Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers
Segui la storia  |       
Autore: MartaJonas    28/03/2013    6 recensioni
Nessuno dei due ragazzi sapeva che era appena cominciato a piovere e due piccole gocce d’acqua erano cadute nell’oceano.
Quanto poteva essere grande l’Oceano Atlantico? Quello stesso oceano che li separava dalla terra in cui si sarebbero trovati neanche un mese dopo.
Eppure quelle gocce erano cadute vicine, e i cerchi formatosi al contatto con l’acqua agitata si stavano allargando, e si sarebbero incontrati.
A cosa portano due cerchi d’acqua che si scontrano? che si incontrano? A tanto, a poco e a tutto. Tutto ciò può portare a nulla, e a tutto nello stesso momento.
Si tratta di incontri, si tratta di scontri, si tratta di impatti.
Quanto può compromettere uno scontro, o un’incontro in una vita? Quanto due mesi possono cambiarla?E se ci fossero tanti incontri in una volta soltanto? Se il significato di “vita” venisse messo in discussione? Se tutto quello che si pensava fosse fondamentale, non assumesse più significato?E se tutto, da un momento all’altro, a causa di due gocce cadute fin troppo vicine, cambiasse?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Chapter 25

 
I’m sorry

 

 
Claire uscì dall’area ricreativa e vide tutti i ragazzini e il personale dell’orfanotrofio racconti nel cortile, nel campo da calcio.
Per un attimo si chiese perché stesse accadendo tutto ciò, ma poi lo vide, con un sorriso in viso, con la sua chitarra in mano, e capì. Aveva quasi dimenticato che il giorno dopo sarebbero dovuti ripartire. Le sembrò di essere a esattamente due mesi prima. Lei che lo guardava da lontano, e lui felice ed emozionato che canta per tutti. Dall’ultima volta, però, erano cambiate tante, troppe cose. Si accorse, nonostante tutto, che quel sorriso che rivolgeva a quel suo speciale pubblico era sempre lo stesso, quell’amore negli occhi c’era sempre stato e Claire capì che ci sarebbe stato sempre.
Non era amore soltanto verso quei bambini a cui si era affezionato, ma era amore verso la vita, verso il futuro, verso la felicità, e verso tutto ciò che c’è di bello nel mondo.
In un attimo capì che in quella sera, al buio, nel suo studio, quando aveva dopo tanto tempo pregato, Qualcuno l’aveva davvero ascoltata da lassù, e aveva lasciato in vita quel ragazzo capace di far felice il mondo intero.
Lo vide che mentre preparavano il microfono si guardava intorno, in cerca di qualcosa, di qualcuno, fino a quando il suo sguardo non incontrò quello di Claire e lui fece uno dei suoi più grandi sorrisi che, in un modo o nell’altro la ragazza non riuscì a non ricambiare.
Posizionò il microfono acceso sull’asta, e si mise la chitarra al collo.
-Ci siamo. Ve lo avevo promesso, e mantengo sempre le mie promesse, quindi eccomi qui, ancora più emozionato della scorsa volta a cantare per voi. Per prima cosa però, volevo salutare tutti voi. Domani io, e molti altri ripartiremo, e non so davvero come farò senza di voi, senza ognuno di voi. Questo viaggio mi ha cambiato, nel profondo. Il Joe che è arrivato qui due mesi fa, non è lo stesso Joseph che domani se ne andrà. È stato un periodo duro, per tutti, ma che d’ora in avanti mi farà affrontare la vita diversamente. Che tra qualche tempo tornerò è certo, come potrei non tornare? Maun ha preso un pezzo del mio cuore che mai più riavrò indietro. In più volevo ringraziare tutti per tutto quello che abbiamo passato qui, per tutto quello che avete fatto per me, per esservi preoccupati per me e anche per avermi insegnato un po’ come si gioca a calcio, anche se a confronto a te, Asad, rimarrò sempre una schiappa! –disse il moro rivolgendosi al ragazzino che rise insieme al resto dei presenti – E per finire, volevo dedicare questa canzone a qualcuno che ho perso ancora prima di trovare, a cui devo chiedere scusa per ciò che ho fatto, ma che qualunque cosa accada non smetterò mai di amare.
 

It can be a rush
Yeah it’s like a drug
When you give up love
It’s never worth it

When you’re fighting fear
It can be so clear
What you really need
Is each other


But I finally found the truth
I was using you
Every night you’re gone

I swear it hurts
You’re the atmosphere oh
Now you’re gone, I can’t live Tell me what to do
I feel the pain all over my body-

 

Dopo il secondo verso Joseph aveva già gli occhi pieni di lacrime e la sua voce tremava ad ogni sillaba. Claire lo guardava senza sapere cosa dire mentre cominciava a piangere come mai aveva fatto prima. Lei non era tipo da cose sdolcinate, anzi, ma quella era la cosa più bella che qualcuno le avesse mai fatto.
 

-Was it the things I said?
Can I take them back?
Baby, cause without you
There’s nothing left of me

We can run away
We could change our fate
Baby, what can I do to show you I’m sorry?

 
Ooo, ooo
What can I do to show you I’m sorry?

You were in a rush
You forgot your stuff, yeah
You said you’d had enough
Now I feel worthless

Only thing I had
Was a second chance
What I really needed was another-

 
Claire si rimproverò per non essere andata a parlarci subito dopo aver letto quella lettera che lui neanche sapeva fosse arrivata nelle sue mani. Si chiese come avesse potuto dubitare di lui. Joseph la guardò nel bel mezzo della canzone e lei ricambiò lo sguardo. La vide piangere e tentò un sorriso come per rassicurarla. Ogni volta la giovane che pensava a quando avevano litigato le riaffiorava il ricordo di quella bomba, di quella perdita e continuava a incolparsi per ogni cosa, per ogni sbaglio, per ogni decisione presa.

