Il mistero
e' svelato
Chichi scese dalle scale e trovò i propri figli:
-“dove
vai mamma?”
chiese Gohan stupito.
La
donna lo guardò con occhi gelidi e privi di espressione
tanto da far rimanere Gohan impietrito. Goten non riconoscendo la madre scoppiò in una fontana di
lacrime e il fratello corse per prenderlo in braccio per tranquillizzarlo,
mentre Chichi, come una ladra, usciva dalla porta di
casa lasciandola sbadatamente socchiusa. Goku venne attirato al piano inferiore dal pianto del suo
secondogenito il sayan si ritrovò davanti una scena
pietosa: Gohan che cercava di calmare il fratello
ormai preso dal panico di essere abbandonato.
-“cos’è successo?” chiese Goku precipitoso
-“Goten
non riconosce più la mamma come tale…” rispose Gohan con il
fratello che cercava di dimenarsi da una parte all’altra e negli strilli. Goku notò la porta socchiusa e si catapultò fuori e trovò Chichi dirigersi verso la strada.
-“dove
vai?”
urlò il marito
La
donna s voltò e vide il marito con gli occhi lucidi e allo stesso tempo in
collera.
-“vado da mio padre…” rispose tranquilla Chichi.
Goku la guardò stupito e con gli occhi spalancati:
-“ e ci vai a piedi?” chiese perplesso il sayan
Chichi lo riguardò e aprì la mano dove all’interno aveva una
capsula:
-“ ci vado con l’auto” rispose con un sorriso
Goku si tranquillizzò e rientrò sentendosi ormai soddisfatto delle
risposte date dalla sua dolce metà, mentre Chichi
aprì la capsula da dove uscì l’auto: aprì lo sportello, vi entrò, accese il
motore e andò via.
Intanto
Goku che nel frattempo era rientrato in casa fu
sommerso dalle domande del figlio che in quei frangenti di
tempo prima era riuscito a tranquillizzare per poi far addormentare il
fratello.
-“ papà ma perché la mamma
si è comportata in quel modo?”
-“ andava di corsa dal
nonno”
rispose tranquillo Goku
-“ e
per quale motivo?”
insistè Gohan
A
quella domanda Goku non sapeva dare una risposta:
cosa doveva fare la sua Chichi dal padre così di
fretta?
Intanto
la stessa Chichi era giunta nelle vicinanze del
palazzo del padre e aveva lasciato l’auto per inoltrarsi in un bosco molto
fitto. Sempre in quel bosco, sotto un grande faggio,
erano seduti due innamorati intenti a scambiarsi effusioni avendo come
sottofondo grilli e cicale che allietavano la serata umida e fresca. Erano le
23.30. Ad un certo punto quel chiassoso concerto di grilli e cicale si zittì e una grande, immensa ombra scura sembrò muoversi
furtiva nell’oscurità di quella notte priva di luna e in mezzo a quegli alberi
grigi e tetri. Si avvertì un rumore: lo spezzarsi di un ramo secco. La ragazza
si staccò dal ragazzo dopo aver avvertito quel sinistro rumore:
-“ cos’è stato?” chiese spaventata
-“ era solo un ramo secco
che è caduto”
rispose il ragazzo che la guardò negli occhi cercando di rassicurarla.
Ripresero a farsi effusioni ma, pochi istanti dopo
dell’ombra che si aggirava dietro agli alberi si avventò sui due innamorati che
non ebbero neanche il tempo di urlare aiuto.
L’ombra si abbattè devastante sul
villaggio dello Stregone del Toro distruggendo ogni cosa e radendo al suolo
quasi tre quarti del villaggio. Molte vittime vi furono quella
notte e centinaia di feriti che non sapevano darsi una spiegazione a quello che
era successo. Ormai l’alba era vicina e Chichi stava
tornando a casa. Aprì la porta e salì al piano superiore, entrò in camera da
letto. Goku dormiva, Chichi si distese leggermente e
lo accarezzò amorevolmente sulla guancia. Il sayan
si girò e lentamente aprì gli occhi e vide Chichi con
un sorriso radiante e con un aria spensierata.
-“ dove sei stata?” chiese Goku
ancora assonnato
-“ sono stata da mio
padre…ho dormito lì…”
disse con un aria serena. Detto questo si alzò
dolcemente dal letto aprì l’armadio e prese il solito kimono rosso, poi si
spogliò di quello nero e indossò l’altro.
