Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Lucy Light    31/03/2013    5 recensioni
“Dottore, io non riesco a levarmelo dalla testa.”
"Capisco"
“No, lei non può capire. Voglio dire, ero a tanto così dall’essere nominata scrittrice dell’anno. A tanto così” dissi, unendo pollice e indice “a un niente. E lui cosa fa? Cosa fa?”
“Salva l’intero mondo magico da una feroce dittatura basata su violenza, terrore e distruzione.”
“Precisamente.” risposi abbandonandomi di schianto sul lettino “E’ inconcepibile. Inammissibile. Insopportabile.”
“Signorina...”
“Io non capisco dove ho sbagliato. Un giorno occupavo le prime pagine dei giornali e il giorno dopo questo ragazzino, questo pivello con manie di grandezza mi frega ogni dannata colonna disponibile.”
La fronte del dottore si corrugò in tante rughe d’espressione. “Io credo che lei dovrebbe fare una vacanza. Schiarirsi le idee. Ecco, che ne dice di Bali? Un mio paziente c’è andato per una settimana e ne è tornato come nuovo. Allora? Che le pare?” chiese, ansioso di togliersi la sottoscrita dalle scatole.
Lo squadrai con sufficienza “Quelle rughe le diventeranno un problema fra qualche anno, sa?”
Mai dimenticarsi di Rita Skeeter.
Genere: Comico, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hermione Granger, Rita Skeeter
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ero letteralmente euforica. Non solo Sinister aveva collaborato, ma mi aveva finalmente dato un nome. Un nome che ancora non conoscevo (i Mc Dougal non erano una delle famiglie più note, anzi, credevo che fossero fuggiti in Australia molto tempo prima) ma che rappresentava molto più del previsto. “Posso essere invecchiata improvvisamente, posso non avere una casa e un lavoro, ma accidenti, il mio intuito è ancora brillante. Che sollievo!” trillai, lo sguardo rivolto al cielo che stava rapidamente scurendosi dopo il tramonto.
Ero così soddisfatta che quasi non mi accorsi che Perfettini era sprofondata nei suoi pensieri da quando eravamo usciti dalla prigione. I nostri passi rimbombavano in modo spiacevole.
“Ehi, noiosetta, hai capito? Ho fatto centro!” dissi cercando di rompere quel silenzio imbarazzante.
“Come? Ah... sì, giusto. Bene” rispose lei continuando a fissare il nulla davanti a sé. Aveva un’espressione profondamente preoccupata.
“Perfettini? Ci sei?” chiesi. Poi venni colpita da una folgorazione e sorrisi con dolcezza ”Senti, se stai pensando di cambiare il tuo look capisco. Ci vuole una bella concentrazione per immaginare come disfarsi di tutta quella robaccia che ti porti addosso, ma ho trovato da tempo una soluzione alternativa: un bel falò. E’ un metodo un po’ antiquato ma funziona a meraviglia, e basta fare un Incanto Viaggiante alla polvere per usarla in tutti i camini...”
Qualcosa nelle mie parole sembrò riscuotere Perfettini “Non sia ridicola” sbottò “ho parlato a Neville di George. Pare che si siano manifestati casi simili anche in carcere” disse rendendomi finalmente partecipe della sua incomprensibile indifferenza “ma nessuno capisce di cosa si tratti”
Si stropicciò le mani, pensierosa “Mi sento davvero una ragazzina impotente!”
Non potei fare a meno di scoppiare a ridere “Perfettini, hai vent’anni. Tu sei una ragazzina! Alcune scuole di pensiero ti definirebbero una mocciosa, ma io sono più magnanima e...”
“Dobbiamo fare qualcosa”
Oh, Santa Granger la paladina degli afflitti. Mi mancava davvero, questa nuova idea.
“Senti, non credi che questo ti rallenterebbe nei tuoi compiti? Voglio dire, abbiamo finalmente un nome su cui indagare! Possiamo concentrarci su questo e poi pensare a quello strambo mezzo irlandese di Weasley?”
“Posso continuare con questo caso ed evitare che un amico stia male...” disse lei sulla difensiva.
“Ma certo, e nel tempo libero potresti cercare anche di sconfiggere il Vaiolo di drago!” commentai sarcastica “Non capisco perché ti preoccupi tanto per lui. E’ svenuto, è ancora debole ed è un po’ strano, ma insomma, è anche grande e grosso. Può cavarsela da solo! Cos’è, hai un permesso speciale del Ministero anche per intrometterti nelle vite degli altri?”
Perfettini mi guardò ed ebbi un brivido di disgusto. Era lo stesso identico sguardo che mi aveva lanciato Tinky poco tempo prima, all’epoca della sua lunga e patetica tirata del “loro si preoccupano per gli altri”. Il prossimo che mi avesse guardata così sarebbe finito Schiantato, senza dubbio.
“Lei non ha mai avuto molti amici, vero?”
“La mia concezione di amicizia va dal “possono tornarmi utili” al “possono mettermi nei guai”. Se cadi nel primo gruppo è semplice” sgranai gli occhi e sorrisi calorosamente “Tesoro! E’ una vita che non ci vediamo, raccontami tutto!” ma se sei nel secondo, be’...” sventolai la mano con aria insofferente “Mi spiace così tanto, ma non ho proprio tempo per te” ”
“Lei è...” Perfettini si fermò per trovare l’aggettivo giusto “terrificante”
“Lo so, carina. Ma in fondo, qualcuno deve pur esserlo!”
 