 

-But I finally found the truth
I was using you
Every night you’re gone
I swear it hurts

You’re the atmosphere, oh
Now you’re gone, I can’t live
Tell me what to do
I feel the pain all over my body

 
Was it the things I said?
Can I take them back?
Baby, cause without you
There’s nothing left of me

We can run away
We could change our fate
Baby, what can I do to show you I’m sorry?-

 
Le parole di quella canzone erano perfette e stupende agli occhi di Claire. Lei era abituata a rotture improvvise delle sue passate relazioni, passando da fidanzati a perfetti sconosciuti. Per un attimo aveva sperato che sarebbe successo così anche con Joe. Ma con quella canzone, quella dichiarazione le aveva fatto cambiare idea. Lui non se ne sarebbe andato, lui non l’avrebbe abbandonata così senza neanche provarci di nuovo. Forse, perché, come diceva lui, era davvero innamorato.
 

-Ooo, oo
I’m sorry, babe
What can I do to show you I’m sorry?

Girl my heart is out of place
I feel it, killing me
If you need me to stay
Girl, I promise I won’t make the same mistake
Don’t say, don’t say bye, bye

 
What can I do to show you I’m sorry?
What can I do to show you I’m sorry?
Is it the things I said?
Babe, tell me what I did
Baby, cause without you there’s nothing left of me
We can run away
We could change our fate
Baby, what can I do to show you I’m sorry?
What can I do to show you I’m sorry?
What can I do to show you I’m sorry?-

 
Quando la canzone terminò Claire era rimasta in piedi, ferma, senza riuscire a fare nulla, con le lacrime che continuavano a scendere dai suoi occhi senza che lo volesse davvero.
Le sue gambe stavano agendo da sole quando si ritrovò a camminare verso di lui. Non stava pensando davvero, altrimenti sarebbe rimasta immobile proprio come poco prima.
Lo vide salutare tutti al microfono e poi rientrare dalla porta sul retro del centro ricreativo. Lo seguì senza pensarci oltre.
Non si era ancora accorto di lei, nascosta dietro la parete che la divideva dal giovane, quando il ragazzo poggiò la chitarra a terra e si mise a sedere, e cominciò a fissare un punto non ben definito, sorridendo tra sé e sé.
Claire si chiese a cosa stesse pensando, se magari stesse pensando a lei, e in fine se la volesse ancora. Perché, si accorse, che l’unica cosa di cui avesse davvero bisogno lei, fosse proprio un ragazzo come lui che era diventato estremamente troppo per una ragazza insignificante, a sui giudizio, come lei.
Le parole le uscirono dalla bocca prima che si rendesse davvero conto di aver aperto bocca.
-Joe – disse la ragazza facendosi vedere e avvicinandosi al moro, a cui improvvisamente brillarono gli occhi, che negli ultimi giorni erano stati fin troppo spenti. – Sono io quella che deve chiederti scusa. Sono stata io quella che ti ha trattato malissimo negli ultimi giorni,e mi dispiace.
-Claire, no. –disse alzandosi e prendendole una mano mentre l’altra era occupata a togliere quelle lacrime incessanti – Sono stato uno stupito nel poter credere che non saresti venuta a sapere di Megan, sono stato uno scemo a pretendere di poter meritare te, senza aver chiuso i conti con lei. E mi dispiace da morire, perché poi hai trascorso un periodo di merda e io ho aumentato il carico di cose negative– disse il ragazzo mettendo la mano della giovane tra le sue e carezzandola dolcemente – Mi dispiace da morire. Davvero, e, non so come dirtelo.
-Non serve. – disse la ragazza che prese dalla tasca dei suoi pantaloni un foglio e glielo porse. –lo so già.
-Come fai ad averla? –chiese il moro dopo aver aperto il fogli ripiegato e sgualcito della sua lettera.
-Sai, Falala non sa farsi molto i fatti suoi, però, in questo caso è stato un bene. – Claire sorrise, facendo ridere il ragazzo.
-Facciamo una cosa, va bene? – disse la ragazza. – Tu hai fatto degli errori, e io ne ho fatti altrettanti. Cancelliamo quel che abbiamo fatto e ricominciamo dall’inizio. Come se non ci conoscessimo, sarà tutto più facile.
Joseph le porse una mano, che lei strinse.
-Joe Jonas, con tre fratelli, un cane e una casa a Los Angeles. Ah, sono anche innamorato di te, ma  tu ancora non lo dovresti sapere, visto che la nostra relazione è appena cominciata. – disse il moro sorridendole
Claire rise.
-Claire Dawson, piacere mio. Beh, buono a sapersi comunque, visto che provo la stessa cosa per te. – la ragazza sorrise al moro, che si aprì in un sorriso come mai aveva fatto prima.











Buonasera!
Va bene dai, questa volta non potete proprio dire che l'ho fatto finire male u.u
Comunque, non cantate mai vittoria prima del tempo ahahahaha
Poi, ho pubblicato il primo capitolo di una mia mini-ff a tre capitoli, il secondo capitolo lo posterò domani :)
Se faceste un salto a leggere mi farebbe davvero piacere!
Ma ... vogliamo parlare di Pom Poms? Dopo così tanto tempo un singolo di tutti e tre fa un bell effetto davvero!
Un grazie infinite a tutte, e scusate per il ritardo! 
Un bacione, 
Marta 

  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Jonas Brothers / Vai alla pagina dell'autore: MartaJonas