CAPITOLO 8. Ferite
POV IAN
Mi ero lasciato con Elena nel peggiore dei modi, pensava che io
stessi ancora con Nina ma nonostante
avessi provato a spiegarle, lei aveva ignorato ogni mio tentativo, girandosi di
spalle per andarsene chi sa dove.
Ero tornato al lavoro, ma la mia concentrazione era pari a: zero!
Stanco di quella situazione presi il cellulare e le inviai un sms,
sperando che questa volta Elena avrebbe risposto.
“Riuscirai mai a
perdonarmi? Per una cosa che non ho fatto?”
Poteva sembrare un messaggio freddo, uno di quelli in cui la
persona dall’altra parte si sente attaccata come previsto, non mi rispose… ma
ben presto il cellulare cominciò a suonare.
Non ci potevo credere…il suo nome lampeggiava sullo schermo del
mio Galaxy Samsung S3, lo presi tra le mani
tremolante e risposi portandomelo all’orecchio.
-Pronto?- dissi insicuro
-Pronto?-
-Elena?-
-Si, chi sei?- mi disse non riconoscendo la mia voce.
-Ian…- risposi solamente, dall’altra parte sentii un silenzio
imbarazzante.
-Perché quel messaggio?- mi chiese a voce bassissima, come se non
volesse farsi sentire da qualcuno.
-mi sembra ovvio, mi stai condannando per una cosa che non ho
fatto…- le risposi cercando di mantenere il mio tono di voce il più tranquillo
possibile.
-mi sembra anche ovvio, che io non voglia più saperne di te…- mi
disse ferendomi.
-Perché mai?- mi sentivo strano, gli occhi mi pizzicavano, stavo
per caso piangendo? No, Ian Somerhalder non piange come una femminuccia.
La sentii respirare rumorosamente.
-Vai in edicola, e compra il giornale di Gossip, vedi chi c’è
sulla copertina…- mi disse con tono schifato.
-Sai che non è vero! Solo che hai paura di lasciarti andare con
me!-
Si, doveva essere proprio così, forse aveva paura di una persona
famosa, di un attore che, ammettiamolo,
era seguito da molte ragazzine.
-Le fotografie tutto dicono, tranne che quello che mi stai
cercando di dire…e poi io mi lascio andare con le persone di cui mi fido…- mi
disse acidamente.
-come fai a fidarti di me se non mi dai neanche un’occasione?...-
-hai tenuto una settimana di occasione, ma non l’hai
sfruttata…potevi cercarmi o chiamarmi, invece Ian Joseph Somerhalder era
impegnato a fare altro…-
-Avresti potuto chiamare anche tu…se non mi sbaglio ti avevo
inviato un sms ma tu non hai avuto la minima decenza di rispondermi…questo cosa
significa Elena Alexandra Apostoleanu?-
-di certo, non sono io l’uomo della situazione, e se non ti ho
risposto è perché mi hai mandato un sms quando io ero a dieci metri di distanza
da te! Dopo il bacio che IO ti ho dato!- mi disse con tono serio, molto serio.
-A quel bacio ti ho portato io, non prenderti tutti i meriti!-
-Mi hai portato tu, ma io ho smosso le acque…e di certo ora non
sto qui a parlare di un inutile bacio!-
-Per te sarà stato inutile…ma credimi…per me è stato splendido!-
gli dissi ferito al 100%.
-A me non sembra…- rispose semplicemente.
-Sembra di parlare con una bambina…- non mi diede il tempo di
parlare, che si scatenò l’ira di Elena.
-sarò anche bimba, ma tu sei uno stronzo!- mi rivoltò contro.
-se tu mi permettessi di finire la frase, ti spiegherei ciò che
volevo dire…-
-nessuno mi da della bambina, tanto meno uno stupido attore come
te…- mi inveì contro.
-La prossima volta ascolta prima di scatenarti…-
-mi scateno, come e quando voglio…-
-se è così che la metti…buona giornata Elena-
-Buona giornata a te Ian, e cancella il mio numero…- mi disse
staccando la chiamata.
Perché non voleva capire? Perché non l’avevo chiamata? Perché ero
stato così imbecille da attaccarla al posto di chiederle scusa? Ero un totale
cretino, per la prima volta mi piaceva una ragazza e come uno stupido l’avevo
allontanata da me.
Dovevo trovare una soluzione!
Decisi così di mandarle un ennesimo messaggio.
“Mi odierai per
quello che ho fatto, e sono sicuro che ora mi odierai ancora di più! Voglio
solo chiederti scusa per non averti chiamato, ma credimi non ricevere risposta
al messaggio, mi aveva fatto capire che forse non provavi le stesse sensazioni
che quel bacio aveva dato a me…pensaci bene e se mai deciderai di tornare,
sappi che le mie braccia sono sempre pronte ad abbracciarti…Un bacio Ian”
Cliccai sulla scritta INVIA e aspettai come uno stupido la sua
risposta, che forse mai sarebbe arrivata.
Ma con grande stupore, il tanto atteso sms arrivò.
“Non ti odio Ian, non
potrei farlo, anche perché non mi hai giurato amore eterno, forse sarò una
bambina che aspetta ancora il suo principe azzurro, ma credimi tu lo
rispecchiavi a fondo, ma adesso non sono sicura di nulla, ho bisogno che mi
dimostri davvero il tuo interesse…sappi che io non ti cercherò! Baci Elena!”
Avevo un briciolo di speranza, ora era tutto nelle mie mani!
Mentre sognavo rileggendo più volte quel messaggio, qualcuno
comparve alle mie spalle, tirandomi una manata sulla spalla…
-Paullllll…-
POV PAUL
O stavo sognando o era pura fantasia.