Tornate a casa fummo accolte da un profumino delizioso che, ormai, potevo solo attribuire alle capacità di Tinky.
Da qualche tempo infatti sfoggiava insospettabili doti culinarie. Avevo sempre pensato che non fosse altro che una pallida copia di un elfo domestico, mentre evidentemente quella sua zucca pelata conteneva ancora qualcosa di utile. Dalle sue manine legnose uscivano tutti i giorni sformati di carne, pancetta croccante e pasticci per noi comuni mortali, ma compiva veri miracoli per rendere commestibili il tofu e il seitan prediletti da Perfettini. Mi chiesi quanto ci avrebbe messo per diventare a sua volta erbivora. 
Scoprii di non volerlo sapere.
Ginevra e Rosso ci salutarono allegri dal salotto. Entrambi sembravano un po’ più rosei e grassi di quando erano arrivati, merito delle cure amorevoli di un’elfa che fino a pochi mesi prima era cinica, avara e meravigliosamente egoista.
“George sta davvero meglio oggi” disse con entusiasmo Rosso sedendosi a tavola “mi ha battuto a Gobbliglie-da-letto”
“Qual essere differenza con Gobbiglie normali?” chiese Tinky reggendo una teglia di arrosto fumante.
“Oh, in realtà non c’entra nulla col gioco vero. Vince chi si mette più Gobbiglie in bocca” spiegò Ginevra alzando gli occhi al cielo “Ci giocano sempre, da quanto mi ricordo io. George è imbattibile”
“Io non ne sarei così sicuro” rispose Rosso sorridendo malizioso.
Perfettini, cosa più unica che rara, scambiò uno sguardo complice con lui e scoppiò a ridere, lasciando basite sia me che Ginevra.
Quel che si dice un talento nascosto.

Il giorno dopo iniziai delle ricerche a tappeto sui McDougal. L’entusiasmo iniziale aveva lasciato spazio a una cieca determinazione. Da dove accidenti sbucavano? Qual era la missione che dovevano intraprendere?
Sapevo di avere un ruolo in essa, ma come dire, avrebbero potuto uccidermi molto prima. Anche ammettendo di averli affascinati con la mia presenza per uno o due mesi, non si spiegava.
Quindi, cosa volevano da me? Tinky non lo sapeva, anche se aveva ammesso di aver saputo subito che Julian non aveva buone intenzioni.
“Ma Skeeter era così esasperante col suo libro” si lagnava ogni volta “era meglio un po’ ammaccata che annoiata!”

Che elfa premurosa.

A quanto pareva, le aveva chiesto di presentarci e l’aveva minacciata, nel caso in cui non l’avesse fatto, di farla bandire da ogni pub, locale o bettola di Londra. Ecco spiegato il suo terrore reverenziale per Julian. 
Date retta a me, un ubriacone teme le cose più stupide.
E, se volete saperlo, chiunque sia dipendente da qualcosa, cioccorane comprese. Per questo decisi di parlare con George Weasley.