-“ vado a preparati la
colazione” così
la mora dopo aver baciato il proprio uomo si diresse verso la cucina.
Stette
nella cucina per oltre un ora abbondante poi i suoi
uomini si alzarono e andarono a fare colazione.
-“ buongiorno mamma!” disse il piccolo Goten che saltò addosso alla mamma felice di rivederla
-“ buongiorno a te
piccolo…”
rispose Chichi austera
-“ ciao mamma…dove sei
stata ieri sera?”
chiese Gohan curioso
Chichi si voltò e gli rispose:
-“ sono stata dal
nonno…sai ieri era l’anniversario di morte della nonna…” disse con aria dispiaciuta
Goku gli si avvicinò: sapeva che significava vivere senza i propri
genitori e per Chichi forse era stato davvero molto
difficile.
-“ comunque
invece di pensare alle cose tristi…ecco a voi la colazione…”
Mentre
mangiava il piccolo Goten accese
la tv e la madre lo riprese:
-“ Goten
quando si mangia non bisogna pensare a nient’altro…” ma il piccolo Goten
inconsciamente aveva acceso la tv e su quel canale vi era un edizione
straordinaria di un telegiornale.
Tv: “ edizione
straordinaria del telegiornale. Stanotte nel villaggio dello Stregone del Toro
si è abbattuto di nuovo, come nei villaggi a est, un
qualcosa che ha distrutto quasi ogni cosa lasciando in piedi solo pochi
brandelli di muri. Diamo immediatamente la linea al nostro inviato sul posto…
Nel
teleschermo apparvero immagini di un villaggio inesistente o quasi fantasma con
terra bruciata attorno. Corpi di uomini, donne e
bambini feriti medicati dai soccorritori.
<<<< grazie
per la linea…come potete vedere dalle immagini quello che ieri era un villaggio
rigoglioso e pieno di vita si è trasformato in un cumulo di macerie. Tutto è
iniziato verso mezzanotte, secondo le testimonianze si è avvertito un grande boato poi susseguito dalla
distruzione totale. I superstiti giurano di non aver visto nulla. Altro fatto
sconcertante è stato la scomparsa delle vittime: a quanto pare le mal capitate vittime sono state portate via dal carnefice
di questo attentato. Anche in questo nuovo attacco il
carnefice non ha lasciato tracce. La gente adesso più di prima crede che sia
una spirito maligno che si abbatta villaggio per villaggio…da
qui è tutto. Ti rimando la linea in studio.>>>>
Per ora è tutto i prossimi
aggiornamenti a ora di pranzo…”
Chichi rimase impietrita come il giorno precedente…Goku la guardò bene e si poneva delle domande: cos’era che
la faceva tremare di paura? E poi perché non era
rimasta coinvolta in quella strage?
-“ chichi
scusa ti posso parlare in privato?” chiese gentilmente il marito
La
donna fece un cenno con la testa e si portarono in una camera secondaria dove Goku gli pose alcune domande: Chichi
aveva la testa bassa e gli occhi rivolti verso il
pavimento mentre Goku cercava sempre un contatto
diretto con quegli occhi grandi e neri.
-“ ora mi spieghi
tutto…come mai non sei rimasta coinvolta in quella strage?” chiese Goku
con voce alterata. Chichi alzò lo sguardo
ma non disse nulla.
-“ forse ho capito il
perché…mi tradisci con qualcuno…non ci sono altre spiegazioni…” ipotizzò il sayan
Chichi sbarrò gli occhi sul marito e gli diede uno schiaffo tanto da
lasciargli visibile il segno della mano, dopodichè uscì da quella stanza e si
rifugiò nella propria camera. Goku rimase stupito da
quella reazione della moglie che poche volte si era azzardata ad alzare le mani
su di lui: l’aveva ferita e lo sapeva bene. L’intero pomeriggio Chichi rimase li dentro, chiusa in
quelle quattro mura a lei tanto familiari alle quali confidare qualsiasi
segreto perché sicura che sarebbe rimasto tutto li dentro e non sarebbe mai
uscito. Pianse sul cuscino che divenne umido delle sue stesse lacrime:
-“ cosa
devo fare? Non posso continuare a nascondere tutto…oh Goku
se potessi spiegarti tutto…ma questo so bene che è
impossibile…”
e le lacrime tornarono a scorrere più grandi di prima.
Goku dal canto suo non si azzardò ad entrare nella stanza: sapeva
bene che era meglio lasciarla sfogare.
