Fanfic su artisti musicali > Beatles
Segui la storia  |       
Autore: TheNowhereGirlOfYesterday    24/03/2013    1 recensioni
Salve ^^ Questa è la mia Prima Storia sono nuova qui.. siate comprensivi perciò. :)
Dal Capitolo 4:
Paul prende un respiro profondo si avvicina a me e dice “Non ha importanza. Quel che è stato è stato. Forse è stato meglio che tu sia stata a Parigi..ti serviva una pausa dal mondo.. stavi peggio di me. Ammetto che mi sei mancata moltissimo ma non potevo certo calare dal nulla e pregarti di tornare qui. Sarei stato solo un problema.”
Io lo guardo negli occhi (un po’ lucidi) e dico “Credimi, non lo saresti stato affatto…” poi aggiusto con la mano i suoi capelli un po’ spettinati e dico “..forse mi è servita quella pausa. Ma l’avrei potuta avere anche a Liverpool e allo stesso tempo sarei rimasta con te, sii obbiettivo Paulie sono stata egoista…”lui dice “Ma perché stiamo parlando di questo?” io dico “Ieri sera mentre prendevo la coperta, ho trovato un biglietto scritto da te..” lui mi blocca mettendo la sua mano sulla mia bocca e dice “Non era nei miei piani che tu lo leggessi ma va bene così.. ora sai che se vuoi uccidermi basta che tu vada via. E’ l’arma peggiore che tu possa mai usare…”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Qualcuno mi scuote lievemente e sussurra il mio nome. Apro gli occhi e vedo Geo, lo saluto con la mano.
Mi sorride “Buon giorno.”dice per poi mostrarmi l’orologio.
Sono le 8 meno un quarto. Capendo quel che vuole dire annuisco e mi alzo con cautela dal letto per non svegliare Paul.
Dopo essermi alzata mi giro verso Paul che dorme beatamente. Mi chino sulle ginocchia e gli bacio la guancia, quando mi alzo lui abbraccia il cuscino ed io gli alzo la coperta fino alle spalle.
 “Io ti aspetto in soggiorno.” Annuisco, prendo i vestiti ed entro in bagno.
Dopo nemmeno una decina di minuti esco: Paul dorme ancora. Raggiungo Geo in salotto ed usciamo silenziosamente dato che anche John sta dormendo.
Durante il tragitto lui non dice nemmeno una parola così rompo il silenzio “Tutto okay Joj?”
“Eh? Ah.. si, si.. tutto okay.. sono solo un po’ assonnato..”
Nel contempo arriviamo al bar. Io prendo solo una tazza di latte mentre Geo prende un cornetto al cioccolato ed un cappuccino. Infine prendiamo le cose per gli altri e torniamo a casa trionfanti.
Entro con cautela nella stanza mia e di Paul, che dorme come l’avevo lasciato.
Poggio sul comodino accanto a lui la colazione ancora calda. Come immaginavo, dopo pochissimo tempo comincia ad aprire gli occhi ed infine con un filo di voce dice “C-cos’è quest’odore..?”
“La tua colazione, Paul.”
Si alza di scatto e dice “Ma q-quale colazio…” si gira verso il comodino e non finisce la frase, si stropiccia gli occhi e poi si volta verso me.
Sorridendogli dico “Che c’è? Non posso comprarti la colazione..?”
“M-ma non dovevi disturbarti..” dice con sguardo dolce e con tono entusiasta.
“Dovevo eccome ma non mi sono mica disturbata..” gli faccio l’occhiolino, mi alzo dal mio letto e mi siedo su quello di Paul.
“Grazie tante Abbey… davvero.. Era da tantissimo tempo che non facevo una colazione decente o meglio.. è da tanto tempo che non faccio colazione!”
Gli sorrido e dico “Beh, che aspetti? Non puoi gustartela fredda..”
Fa una risatina, mi bacia la guancia e prende la colazione; con tono dolce dice “Ti va di dividerlo?”
