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Autore: Enjoythesilenc7    28/03/2013    2 recensioni
La trama di questa mia storia tratta della mia relazione immaginaria con Louis. Viviamo assieme a casa mia ed ovviamente i ragazzi stanno con noi. L amore che provo per questi ragazzi, nonostante io stia assieme a Louis, traspare da ogni frase di questa storia. Troverete il ragazzone che io immagino sia, non garantisco sia realmente lui in tutto e per tutto ma cosi e come lo penso io e come amo pensarlo.
Lui brilla ed io glielo dico sempre.
Seguitemi su Twitter. @Enjoythesilenc7
E se condividete e apprezzate i miei sogni e le mie emozioni, recensitelo. Grazie mille. Ilaria
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Dormiva con me, come tutte le sere. Solo alcune notti dormiva con i suoi amici in altre stanze della casa ma questo succedeva di rado.
Le sue grandi mani erano dolcemente appoggiate sul mio corpo caldo, il suo respiro mi accarezzava la pelle e il suo profumo mi avvolgeva
caldamente mentre parlavamo e ridevamo sdraiati vicini nel mio piccolo letto.

Ci accoccolammo abbracciati su un fianco; il suo braccio scendeva lungo il mio
torace terminando un abbraccio sotto il  mio seno.
Talvolta alzava la testa, abbandonando il cuscino caldo, per darmi dei teneri baci sul collo.
Le sue labbra sottili e morbide sfioravano il mio collo sigillando un bacio sensuale e riempiendo
i miei sensi ancora una volta.
Mi sussurrava frasi dolci all’orecchio facendo talvolta uscire dalla sua dolce bocca qualche frase sciocca
ed insensata che ci faceva poi ritrovare a ridere a crepapelle.
Il suo torace possente sobbalzava contro la mia schiena ed il suo fiato mi accarezzava il collo nudo.

Ci addormentavamo cosi; teneramente abbracciati e stranamente comodi. 

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La mattina mi svegliavo molto prima degli altri ragazzi, lasciando il letto alle 7.10 mentre Louis
dormiva ancora, avvolto nelle coperte calde. Quella mattina scivolai via dalle sue forti braccia per dirigermi poi
in bagno mentre lui restava solo in bagno. Era bellissimo. Una volta uscita dal letto mi inginocchiai a terra
con gli avambracci stesi sul materasso appoggiandovici il viso e contemplando la sua innata bellezza.

Adoravo guardarlo. La pelle tonica, l accenno di barbetta che se ne sarebbe andato
via da li a poco, non appena sarebbe andato in bagno, le sue magnifiche labbra rosee e socchiuse.
I capelli scompigliati erano sparsi sul cuscino e gli incorniciavano il volto in maniera più caotica del solito.

E pensare a quante ragazzine vorrebbero essere al mio posto. Io a differenza loro lo conoscevo
benissimo ed ero certa di amarlo anche se a lui non l avevo mai detto, era un passo
importante e volevo dirglielo in un momento speciale della nostra relazione.

Poco dopo mi alzai, gli baciai la fronte e andai in bagno. Al mio ritorno lo trovai semisveglio.
I suoi occhi azzurri erano spenti e assonnati. Mi sfilai la canotierina e la lanciai sulla poltrona, dove
giornalmente questa veniva sovrastata dai nostri vestiti, mentre Louis a pancia in giù,
si alzò sui gomiti e mi guardò sorridendo.
Pimpante mi infilai un paio di jeans stretti che comprammo assieme qualche settimana prima a Londra.
Mi avvicinai a lui e lo baciai sulle labbra intonando un buongiorno energico e pieno di vita.
Lui mi rispose lentamente con una voce molto più roca del normale. Mi allontanai già di buon umore,
dirigendomi nuovamente verso la cassettiera dove cercai frettolosamente una maglia ed un cardigan.

