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Autore: Klaina    22/03/2013    1 recensioni
E se Kurt fosse il nuovo arrivato al McKinley? Trasferitosi da una scuola di cui non vuole parlare?
E se Blaine stesse insieme a Rachel? L'amore dei Klaine riuscirebbe lo stesso a fiorire?
Una storia senza molte pretese fiorita dopo la 4x11 ( non centra con il telefilm e non farò spoiler) che vuole raccontare il mondo diverso il cui Kurt Hummel a suo malgrado viene catapultato
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Blaine/Kurt, Blaine/Rachel
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Tredicesimo capitolo.The_Italian_Friend
 
Ebbene si, sono ancora qui, non vi siete liberati di me. Lo scorso capitolo ho introdotto un nuovo personaggio e, come promesso, eccomi qui a presentarvelo.
Ps. Non ho fatto la completa revisione per cui potreste trovare errori di battitura, avvisatemi e li correggerò :)
 

 
-Oh, Manu, sono così felice che tu sia qui, ma come hai fatto a trovarmi?- chiese Blaine facendo sedere la ragazza al suo posto.
-È stato un caso. Sono arrivata qui ieri sera. Volevo chiamarti ma devo aver perso il numero. Avevo sperato di incontrarti in giro ed ecco qui: desiderio avverato- la ragazza sprizzava gioia da tutti i pori. Sembrava che i due avessero dimenticato di essere circondati da una dozzina di ragazzi curiosi.
- Em, quindi....Manu,giusto?... da dove vieni?- chiese Kurt sorridendo
-Mi chiamo Manuela, ma potete chiamarmi Manu.Sono italiana. Sono qui per un semestre all’estero. Due anni fa anche Blaine aveva fatto lo stesso e io l’avevo ospitato a casa mia, quindi appena ho potuto ho scelto di provarci anch’io. È sempre stato il mio sogno vivere in america e poi non vedevo l’ora di riabbracciare il mio BeBe-
-Bebe?- gliese Santana stupita.
-Si, è solo un soprannome, ti prego Santa, ignoralo.- disse Blaine subito, poi rivolgendosi alla ragazza – Quanto resterai? Dove alloggi? Naturalmente puoi venire ad abitare a casa mia, i miei non vedono l’ora di conoscerti. Verrai alla nostra scuola, vero? Il preside lo sa già? Andrò io a parlare con Figgins. Ti unirai al Glee club vero? Non so se si brava a cantare ma non importa, Shuester non si opporrà...-
-Blainy. Calma! Rinizia da capo e più piano.- la ragazza l’aveva preso per le spalle, fermando il suo sproloquio.
-Ok. Giusto. Allora, primo: come stai? È andato bene il viaggio?-
La ragazza rise –Sono due domande! Comunque tutto bene, il viaggio è stato più breve del previsto, forse perchè ero troppo emozionata di venire davvero qui. Non sai che facce hanno fatto Sarah e Chiara quando le ho detto che sarei venuta qui. Erano viola dall’invidia.Quando poi papà disse che sarei venuta a casa tua sono diventate verdi.- Manuela e Blaine scoppiarono a ridere.
-Come stanno quelle due pesti? – poi rivolgendosi agli altri -Dovete sapere che Manu ha due sorelle più piccole , Chiara e Sarah $ ,che si sono innamorate di me quando sono andato da loro, mi facevano regali e bigliettini d’amore. E questa qui – continuò indicando Manuela – non faceva niente per scoraggiarle-
- A mia discolpa dico che tutte le mie amiche si erano innamorate di te. Non sarei mai riuscita a fermarle tutte e poi era troppo divertente vederti circondato da fan urlanti. Per mesi dopo che sei ripartito sono andate avanti a chiedermi di te- la ragazza stava ancora ridacchiando.
-Quindi hai fatto il rubacuori in Italia, eh?- chiese Kurt
-Ops, non c’è la tua ragazza vero? Non vorrei rovinarti – Manuela si era messa una mano sulla bocca imbarazzata.
-Non ti preoccupare tesoro, non credo che correrai più il problema di rivelare dettagli imbarazzanti allA suA ragazzA- disse Santana
Manuela la guardò confusa, non capiva perchè quella ragazza avesse rimarcato così tanto il femminile.
-Oh, scusa, che cafoni, non ci siamo neanche presentati. Io sono Mercedes. E qui di fianco a me ci sono: Andrew,Tina,Mike,Finn,Rachel, Quinn, Puck,Arti,Brittany...- a turno i ragazzi chiamati alzarono la mano e fecero un saluto
-Io sono Santana. È un piacere conoscerti, sei il tassello mancante per far diventare questa “squadra” degna di Beautiful-
-Ignorala. Io sono Kurt. Spero che non ti abbiamo sconvolto troppo, sono un sacco di informazioni da assimilare a colazione.- le fece un sorriso sincero e Manuela si rilassò un po’
-Già, in effetti sono un pò frastornata ma avrò di sicuro tempo per conoscervi meglio. Per rispondere alla tua domanda di prima, Bebe, ho intenzione di rimanere  fino a Settembre-
-WOW. Sarà divertente. Ma dove sei alloggiata ora?-
-In un motel di pessima categoria, altro che Paiolo Magico$- Kurt e Blaine si guardarono sorridendo e alla ragazza non sfuggì questo scambio, ma fece finta di niente.
-Allora forza, andiamo a prendere i tuo bagagli, ti trasferisci da me. Ci vediamo domani ragazzi-
Manuela si alzò e seguì il ragazzo
-Ciao- dissero tutti i coro.
-Ora dì che è solo una coincidenza- disse Santana con tono di sfida a Kurt.
Il ragazzo alzò gli occhi al cielo ma non disse niente.
 
