lo so perfettamente, Eve, hai ragione…” Il ragazzo sorrise mestamente e aprì la porta, per andarsene.

Esterno del casotto. “…Però…” disse Patty, fissandolo negli occhi. “Beh…tu non hai ancora risposto alla domanda che ti ho fatto stamattina” Dicendo questo, si avvicinò a lei e le mise le mani sulle spalle, protettivamente. La ragazza lo guardò dritto negli occhi, arrossendo leggermente. “Beh, io…” Ma proprio in quel momento la porta si aprì… “Oh, ma voi due…sta diventando un’abitudine…”
Dopo un attimo di imbarazzo, notarono però che Bruce aveva detto quella battuta con una piattezza incredibile, e inoltre non li aveva nemmeno guardati in faccia, e se ne era andato lentamente senza fermarsi, con le mani in tasca, triste…
“Beh, Holly, qui è successo qualcosa, senti, tu vai a sentire Bruce, io vado da Eve”
“Si, però…”
“Non preoccuparti, vado a casa con lei! A domani!” E corse nel casotto “Scampata anche stavolta”

“Ehi, Bruce!”
Il chiamato in causa si girò, con espressione da “fantasma”(avete presente le “virgolette” sintomo di depressione in Rossana?!)… “Eh? Che c’è, Holly?”
Oliver si inquietò alquanto…un gocciolone gli comparve sul capo… “Ehm…no, niente, cioè…volevo chiederti…com’è andata…”
Un gocciolone comparve anche a Bruce… “Oh… secondo te, Holly?!”
“Eh eh eh… già…che stupido…eh eh…”
“Senti, non ti preoccupare, va tutto bene, ma ora è meglio che vada a casa, è tardi…” Corse via…
“Aspetta, Bruce!”

“Ehi, Eve!” Patty la trovò a sistemare i palloni (NdA:ce n’erano, eh!?!), sembrava stranamente tranquilla…se l’aspettava in lacrime… “Mah…”
“Oh, ciao, Patty!”
“Beh, che mi dici di Bruce?! Qui c’è qualcosa che non quadra…”
“Si, lo so, ora ti spiego…”
“Sarà meglio!”
“Gli ho detto che anche se io e te abbiamo fatto pace, questo non perdona ciò che mi ha fatto…”
“Dai, non credi che sia ora di perdonarlo?Poveretto, aveva una faccia…Non ha già pagato abbastanza?”
“Infatti l’ho perdonato, dentro di me!”
“Come scusa?”
“Si, però ho deciso di fargliela pagare ancora un po’…non so, magari solo domani ancora! Sono curiosa di vedere cosa si inventerà”
“Certo che sei proprio b******a dentro!”
“Lo so!” E entrambe scoppiarono a ridere…