-“ sicuramente starà
piangendo sul cuscino…ma se lo merita io non so dove
essa sia stata ieri notte per poi tornare alle prime luci dell’alba…” disse Goku
nella propria mente.
Trascorsero
veloci le ore pomeridiane e Chichi non preparò
neanche la cena.
-“ papà sai perché la mamma non ha preparato
da mangiare?” chiedeva il piccolo Goten con aria
affamata al padre
-“ non lo so cucciolo…” rispose Goku scontroso
-“ tu e la mamma avete
litigato?” chiese
con i lucciconi agli occhi
-“ può
essere…vai da Trunks stanotte dormirai da
lui…”
-“ evvivaaaaa!!!” esultò Goten felice di stare
insieme al suo migliore amico. Prese il proprio pigiama e poi volò via verso la
città dell’ovest.
Intanto
Chichi aveva indossato il kimono nero di raso ed era
scesa al piano di sotto dove trovò Goku
seduto su una sedia:
-“ adesso mi devi dire
dove vai…”
disse Goku con aria inquieta
Chichi lo guardò con indifferenza lo passò e uscì dalla porta: Goku non potè far altro che
vederla andar via…ma nella mente del sayan l’intenzione era pedinarla.
Chichi si inoltrò nel bosco vicino casa: la
notte era buia e solo un piccolo spicchio di luna faceva capolino, vi erano le
nuvole che correvano veloci nel cielo stellato, l’aria era umida e fresca tanto
da entrare nelle ossa.
Goku la seguiva senza che quest’ultima
se ne accorgesse…doveva essere la sua ombra, i suoi
passi insomma un tuttuno con lei.
La
donna si inoltrò per oltre due ore in quel bosco che
si era fatto sempre più fitto e impervio di ostacoli e pedinata da Goku. La mora si fermò al centro in una piccola radura
vicino ad un piccolo lago dove la nebbia era padrona
dell’atmosfera.
Ad
un tratto si sentì uno stridio come gli artigli poi un cambiamento e l’aria divenne pesante ed irrespirabile, l’acqua che prima brillava
leggermente con i raggi lunari divenne scura e iniziò a emanare vapore sulfureo.
Due immense ali scure fecero padrona la schiena della donna insieme a migliaia
di spine lunghe un metro o due, il collo sottile e regale come quello di un
cigno divenne lungo, scaglioso e rugoso e con una cresca
color blu petrolio. La coda lunga e nera con una grande scaglia di osso alla fine. Grandi artigli al posto delle mani e dei
piedi presero possesso; occhi neri come la pece e dolcemente espressivi
divennero crudeli e spietati e divennero palle di fuoco incandescente; la testa
piena di capelli morbidi e neri da accarezzare divenne una cresta di puntoni di ossa, il viso candido e roseo divenne allungato e ispido,
e al posto dei denti grandi fauci pronte a inghiottire…e sempre dalla bocca,
l’alito da profumato e fresco divenne pensante e nauseabondo, grandi narici
dalle quali usciva fumo…un ultimo stridio più forte degli altri: Chichi la donna che Goku amava
tanto era un drago era Hungarian Horntail. Un drago
maestoso lungo circa una trentina di metri, raro, pericoloso e molto aggressivo
di colore nero.
-“ ecco cosa mi nascondeva Chichi!” disse Goku balbettando “ se mi avvicinerò mi riconoscerà
sicuramente” ipotizzò Goku
Goku infatti uscì allo scoperto ma Chichi ormai
trasformata in Hungarian Horntail
non lo riconobbe anzi quest’ultimo guardò il sayan, stridette con la voce, prese fiato e poi lanciò
fiamme contro Goku…quest’ultimo
le evitò ma un colpo di coda lo prese in pieno scasciandolo
contro una roccia che immobilizzò il sayan.
-“ smettila Chichi di comportarti così!” urlò Goku , ma
il drago ormai aveva iniziato la propria caccia e la preda era proprio lui: Goku
Cosa succederà nel prossimo capitolo? Goku
cosa farà? Riuscirà a fare qualcosa contro Hungarian Horntail o dovrà sottostare?
Ve lo dico nel prossimo capitolo…
Ciao a tutti ecco il 2° capitolo…ringrazio tutti coloro che hanno recensitoe
anche quelli che l’hanno solo letta…dedico questo capitolo alle mie due socie Lauratheangel e Sirenis sperando
che l’apprezzino…un bacione e recensite in parecchi!