Il lunedì mattina tutti rimasero sulla soglia della scuola ad aspettare Blaine e Manuela, avevano un sacco di domande da farle.
-Eccoli. Mi raccomando ragazze, non aggreditela. Buon giorno-
Blaine e Kurt si scambiarono uno sguardo intenso e dopo un’attimo il moro si sporse a baciare il soprano. Tutti rimasero interdetti e guardarono Manuela per saggiarne la reazione. La ragazza sorrideva semplicemente.
-Non mi stupisce, bastava vedere che sguardo vi siete lanciati ieri. E poi eravate praticamente seduti uno in braccio all’altro-
Kurt si staccò e sorrise –Mi piace la ragazza$-
-Uh, conosci l’italiano?- chiese Manuela stupita
-Solo poche parole-
-Io invece non vedevo l’ora che arrivassi, mi è mancato così tanto parlare in italieno- Blaine era raggiante
-ItaliAno, Blaine. E poi è come due anni fa, ora sono io a dover imparare la lingua per cui devo parlare in inglese-
-Giusto. Bhè comunque sei già brava-
-Si può sempre migliorare-
-Forza entriamo che devo portarti dal preside, dovremo avvisarlo che sei arrivata-
-Ok, ci vediamo a pranzo ragazzi-
 
-Visto? Anche la nuova arrivata si è accorta subito che tra te e Blaine c’era qualcosa-
-umh-umh- mugugnò Kurt in assenso.
-Sebastian non può fare niente per cambiare la situazione. Non si metterà in mezzo.-
-Tu non lo conosci- disse sconsolato –È in grado di fare di tutto per riavermi-
Come se si fosse sentito chiamato in causa il cellulare di Kurt squillò avvertendolo che aveva ricevuto un messaggio da Sebastian
<< Di al tuo caro verginello che non sarà facile averti >>
-CVD. Come Volevasi Dimostrare-
-E tu ignoralo, non può obbligati ad amarlo-
-Già-
 
All’ora di pranzo tutti si ritrovarono in mensa.
-Allora Manuela, com’è andata la tua prima giornata al McKinley?- chiese Puck sedendosi.
-Oh, bene. E’ stato strano. Non sono abituata a sentire tutti parlare in inglese e la maggior parte dei discorsi me li sono persi. Penso che ci vorrà un po’ di tempo prima che riesca ad abituarmi davvero-
-Già, non ti preoccupare Manu, ti ricordi le mie crisi esistenziali dopo la prima settimana di full immersion in Italia?-
-Oh, sì. Hai iniziato ad andare in giro parlando a caso, storpiando le parole o invertendole. È stato troppo divertente. Parlavi l’Italiese.-
-Bhe, se ti servisse mi offro volontario per parlare in italiese quando vuoi-
-Grazie Bebe. Ma non voglio monopolizzare l’attenzione. Com’è andata la vostra mattinata?-
Blaine si lanciò nella descrizione della sua mattina e delle sue lezioni. Kurt vide Manuela tirare un sospiro di sollievo.
 