Io scuoto la testa e dico “No, no.. Io e Geo abbiamo fatto colazione lì dato che non resistevamo. Figurati che voleva mangiarsi altri cornetti ma stranamente s’è trattenuto.” Per poi fare una risatina.
Paul si mette seduto ed addenta il suo cornetto alla crema, dopo aver ingoiato il boccone dice “M-ma è buonissimo..!”
Finisce subito la colazione. Mi guarda, il suo sguardo è profondo.. riesce a penetrare nel profondo e ,come al solito, mi perdo nei suoi bellissimi occhi color nocciola con delle sfumature sul verde.
Abbasso lo sguardo e dico “Perché mi fissi.. in questo modo?”
“Perché sei  stupenda…” si avvicina a me, mi tiene il viso con le mani e mi bacia lentamente ma con passione.
Dopo il bacio lo guardo sorridendo e, facendo una risatina, dico “Dava di crema, o cornetto mio adorato! Mi conceda il piacere di un altro bacio.”
Prendendomi per i fianchi dice “Ma certo che ve lo concedo, signorina.” Avvicina lentamente il suo volto al mio e mi bacia ancora. Vorrei che questo momento non finisse mai quindi ricambio il bacio mettendo le braccia attorno il collo di Paul.
Quel bacio si scaturisce in un abbraccio dolce che mi avvolge completamente, sono due mesi che siamo fidanzati oramai e non mi sembra ancora vero.. è un sogno, è il mio sogno fatto realtà.
Mi stringe più forte a lui “Ab.. questa è quel che ho sognato da sempre, adesso è la realtà.. ma è la nostra realtà. Non lasciamo che qualcuno la distrugga o che si metta tra noi due.”
E’ come se i nostri pensieri convergessero, eppure siamo solamente due semplici ragazzi di una piccola città inglese, quale Liverpool, che tentano di seguire i propri sogni.. il mio l’ho raggiunto: Stare con Paul.
Questo ragazzo è determinato, pieno di vita e d’iniziativa, ha tanti sogni e riesce a portarli a termine eppure sono confusa..
Lui non voleva venire ad Amburgo.. avrebbe rinunciato a tutto per me, una ragazza che un tempo era come una sorella.. “Paul.. m-ma tu … “ sento qualcosa che mi blocca, non vuole farmi proseguire nel discorso..
“Ma io…?”
“Tu non volevi venire ad Amburgo.. avresti rinunciato al tuo sogno per stare con me..?” sciolgo l’abbraccio  e tengo il viso basso.
“Certo, ma tu sei il mio sogno..” dice alzandomi il viso.
Per un po’ lo guardo negli occhi poi abbasso nuovamente lo sguardo “Ma io sono solo una ragazza, là fuori ci sono tantissime ragazze che valgono più di me, che ti meriterebbero, che ti renderebbero felice.. io non credo di saper fare nulla di tutto ciò..”
Si morde il labbro e poi prende un respiro “Guardami negli occhi, per piacere.”
Non so il perché, ma è come se non ci riuscissi, gli occhi mi si riempiono di lacrime all’improvviso e la mia visione è offuscata da esse, una lacrima mi riga il viso.
“No, ti prego non piangere.. è la cosa peggiore che mi possa mai accadere.” Mi asciuga le lacrime. Lo guardo.
“Non esistono ragazze migliori di te, ragazze che sappiano rendermi felice come fai tu. Non desidero altro che averti al mio fianco, mi basta questo per essere felice. Sono i piccoli gesti che mi rendono felice, quelle cose improvvise che riescono a far cambiare la giornata, quelle piccole cose che fanno tornare il sole.. sono come l’arcobaleno dopo la pioggia: provi sollievo, ti rialzi. E’ questo che amo di te, sei speciale.. non ci sono parole a sufficienza per descriverti..”
“Quindi non andrai via..?”