Mattino seguente. Piazzale all’entrata dell’istituto Nankatsu. Tom era appena arrivato, pallone al seguito, quando vide un gruppetto di ragazze davanti a lui. Passando di fianco a loro, si trovò davanti a una scena incredibile: All’interno del cerchio di ragazze vi era Bruce, con espressione triste e demoralizzata, e tutte lo stavano consolando, passandogli fazzolettini e ascoltandolo con espressione materna…Lo sentì dire: “Si, è successo proprio così, ragazze!” E qualcuna: “Oh, poverino!”, passandogli un atro fazzoletto “Grazie…snif!...”
Tom, capita la situazione, si fiondò immediatamente all’interno del gruppetto, prendendolo per il “coppino” e trascinandolo via… “Ehi!” “Scusate, ragazze, vieni qua, tu!” Riuscì a portarlo in un angolo tranquillo, e durante la corsa, trascinò anche il povero Benji, che si trovò a suo malgrado sulla traiettoria…
“Anf, anf… Certo che siete pesanti, voi due!”
“TOM, COSA CAVOLO TI E’ PRESO??TRASCINARE ME, IL GRANDE SGGK(NdA:ecco, ci risiamo…NdBenji:qualcosa da obiettare, per caso? NdA: no, no, per carità…), IN QUESTO MODO!!!”
“E scusa, dai, eri a portata di mano, e poi fai anche tu parte del piano!”
“Che piano???”
“Aiutare Bruce!”
“Ah, già!sai che…”
Ma Becker non lo stava ascoltando:“Bruce, tu però sei uno stupido! E se Evelyne ti avesse visto attorniato da tutte quelle ragazze???”
“Ma uffa! Sempre a insultare, voi altri…”
“Ma se ce ne saranno state almeno 10!!!!!”
“Ehi, Harper, certo che Becker ha ragione! Bravo, il tuo è un’ esempio da seguire per i poveri sf***ti come te!”
“Ehi, sempre gentile, tu, eh?!”
“Lo so, grazie, comunque, sapete che…”
“Comunque, Tom, guarda che lo sapevo che Eve arriva sempre più tardi… E poi ieri sera ci ho riprovato, ma niente!”
“Si, ma questo non vuol dire che…”
“AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHHHHH HHHH!!!!!!!”
Tom e Bruce si ritrovarono a terra tramortiti dal richiamo di Benji…
“MA SEI FUORI?!?!”
“B-Benji, hai mai pensato di fare il baritono?!”
“Oh, grazie per il complimento, Bruce! Ah-ehm, dicevo… IIIIOOOO sarei quello FUORIII?!? Siete voi che non avete prestato la dovuta attenzione al grande Benjamin Price!”
“Eh?!”
“ECCO, VISTO?! E’ MEZZ’ORA CHE CERCO DI DIRVI UNA COSA!!!!!”
I due si guardarono allibiti “Ah, scusaci, Benji!”
“Ora va meglio. Già già.”
Due goccioloni comparvero sulle teste dei due poveretti… Fu Tom il primo a riprendersi “Comunque…cosa volevi dire, Benji!”
Il portiere si girò per cercare qualcosa dentro lo zainetto, e dopo qualche minuto lo tirò fuori, davanti alle facce sconvolte degli altri due… “ECCO QUA!!!”
(Si, lo so, questa può sembrare una scena dalla…ehm…dubbia moralità…ma non lo è! ^^;;;)

Intanto, al campo d’allenamento della NewTeam, come al solito Patty era stata la prima ad arrivare.
Stava come al solito trascinando l’enorme cesta di palloni, quando sentì una voce dietro di lei…
“Ciao,tesoro!” La ragazza arrossì di colpo, capendo di chi si trattava, ma cosa ci faceva lì?
“Patrick?!” Il ragazzo era proprio dietro di lei
“Ti aiuto?”
“No, no, lascia, faccio da sola! Ma piuttosto tu che ci fai qui? E’ proibito dal regolamento l’ingresso agli estranei…” Disse posando la cesta. Il ragazzo, allora, le si avvicinò da dietro e le circondò la vita facendo arrossire sempre di più Patty… “Lo so, tranquilla, ma non ce la facevo più a starti lontano, è un po’ che non ci vediamo…”
“A-allora non potevi chiedermi di uscire come fanno le persone normali?”
“Guarda che ci ho provato, ma tu eri sempre così impegnata…”
“Si, però…”     “Scusami Patrick, ma ho le idee troppo confuse…io…non potevo…io…”
“Però?”
La ragazza si liberò cominciando a tirare fuori i palloni uno ad uno per pulirli “…Però adesso arrivano tutti i ragazzi e se ti vedono qui cosa succede?”
Un pallone rotolò fuori dalla cesta (NdTutti: Ma che è, una mania?! NdA: Ah Ah Ah qua i palloni sono telecomandati da me, autrice sadicaaaa!!!!) e la manager corse a prenderlo, accucciandosi. Appena si rialzò trovò Patrick davanti a lei. I due si guardarono a lungo negli occhi, poi improvvisamente lui la abbracciò forte. “P-Patrick…”
“Mi sei mancata tutti questi anni…”
“…Anche tu…” Sorrise. In fondo, era proprio un ragazzo dolce…
A quelle parole, lui si staccò leggermente da lei, e le avvicinò il volto…le loro labbra erano vicine…troppo vicine… lui lentamente si avvicinava di più…sempre di più…
“Patrick…questo…questo sarà il mio primo bacio?! Si.. lui è il mio primo ragazzo…prima o poi doveva pur succedere…ecco...è proprio adesso…qui…Però…NO! Aspetta un attimo, Patty! Questo è veramente il primo bacio che sognavi sin da bambina? Quello romantico, con il principe azzurro…si, è così che deve essere, non qui , con la paura di essere scoperti… e poi… da 7 anni il “principe azzurro” non è Patrick…è un altro…Holly…”