Mentre mi vestivo lui stava li; mi guardava e mi parlava mentre io, perennemente in ritardo,
gli rispondevo velocemente ma mai in modo sgarbato, non me lo sarei mai perdonata, non con lui.
Avevo la fama di essere una ragazza piuttosto acida ma ciò non era del tutto vero. Io dicevo sempre di
essere acida solo con le persone che non mi stavano particolarmente simpatiche,
Louis mi stava più che simpatico, era il mio ragazzo ormai da un po’ e non c’era motivo
di essere acida o sgarbata con lui, non me lo sarei mai perdonata.

Mi truccai alla velocità della luce: correttore per i miei occhi stanchi, un po’ di mascara ed un tratto
fugace di matita nera sulla palpebra superiore. Mi ripetè che per lui ero bellissima
ed io arrossii come da prassi abbassando lo sguardo mentre mi infilavo i calzini e le scarpe da seduta.
Mi alzai in piedi e mi fermai sul tappeto affianco al letto con a spalle lo zaino e lo guardai
sorridendo mentre lui si risistemava comodo nelle coperte calde. Mi chinai su di lui,
poggiando una mano sul materasso per non cadere in avanti e lo baciai nuovamente.
Un bacio lungo e simpatico.
Uscì poi dalla stanza dopo esserci salutati spegnendo la luce.
Chiudendo la porta alle mie spalle a bassa voce sussurrai -A dopo amore mio....-

Scesi le scale con cautela, i ragazzi dormivano ancora.

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Tornavo da scuola verso le due. Spesso lui non c’era perché era via con i ragazzi ad organizzare concerti e tour.

Mi ritrovai a mangiare sola nel silenzio assordante che mi circondava.
Quando c’era Louis anche il silenzio era bellissimo, con lui il silenzio era dolce, era pieno.
Arrivata in cucina, prima di sedermi sulla panca guardai il telefono.
Un messaggio, Louis. Sorrisi mentre lo aprii.

-Ciao principessa, guarda in frigo! Xx- Scrisse.

C’ era una certa sfumatura di fierezza in quelle parole, chissà cos’avevano combinato quei cinque.

Mi voltai lentamente verso il frigorifero con, fissandolo misteriosamente incuriosita.
Cautamente mi ci avvicinai e tirai la portella verso di me sorridendo.
Cibo. Louis e i ragazzi avevano fatto un sacco di muffin coloratissimi e ben fatti durante la mattinata. Risi grassamente sfilando dai
ripiani i piatti freddi per poter meglio scrutare ciò che avevamo creato.
Sapevo di per certo che non era un’iniziativa di Louis, lui odiava cucinare.  
Li appoggiai sul tavolo iniziando incuriosita ad osservarli in tutta la loro bellezza, se così si può dire.
Scorsi d’un tratto un bigliettino sotto il muffin freschi ed umidi.

Riconobbi subito la scrittura di Liam.

–Hai visto che prelibatezze? Non pensavi ne fossimo capaci eh?Xx- Risi spontaneamente,
passandomi una mano tra i capelli ondulati e scuri.

Adoravo quei ragazzi, tutti loro.

Mangiai con calma, non avevo fretta di andare da nessuna parte.
Ero anche notevolmente stanca dopo una settimana cosi piena come quella.
Una volta finito di mangiare mi concessi un muffin  sorridendo.
Erano buoni!

Riposi poi i piatti e le posate ordinatamente nella lavastoviglie tenendomi il bicchiere per bere ancora un sorso d’acqua.
Mettei apposto la cucina, anche se odiavo farlo. Uscendo dalla cucina spensi poi la luce,
presi lo zaino e salendo le scale mi diressi verso la mia camera.

Entrai lasciando lo zaino sul pavimento e mi voltai verso il letto andandoci incontro levandomi le scarpe e le calze.
Mi ci buttai sopra a pancia in giù; il letto era freddo, perfettamente riordinato.

