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Autore: Tatuata Bella    23/03/2013    4 recensioni
Qualcuno deve averlo avvertito. Qualche stronzetto ha detto a Billie Joe che ci sono e lui è scappato, piccolo topo vigliacco.
“Maggie sei ubriaca.”
“Graz…Grazie dell’informazione.” E non so neanche con chi sto parlando. Mi giro e vedo Trè. Il batterista quello nuovo.
“Ah. Sei tu. E quello stronzo dov’è ora?”
“Billie Joe?”
“Seh. Lui. Biiiiillie Joe. Lo stronzo universale.” Dico.
“Che ti ha fatto?” chiede.
La sua ignoranza in materia è assurda
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrienne Nesser Armstrong, Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Nuovo personaggio, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Fumo troppo, lo so.
Mi sento lievemente in colpa mentre osservo l’ennesima sigaretta di oggi che si consuma lentamente tra le mie mani. Sono seduta su un marciapiede di fronte a un discount di periferia attorniata dalla solita gente. “Meg, che muso lungo.” Borbotta Mary in mia direzione.
“Già.” Borbotto io in risposta.
“Ma con Billie Joe, ieri?” chiede a voce bassa, per non farsi sentire dagli altri.
“Boh. E’ andata…come al solito.” Rispondo.
Cioè vuol dire che siamo stati chiusi in saletta come nostro solito e come suo solito mi ha riempito di dolci parole altisonanti che mi hanno invaso le orecchie e il cervello e a cui volevo disperatamente credere ma la parte razionale di me me lo impediva.
“Ah. Cioè ti ha promesso amore eterno e poi ti ha salutato dicendo ‘ti chiamo io’ e poi non lo ha fatto?” dice Mary.
“Vedo che hai capito…”
Poi Mary sbotta, forse perchè vuole bene a Billie Joe e anche a me e non vuole che ci facciamo del male così.
“Ma dai, Meg, dice in giro a tutti che siete tornati insieme, perchè cazzo ti dovresti ostinare a non crederci?” e lo dice a voce alta.
“Con chi è che sei tornata insieme, Meg?” si intromette prepotentemente Millie.
“Con Billie Joe. E con chi sennò?” dico, tanto ormai non c’è più modo di levarmi dai casini.
“Ah. Billie è un bravo ragazzo, Meg, te lo meriti davvero... sono felice per voi.” Dice Kate.
Rido, senza riuscire a trattenermi: “Billie? Un bravo ragazzo? Ahahah. No. Proprio no.”
“Perchè?” chiede Millie. Ha una punta di malizia nella voce, sa perfettamente perchè Billie Joe non è un bravo ragazzo, lei è la migliore amica di quella... quella … oh insomma, di Adrienne.
Inarco un sopracciglio: “Lascia stare.”
“Ragazzi, io vado, ho delle cose da fare.” Annuncia Millie, alza il culo dal marciapiede e se ne va, salutando tutti con un distratto ciao-ciao con la mano.
Passa un’altra ora e mezza, tutti stiamo facendo la stessa cosa che facevamo prima, cioè il niente più assoluto. Luke è alle prese con un discorso che ha come protagonisti i suoi dread: “…e insomma che allora ho deciso di farmi i dread, ma non è una scelta di vita, tipo rasta…me li son fatti perchè mi piacciono e bast…“ Squilla il cellulare di Kate e Luke interrompe bruscamente la sua orazione. “Pronti!” esclama Kate con il suo consueto brio. “Eh? Le chiavi della saletta? Sì, certo. No, stasera Willy non ci dorme in sala. Ok, ok, ci si vede tra un’ora così ti do le chiavi. Ciao Bill!”
Sobbalzo nel sentire il suo nome.
“Era Billie Joe?” chiedo.
“Sì, sì, proprio lui. Stasera quindi dormi anche te in saletta?” se ne esce Kate, come riprendendo un discorso lasciato a metà.
Inarco le sopracciglia: “Pensavo di dormire a casa stasera. Perchè?”
“Perchè Billie mi ha appena chiesto le chiavi della saletta quindi pensavo che ci doveste andare insieme.”
Il mio umore già nero sprofonda ancora di qualche metro più in giù.
“No. Non me l’ha detto.” Dico, riluttante ad ammetterlo a voce alta.
“Oh beh. Cazzo, magari era una sorpresa e io gliel’ho rovinata.” dice Kate, battendosi una mano sulla fronte.
No, col cavolo, non è una sorpresa. Non me l’ha detto perchè non voleva dirmelo, fa sempre così, mi chiama soltanto quando gli servo, ed ancora mi illudo, mi illudo ogni volta che ci sia una sola parola vera in mezzo alla montagna di stronzate che spara. Sembra che Mary abbia libero accesso ai miei pensieri.
Mi si avvicina e mi dice: “Guarda che magari è lì per suonare. Per questo che non ti ha invitato.“
“Sì, è possibile” sorrido. Magari è così per davvero e io mi riempio solamente la testa di paranoie inutili. Se ho deciso di tentare di dargli fiducia devo tentare per davvero.
Mezz’ora dopo arriva Mike, di gran carriera, sfoderando il suo solito mezzo sorriso in direzione di Mary, che sorride anche lei e aspetta, sicura, il bacio di Mike, che non tarda ad arrivare. Dopo aver salutato la sua ragazza, Mike fa un rapido giro di saluti, e si siede prepotentemente tra me e Mary.
“Meg, senti, stasera posso mangiare con voi? Non so dove stare a cena, cazzo…” dice, rivolgendosi a me. Mary tenta di fermarlo, sapendo che sta per fare uno smarrone come Kate prima, ma è troppo tardi. Anche io ho già capito cosa sta blaterando Mike e gli dico chiaro e tondo: “No, stasera non mangio con Billie, non mi ha chiesto di stare con lui in saletta.”
Mike diventa viola e Mary gli pesta un piede come per dirgli “te l’avevo detto”.
“Ah. Bhe, scusa, devo aver capito male, perchè credevo che dovesse stare con te stasera…”
Credo di essere sbiancata e parecchio.
“Cazzo, Mike, ma non ti stai mai zitto?” sbotta Mary.
“Quindi stasera mi sembra evidente che non deve suonare.” Dico.
“Ehm. No, in effetti…in effetti no...” borbotta sommessamente Mike, fissando lo scalino di fronte a lui, sempre mantenendo il suo colorito rosso acceso. Mary si nasconde la faccia tra le mani, scuotendo la testa scoraggiata.
“Mary, tu lo sapevi benissimo che stasera Billie non suonava, vero?” chiedo. Mary ormai ha gettato la maschera e rinuncia alle balle: “Sì, lo sapevo che non suonavano, perchè Al stasera deve studiare qualche cosa per quella sua università di merda. Ma lo sai che l’ho detto per cercare di…”
”Salvare il salvabile, sì, sì, lo so, l’hai fatto per me, per non ferirmi. Adesso però voglio proprio sapere che cazzo ci va a fare in saletta stasera.” Sbotto, alzandomi, intenzionata a passare per casa mia prima di andare a cogliere Billie Joe sul fatto, qualunque cosa abbia intenzione di fare. Mary mi affetta per la cintura: “Meg…aspetta, non te ne andare così…”
“Non ce l’ho con te, Mary, ce l’ho con quello stronzo del suo amichetto” dico indicando Mike. “Passo a casa. Sono proprio curiosa di vedere che balla si inventerà quando mi presenterò in saletta stasera.”
“Meg…” Ignoro Mary e proseguo camminando veloce e decisa verso casa, affondando i passi nel terreno, con così tanta violenza che non mi stupirei se i miei anfibi frantumassero l’asfalto.