Intanto, quei tre… “Ma…ma quello è…oddio Benji, non credevo che tu…”
“Embè? Se Tom legge Playboy, tutto è possibile, no?! Ma che resti un segreto tra noi! Se arriva qualcuno ditemelo!” Intanto Tom gli si era lanciato addosso “Scemo, urla un po’ più forte, così ti sente Schneider in Germania!”
“Ehi, metti via! Arriva Holly!” Benji si affrettò a mettere nello zaino “la cosa”, mentre gli altri gli si pararono davanti con due facce da ebeti… “Buongiorno capitano!”
“Uh?! Che ci fate già qui, ragazzi?! Ehi, Benji, che fai? Vedere!”
“Ehm…niente, niente, mi era sembrato di sentire dei rumori di topi nella cartella…”
“Ah…beh, Benji, forse dovresti studiare un po’ di più, non credi?! Andiamo, forza!”
I tre lo seguirono al campo, con tre enormi goccioloni in testa…     “Ci…ci è cascato…eh eh… Holly rimane sempre Holly!”

“Holly…Holly…Holly…Holly…”
Patty cercò di staccarsi da Patrick, ma lui non desisteva, anzi, si avvicinò più velocemente, ma lei si divincolò ancora di più e abbassandosi riuscì a sfuggirgli. Lo guardò un attimo negli occhi, arrossendo, poi si girò per correre via.
“Patty, perché lo hai fatto?” Lui la stava trattenendo per un braccio.
“S-Scusa…io…non lo so…”
“Ma ci dev’essere una ragione! Avanti!” Rafforzò la stretta. Patty iniziò a piangere come una bambina, rannicchiandosi per terra…

Bruce, Benji, Tom e Oliver si stavano dirigendo allegramente verso il campo. I primi due davanti, a prendersi in giro come al solito, mentre gli altri due discutevano su nuovi schemi di gioco.
Benji stava ancora illuminando Bruce sulle proprie doti da portiere quando si sentì strattonare da lui, che gli indicò un punto in mezzo al campo, dove stavano Patty e…Patrick…e…oh no! Si stavano per baciare! LUI non doveva vedere!!!
“Capitano! Guarda là! Un asino che vola!”
“Eh?!” Intanto Bruce illuminò Tom sulla situazione… “Non lo vedo!”
“Lì! Un caimano che cambia colore!”
“Eh? Eh?” Gli altri due si misero fra lui e la coppietta, per bloccargli la visuale..
“Ehi…aspetta, Benji! Non me la conti giusta… non è il caimano che cambia colore… è il camaleonte!” Gli spiegò Holly
Tom e Bruce si avventarono su Benji per dargliene di santa ragione, e troppo tardi si accorsero dell’errore: avevano lasciato la visuale libera a Holly!!! Troppo tardi: aveva visto tutto, e ora li guardava immobile…sembrava sotto shock…
Tom: “Tutto bene, Holly?”
Bruce: “Ops!”
Benji: “C***O!!!”
Un lunghissimo attimo di silenzio…
Benji: “Ehi, ma che succede? Non si baciano più?!” doppia gomitata da Bruce e Tom (Sapete, per la serie Elefante che cammina in una cristalleria…)
Bruce: “Guardate, la manager sta piangendo…”
In quell’istante Holly partì come un razzo verso loro due, seguito a ruota dagli altri tre…
“Patty, tutto bene?”
La ragazza alzò lo sguardo… “Holly, ragazzi, che ci fate qui?”
Benji: “Beh, sai, quella cosa chiamata allenamento…” Tripla gomitata. (Qui è per la serie Elefante che fa ginnastica mattutina in una cristalleria…)
Patty si asciugò le lacrime “Si, si, grazie capitano!”
“Forse è meglio che io vada…” Patrick se ne andò, ma passando vicino ai tre sussurrò ad Oliver
“Colpa tua, amico, dovevi svegliarti prima…”
Holly, si girò di scatto verso di lui, che corse via, mentre Tom e Bruce cercavano di trattenere Benji dall’uccidere il fidanzato della loro manager…
Poi il capitano si girò nuovamente verso di lei, “S-scusami se vi ho interrotto, io…"
“N-no, figurati…”