“Ma certo che no, Abbey! Te lo prometto, è disumano farti soffrire. Sei una ragazza talmente dolce e sincera da far sciogliere i ghiacciai, non è che il riscaldamento globale lo stai provocando tu?”
Inizio a ridere ed asciugo le ultime lacrime che rigavano il mio viso.
“Sei così bella quando ridi.. ma non solo.” Dice con tono dolce “Perché mi hai fatto quella domanda..?”
“Paura.. tanta paura..”
Mi guarda con un’aria interrogativa ma probabilmente sa di cosa sto parlando.. “Paul.. ho paura di perderti. Non ho nessuno oltre te ed i ragazzi, ho perso tutti e tutto e mi sento così dannatamente inutile!”
“M-ma.. non lo sei tesoro, non lo sei assolutamente. So cosa significa perdere qualcuno ch’era un pilastro essenziale della tua vita ma hai me, i ragazzi.. Amy, Cyn, Mary… non ti lasceremo sola.”
“Lo spero..” sospiro guardando fuori dalla finestra ormai persa nei miei pensieri, persa nelle mille cose  avrei potuto fare se solo avessi avuto una vita normale senza tutti quei problemi..
“Aw, vieni qui dai..” apre le braccia ed io mi abbandono a lui lasciandomi accarezzare da forse l’unica persona che è riuscita a dare un senso alla mia vita ma, nonostante ciò, quei pensieri non mi lasciano andare.. comincio a ricordare lentamente tutto quel che accadde quel giorno, tutte le immagini, tutti flash.. com’è crudele certe volte la vita.
Non hai scampo. “Avrei potuto fare qualcosa per loro, avrei potuto salvarli..”
“Avevi solo dodici anni e.. non avresti potuto far nulla comunque..”
“Ma avrei potuto provarci! Se solo non fossi stata bloccata da tutta quella stupida paura avrei potuto fare qualcosa..”
“Abbey, la stessa cosa vale per me quando penso a mia madre.. erano già in ospedale, s-se non hanno potuto fare nulla i dottori non credo che noi avremmo potuto fare qualcosa.”
“Forse noi no ma lui si!”
“Chi lui..?”
“Dio! Tanto buono, tanto caro che non ammette ingiustizie e poi? Lascia morire tutta la mia famiglia, credi sia giusto? Sai quante volte ho pensato al suicidio? Sai quante volte ho provato a suicidarmi? Perché m’avete fermata? Non avevo nulla in cui credere, non so se ce l’ho..”
Rimane in silenzio a guardarmi basito dalle mie parole.. “Tu! Ti mi fermasti! Perché?”
“Perché non si può sprecare una vita a caso.. e poi, non sarò un ragazzo estremamente religioso ma lui certo non voleva che morissero, deve pur esserci qualcosa di buono ch’è successo in seguito, pensaci, non posso dirti io ciò ch’è buono o no...”
“Hai ragione, ci sono state cose buone.. tu ad esempio, il tempo passato insieme, non m’hai lasciato sola a me stessa, mi hai aiutata ad andare avanti. Scusa i miei sfoghi.”
“Ma no, sfogati quanto e quando vuoi. Sai qual è il segreto per vivere bene? Non tenersi tutto dentro, parlare.. magari non posso aiutarti molto ma posso confortarti e starti vicino, stai pur certa che io non andrò via.” Dice baciandomi la guancia.
“Grazie di tutto ancora una volta..” lo bacio sulla punta del naso.
“Non c’è di che.”
Bussa qualcuno alla porta “Avanti!” dice Paul con tono di voce lievemente più alto.
Aprono la porta: è Geo.
“Tutto okay? Sentivamo i toni più alti e c’eravamo preoccupati..”
“Si, è tutto apposto..grazie d’esserti preoccupato, non dovevi..” dico voltandomi verso di lui.
Probabilmente s’era accorto dei miei occhi rossi per le lacrime ma si limita a poco “Dovevo, sei una delle persone più importanti .. scusate per aver interrotto qualcosa.”
“Tranquillo, parlavamo..”
