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Autore: Writer in Love    31/03/2013    2 recensioni
Dopo il concerto Austin venne vicino a me.
-Sei stata fantastica-disse con entusiasmo.
-Grazie-mormorai-anche tu-
-Come farei senza di te?-
Sentii uno strano calore sulle guance, ero arrossita. Austin se ne accorse e rise.
-Che c'è? Troppi complimenti?-disse.
-Sì, non me li merito-
Abbassai la testa per qualche secondo poi vidi che lui mi stava fissando. Si avvicinò e, prima che potessi parlare, mi prese il viso tra le mani e mi baciò.
(STORIA IN FASE DI REVISIONE)
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Il concerto di Austin si stava avvicinando. Io stavo lavorando alla sua nuova canzone, così ne avrebbe avute 7 al suo concerto. Ma come al solito i miei pensieri erano diretti da tutt'altra parte. Pensavo ad Austin, e a quella sera al laghetto. Ma la cosa che proprio non riuscivo a dimenticare era quella giornata al parco,a quel bacio che stava per darmi. Che cosa avrei fatto se mi avesse baciato? Come sarebbe cambiato il nostro rapporto?
Queste domande continuavano a tormentarmi. Avevo promesso ad Austin che saremmo stati per sempre amici ma non potevo nascondere ciò che provavo. Ormai era più forte di me,ed era inutile negare l'evidenza. Quello che provavo andava oltre l'amicizia,oltre qualsiasi cosa.
I miei pensieri erano accompagnati dalla dolce melodia del pianoforte. La dolce melodia di una canzone d'amore, una delle tante che avevo scritto per Austin e che speravo non ascoltasse. Lui non era innamorato di me, avrei rovinato tutto.
In realtà non ero sicura che non mi amasse, perché in effetti voleva baciarmi....
"Basta Ally, non ti illudere" mi ripetevo. Sentii bussare.
-Avanti-dissi
Entrò Austin.
-Ehi-disse chiudendo la porta-come stai?-
-Bene-si sedette vicino a me
-Stai componendo una nuova canzone?-
-Si-ammisi
-Posso sentirla?-
-E' una canzone lenta, a te non piace-
-Se l'hai composta tu mi piacerà di certo-sorrise
Abbassai lo sguardo e fissai il pianoforte-Ok-sospirai
Feci sentire ad Austin la melodia che avevo composto. Lui annuiva e sorrideva, gli piaceva davvero. Quando smisi di suonare mi girai verso di lui.
-Davvero bella, hai già il testo?-mi chiese
-No, ci sto lavorando-
-Sarà di certo una canzone d'amore-rise
-Sono fatta così-
Mi sorrise. Quel momento fu interrotto da Trish.
-Austin, la tua manager è qui-disse
-Ciao Trish-dissi
-Ehi manager-aggiunse Austin-oggi che lavoro hai trovato?-chiese
-Sono stata appena licenziata da un cinema-raccontò Trish
-Complimenti-dissi
-Comunque...tra due giorni c'è il concerto di Austin-disse la manager avvicinandosi a me-hai scritto la canzone?-
-E' quasi pronta, mi manca solo qualche altro verso-risposi
-Perfetto, io ti ho trovato il luogo del concerto-disse Trish
-Davvero?-disse Austin alzandosi-Dove?-
-Qui in negozio-
-Trish...come facciamo a fare il concerto in negozio, verranno molte persone-spiegai-c'è poco spazio-
-Lo so, ma tuo padre mi paga-
Sospirai e tornai a suonare.
-Non importa dove suonerò, basta che farò il primo concerto-disse entusiasta
-E sarà perfetto-dissi
-Grazie Ally-
-Beh, io devo andare-disse Trish-al chiosco dei gelati cercano dei dipendenti-uscì
Austin si girò verso di me-Tranquilla, prendi il tempo che ti serve per la canzone-sussurrò
-Ma il concerto è tra due giorni-replicai-devo finirla subito-
Austin rise e si inginocchiò vicino a me-Lo so, ma non voglio metterti fretta-
-Grazie Austin-dissi-ti prometto che la finirò prima del concerto-
Mi sorrise-So che ce la farai, sei incredibile-si alzò e uscì.
 