Amy era seduta in un bar, aveva la testa fra le nuvole, proprio quelle che osservava distrattamente dalla vetrina.
“Cavoli… è passato solo un giorno e mi manca da impazzire…sono stata una stupida…una stupida a lasciarlo andare via così…ora lo so…è LUI…è lui che amo…chissà cosa mi era preso… forse perché non vedevo Patrick da tanto…bah! Non ha più importanza adesso…devo riuscire solo a convincerlo che lo amo ancora, anzi, più di prima…devo assolutamente riuscire a parlargli…lui è tornato a Tokyo…basta! Ho deciso! Vado da Patty, le spiego tutto e mi scuso, e poi prendo il primo treno! Aspettami, Julian!”

Istituto Nankatsu, è appena suonata la campanella dell’intervallo. (NdA:Perché l’intervallo c’è, nella scuole giapponesi, non è verooo?! ^^;;;;;;;;;). Gli studenti si avviano all’esterno delle loro classi, chi addentando enormi panini (vedi Bruce), chi provandoci con tutte le ragazze (vedi Benji), chi parlando di calcio (vedi Holly e Tom). Ad un tratto si diffuse la voce dell’altoparlante: “La signorina Patricia Gatsby è desiderata all’ingresso principale”
La ragazza si diresse velocemente all’ingresso… “Chi sarà mai???”

Tom e Holly stavano ancora tranquillamente discutendo su un tiro ad effetto quando Tom si sentì “afferrare dolcemente” da Bruce, che se lo portò via di corsa… “Scusa capitano ma mi serve…ciao ciao!”
Appena se ne furono andati, si voltò per tornare in classe, ma si scontrò con Patty.
“Ah…Patty, ti hanno chiamato all’altoparlante, vero?!”
“Si! Perché non vieni con me?!” E se lo trascinò appresso (NdA: ma che è, ‘na mania?!?!)

Intanto…
“Allora, ragazzi, è giunto il momento di iniziare col piano di Benji!”
“Si, dai, vediamo!”
Il portiere tirò fuori dallo zaino il misterioso oggetto, un piccolo libro che posò sul banco in mezzo a loro tre :”Ta-daaa!!!Ecco a voi Il manuale del donnaiolo irresistibile !Ora basterà leggere e seguire per filo e per segno tutti i passi, e la manager ti cadrà fra le braccia!”
“Ohhhhhh! Dici davvero!”
“Certo, Bruce!”
“Scusa, non per essere scortese, ma…è la tua Bibbia, per caso?”
“COME OSI?!?! Il grande SGGK non ha bisogno di inutili libretti! Io già all’asilo contavo centinaia di vittime!” (NdA: ecco che ci risiamo…)
“Sarà…”

“Amy!”
“Ciao Patty! Ah, ciao anche a te Holly!”
“Cosa ci fai qui? Che bella sorpresa!”
“Ti devo dire una cosa…non preoccuparti, ci vorrà poco! Holly, puoi sentire anche tu…”
“Ah, ok…”
I tre si diressero verso il campo di calcio, dove si sedettero sulla panchina delle managers.
“Oliver, tu sai che…che Julian mi ha lasciata?”
“Si, so tutto, mi dispiace…”
“Ecco…da quel momento, ragazzi, ho capito che è lui il ragazzo di cui sono innamorata, anche perché mi è mancato tantissimo…”
Patty posò una mano sulla spalla dell’amica “Ne ero certa.”, disse, sorridendole.
Amy ricambiò il sorriso. “Già… Quindi, Patty, questo significa che Patrick per me non conta nulla, tranne che come amico, capisci cosa intendo?”
“…si, certo…”
“Quindi amiche come prima?”
“Sicuro! Più di prima!!!”
“Bene! Ora Patrick è tutto tuo!” Patty diventò rossa…
Ma Amy continuò…”Beh, se è proprio quello che vuoi…” Facendo un occhiolino in direzione di Holly, che era paonazzo come Patty… “Che carini! Buona fortuna a tutti e due! Holly, io tifo per te, lo sai! Ciao ciao!!!” E corse via, lasciando i due poveretti nell’imbarazzo più totale.
“C-chissà cosa intendeva, Patty!”
“M-ma…” Eh-eh, magari non l’ha capito davvero…^^;;;;;;;;;
“Torniamo in classe?”
“Si…Senti Patty…”
“Si?”
“Non ce l’hai con me per stamattina, vero? Io non volevo, davvero, è solo che…beh, quando ti ho visto piangere mi sono preoccupato e non so, mi è venuto istintivo correre lì…non intendevo impicciarmi…” Holly parlava a testa bassa e stava arrossendo visibilmente… (NdHolly: Voglio anch’io un cappellino come Benji!Uèèèèèè!!! NdA: SBONK! Non cominciamo a prendere vizi!)
Patty lo osservò per un lungo istante, e non poté fare a meno di sorridere “Com’è carino! Mi viene voglia di dirgli ciò che provo, ma non so ancora se è la cosa giusta…Patrick quando vuole sa essere così dolce…e non mi ha mai fatto soffrire, né aspettare per sette lunghi anni…anche se stamattina, mi ha stretto il braccio così forte…
“No, Holly, guarda che non devi chiedermi scusa, anzi!Grazie per esserti preoccupato per me…veramente!”
“M-ma…ti ha fatto qualcosa di male? Ho visto che stavi piangendo… Se vuoi confidarti, sai che sono qui!”
“Oh…beh…grazie capitano, ma non importa, davvero, niente di rilevante!”
“Ok, se lo dici tu! Però…non hai ancora risposto alla mia domanda: sei felice con lui?”
Patty arrossì “oh si, va tutto bene!”
“Sicura?”
“Certo!”
“Bene” Holly si intristì “Però promettimi che se ci dovesse essere qualcosa che non va me lo dirai!”
“Ok, grazie!” Entrambi arrossirono, poi tornarono verso la loro classe.