“Ah, è venuto poco fa il gestore del Top Ten e ha detto che stasera saranno quattro ore piene di concerto..” dice George visibilmente scocciato dalla notizia.
“No, ma che palle! Da che ora?”
“Dalle 11,30 pm.. faremo le ore piccole. Tieniti stretta Abbey, sai che gente sta qui..”
“Certo, mi preoccupa abbastanza.. spero ci paghino un po’ di più..”
Si sente John, dalla stanza accanto, urlare “No, 10 sterline da spartire in cinque come al solito!”
“Ma è una fregatura! L’affitto non si paga da solo..” dice Paul scocciato
“Scusate se m’intrometto ma ogni quanto lo pagate?”
“Ogni settimana.. oggi, dopo il concerto dobbiamo pagarlo, ancora.” Dice Paul per essere poi interrotto da Geo che continua “E sono 50 sterline.”
“Ragazzi, posso darvi una mano.. sapete che non è un problema per me.”
“No, no, tranquilla..ce la facciamo..” interrompo Paul posando l’indice sulle sue labbra “Credo che quelle 10 sterline circa che vi restano non bastano per cinque persone, non voglio che voi rinunciate a qualcosa. Nel caso ci fosse bisogno, io ci sono.” Dico facendo l’occhiolino.
“Grazie ma ti ripeto che non c’è alcun bisogno, tienili per te..” dice Paul baciandomi la fronte
 
*VERSO LE 11 DI SERA*
 
Il pomeriggio è passato alquanto in fretta dato che ci siamo fatto un giro per Hamburg e abbiamo dormito il pomeriggio.. i ragazzi, nonostante dormano profondamente la notte, sono molto stanchi e si vede molto bene dai loro visi distrutti.
Durante il pomeriggio ne ho approfittato anche io per rilassarmi: Paul dormiva mentre m’abbracciava come se fossi il suo cuscino mentre io mi rilassavo accarezzandolo un po’.. ma alla fine anche io ho ceduto e un’oretta di sonno l’ho fatta anche io..
Tornando al presente: i ragazzi sono già pronti.
“Sei pronta, Ab?”
“Si, devo solamente mettere un po’ di trucco..”
“Perfetto, ma stai bene anche solo così..” dice facendomi l’occhiolino come solamente sui sa fare.. nell’unico modo che mi fa sciogliere lentamente.
“Certo.. dai vado sennò facciamo tardi.” Dico ridacchiando
“Hey non mettere in dubbio la mia parola!”
Intanto ero già dinanzi lo specchio a truccarmi “Certo che non la metto in dubbio.” Dico mettendo a posto la matita e prendendo il mascara, vedo Paul dietro me che sorride dolcemente guardandomi; ricambio il sorriso, metto il rossetto rosso e ripongo il make-up nella mia borsa. Lui è scomparso e non trovo neppure il mio cappotto, era in soggiorno!
Lo vedo ritornare con il mio cappotto in mano, me lo porge “Ti sta davvero bene questo vestito, mette in risalto i tuoi occhi..” dice con tono dolce
“Ma tante grazie caro!” lo bacio sulla guancia e prendo il cappotto che mi porge.
Una volta infilato usciamo tutti assieme per dirigerci al Top Ten. Non appena all’uscio della porta mi porge il braccio “Mi concede l’onore di tenerla sottobraccio, miss McCarthy?”
“Certo Mr McCartney, facciamo come i vecchietti.” Dico prendendolo per il braccio ridendo. Gli altri ragazzi ridono. Lui ridacchia e tenta di restare serio “Ah si? E’ molto simpatica, Miss!” dice facendomi una linguaccia.
“Modestamente so d’essere molto simpatica, ha-ha.” Dico con tono sarcastico facendo una risata alquanto strana e spudoratamente sarcastica.
“Ma cara, io non ero affatto ironico.”
“Io ero seria nella mia ironia..”
Interviene John  “Abbey, sul serio, Paul ha ragione.”