-Hey,Bebe, posso chiederti una cosa? Privata-
-Certo Manu, sai che puoi chiedermi tutto-
-Quando hai scelto di passare al ‘lato oscuro’?-
Blaine ridacchiò – Non so dirti di preciso. Un giorno ero fidanzato con Rachel e tutto andava bene. Il giorno dopo baciavo un ragazzo al gioco della bottiglia e lo trovavo interessante. Rachel nel frattempo mi aveva lasciato con una scusa stupida e Kurt mi è sempre stato vicino. Poi lui ha lasciato Andrew, io continuavo a ripetermi che non lo aveva fatto per me ma non mi convincevo neanche io. Poco dopo è venuto fuori che io piacevo a quell’angelo e mi sono reso conto che anche lui piaceva a me. Così mi ci sono avvicinato-
-Che cosa romantica...-
-Il problema è che non sono l’unico in corsa per il suo cuore- disse amaramente il moro, guardando fisso un ragazzo biondo appoggiato agli armadietti.
‘Che figo che è quello!’ pensò Manuela guardando il ragazzo che si stava avvicinando a loro.
-Hey Verginello. Hai visto il MIO ragazzo? – poi notando la ragazza continuò-Chi è questa, una nuova fidanzata? Ti sei arreso così presto? E io che volevo divertirmi-
-Lei è Manuela, una mia vecchia amica italiana. Manu, questo è Sebastian Smythe, un vecchio compagno di Kurt-
-In realtà sono il fidanzato dell’angelo che sta venendo verso di noi- precisò il francese guardando il corridoio.
Kurt stava andando verso di loro e vedendo il trio si raggelò.
-Che ci fai qui?- si rivolse freddamente a Sebastian
-Buon giorno anche a te,Angelo. Non mi saluti come si deve?- disse avvicinando il viso al suo.
- Seb! Te l’ho già detto. Rinuncia, io ho fatto la mia scelta-
Il francese si raddrizzò
-Non è detta l’ultima parola-
-SEB! La scelta è mia e io l’ho fatta. Tu non puoi farmi cambiare idea!-
-Come ti ho già detto la partita è appena iniziata, sai bene che ho sempre un’asso nella manica. Ho intenzione di utilizzare tutte le armi a mia disposizione- mentre parlava girò intorno al soprano sfiorandogli appena i fianchi. Kurt non riuscì a trattenere un brivido.Sapeva di avere gli occhi di Blaine e Manuela addosso, ma proprio non riuscì a trattenersi. – Non resisterai molto, Kurty, stai già per cedere. Sappi però che ti ‘punirò’ per questa tua defezione e irriverenza.- ormai Seb sussurrava direttamente nell’orecchio del soprano.
-È meglio che tu te ne vada Bas-
Il francese depositò un bacio sul collo del soprano e poi si allontanò sorridendo.
-Forse è meglio che io vada e vi lasci parlare da soli. Ci vediamo a casa Blaine.- e anche la ragazza si allontanò, continuando a lanciargli occhiatine curiose.
-Blaine, te l’ho già spiegato. Lui conosce me e reazioni del mio corpo. E come ti ho già detto,  ho fatto la mia scelta e intendo rispettarla. Capito?-
Blaine semplicemente annuì ma tenne lo sguardo basso. –Devo andare in classe-
-Blaine...-
Ma ormai il ragazzo si era allontanato nel corridoio.
Perchè non riusciva mai ad essere felice per più di un giorno?!?
 