Intanto…
“Ecco, Bruce, guarda qui! Mossa numero 14: Le ragazze amano le gentilezze e i regali fatti con il cuore. Direi che per te potrebbe andare! Adesso ci serve solo il regalo! Dei fiori, per esempio!”
“Si, Tom, perché io posso uscire e andare dal fiorista! Oltretutto non ho neanche un soldo!”
“Oh, Harper, come la fai lunga! Non vedi?! Fatti con il cuore! Quindi basta il pensiero! Vieni con me!” Benji partì di corsa con appresso gli altri due. Arrivarono in cortile, dove molto finemente iniziarono a cogliere i fiori dalle aiuole… Fatto un bel mazzetto, Bruce, seguito dai due, partì di corsa per portarli a Evelyne, e glieli mostrò. “Ecco, Eve, un regalo per te!Ma cosa…?!”
La ragazza stava indicando qualcosa dietro le sue spalle. Lui si girò… “OH-OH!!!!!!.........”
“Harper! Price! Becker! In presidenza! FILATEEEE!!!!!”
(Huber: non si colgono i fiori dalle aiuole!!! Bang!!!!! (© Aldo Giovanni e Giacomo) NdA: no! L’ambulanza del manicomio nooooooooooooo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! ) La ff è stata sospesa perché l’autrice è impedita a causa della camicia di forza…^^;;;;;;;;;;)
(NdA: AH AH AH ME AUTRICE SADICA!!! MI SONO SLEGATA PER LA GIOIA DI TUTTI VOI!!!! AH AH AH!!!!! NdTUTTI: Eccola che è tornata! V____V;;;;;)

Intanto un treno si allontanava veloce dalla cittadina di Fujisawa, con destinazione Tokio…