“Va bene, va bene.. vi credo. Comunque siamo arrivati..” detto ciò Paul passa dal tenermi sottobraccio a tenermi per i fianchi, stretta a sé.. come se avesse paura che qualcuno mi portasse via o che mi facesse del male. Non dico nulla per il tragitto entrata-dietro le quinte, tento di non farci caso ma è impossibile : tutte le ragazze mi guardano male, sento un’atmosfera molto negativa attorno a me. Devo essere sincera? Non mi piace.
Ma se sono la sua fidanzata e lui sta diventando famoso beh, credo che dovrò farmene una ragione. Sarà la realtà quotidiana.
In ogni caso, nonostante sappia che mi ama sul serio, si rafforza sempre la paura di perderlo.. lui è la “Chiave di volta” della mia vita: se mi privano di lui, tutto è vano, nulla ha più senso..
Sul serio, ha dato una svolta decisiva alla mia vita, mi ha fatta passare dalla ‘Ragazza triste che piange la notte’ alla ‘Ragazza felice che vive la sua vita’.. l’avrò ripetuto miliardi di volte ma ci tengo a tenerlo presente.
Durante il tragitto mi tengo stratta a lui ma una ragazza si mette dinanzi a noi, ancora una volta.
Ma ora non perde alcun tempo e dice “Scusaci ma è tardi, dobbiamo andare.”
Mentre c’allontaniamo la ragazza urla “Hey, ma raggiungimi dopo il concerto!”
So che è un modo per farmi male, non dovrei crederle.. ma mi fa male sentire queste cose.
D’un tratto Paul si volta, alza il medio, la manda a quel paese e si rigira per continuare la strada con me.. diciamo che son rimasta abbastanza stupefatta da quel gesto. E’ solito essere un gentleman in particolare con le ragazze anche se gli recano molto fastidio.
Alla fine, anche lui è umano, anche lui ha ceduto.. personalmente mi piace quando cede. Perché? Perché esce quel Paul scalmanato, diretto che ho conosciuto solo in poche occasioni.
Giunti dietro le quinte lo prendo in disparte “Paul.. come mai hai fatto quella cosa..?”
“Semplice, mi da fastidio che debbano sempre fare così, solo per tentare di passare una notte, una stupidissima ed inutile notte, con me.. dovranno prima imbottirmi di alcol e droga per convincermi. Lo so che non è da me fare certe cose ma se arrivo al limite, beh.. “
Lo blocco baciandolo; dopo lo guardo ridacchiando, involontariamente la mia risata diventa la sua “Faccio tanto ridere?”
“No.. mi fa ridere pensare alla sua faccia dopo il tuo gesto.. davvero, ti adoro ogni giorno di più..”
La sua espressione s’addolcisce di colpo: fa un sorrisino adorabile, mi prende per i fianchi e mi fa stare alla sua altezza stando faccia a faccia con me. Lentamente s’avvicina fino a far sfiorare i nostri nasi “Hey McCartney, che vuoi fare?”
“Indovina, dai..” dice con tono basso guardandomi negli occhi.
Aaah lo adoro quando fa così! Insomma lo adoro sempre ma se fa così mi fa sciogliere.. gli tengo il viso tra le mani, gli accarezzo le guance e lentamente lo bacio.. le sue labbra dolci, rosee e morbide sembrano essere state create apposta per me calzare con le mie carnose e spesso coperte da un rossetto.
Si poggia al muro alle sue spalle portandomi con sé, mi lascio trasportare.. mi sento al sicuro.
Mi tiene per i fianchi e appoggia la sua fronte alla mia, lo bacio sul naso senza pensarci due volte e lui risponde con un bacio sulla fronte.
Lo abbraccio dolcemente appoggiando la testa sulla sua spalla, lui ricambia l’abbraccio e m’accarezza la schiena.. vorrei che questo momento non finisse mai ma, ahimè, veniamo interrotti: George, timidamente, si avvicina “Ehm.. Scusatemi ma dobbiamo suonare..”