Il giorno dopo andai al negozio prima per sistemare i nuovi strumenti. Una volta al mese ce ne arrivavano di nuovi. Purtroppo mio padre faceva (e fa ancora) un ordine unico per risparmiare qualcosa come 20 cent. C'erano minimo venti scatole, tutte con strumenti da sistemare. Quando stavo per iniziare il lavoro, arrivò Austin.
-Ally, che sono tutti quei scatoloni?-mi chiese
-Strumenti da sistemare-risposi sollevandone uno
-Sembravo pesanti, ti do una mano-prese in mano uno scatolone
-Non c'è bisogno che ti disturbi-
-Nessun disturbo-
Ci dirigemmo verso le scale. Lo scatolone era molto pesante e facevo fatica a portarlo.
Mentre salivo inciampai. Austin mi prese. Con una mano teneva lo scatolone e con l'altra mi reggeva. La mia schiena sfiorava i gradini.
-Te l'avevo detto che erano pesanti-rise
Eravamo molto vicini. Io non riuscivo a muovermi, ma non perché stavo in equilibro su un gradino. Semplicemente non volevo allontanarmi da lui e da quei suoi occhi.
-Ally???-disse mio padre entrando-Volevo aiutarti con gli scatoloni ma vedo che qualcuno ci ha già pensato-guardò Austin-vuol dire che andrò a pesca, ci vediamo dopo-uscì
-Ally, ce la fai ad alzarti?-mi sussurrò Austin
-Si tranquillo-mi aiutò a rialzarmi e portammo gli scatoloni su. Dopo mezzora li avevamo portati tutti in sala musica.
-Tu fai questo lavoraccio ogni mese?-mi chiese Austin
-Si, mio padre ha sempre una riunione di un suo club o va da qualche parte-dissi
-Beh, ora ci sono io ad aiutarti-sorrise
-Grazie di tutto Austin-
-Di tutto? Ho solo portato 10 scatoloni-
Risi-Grazie di tutto quello che fai per me-
-Oh, prego-
-Scusa per prima, non avevo visto l'ultimo gradino-
-Ti stai scusando perché sei caduta? Sei davvero unica-rise
Arrossii-Però, che riflessi che hai-
-Lo so, sono pronto a tutto-
 
Poco dopo arrivarono Trish e Dez, a cui affidai il negozio(mossa molto rischiosa). Io dovevo scrivere la canzone per Austin. Mi mancava il ritornello. Continuavo a canticchiare parole a caso che non avevano niente a che fare con la canzone. La melodia c'era ed era perfetta.
Passai l'intero pomeriggio a lavorare a quel ritornello, non avevo nemmeno pranzato. Guardai l'orologio:21,30. Chiamai mio padre per avvertirlo che sarei tornata tardi.
Ero circondata da fogli appallottolati. Non mi veniva un'idea giusta da ore.
Mentre buttavo l'ennesimo foglio, entrò Austin.
-Ally?-vide la montagna di fogli che mi circondava-vedo che non hai ancora trovato il ritornello giusto-disse schivando i testi che avevo scritto. Venne vicino a me.
-No, non mi viene in mente nulla-risposi
-Ehi, forse un gelato può tirarti su-rise
-Un gelato?-
-Ho preso le chiavi della gelateria a Trish, tanto non le usa-mi mostrò delle chiavi
-Vuoi intrufolarti in una gelateria in piena notte?-
-Si, e poi il chiosco dove lavora Trish ha il gusto "misto menta e frutta"-
-Misto menta e frutta? Io adoro quel gelato-dissi entusiasta
-Allora???-mi disse sventolando le chiavi
-Ok, daccordo-mi alzai.
 
Ci aggiravamo di notte all'interno del centro commerciale. Austin aveva una torcia in mano ma nonostante questo andò a sbattere contro una porta. Ci puntò la torcia.
-Ecco la gelateria-mise le chiavi nella serratura e aprì la porta.
Ci dirigemmo verso il frigo dei gelati e aprimmo la porta d'acciaio.Una volta entrati Austin abbracciò un gelato.
-Il gelato, amico mio-disse
La porta si era chiusa alle nostre spalle-Austin, la porta si è chiusa-dissi terrorizzata
-Tranquilla-disse mentre apriva la scatola del gelato-basterà usare la maniglia e usciremo-
-Ok-mi avvicinai ai gelati-misto menta e frutta-afferrai il cucchiaio e tolsi il coperchio. Io e Austin mangiavamo soddisfatti.
-Hai ragione Austin,mi è venuto il ritornello della canzone-dissi
-Fantastico,corriamo a lavorarci-andò verso la porta e afferrò la maniglia. Questa, però, rimase in mano ad Austin.
-Oh no-dissi-siamo chiusi dentro-
                                                                                                                               Fine prima parte
  
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