Blake aveva accettato il mio appuntamento per il sabato sera.
Dovevo assolutamente dirlo a quel gran coglione del mio amico.
Così cominciai a cercarlo sul set, ma di Ian non c’era traccia,
così mi portai con le mie belle gambe nel suo grande camerino.
Aveva la porta aperta, segno che Ian era dentro, così in punta di
piedi mi recai all’interno della stanza e un Ian concentrato a guardare il
cellulare mi apparve di fronte.
Silenziosamente mi avvicinai a lui e gli tirai una manata sulla
spalla, che fece si che Ian ritornò alla realtà.
-Paulllll…_ disse un Ian stizzito.
-Coglioneeeeeee…_ gli urlai nelle
orecchie, per farlo innervosire ancora di più.
-Smettila…stronzo!- mi disse guardandomi con la code dell’occhio.
-Come siamo gentili quest’oggi eh?- gli dissi buttandomi
sull’enorme divano che ave a nel suo camerino.
-Con te, sono sempre gentile, soprattutto oggi Amico!- disse
ironicamente.
-Ho tante novità per te, Ianuccio!- lo
chiamai come Blake era solita chiamarlo.
-Anche tu con questo Ianuccio?- mi
guardò con aria perplessa al massimo.
-Ehm…si! Qualcuno ha fatto effetto su di me…- gli dissi lasciando
la frase in sospeso.
-Blake?- Ian alzò le sopracciglia.
-Si, proprio lei…- lo guardai divertito.
-Cioè?- mi chiese sedendosi accanto a me.
-Sabato sera, io e la tua amica biondina, usciamo!- gli dissi
sorridendo.
-Usala e sei morto…- mi disse con tono minaccioso.
-Non è che sei innamorato di Blake, Ianuccio?-
-Se fossi stato innamorato di lei, probabilmente ora non soffrirei
per un’altra donna…- mi confessò sincero.
-Cioè? Cosa ti succede Ian?- ritornai serio, vedendo il mio amico
in difficoltà.
-Mi piace Elena, ma ho fatto una grandissima cagata…- Elena? Chi
era?
-Scusa se te lo chiedo, ma chi è?- lo guardai aggrottando le
sopracciglia.
-Inna…- rispose solamente.
-ahhhh la morettona…- lo sorrisi.
-Si proprio lei, la morettona…- disse tristemente.
-Ian? Se vuoi un aiuto, io sono qui, conosco Inna da tanto ormai…-
gli confessai.
-Cioè?- mi guardò perplesso.
-sono uscito con lei e dei nostri amici, all’inizio della sua
carriera, visto che Leah mia sorella impazzisce per lei..- gli sorrisi.
–conosco quasi tutte le sue abitudini, e conosco anche dove abita…-
-Quando avevi intensione di dirmi queste cose?- vidi un bagliore
di speranza fare capo lineo nei suoi occhi.
-non eri tu, quello che non voleva andare al concerto?- gli
ammiccai un sorriso malizioso.
-beh, ho cambiato idea, e poi a volte l’apparenza inganna, bisogna
conoscere le persone non solo fisicamente ma anche caratterialmente…- sorrisi
nuovamente malizioso.
-ha un gran paio di tette e un bel culo…- gli sottolineai la frase
che lui aveva usato al concerto.
-Quello è un dato di fatto..- rise di se stesso.
-Sei il solito stronzo…- sorrisi.
-Non dirmi che non hai pensato lo stesso di Blake…- mi sorrise.
-Io sono un ragazzo serio…- scoppiò a ridere.
-vaffanculo Paul…- cominciai a torturargli la testa, come mi era
solito fare quando volevo farlo innervosire al massimo.
-Paulllll…non toccarmi i capelli, lo
odio.-
-e se fosse Elena? Ad accarezzarteli e torturare i tuoi lunghi
capelli color corvino?- sorrisi maliziosamente.
-In quel caso la lascerei fare…e poi potrei usare la tua stessa
logica per darti un calcio nelle palle e dire che, quel calcio poteva arrivare
da Blake…- disse ironico. –ah, per la cronaca, non provare a portartela a letto
la prima sera, perché quel calcio ti arriva per davvero…- cominciai a ridere
alla sua affermazione.
-Seguirò il tuo consiglio, capellone, anche se ho la netta
sensazione che Blake non mi resisterà così tanto…-
-Sei un illuso mascellone, conosco Blake da molto tempo e ti
assicuro che dovrai penare a lungo…-
-non credere che con Elena sia molto più semplice..-
-Al momento il mio unico interesse è riconquistarla!-
-Riconquistarla? Sei ancora alla fase della conquista? Ian…mi
deludi ogni giorno di più…- scoppiai a ridere.
-Coglione, ti ripeto che ho fatto un errore…-
-Spero che tutto si risolva, anche perché non ha un carattere
facile la bella morettona…-
Dicendo ciò, mi alzai dal divano e con la mia solita camminata da
figo, mi portai fuori dal camerino di Ian.
-Amico, io vado, che Julie…- gli feci vedere il cellulare che
squillava con il nome di Julie Plec sullo sfondo.
–che Julie, tra poco mi ammazza.-
Dicendo ciò, chiusi la porta alle mie spalle, lasciando Ian alle
prese con Elena.
Salve
ragazzeeee!
Come
state?
Scusate
il tremendo ritardo, ma abbiamo accantonato la storia per un paio di settimane
per alcuni problemini!
Comunquee…speriamo che sia di vostro gradimento e ringraziamo TUTTI per
il sostegno…
In
particolar modo chi recensisce costantemente!
Alla
prossima…
Bacini