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Autore: MartaJonas    29/03/2013    3 recensioni
Era sera, l’uomo era ben nascosto tra gli arbusti, davanti al piccolo stabilimento in cui avrebbero fatto irruzione da un momento all’altro, non appena il comandante avrebbe dato a lui, e ai suoi compagni, il segnale.
Era immobile, tra le foglie di quelle piante, ben confuso con l'ambiente grazie ai suoi vestiti mimetici, su cui si riusciva a distinguere bene, però, il suo nome in nero su una targhetta. La scritta “Jonas” che appariva sul lato sinistro del petto del giovane uomo, era affiancata dal distintivo dei Marines.
Genere: Azione, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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December 20th,  2014 – 7.15pm

 
Abbey non riusciva ad aspettare seduta, in quel grande aeroporto di Los Angeles. Continuava ad alzarsi e camminare cercando di aspettare che quel volo arrivasse finalmente.
Aveva smesso di respirare negli ultimi quattro mesi, da quando se ne era andato. Ora che mancavano solo pochi minuti e lei avrebbe potuto riabbracciarlo di nuovo e riprendere a respirare sembrava davvero che non passassero mai.
Viveva pensandolo, viveva delle sue foto, di quei suoi video stupidi che le lasciava sull’i- Phone ogni volta che glielo rubava. Restava in vita grazie a quei pochi minuti di videochiamata ogni sera, e quelle sue lettere che le scriveva ogni volta che si trovava in missione in luoghi in cui non c’era linea, nelle quali le ricordava quanto la amasse.
Abbey contava i gironi, i minuti, i secondi che non trascorrevano insieme, e allo stesso modo teneva il conto di quanto mancasse per riaverlo tra le sue braccia. Viveva nel terrore che potesse succedergli qualcosa, nonostante fosse lui quello che si chiamava Danger.
Quando vide che l’aereo era atterrato  il cuore le accelerò. Si guardò intorno e vide una marea di gente arrivare dallo stesso lato. Lo cercò con lo sguardo, non riusciva a trovarlo.
Poi, all’improvviso, lo vide, cappellino al contrario, sacca in spalla, sorriso sul viso, e occhi che si guardavano intorno, come se stessero cercando lei.
Si aprì in un sorriso e lo chiamò facendolo girare dalla sua parte. Si corsero incontro, e Abbey saltò addosso al ragazzo che lasciò la sacca cadere a terra e strinse a sé la ragazza che gli era fin troppo mancata. Si baciarono, ancora ed ancora, come se fosse passata una vita. Si baciarono proprio come fanno due innamorati. Si baciarono davvero. Abbey aveva cominciato a piangere. Le era mancato troppo, da morire. Quando le fece toccare di nuovo terra con i piedi, si accorse che si era commossa così le asciugò le lacrime, e senza aver bisogno di parole la abbracciò e la baciò di nuovo. Lei sorrise ancora.
-Mi sei mancata da morire. – disse Joseph guardandola fissa negli occhi.
-Non sai quanto tu sei mancato a me – affermò la giovane abbracciandolo di nuovo.
 
*
 
December 22th, 2014 – 8.10pm
 
 
Abbey e Joe si tenevano per mano e camminavano sul molo di Santa Barbara, senza curarsi di niente e di nessuno. Era pieno di gente lì, ma sembravano essere da soli loro due. Quando erano insieme scomparivano tutti gli altri. Era come una strana specie di magia, di quelle che si parla nei libri di fiabe oppure nei romanzi rosa che le ragazzine amano leggere. Il loro amore era così, era come quello di un libro, era come quello di un film.
Erano una sintonia perfetta, erano l’uno la parte essenziale e immancabile dall’altro, senza la quale sembrava impossibile vivere.
Abbey parlava del suo articolo sul New York Times di cui andava tanto orgogliosa, mentre Joseph le raccontava come avessero fatto a fornire gli aiuti necessari alla popolazione, che stavano aiutando perché dilaniata da quegli scontri.
Chiunque li avesse visti, avrebbe invidiato il loro amore, avrebbe invidiato il modo in cui si guardavano e poi si sorridevano attenti ognuno a ogni parola dell’altro. Li avrebbero invidiati perché il loro amore era più forte e più bello di qualunque altro.
Arrivarono alla fine del molo e restarono un attimo lì a guardare il mare agitato dal freddo vento di dicembre. Amavano il mare, entrambi. Avevano già deciso che la loro casa sarebbe stata in riva al mare, proprio come la sognavano.
Joseph poggiò alla ringhiera dando le spalle al mare e sospirò come se fosse nervoso.
-Tutto bene? – chiese la ragazza prendendogli la mano.
-Sì … cioè, dovrei chiederti una cosa. – disse il moro
-Beh, chiedi quello che vuoi! – rispose la ragazza.
-Nel senso, in realtà avrei voluto chiedertelo la sera del 24. Però, non lo so. Nel senso, vorrei chiedertelo, ma non so come reagirai, perché non ne abbiamo mai parlato. Ma io ci ho pensato. Nel senso, non ho deciso due giorni fa. Ci ho pensato prima e … - cominciò a parlare il ragazzo ma fu interrotto da Abbey.
-Poi dici che io ho la parlantina! Avanti, chiedimi quello che devi chiedermi e smettila di farmi venire l’ansia! – disse ridendo, ma quando il ragazzo le prese la mano e si inginocchiò a terra il cuore le si congelò in petto. No, dai, non poteva essere vero.
Joseph mise una mano nella sua tasca e cacciò fuori da questa una scatolina di velluto blu.
-Abbey Scott, mi vuoi sposare? – disse con voce tremante il giovane agitatissimo fissandola negli occhi. La ragazza era completamente stupita, e non riusciva a dire una parola quando vide davanti ai suoi occhi l’anellino di diamanti che avrebbe rappresentato il loro amore e il suo Joseph che le aveva davvero chiesto di diventare sua moglie.
-Oddio, sì! Sì sì sì, lo voglio! assolutamente sì, Joe, certo che sì! – disse buttandosi addosso al ragazzo e baciandolo con tutto l’amore del mondo. 











Salve gente!
Bene, secondo e penultimo capitolo di questa mini-FF.
Per qualunque cosa sappiate che sono sempre disponibile sia qui su efp che su twitter.  
Grazie infinite per le recensioni, siete fantastiche!
Il prossimo e ultimo capitolo farò del mio meglio per concluderlo e postarlo al più presto!
Un bacione, 
Marta <3

  
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