Pausa pranzo. “Forza, Bruce! Sei pronto?!”
“Eh insomma…”
“Mh?!”
“Beh, Tom, per oggi ci siamo già presi una nota dal preside…”
“Embè?!”
“Ma Benji!!!”
“Non rompere Harper, se una piccola idea ci ha causato qualche piccolo inconveniente tecnico non vuol dire che sarà sempre così, no?!”
“Si, però…”
“Vuoi che ti vada a chiamare Holly per una rinfrescatina su come è importante non arrendersi… la parabola del “Su con la vita, siamo sotto solo di 4 gol?!”…eh?!”
“Ma questo è un ricatto!”
“Uhh! Sagace!”
“Vafff…”
“Dicevi?” L’SGGK alzò minacciosamente la testa dal suo piatto di pasta…
“Ehm…niente niente!!!”
“Ok, ora vai a sederti in mezzo a quelle ragazze e comincia a fare lo scemo con loro, e ogni tanto le lanci un’occhiata sexy…se sei capace…”
“Certo che si!!! Ma non mi permetteranno mai di fare lo scemo con loro!”
“Don’t worry, le abbiamo già pagate.”
“Ah…” T_T
“Forza, sbrigati! Ah ah ah…questa è la tappa 21, La gelosia fa sempre colpo !!!”
“Ok, ok” Bruce si alzò e raggiunse il tavolo delle sue compagne… il suo sguardo, però, era sempre rivolto a una certa manager che ogni tanto ricambiava il suo sguardo, anche se per pochi attimi, dopodiché si girava di scatto, continuando a chiacchierare con le sue amiche…
“Ehm…buongiorno, bellezze! Come va la vita?! Non preoccupatevi…AH AH! Ora c’è Bruce Harper, il difensore della nazionale giovanile giapponese, a tenervi compagnia!!!” All’apparenza sembrava il solito sbruffone! ^^
Si sedette fra le ragazze, che cominciarono a sorridergli e ad ascoltare le sue imprese. Tutto ciò non passò inosservato a Patty e soprattutto a Eve, che non riusciva a credere ai suoi occhi…
“Ma com’è possibile?!?!”
“Già…”
“Qui c’è sotto qualcosa! Nella normalità lo avrebbero cacciato via a calci, no?!”
“Appunto.” Patty vide Bruce e Tom che guardavano soddisfatti Bruce “Forse ho capito. Guarda là!”
“Uhm…è vero! Scommetto che sono stati quei due a pagarli o roba del genere!” Le due si misero a ridere, (poi Eve decise che quel pomeriggio lo avrebbe perdonato).

Tokio. Campo di calcio della Mambo, pomeriggio. Inizio degli allenamenti. Tutti i giocatori erano negli spogliatoi a cambiarsi, ma Julian Ross si trovava già a palleggiare davanti alla porta. Appena tutti uscirono, iniziò a gridare ordini sul riscaldamento. Gli altri avevano notato il suo improvviso cambiamento, e anche l’assenza della manager, ma lui era sempre stato evasivo…
Ad un tratto lo videro bloccarsi e fissare un punto oltre la rete… “Manager!”

Fujisawa, scuola Nankatsu. Spogliatoi della Newteam.
“COFF! COFF!”     “CHE PUZZA!!!”      “ARGH!! NON CE LA FACCIO PIU’!!!”
“Esagerati! Per un po’ di profumo! Non trovate che sia sensuale?! Me lo ha prestato Benji!”
“Già, mossa numero 24!”
“Eh?!”
“Niente, niente.”
“Sarà anche buono ma ne hai messo troppo! Puzzi come una capra!” (NdHolly: Offendi, per caso?)
“COME OSI?!”
Oliver entrò “Forza ragazzi, è ora di iniziare! Ma che puzza c’è?”
In campo nessuno stava vicino al poveretto, che finì in panchina, dato che correndo emanava il suo “profumo sensuale”… tutto questo fra le risate delle managers…

Alla fine dell’allenamento, Patty raggiunse i ragazzi negli spogliatoi, aprendo la porta senza bussare “AAAAHHHH!!!!! Ops, scusate, è che ero un po’ distratta…” Ma ormai le avevano già lanciato addosso una decina di magliette e asciugamani…tutti erano in mutande…arrossì come un pomodoro… “Patty, ma tu prima apri e poi bussi?!?”
“Scusate, scusate…”
“Che c’è, Patty, avevi bisogno?” Oliver le si avvicinò dopo essersi infilato il primo paio di pantaloncini trovati…
“Si, ehm, Bruce, potresti venire un attimo con me?”
“IO?! Credevo volessi parlare col capitano!”
“Ah-ah-ah, spiritoso come sempre!” Detto questo i due uscirono, ma Patty riaprì di scatto la porta dicendo “Comunque…complimenti a tutti per il fisico!”, facendo la linguaccia e mettendosi a ridere… “MANAGER!”(coro)
“Beh, che c’è, manager? Dovevi dirmi qualcosa?”
“Non io, ma qualcun altro!” Lo trascinò al casotto delle manager, lo spinse dentro e uscì chiudendo la porta. “Patricia Gatsby! Sei impazzita????”
“Ciao Bruce!” Il ragazzo si girò verso la voce