 Ascoltai la pioggia incessante mentre le gocce si sentivano battere chiare sul tetto picchiando violentemente il suolo.
Mi allungai faticosamente verso il computer accendendolo e curiosando un po’ su twitter con il mio profilo privato.
Dopo pochi minuti mi annoiai della solita timelist piena di insulti a me rivolti
data la mia relazione con Lou, così mi alzai per prendere la chitarra e canticchiare qualcosa.

Poco dopo posai la chitarra al suolo e mi addormentai sola, abbracciando il cuscino
cercando di rimpiazzare l’imponente figura di Louis, non mi piaceva stare sola.

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Mi svegliò Harry con dei gridolini acuti che dicevano il mio nome.
Mi tirai su dal letto tappandogli la bocca con la mia mano sinistra per farlo tacere.

Ridemmo entrambi mentre gli altri ragazzi entrarono confidenzialmente nella mia stanza
posizionandosi sul tappeto, sulla panca, sulla scrivania e Louis e Zayn sul letto con me.
Li salutai caldamente ma ancora un po’ assonnata, i gridolini di Harry non mi svegliarono del tutto.


 Il mio magnifico ragazzo strinse le sue labbra dolci sulle mie, accennando un sorriso
giocoso nel momento in cui mi morse leggermente il labbro inferiore mentre gli altri parlavano tra di loro.
Mi raccontarono della loro mattinata frenetica mentre Louis mi cingeva un braccio in vita con fare tenero.
Il suo profumo m’inebriava e riempiva per l’ennesima volta i miei sensi sentendo
un’irrefrenabile voglia di baciarlo e di stare sola con lui.

Niall prese in mano la chitarra ed intonò una canzone che noi tutti amavamo e cantavamo di continuo.
La cantammo assieme guardandoci e sorridendoci gli uni agli altri.
L’atmosfera era più che rilassata e divertita. Continuammo a cantare altre canzoni mentre io quatta quatta
scivolai tra le gambe del mio amato e lui mi si strinse attorno al busto facendomi sentire il suo calore.

Mi sentii protetta e ben voluta, un’emozione che di rado avevo provato prima d’allora.

Posò la sua testa sulla mia spalla destra continuando comunque a cantare,
interrompendosi quando talvolta lasciava dei bacetti teneri e leggeri alla fine del mio collo ringhiando
giocosamente per poi riprendere a cantare.
Io ,divertita, lo baciai svariate volte sulla guancia spostandomi verso sinistra.

Poco dopo Louis s’impossesso della chitarra appoggiandola al mio torace, raggiungendo le corde da sotto le mie braccia.
Iniziò poi a suonare un’altra canzone sbirciando la chitarra dalla mia spalla sinistra mentre
le mia mani si incontravano nella parte bassa della sua schiena.
Io ,divertita, lo baciai svariate volte sulla guancia spostandomi verso sinistra.

Continuammo a cantare tutti assieme, la cosa mi divertiva parecchio.

I ragazzi avevano tutti delle voci magnifiche ma quella di Louis veniva
udita dalle mie orecchie in maniera totalmente diversa;
la sentivo molto più comunicativa, più chiara e anche più dolce delle altre quattro.
Questo attimo molto vicino alla perfezione terminò nel momento in cui Niall si girò velocemente
guardando l’orologio posto sulla mia scrivania dove Harry era seduto
con le gambe a penzoloni.

-Sono gia le 5.30!!- Trasalì preoccupato.
Quel ragazzo non sapeva stare senza cibo per piu di quattro o cinque ore.
Ci muovemmo tutti per controllare che la sua affermazione fosse ben giustificata e vera. Ci alzammo tutti automaticamente
ed io presi la mano la bel ragazzo dagli occhioni azzurrie le labbra sottili mentre ci
dirigemmo in cucina continuando a parlare tra di noi ed a cantare.


Con il pollice gli accarezzai la mano formando piccoli cerchi concentrici mentre scendevamo le scale.
Gli sorrisi quando, arrivati in cucina, accendendo la luce gli scivolai via dalla sua presa
accendendo la luce per poi dirigermi verso l’angoliera prendendo le bustine di the che noi tutti preferivamo.
  
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