-Blaine. Prima che tu dica qualcosa parlo io. Si vede che Kurt tiene a te, come si vede che tiene anche a quel ragazzo. Io non so la loro storia ma penso sia normale mantenere un rapporto con il proprio ex. Per del tempo quei due sono stati insieme e i loro corpi si sono conosciuti, è normale ora che quegli stessi corpi si riconoscano. Non voglio difenderlo ma neanche condannarlo. Forse devi solo darti tempo, sono sicura che tra non molto anche tu sarai in grado di farlo tremare con un semplice tocco.-
Il tono di Manuela era dolce e comprensivo, come quello di una mamma che vuole far imparare una lezione importante al figlio.
-È praticamente la stessa cosa che mi ha detto lui. Lo capisco ma continua darmi fastidio. E poi l’hai sentito, per lui è solo un gioco e di sicuro utilizzerà tutte le armi più subdole per vincere il cuore di Kurt. Io semplicemente non sono capace di giocare sporco, e poi non riesco a vedere Kurt solo come un trofeo da vincere.-
-Ed è esattamente per questo che l’hai conquistato e che vincerai, se così si può dire-
-Oh, Manu, mi sei mancata tantissimo. Nessuno riusciva a capirmi davvero come fai tu. Nessuno escluso Kurt, naturalmente, ma non credo che si una buona idea parlare di questo con lui.-
-Sarebbe divertente invece, già t’immagino che vai da lui lamentandoti di quanto ti senti inadeguato per quell’angelo perfetto. Sarei curiosa di vedere la sua faccia-
- Secondo me direbbe semplicemente che lui ha fatto la sua scelta e che niente può fargli cambiare idea- disse sorridendo il ragazzo.
-E allora forse dovresti provare ad ascoltarlo una volta tanto-
-Già, forse dovrei.... hey, aspetta, per ora abbiamo parlato solo di me. Ora voglio sapere tutte le tue novità. Non ci vediamo da un secolo, sono curioso di sapere tutto della tua vita di adesso-
Manuela alzò gli occhi al cielo e iniziò a raccontare.
 
-Hey, Blaine, ieri ti volevo chiamare ma non sapevo se eri ancora arrabbiato e quindi ho pref....-
Il moro lo interruppe con un bacio lungo e dolce.
-Lo prendo come un: ‘ no, Kurt non sono più arrabbiato’?-
-No, devi prenderlo come : ‘ ho capito, sono un babbo. Tu hai già fatto la tua scelta, e io dovrei semplicemente gioire di essere il prescelto, non farmi le paranoie mentali perchè Bas vuole mettersi in mezzo’- il moro baciò ancora il soprano
- E quando hai avuto quest’illuminazione divina?-
-Diciamo che il mio grillo parlante è arrivato da poco in città-
-Bhe, falle i complimenti, io è da una settimana che te lo ripeto ma non ero riuscito a fartelo entrare in testa. Lei arriva e il giorno dopo tu l’hai capito. Credo che mi farò dare ripetizioni di matematica da lei se è così brava a farti capire le cose al volo.- il soprano si rivolse direttamente alla ragazza, che li aveva raggiunti
-Mi dispiace ma con matematica non posso proprio aiutarti, anzi forse avrò bisogno io di un’aiuto.-
-Professor Hummel al suo servizio,signorina- disse il soprano porgendole un braccio e avviandosi poi in corridoio.
-Hey, Porcellana. Questo pomeriggio vedi di non fare tardi agli allenamenti, ho preparato un’altra coreografia fantastica. Chi è miss-tette-grandi?- la coach Silvester li aveva bloccati.
-Coach, lei è Manuela, un’amica di Blaine. Manu, lei è la Sue Silvester, l’insegnante di ginnastica e la coach delle cheerleader della scuola.-
-Piacere.-
- Il piacere è tutto tuo.-
Manuela rimase in silenzio, non si aspettava quella reazione
-Emm, coach, perchè non le diamo un’opportunità di entrare nei Cheerios? Magari si rivelerà la nostra prossima arma vincente-
-Non abbiamo bisogno di altre ragazze che si limitino a sculettare sul fondo. Per cui no!-
-Ok, coach. Le ricordo percò che l’ultimo arrivato le ha permesso di vincere-
-Ok. Va bene. Può venire agli allenamenti di oggi ma se non è brava la caccio a pedate- e così dicendo se ne andò.
-Ma è sempre così gentile?-
-No, di solito è peggio- il soprano rise dell’espressione terrorizzata sul viso della ragazza –Comunque non ti devi preoccupare, non le permetterò di cacciarti via a calci. Comunque tu volevi entrare nelle cheerleader, giusto?-
-Bhe, non l’ho mai fatto prima perchè in Italia non abbiamo le squadre della scuola e tanto meno le cheerleader. Magari è divertente-
-Bhe, io mi diverto un sacco. E tra parentesi sono io che le ho fatto vincere l’ultimo titolo, per cui penso di poter mettere una buona parola anche per te.-
-Grazie mille-
-Ora è meglio se andiamo in classe-
-Ok-
 
Quel semestre al McKinley si stava rivelando una vera e propria avventura, proprio quello che aveva sperato Manuela.
 