Non so come faccio ad essere calma in questo momento. O Forse non lo sono affatto, è solo che sto cercando di non pensare. Cammino verso la saletta, il più lentamente possibile: non ho nessuna voglia di sapere cosa sta facendo Billie Joe adesso e né tantomeno di sapere con chi è. La cosa più facile sarebbe andarmene a casa, infilarmi sotto le lenzuola del mio letto sfatto, dormire e svegliarmi domani mattina facendo finta di non avere mai saputo di Billie Joe, della saletta, di questa dannatissima sera, ma so che non ci riuscirei mai, e non potrei mai perdonarmi se facessi finta di niente. Sono sola, completamente sola davanti a quella porta. Prendo un respiro e suono. La porta si apre e giuro che mi sento morire. Darei via tutto ciò che ho, venderei perfino i miei ricordi che sono il mio bene più prezioso, pur di non trovarmi qui in questo momento. Vorrei solo essere rimasta a casa, avere scelto di nascondere la testa sotto la sabbia, come ho sempre fatto finora. A quest’ora starei in camera mia in mezzo a una nuvola di fumo a scacciare pensieri fastidiosi ascoltando i Pink Floyd. Ma ormai ho scelto, non posso più tornare indietro e far finta di non vedere, far finta di non sapere. Dietro quella porta c’è Adrienne. Bella come sempre, attraente come sempre, beffarda e maliziosa come sempre. “Meggie… come mai sei qui?” il suo sorriso è strano. Ci gode, era questo il suo intento fin dall’inizio. “C’è Billie Joe lì dentro, vero?” chiedo. Sono semplicemente stanca di tutti questi giochetti.
“Sì, è qui. Lo stavi cercando?”
Le do una spinta per farla spostare dal vano della porta e entro. Billie Joe è seduto per terra, a gambe incrociate, con una confezione da asporto di involtini primavera appoggiata tra le caviglie. Quando mi vede spalanca gli occhi con aria innocente: “Meggie…ciao..Come mai sei passata?”
“Ma ti diverti a prendermi per il culo? Potresti almeno smetterla adesso.”
“Ehi, carina, non capisco il tuo problema… stavamo soltanto mangiando.” Si intromette Adrienne.
“Te stai zitta, ti sei già messa in mezzo abbastanza, in questa storia.” La zittisco io. Billie Joe neanche si degna di alzarsi dal pavimento, o per lo meno di smetterla di masticare quei cazzo di involtini cinesi: “Ha ragione Adie. Come al solito stai esagerando. Stavamo mangiando. Mi ha chiesto se mi andava di cenare in saletta con lei, che aveva ordinato cinese, e io ho detto ok. Non mi sembra di aver fatto chissà cosa.” Non so già più cosa dirgli. Non esiste un modo per esprimere la mia indignazione. Non tanto per il fatto che erano soli in saletta, ma per il modo con cui si stanno rivolgendo a me. Perchè anche se so che hanno torto marcio mi stanno facendo sentire come al solito come la più sfigata delle ragazzine paranoiche e non lo sopporto, non lo sopporto. “Non so neanche che ci faccio qui. Non dovevo venire. Andate tutti quanti affanculo.” Dico, tirando un altro spintone a Adrienne per poter uscire dalla saletta. Esco di corsa dal vicoletto e scoppio a piangere appena imbocco la via principale. Non mi è nemmeno corso dietro.




Angolo dell'autore: Beeeeene eccomi col nuovo capitolo...la stronzaggine di Billie Joe aumenta esponenzialmente..:D che dire mboh aspetto commenti e spero vi sia piaciuto ... :) non mi dilungo perchè sono le 3 meno un quarto e sto morendo di sonno xD Baci! Ire
  
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