Tokio. Gli allenamenti della squadra erano ormai finiti. Una ragazza stava aspettando qualcuno, in piedi appoggiata alla recinzione. Si voltò, un rumore di passi… “Capitano!”
“Amy, si può sapere che cosa ci fai qui?”
“Ma come…?”
“Perché non sei a Fujisawa dal tuo amichetto?”
“Perché ho preso la mia decisione!”
“Non ci avrai messo un po’ troppo poco?”
“No…ehi, per favore, ti vuoi fermare?!” Il ragazzo infatti si stava dirigendo verso casa, inseguito da lei. Si fermò di colpo. “Si, però fai in fretta, è tardi.”
“Ok…” Gli passò oltre e si girò, per poterlo fissare bene negli occhi…
“… Mi sei mancato, lo sai?!” Disse arrossendo… lui tentava di evitare il suo sguardo… “Amy…dimmi cosa devo fare con te…sei solo tu che puoi sapere qual è il ragazzo giusto per te…anche se Patrick non ti ha mai amata e non potrà mai amarti…però non voglio essere un ripiego…e la mia paura è quella di esserlo sempre stato…fin dall’inizio…questo non potrei sopportarlo…”
Lui non diede nessun segno.
“Julian…sei tu quello che amo…sono stata una stupida a mettere in crisi il nostro rapporto per una persona che non mi considera nemmeno…”
Lui la interruppe fissandola negli occhi con aria severa “Io sono stato da sempre solo un ripiego per te. Dimmelo sinceramente.”
La ragazza si portò una mano alla bocca e gli occhi le si riempirono di lacrime. “Per di più poi è iniziata la storia del cuore, che ti ha impietosito…così, eccoci qua.” La continuava a fissare. Lei gli si avvicinò. Uno schiaffo.
“Ecco. Adesso sono io che ti tiro uno schiaffo. (NdA:si riferisce a quello che lui le aveva tirato durante la partita contro la NewTeam nel primo torneo nazionale) Come puoi solo lontanamente pensare che io possa fare una cosa del genere?” Era infuriata “Non hai capito niente! Se non ti avessi amato veramente, con tutto il cuore, pensi che ti sarei stata vicina per sette lunghi anni, anni passati a pulire palloni e lavare magliette solo per amore del calcio? Quello me lo hai fatto venire tu! E poi perché secondo te avrei detto a Oliver di lasciarti vincere quella partita…l’ho fatto solo per te! Anche lui era mio amico, non lo ho fatto di certo per rovinare la sua carriera calcistica! Io… io ti amo più della mia stessa vita, Julian Ross, adesso sta a te decidere!” Lo stava ancora fissando… si guardarono negli occhi per un lungo attimo…lei stava piangendo intensamente, poi si voltò e iniziò a correre. Ad un tratto si sentì afferrare per la vita e stringere forte da dietro “…capitano!” Lui non si mosse, né disse una parola. Sentiva il suo mento appoggiato sulla sua spalla. Un singhiozzo strozzato. “Non lasciarmi, mai più…” Lei si girò verso di lui “Ma tu…tu stai piangendo!” Lo strinse forte a se. “Anche tu non devi mai più lasciarmi. Non ce la farei senza di te.”
Un lungo bacio, seguito da un lungo, lunghissimo abbraccio.

“Ciao Bruce!” Il ragazzo si girò verso la voce
“Manager!” Gli stava sorridendo
“Ti devo dire una cosa”
“Ah…”     “Speriamo…”
Arrossì leggermente “Ti ho perdonato!”
“Eh?!”
“Hai sentito benissimo!”
“Eh?!” Avvicinò una mano all’orecchio
“Piantala!” Gli tirò un pugno in testa, poi scoppiarono a ridere entrambi “Piuttosto, Bruce…”
“Si?”
“Ma che puzza c’è?”