Il giorno dopo, quando Manuela arrivò a scuola con la divisa dei Cheerios tutti si stupirono, c’erano ragazze che facevano i provini tutti gli anni e non venivano prese, mentre gli ultimi due arrivati erano stati presi immediatamente. La ragazza si rese conto di essersi appena fatta dei possibili nemici, ma non le interessava. Era andata nel posto dei suoi sogni a fare un’esperienza unica e eccitante, qualche nemico era più che normale.
-Buongiorno bellissima, devo dire che ti sta proprio bene la divisa-
-Buongiorno Kurt.Grazie mille...-
-Hey Manu! Non sapevo che eri entrata nei Cheerios, ecco perchè ieri sei tornata tardi- Blaine arrivò come al solito saltellando,le posò un lieve bacio sulla guancia e baciò Kurt.
-Già, stavo festeggiando con la persona che mi ha permesso di realizzare uno dei miei sogni-
-La coach Silvester?-
-No, stupido! Il mio angelo custode- rispose ridendo la ragazza tirando una leggera culata al soprano.
-Sei un uomo pieno di sorprese- disse allora Blaine ammirato
-Come? Non lo sapevi?- il tono era innocente ma lo sguardo era sesso puro – E ora vieni mia protetta, il lavoro ci chiama-
-Dove dovete andare?-
-In classe, Blaine. Non so se te l’hanno detto ma ci tocca andare in classe tutti i giorni, tranne sabato e domenica. E siccome è mercoledì penso proprio che oggi ci tocchi-
-Molto simpatico-
-Oh, adesso non fare il musone. Tanto rimani adorabile lo stesso- il soprano aveva fermato il moro che si dirigeva spedito per il corridoio con la faccia imbronciata e lo aveva baciato, per rafforzare il concetto appena espresso.
-Adesso basta voi due. Mi sta venendo il diabete-
-Oh no. E pensare che lo facciamo apposta per addolcirti,Santa-
Il soprano si spòrse ancore per baciare l’altro ragazzo.
-Ma io sono uno zuccherino, e voi due unicorni che vomitano arcobaleni-
-Che?- chiese Blaine confuso
-Lascia stare, tesoro. È meglio così per tutti-
-Ok. Ci vediamo a pranzo-
Santana strappò via Kurt da Blaine, non prima,però, che i due ragazzi si dessero un’ultimo bacio.
-Com’è che ti sei trasformato nel Fidanzatino Perfetto? Dov’è il gran-figo-e-bastardo che ho incontrato a inizio anno?-
-Sono sempre io Santa, semplicemente con Blaine è diverso, lui è così innocente, se facessi il bastardo scapperebbe via da me-
-E quindi preferisci mentirgli e fargli credere che sei diverso?-
-Ma io sono anche così, o meglio lo ero prima di incontrare Sebastian. Ormai sono entrambe le cose : sia fidanzato romantico, che perfetto stronzo che è capace di scoparsi uno diverso ogni sera. A seconda delle situazione e delle perdone con cui mi devo rapportare, scelgo quale dei due Kurt essere.-
-E qual’è il vero Kurt?-
Il soprano non seppe rispondere.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Klaina space:
$ anche loro sono due mie compagne di classe ( lo so, non è per niente professionale)
$ locanda di Harry Potter
$ le cose in corsivo saranno dette in italiano. La storia è ambientata in america, per cui parlano inglese, ma scrivendo non sapevo come rendere l’idea.
 
Come al solito i messaggi che manda Sebastian sono in rosso.
Non mi piace particolarmente questo capitolo, iniziano a mancarmi le idee e ho paura di cadere nel banale, ditemi un po’ voi. Mi riservo l’opzione di modificarlo in seguito.
Kiss kiss
   
 
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