Il motivo era molto semplice: Perfettini doveva smetterla di preoccuparsi di quel ragazzo e iniziare a concentrarsi su qualcosa di importante, di meritevole, di essenziale... me, insomma.
Quindi, dopo aver provveduto a eludere la sorveglianza (“Ginevra, Perfettini ha detto che Potter il bambino-che-si-ostina-a-sopravvivere potrebbe passare a salutarla. Presto, nello sgabuzzino! Sì, certo che è una buona idea restarci per un’ora o due. Attenta alla Bestiaccia, l’ho ficc... ehm, è casualmente lì dentro da stamattina”) mi intrufolai nella stanza dove George Weasley si divertiva a fare il moribondo.
“Si può?” chiesi gentilmente, facendo capolino dalla porta.
Una massa di capelli arancioni si tirò su dal cuscino. Rosso aveva ragione: suo fratello ora sembrava quasi una persona normale, tranne per l’imbarazzante pigiama a boccini (ebbene sì, boccini!) di Potter che Ginevra aveva trovato in un angolo del suo armadio e che gli aveva fatto indossare per forza, visto quanto era dimagrito.
“Ma certo” rispose, altrettanto gentilmente.
Fino a quel momento, io e Weasley ci eravamo evitati. Ce l’avevo ancora a morte per le sue stupide Pantofole Mutaforma e per tutti gli scherzi che Dedalus Lux aveva comprato da lui e sperimentato su di me, ma tutto sommato aveva senso dell’umorismo, il che lo rendeva passabile.
A ogni modo, ero pronta a cambiare un po’ il nostro rapporto.

“Dunque, caro” dissi sedendomi sul letto vicino a lui “non sono una che ama i giri di parole, quindi ascoltami bene: so della polvere. So da chi l’hai comprata e so da quanto la usi” lui sbiancò.
Tirai fuori di tasca il famoso sacchetto che avevo trovato nella scrivania di Perfettini e, se possibile, Weasley sbiancò di più.
“Vedo che lo riconosci” dissi sorridendo “Non chiedermi come faccia ad averlo, non te lo dirò. Ora, io non l’ho ancora raccontato a nessuno, ma si da’ il caso che Perfettini sia preoccupata per te e che questo la distragga da alcune... questioni che mi stanno a cuore” lo guardai per essere sicura che mi stesse ascoltando, e lui annuì come se capisse. Sembrava perfettamente lucido.
“Con la quantità che c’è qui dentro eliminerai la debolezza e tornerai in piedi per qualche giorno. Togliti quell’orribile cosa che hai addosso, mettiti qualcosa di decente e di’ a tutti che stai bene. Ma soprattutto” sibilai avvicinandomi al suo viso “vattene e non tornare indietro”
“Perché?” disse lui indicando la un dito tremante il sacchetto.
“Perché gli effetti collaterali della polvere non fanno che peggiorare. Più starai male, meno Perfettini mi aiuterà. E’ chiaro?”
Weasley sostenne il mio sguardo e, senza dire nulla, annuì di nuovo. Sembrava molto più vecchio della sua età.
Mi alzai e feci per uscire, ma per qualche ragione dovetti fermarmi.
“Conosco alcuni dei tuoi scherzi e... ehm, non sono così orribili. Fossi in te ci penserei”

Chiusi la porta soddisfatta. Problema risolto.



Cari lettrici, cari lettori, buona Pasqua. Il nostro regalo purtroppo non è di cioccolato (come dice qualcuno, fa venire i brufoli e quindi non è appropriato sotto i cinquant’anni) ma spero che lo gradiate lo stesso. 

Sempre vostra 

Scribacchina 

 

ps: per chi vuole un riassunto, rimando qui: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1197906&i=1 

Negli ultimi capitoli: Rita e Perfettini conoscono il figlio di Mundungus, ma non riescono a carpire informazioni sul piano di Julian e suo zio. Ron arriva a casa di Hermione con George, che ha trovato svenuto a casa sua (cap.40) 

Tinky spiega a Rita che c’è un modo diverso di vivere, quello di Hermione e i suoi amici: curandosi gli uni degli altri e non pensando solo a se stessi, ma Rita non l’ascolta (come al solito) (cap.41) 

George migliora; Rita e Hermione incontrano Sinister in carcere, e Rita scopre che il vero nome di Julian è MacDougal. (cap.42)

 
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Lucy Light