Qualche giorno dopo…
“Ted, passa quella palla!”      “Ecco!”     “Allargati sulla fascia!”     “Tieni, Bruce, scatta in avanti!” “Ok Holly!” ......................... STUMP!!!!!
“AAAAAAAAHHHHHHHHIIIIIIIIIIIIIIIIIIAAAAAAAAAAAAA AA!!!!!!!!” Il difensore come al solito aveva colpito uno degli asciugamani, peccato che dietro ci fosse una delle managers… (NdBruce:…e dall’urlo sovrumano e mooolto femminile credo anche di sapere quale. NdManager-misteriosa-con-martello-da-10t:dicevi, Bruce?!?)
“Ops!”
“Bruce, sei sempre il solito!!!” Tutti i giocatori corsero dalla manager non ancora identificata…
“Patty, tutto bene???” Il capitano della NewTeam si avvicinò con aria preoccupata (che destò parecchie gomitate da parte degli altri) alla manager che si stava massaggiando la fronte con un lacrimone che gli scendeva da un occhio…
“Si, si, grazie Oliver… ANCHE SE STAVO MEGLIO PRIMA!!!!” Disse guardando di sottecchi Harper… “Ouff! Che esagerata! Scusa, scusa…Hmf!”
“Grrr! Bruce!!!!” Stava per iniziare la solita lite…
“Ok, ok, evitiamo…vieni Patty, ti accompagno in infermeria! Voi fate qualche tiro in porta, intanto!” Si allontanarono fra le risatine della squadra, anche se tutti, in fondo, si auguravano che fra quei due nascesse qualcosa…
Arrivati in infermeria… “Oh! Ma non c’è nessuno!” (NdA: Che strano, vero?! Non guardatemi male! NdHolly: ma come fanno a guardarti? NdA: ah già!)
“Beh, non importa capitano! Sto bene, davvero! Torna pure in campo!”
“Ma figurati!...Aspetta! Guarda! Lì c’è la crema! Questa dovrebbe andare bene!” (NdA: Ma ri-guarda un po’!!! ^______^) “Se vuoi te la metto io…” @^___^@
Patty arrossì “Ah, si,ti ringrazio!” Si sedette e Holly iniziò ad applicare la crema.
“Siamo così vicini…sento il cuore battere forte! Basta! Ho deciso! Gli devo dire quella cosa…”
(NdA: NO!NON QUELLA! AH AH AH!)
“S-senti Holly…”
“Mh?!”
“T-tu una volta mi avevi detto che se avessi avuto dei problemi avrei potuto parlartene…”
Lui la guardò negli occhi “Si, proprio così! Ma perché, c’è qualcosa che non va?”
“Si…è per Patrick.” Abbassò gli occhi. Holly strinse forte il proprio pugno, quasi a farsi male.
“Cosa ti ha fatto di nuovo? Dimmelo!”
“Eh?! No, no, lui non centra… almeno non in quel modo…”
Il capitano si calmò. “Meglio per lui…sennò questa volta il Drive Shot sul faccino non glielo toglieva nessuno!”     “In che senso, allora?”
“Beh, non sono più sicura di voler stare con lui… diciamo che mi ha deluso, quella mattina al campo…quando siete arrivati tu e gli altri…”
“Ah…capisco…”      ?__?
“…Io credo di volerlo lasciare…”
“Non ci posso credere! Finalmente! Patty lo lascerà…così…ehm…si, avrò più possibilità con lei!”
“…”
“E’ che per me rimarrà pur sempre una persona importante, un amico…e sarà molto dura quando glielo dirò…”
“Beh, credo di si…” immagino…
“…e in quei momenti avrò bisogno che tu mi stia vicino, Holly! Avrò bisogno del tuo aiuto! Te… te la sentiresti?” Patty lo fissò speranzosa, arrossendo. “Tu sei l’unico che conosco da tanto tempo e poi…”
Oliver per tutta risposta la abbracciò… “Ma certo! Conta su di me! Non c’era nemmeno bisogno di chiederlo! Io ci sarò sempre!”
“Grazie, grazie di cuore!”
“Beh, ora che ne dici di tornare? Sennò ci daranno per dispersi!”     “Si capitano!”     Sorrisero
Tornando videro la squadra riunita a bordo campo, attorno a due figure note…
“Amy! Julian!”
“Ah, eccoli i due piccioncini! Allora…?” Bruce si avvicinò con aria maliziosa al numero dieci…
“Sempre il solito!”
Ci pensò Julian a salvarlo… “Ciao ragazzi! Siamo venuti a farvi un salutino!”
“Ciao!” Patty guardò Amy negli occhi, e le due sorrisero… la stessa cosa fece Oliver (beh, dopo un po’…) con Julian…entrambi avevano capito ed erano felici per loro…non c’era bisogno di parole…




  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Fedechan