“Certo, grazie d’avermi avvisato.” Dice Paul sorridendogli, poi torna a posare il suo sguardo intenso e penetrante su di me “Puoi aspettarmi qui, non vorrei che ti succedesse qualcosa.”
“Tranquillo, starò nei pressi del palco.. devo abituarmi. E poi è impossibile per chiunque resisterti.”
La dolcezza espressa dal suo volto aumenta sempre più, con una mano mi abbraccia, con l’altra mi accarezza il viso “Beh, dovranno resistere perché tu sei l’unica che amo, sei la ragazza che ho sempre sognato.. love you forever and forever, love you with all my heart..” mi bacia sulla guancia, prende il suo strumento e sale sul palco poiché era già in ritardo.
Esco da dietro le quinte e vado tra la folla: per fortuna c’è un tavolo libero proprio vicino il palco.
Vedo Paul salire sul palco con un sorrisone stampato in viso, mi cerca con lo sguardo e  non appena mi trova fa un occhiolino. In contemporanea alla sua comparsa si levano della urla di ragazze che lo acclamano, urlano il suo nome, una tenta addirittura di salire sul palco per baciarlo (Probabilmente).
Ce la farò.. sono solo quattro orette, che saranno mai.. dopotutto, posso guardarlo quanto voglio: mi sta bene.
 
*CIRCA QUATTRO ORE DOPO*
 
Piuttosto tranquille queste quattro ore, per quanto riguarda le ragazze.. per quanto riguarda i ragazzi beh, si sono scatenati, hanno dato il meglio di sé stessi.. mi stupisce che li paghino solo 10 sterline, meritano il meglio.. e, com’è solito dire John loro arriveranno “To the toppermost of the poppermost”.
I ragazzi scendono dal palco, aspetto per circa un quarto d’ora ma non arrivano, comincio a girare per tutta la sala ma nulla: non c’è alcuna traccia di Paul, John, Geo, Stu e Pete.. comincio a preoccuparmi sul serio.
Ma no dai, saranno usciti a prendere una boccata d’aria. Meglio essere ottimisti ogni tanto..
Ogni tanto..un’ansia comincia a persistere, il battito si fa più veloce.
Ma chi voglio prendere in giro? Questa non è Liverpool: è Harmurg! La città dove regnano droga, sesso e rapporti ‘Una botta e via’..Paul non può fare ciò, lo conosco..ma mi preoccupa lo stesso..
Non ci vuole molto per portarsi qualcuno a letto: Droga nel drink e voilà, il gioco è fatto!
Dov’è? Dov’è andato a finire?
 
(To be continued..)
 
 
***Spazio dell’autrice: Ebbene sì, ho ri-aggiornato questa fanfic!
Wow sono passati più di due mesi.. credo di aver cambiato metodologia di scrittura in così poco tempo. Sapete, ho riletto tutta questa fanfic ad un fiato.. ho trovato cose che adesso non avrei mai scritto.
Ma sta a voi giudicare se il mio cambiamento sia in meglio o in peggio..
Btw, che ne dite di questo capitolo? Personalmente non lo reputo un granché ma, nonostante tutto, mi piaciucchia. (?)
Spero di non avervi delusi e spero che vi abbia fatto piacere un mio aggiornamento c:
Come al solito grazie a tutti coloro che leggono in silenzio, seguono, mettono tra i preferiti e recensiscono i miei capitoli.
Ma ci terrei a sapere il vostro parere riguardo questo capitolo, e perché no.. magari anche la vostra parte preferita.. Ci tengo a saperlo, mi piace dialogare con i lettori c:
Quindi, recensite più che potete, risponderò..
Okay, la finisco di annoiarvi.. al prossimo capitolo, lettori!
Love y’all ♥
xxx
-TheNowhereGirlOfYesterday
 
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Beatles / Vai alla pagina dell'autore: TheNowhereGirlOfYesterday